QUANDO LA LONGOBARDA TENTO' L'IMPOSSIBILE

Mi struggo nel rimembrar l'impresa sfiorata, nel ricordar quei ragazzi, che accaniti e infervorati, scorrazzavano per il campo, alla ricerca di una gloria tanto attesa e mai arrivata! E quel tifo, così festoso e perspicace, che tanto sosteneva a squarciagola quei beniamini, simbolo di un calcio dominatore e spumeggiante, degno di squadroni blasonati e di atleti memorabili!
Cari ragazzi, nel rivedere il match di ieri sera, è questa l'impressione che Tv, cronache locali, quotidiani sportivi e non avrebbero potuto farsi: una partita epica, che ha visto affrontarsi due squadre agguerrite e scendere in campo un team, la Longobarda, che ignara dei pericoli e contro le medesime forze della natura, ha tentato di sfidare il mito, l'Andry team, ben più dotato fisicamente e dall'indiscutibile superiorità tecnica. Ma il risultato è stato un combattuto 19-16, che ha sancito la sconfitta della Longobarda, ma ha evidenziato doti che nessuno potrà mai possedere: come l'orgoglio, simbolo di eroicità, essenza stessa dell'eros maschile, parola che tra eroi di epoche lontane valeva la gloria nei secoli a venire, parola che se unita ai colori biancorossi, quasi simboleggia il mito e la leggenda. Con questo, voglio ricordare il nome di quei 5, che ieri sera hanno onorato un team ormai blasonato e sostenuto in ogni campo: Luca, portierone insuperabile, Cosy, galoppatore della mediana, Sciucco, mastino di centrocampo, Giorgione, guardasigilli del reparto arretrato, Lely, goleador implacabile. E saranno questi 5 nomi, che resteranno scalfiti nei posteri, a simboloeggiare in tempi lontani ciò che fu il calcio, ciò che fu la tenacia, ciò che fu l'ardore, ciò che fu sinonimo di battaglia: e sarà allora, che tutti in coro, si invocherà a gran voce, uniti in un sol grido, il nome della Longobarda! Per ricordare una squadra fatta di eroi, ma soprattutto di guerrieri inossidabili.
Da Giorgione!