martedì 10 gennaio 2017

Rullo compressore Longobarda!

Amici longobardi,
il mio silenzio torna a riempirsi di parole!
Bisogna ammettere che questo ultimo periodo non è stato brillante per i colorilongobardi: tre partite e un solo punto portato a casa e per giunta con l'ultima in classifica.
La sconfitta con i CAMPETTO OLD BOYS non è stata meritata. Il primo tempo è stato solo di marchio biancorosso ma, come sappiamo ormai tutti grazie alla legge di Max pezzali, "è la dura legge del gol"..e se non segni poi gli altri vincono. Un grido di orgoglio nel finale dove la Longobarda recupera tre gol e, come hanno affermato a fine gara i telecronisti, se ci fossero stati altri 2 minuti di gioco la partita sarebbe finita diversamente. 5 a 4 per i CAMPETTO.

Poi è arrivato il tracollo a Prepo, in una serata funesta di bufera e tempesta, orfani del nostro pupillo Edo e dell'arcigno Rob, con un Simy acciaccato e gli altri giocatori con la testa altrove. Ogni longobardo, e posso ricordarmi per filo e per segno i volti di quella serata, era preoccupato..morale della favola: la Longobarda dura un tempo, dove pratica un buon gioco e non demerita. Il secondo tempo è stato forse il più brutto degli ultimi anni: squadra nervosa, poco reattiva, molle, votata all'attacco ma non alla difesa. Tanti gol per loro che rendono il tabellino gara e la nostra media gol subiti in classifica troppo penalizzante. Però serve, serve, serve, e ariserve! Giocare a calcetto nell'epoca attuale non è facile, tanti/troppi sono gli stimoli che ci vengono giornalmente inniettati e tanta è la stanchezza dopo una giornata di lavoro. Può succedere, l'importanza è che il nostro spirito e la voglia di divertirsi prevalga sempre anche su serate maledette come questa. Saint Peter Black Lions vince per 9 a 2.

La settimana dopo gli stimoli appaiono accresciuti e dopo pochi minuti dal fischio di inizio si va in gol con l'Egregio (primo gol per lui all'Opes). Poi però l'altra squadra, l'ultima in classifica, inizia a correre più di noi, mette il fisico più di noi e ci crede più di noi. Il punto portato a casa è una manna dal cielo. Storica per l'occasione rimarrà la frase del presidente Così negli spogliatoi a fine gara .."bravi ragazzi, questa sera l'importante era prendere i 3 punti..", e il capitano risponde prontamente "..che non abbiamo preso, perché abbiamo pareggiato!". Negli occhi di Così, già sfinito dal match, cala una nube oscura e inizia a chiedere a tutti se abbiamo vinto o pareggiato. Longobarda - Deportivo la Carogna 4-4.

Ma il cuore biancorosso, nonostante tutto, non poteva smettere di sanguinare per questa maglia..il riscatto arriva puntuale nell'ultima gara prima della sosta natalizia. I malcapitati sono i Majestic che, nonostante si fossero trovati sotto di 3 gol dopo pochi minuti, hanno ben recuperato, aiutati da un pizzico di fortuna e da un'aggressività eccessiva per un campionato di questo tipo. Dico questo perché è stata un po' la fiera del bastone: calci, comportamenti poco corretti, parole di troppo. Tutto a condire una gara ben giocata a tratti dalla Longobarda, con fiammate dei Majestic. Nel momento in cui il match pareva bloccato c'è voluta l'invenzione di due uomini cardine della squadra, Lorenzo e Edo. Nel finale, prima del gol della sicurezza longobardo, forcing degli avversari che con lo spilungone-hipster speravano di recuperare..niente da fare. Longobarda batte Majestic 7 a 5. Un paio di note: 
1. Grandissima prova del portierone Giulio che salva la Longobarda in più occasioni. Telecronaca del minuto finale: corner per i Majestic, tutti in aria compreso il loro portiere. Giulio sventa il pericolo e recupera la palla. Da vecchio volpone come sa essere solo lui, vede la porta avversaria sguarnita e prova a tirare ma, nel mentre sta torcendo il corpo per dare direzione-forza-precisione alla palla, scivola e gli parte la palla dalle mani. Caso vuole che quella palla vagante finisca tra i piedi di Edo che, con maggiore sicurezza ed equilibrio, segna il suo secondo gol di giornata. 
2. Grandissimo gol di Edo con un tiro scagliato dalla propria porta. 

