vi scrivo per mostrarvi il report che l'educatrice del nostro piccolo Samuel (futura perla nera della Longobarda) mi ha mandato e perché si avvicina la scadenza della seconda rata da pagare per la sua educazione.
Questa estate ho avuto la fortuna di conoscere una persona splendida che lavora a Nairobi insieme a tantissimi bambini e che fa parte di Avsi (l'associazione con cui abbiamo adottato Samuel). Durante i suoi incontri ci ha mostrato la bellezza e la semplicità con cui sono nate delle opere educative (scuole) splendide. Nella semplicità delle sue parole, e attraverso le foto che ci ha mostrato, ci ha descritto un Incontro che scaturisce dall'amore per l'uomo (indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale...). Ci ha testimoniato come ci siano al mondo tante persone che, nonostante non siano sotto le luci della ribalta, dedicano la propria vita per l'altro. Dei veri e propri eroi del quotidiano.
Per questo l'anno scorso, commosso da alcuni racconti di Marta (ormai la conoscete tutti vista la sua costante presenza sugli spalti), decisi di proporvi questo gesto.
Come vi dissi ai tempi della proposta è un gesto libero, ognuno può contribuire come meglio crede e con quanto può. Il bollettino scade il primo novembre, di conseguenza sarà possibile offrire un contributo fino al 30 ottobre.
Mi colpisce che all'interno di una squadra di calcetto, una squadra di amici, si possa parlare anche di questi aspetti della vita e si possa contribuire insieme a salvare la piccola esistenza di Samuel.
Ps: il centro Baldo, dove vive il nostro piccolo Samuel, ha una storia stupenda: una suora africana per motivi di studio si recò in Europa e rimase profondamente colpita dalla bellezza delle abbazie medievali e dalla loro organizzazione. Le studiò attentamente e volle costruire, con lo stesso sistema, un'abbazia medievale europea in Kenya affinché i bambini potessero vivere ed essere educati in un luogo che richiama alla bellezza. E' un luogo che si trova in montagna dove vivono, studiano e allevano animali.
Qui sotto troverete il report che l'educatrice di Samuel mi ha mandato:
Carissimi amici della Longobarda,
Dio è buono sempre e sempre Dio è buono perché questa è la
sua natura.
Sono Mary Mugo che assiste il piccolo Samuel presso le suore
che lavorano insieme ad Avsi Kenya.
Ricevete i saluti da sua sorella che lavora con Avsi e l’intera famiglia
del centro dell’accoglienza Baldo e in modo speciale ricevete tanti saluti da
Samuel. Lui sta bene, è di media altezza ma molto forte, è un ragazzino molto
chiacchierone e sa come esprimersi nella maniera giusta. Samuel frequenta la
scuola primaria di Ndaragwa e ora frequenta la classe terza. E’ un bambino
molto attivo che ama studiare e che partecipa a tutte le attività di classe e
al momento è molto bravo in religione ma deve lavorare di più in matematica e
scienze. Per quanto riguarda lingua inglese, kiswahili, scienze e studi
agricoli ha migliorato molto grazie alle classi di recupero del fine settimana
che ha potuto frequentare anche grazie al vostro aiuto. Samuel è un bambino
molto socievole e si relaziona bene con tutti i suoi compagni di classe così
come con i membri della sua famiglia. Samuel si relaziona bene anche con gli
altri bambini e aiuta i bambini più piccoli, le insegnanti della scuola e del
centro Baldo. Samuel svolge molte attività autonomamente come lavare i suoi
vestiti e aiutare a lavare i piatti.
Durante le vacanze Samuel e i suoi due fratelli sono andati
a trovare alcuni parenti a cui sono molto affezionati e che sono gli unici
parenti rimasti in contatto con loro dato che è orfano. Lui è infatti è il
quarto nato in una famiglia di cinque figli. Entrambi i genitori sono morti a
causa dell’aids e hanno lasciato i bambini sotto le cure della nonna che è
morta poco dopo. Successivamente Samuel e i suoi fratelli sono stati lasciati
ad uno zio che era un alcolizzato e non si curava di loro, per questo non
potevano avere facilmente del cibo e non riuscivano a frequentare regolarmente
la scuola. Samuel e gli altri fratelli siccome erano malati sono andati a
chiedere aiuto a Lilian, una cara amica della madre che nonostante fosse molto
povera ha deciso di prendersene cura per salvarli dallo zio ubriaco. Per Lilian
non è stato facile occuparsi di Samuel e dei suoi fratelli perché lei stessa
non è molto ricca e deve anche occuparsi dei suoi tre figli che frequentano la
scuola e necessitano anche loro di assistenza. Nonostante questa difficile
situazione Lilian ama molto Samuel e i suoi fratelli che sono in buoni rapporti
anche con i suoi figli. Lilian è venuta a chiedere aiuto al centro Baldo perché
Samuel e la sorellina più piccola erano malati e necessitavano di un aiuto, per
questo dopo la visita di un assistente sociale alla casa di Lilian abbiamo
deciso di prenderci cura di Samuel, di suo fratello e di sua sorella portandoli
al nostro centro per garantirgli le cure necessarie, le necessità primarie,
supporto educativo e psicologico. Samuel ha inoltre un altro fratello che è
malato di aids e che è stato portato ad un altro centro.
La casa dove vive Lilian è in affitto, costruita in mattoni
di fango ed ha una porta e buone finestre, ed è situata in cima ad una collina.
La casa è composta da tre piccolissime stanze dove ci sono un divano e tre
letti da dividere per tutti. La casa non è fornita di acqua corrente ma viene
portata in casa tramite dei contenitori da un pozzo. La casa ha inoltre una
propria latrina esterna alla casa. Infine, grazie al vostro aiuto, a quello
delle suore che lavorano insieme ad Avsi Kenya possiamo garantire a Samuel la
possibilità di una vita migliore. Per questo a nome delle suore e dello staff
di Avsi desidero ringraziare voi e tutte le vostre famiglie e farvi noto che
siete un bellissimo regalo per la nostra vita.
Possa Dio benedirvi e donarvi una vita lunga. Con sincerità
e gratitudine Mary Mugo (educatrice).
Il vostro Capitano
1 commento:
Grazie Ste per averci aggiornato con questo report sulla situazione di Samuel. Io direi che lunedì 28 in occasione del prossimo match della longobarda, ognuno spontamente puo' versare quanto vuole, per questa "giusta causa". Aiutiamo Samuel ad avere quantomeno una vita dignitosa, ormai è uno di noi, un amico, e gli amici si aiutano no???? Credo sia il gioco di squadra più spettacolare che possiamo fare.
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