Avremmo preferito, voluto e desiderato scrivere il primo articolo in maniera ben diversa.
Raccontando magari di una vittoria o di un pareggio.
Avrei voluto tanto intitolare la Longobarda riapre come ha finito.
E invece no: oggi purtroppo commentiamo la prima sconfitta dell'anno della Longobarda, contro gli arci rivali del 3 metri sopra il chelsea.
L'atmosfera è quella delle grandi occasioni: d'altro canto si sfidano le due squadri più forti del torneo, con la sfida nella sfida tra i due portieri più forti.
Ed alla fine, è proprio questo il dato su cui riflettere: i migliori in campo sono stati Mazzinga e Parente (rispettivamente 5 e 3 punti per loro); estremi difensori che nella partita si sono esaltati, compiendo veri e propri miracoli.
Nel primo tempo la Longobard gioca un buon calcio e si diverte, pronta a colpire nelle ripartenza, contro un 3 metri che cerca di fare il gioco.
Il parziale del primo tempo può apparire bugiardo, ma così non è.
Infatti, si chiude sul due a due, ma:
- mazzinga è stato trafitto per due volte da autogol;
- ha compiuto alcuni interventi decisivi, anche a tu per tu con gli attaccanti avversari.
Il secondo tempo è molto più piacevole, anche se va scisso in due parti.
Nella prima, la Longobarda fa il bello ed il cattivo tempo: tanto è vero che con prima Manu poi Stefano K (spettacolare il taglio di David K) si arriva sul 4 a 2.
Poi il black out: un paio di erroracci difensivi ed un'uscita non efficacissima di Mazzinga portano il risultato sul 5 a 4 che poi sarà il definitivo.
Dal Griphus stadium: Longobarda 4 - 3 Metri 2.
Sarà stata la prima sconfitta, ma comincia a serpeggiare del malumore.
Momenti di scintille ieri sera: se da un lato è vero che quando mancano 2 minuti e si è sotto di un gol, sotto i piedi ci deve essere il fuoco; ma è anche vero che bisogna capire quando la squadra ha finito la benzina, soprattutto quando non si calcano i campi da un mese.
Un noto difensore ha dichiarato che la longobarda non può giocare così e che bisogna ritrovare lo spirito del torneo invernale.
E' vero: ieri la longobarda era una pallida imitazione della macchina da guerra del torneo invernale.
Ma ciò serva da monito e lezione: anche la squadra che ora domina la serie A ha cominciato male, e spesso per ritrovare la via servono degli schiaffoni.
Speriamo che la partita di ieri valga come schiaffone per risvegliare i longobardi dal letargo.
Prima di passare al pagellone, un'ultima considerazione.
La longobarda prima di essere una squadra di calcetto; è un gruppo di amici che si sono trovati, un po' per caso ed un po' per sbaglio, e che hanno imparato a volersi bene.
Allora, il mio (ma il nostro) pensiero va ad una persona ieri assente sugli spalti e sul campo, augurandogli che quanto accaduto si possa risolvere nel migliore modo possibile.
ed ora, quello che tutti aspettavano da mesi:
IL PAGELLONE:
MAZZINGA: primo tempo esaltante, due buonissimi interventi nel secondo tempo evitano la capitolazione prima del tempo GATTO 8
DAVID: buona partita la sua; inventa l'assist del momentaneo 4 a 2; ma abbandona quando più serve, perchè gli fanno i dispetti: PIAGNONE 7
EDU: gran tiro e gran botta parata da un superbo Parente. Per il resto, tranne la grinta infinita, si macchia di alcune sbavature che non sono da lui. Ma si sa, capita anche ai migliori, per questo è DA RIVEDERE 7
MANU: buona partita per lui. Forse un po' in difficoltà nel campo piccolo, ma è un valore aggiunto. BEN TORNATO 8
FEFI: partita strana per il capitano. Non marca il cartellino e sembra un po' isolato dal gioco. Però lui vale e ne conosciamo il valore: L'OREAL 6,5
STEFANO: gol del vantaggio (mosciona che uccide) e gol del 4 a 2, oltre ad una serie impressionante di galoppate e sportellate a tutto campo: IMPLACABILE 9
SIMY: buona partita per lui, ci crede e lotta su ogni pallone; manca il gol ma verrà: ROCCIOSO7
Il giornalista trentino
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