E arriviamo a ieri sera. Facciamo prima una piccola premessa: il periodo natalizio è stato sempre un periodo particolarmente apprezzato dal popolo longobardo, soprattutto a tavola. I dolci che solo in questo momento dell'anno vengono mangiati, panettoni, pandori, torroni, pinoccate, panforte...viva la leggerezza! Per non parlare delle cene, tra cui il cenone di capodanno. Per non parlare delle due faraone fatte fuori sabato sera. Insomma come avrete capito alcuni membri della Longobarda si presentavamo con un notevole bagaglio di esperienze culinarie di grande successo. Chiaramente erano 20 giorni che, mangiavamo si, ma senza svolgere una costante attività fisica. Quindi, grassi, appesantiti e col fiatone..questo era l'identikit più probabile del longobardo medio dopo le vacanze natalizie. 
Ma la storia è bella perché stupisce e smentisce sempre i pronostici: ieri sera i giocatori biancorossi erano carichi, prestanti e hanno dimostrato di essere un vero gruppo. Tutti uniti, nonostante il freddo, nonostante scelte arbitrali discutibili, nonostante la palla non entrasse a noi ma a loro si...nonostante tutto questo non ci siamo scomposti, abbiamo continuato a lavorare sui fianchi l'avversario fino a sfinirlo...abbiamo giocato con semplicità, abbiamo fatto girare la palla e chiunque ha giocato ha dato il massimo. Cosa ci si poteva aspettare di meglio???
Longobarda batte Unicredit 6 a 3!

E adesso Pagelle!



- Così: il presidente mostra più di tutti l'amore per questi colori perché nel momento del bisogno si sacrifica. Una Longobarda orfana del Simy e di Giulio, schiera il terzo portiere Così. E anche questa, nonostante sia stata una scelta forzata, è stata una scelta decisiva per l'esito del match. Posseduto dallo spirito del portiere ungherese Gabor Kiraly, il buon Così, oltre a mettere la tuta, si cimenta in prodigiose parate tanto da far urlare al miracolo! Ma non fa solo parate e rilanci al fil di cotone, dirige la squadra come un leader dalle retrovie. Da ieri sera è entrato nel guinness dei primati per aver giocato una partita in porta e aver causato un rigore..ma questo non è tutto..si reca dall'arbitro a protestare per il generoso rigore concesso e gli viene risposto che era stato uno stupido a fare quel fallo..cornuto e mazziato!

UOMO IN PIù,      10-!

- Rob: torna dopo tre partite e fa sentire subito la sua presenza. Il piccolo longobardo che lo attende a casa lo fa correre con tanta energia e con tanto cuore. Ciao Piccolo Matteo, un giorno ci sarai anche tu a urlare forza Longobarda sugli spalti! Torniamo alla partita: ricopre con precisione geometrica ogni parte del campo partendo da dietro, come se avesse un compasso, come se in una sua vita precedente avesse letto e si fosse formato su testi matematici come il papiro di Mosca (il più antico testo egizio finora scoperto), datato fra il 2000 a.C. e il 1800 a.C. Come molti testi matematici antichi si presenta come un problema basato su una storia, apparentemente scritto a scopi ricreativi. La parte ritenuta più interessante è quella nella quale si espone un metodo corretto per trovare il volume di un tronco di piramide (d'altronde noi giochiamo a piramide): il solido viene scomposto in parallelepipedi e prismi; sommando poi i volumi si ottiene il volume cercato.
Un altro testo importante, che forse il Rob ha conosciuto, è il papiro di Rhind (datato intorno al 1650 a.C.), un manuale di istruzione di aritmetica e geometria (dove ha appreso i suoi migliori movimenti). Oltre a fornire formule per aree e procedimenti di moltiplicazione, divisione e operazioni con frazioni a numeratore unitario, contiene l'evidenza di altre nozioni matematiche come numero primo, media aritmetica, media geometrica, media armonica e numeri perfetti. Vi si trova anche una spiegazione primitiva del crivello di Eratostene e il metodo per la soluzione di un'equazione lineare del primo ordine. Tutto quello che è matematica fa parte del suo gioco. Segna due gol importanti e si fa condottiero silenzioso, onesto e graffiante della Longobarda!
 
PITAGORA,    9,5!

- Egreeeegio: gioca dall'inizio nel ruolo che il nostro presidente gli ha riservato, la punta centrale di sfondamento. La sua storia è simile a quella di Pirlo: Ancellotti, dopo anni che il giocatore ricopriva il ruolo di trequartista ebbe la felice idea di cambiargli posizione. E fu una scelta vincente perché Pirlo divenne il giocatore più forte in quel ruolo. E anche Nik, grazie all'intervento del presidente Così, ha subìto un restailing tecnico-tattico alla sua posizione fino a raggiungere quella che ad oggi sembra congeniale alle sue movenze! Tiene bene la palla senza paura e calcia con decisione. Costante pericolo per la difesa avversaria e avventore dei palloni vaganti: in una di queste occasioni vede una palla vagare al limite dell'aria avversaria, che lo invita a nozze..lui non si fa pregare e con una girandola su se stesso colpisce al volo scoccando un velenosa freccia alata (come quella della sua Yeti) diretta all'incrocio dei pali! 

BULLDOZER,    9!
 
- Lori: motivatore come un coach di football americano, penetrante come un granello di sabbia sugli occhi in una giornata di vento, incisivo come una mazzolata tra capo e collo! Con la sua capigliatura ad antenna e il suo radar infallibile  intercetta tutti i palloni che passano sulla mediana del campo e li riporta in alto, dove il gioco si fa duro! Sfiora più volte il gol con le sue interconnessioni planetarie e colpisce di sguincio un'antenna telecom. Ecco riassunta l'avventura prepiana, al freddo e al gelo.
 
FIBRA,    9,5!
- Manu: con il solito agonismo e la solita smania di randellare qua e là alla cieca, come un pusher maghrebino del Pellini, il nostro Manu rischia il pubblico linciaggio in pubblica piazza. Ma, nonostante tutto, Manu gioca una buona partita, tentando incursioni pericolose nel cuore della difesa avversaria e mettendosi sempre in mostra per la sua propensione mancina offensiva.
 
DIEGO PABLO SIMEONE,    9!
- Giova: un mix tra giocatore di rugby e mantide religiosa: devastante sulle fasce come Jonah Lomu degli All Blacks e letale come l'insetto tentacolare. Un bel accoppiamento, tra colpi di tacco, passaggi di prima e un'intesa di gruppo in pieno stile longobardo. La Longobarda ha fatto ufficilamente richiesta che il suo puntatone venga brevettato, nessuno come lui sa usarlo con tale precisione e disinvoltura. Brevetto: Attestato, concesso da apposito ufficio, che garantisce la priorità e il diritto esclusivo di sfruttamento industriale di un'invenzione, oppure l'uso di un marchio d'impresa o di un modello: b. nazionale; b. comunitario, internazionale, riconosciuto nei paesi dell'Unione europea o nei paesi aderenti alla convenzione internazionale che regola la materia, tra cui l'Opes!
 
BOMBARDA,    9,5!
- Edo: nella storia di ieri sera, oltre al riscaldamento con il Woolrich addosso, rimarranno le sue falcate su e giù per la fascia sinistra. Punta costantemente il malcapitato di turno e lo supera come fosse un birillo, facendo sembrare la corsa ad ostacoli particolarmente facile. Cresciuto sin da piccolo con gli slalom giganti di Alberto Tomba e con le finezze di Gianfranco Zola, suona la carica nei momenti difficili del match e non si arrende fino alla fine.
 
MAGIC BOX,     9,5!

Continuiamo così...SIAMO UNA PROVINCIALE! Ma insieme possiamo tutto!
JUNTOS PODEMOS!

FORZA LONGOBARDA!





Il vostro Capitano!

GLI ULTRAS LONGOBARDI

GLI ULTRAS LONGOBARDI