mercoledì 25 maggio 2016

Griphus Stadium siamo arrivati!

Longobardi,

la azza cup è tornata! 

La Longobarda poteva mancare a questo evento? NO! 

I biancorossi sono tornati alla corte del loro amico Alessandro Azzarone per rincorrere bellissimi ricordi, che ci hanno legati per 3 anni consecutivi, e per scrivere il presente!
Il girone d'andata se ne è andato velocissimo e le partite da raccontarvi sono ben 4!
Come nel caso dell'Opes farò un pagellone dove riepilogherò il tutto.

Il girone d'andata ha visto la Longobarda affrontare al suo esordio il Bradbury (vittoria per 12 a 1), poi di seguito i Bad Boys (vittoria per 5 a 3), I Queli (brutta sconfitta 8 a 3) e Real Patollo (vittoria 9 a 3). 9 punti conquistati che ci hanno portati in cima alla classifica. 

L'esordio è stato più facile del previsto, il Bradbury ha corso molto ma ha trovato davanti a sè un'ottima Longobarda. Tutti, tranne Andrea e Manu, erano presenti alla corte del mister Enzo. 
Contro i Bad Boys è stata, come al solito, un'autentica battaglia corpo a corpo dove sono uscite anche alcune parole di troppo (mi scuso ancora per la reazione avuta a gioco fermo). Nonostante questo è stata una bellissima partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre e che potrei sintetizzare nel detto "un tempo per uno". Il primo tempo a favore dei Bad Boys, più agili e freschi dei Longobardi reduci da una partita di un altro campionato giocata la sera prima, e il secondo tempo a marchio di qualità Longobarda. Con orgoglio, convinzione e tanto cuore ha ribaltato il risultato e portato a casa la piena posta in gioco. 
Contro I Queli c'è stata la realizzazione sul campo del detto "dalle stelle alle stalle".. E' stata la classica serata in cui le gambe non le artiri, i muscoli dolgono e correre è un optional per pochi. Il primo tempo non era stato malvagio, anzi la Longobarda aveva rischiato in più di una occasione di passare in vantaggio ma era stata fermata dalla sfortuna nera che dirigeva ogni tentativo sui legni della porta. I Queli poco avevano mostrato se non un contropiede fulminante. Poi però nel secondo tempo, la tanta corsa e una spiccata qualità nel gioco di squadra sono state le carte vincenti dei I Queli. Sono convinto che le sconfitte fanno sempre bene.
Per ultima la sfida con il Real Patollo che ha visto il ritorno di un nostro guerriero, un simbolo longobardo con cui l'anno scorso abbiamo condiviso tante gioie e successi, Luca!
Il Real Patollo ha corso, cavolo se a corso..chiedetelo ai miei cianchetti e alle mie garognole che il giorno dopo erano fuori uso. E' stata una bella partita giocata a viso aperto tra due squadre che hanno attaccato per tutta la partita. La differenza della Longobarda è stata nella qualità delle giocate: one/two molto rapidi, azioni avvolgenti e veloci, una grande qualità nel gioco di squadra.

Adesso pagelle!!! Farò riferimento all'ultima partita!

- Così: informato pochi istanti prima del fischio di inizio della defezione del Simy, si arma di tanta buona volontà e monta l'armatura da portiere.
Armatura Così: banderuola 4 venti in funzione di pennacchio, pauroso elmo vichingo con visibilità azzerata, sospensorio in bronzo sottratto alla statua di Pipino il Breve e, ai piedi, ferroni da stiro a carbonella di piombo fuso. Peso complessivo armatura: 4 quintali, 32 chili e 7 etti e mezzo.
Il nostro presidente dimostra di saper giocatore anche in porta: importanti alcuni suoi interventi di piede a tu per tu con gli attaccanti avversari. Sicuro. Prestante. Affidabile.
Simpatico il siparietto messo su prima dell'inizio della partita con il mister. Enzo, vedendolo vestito da portiere dice: "Ei Così almeno questa sera hai trovato il modo di giocare!"..
Mrz. Freezer, muro di ghiaccio,    9,5!
- Roberto: il duetto tutto in famiglia con Luca gli dà nuova linfa nei polmoni e nuovo estro nella mente. Bellissime azioni di prima con la partecipazione di tacchi, suole, piattoni, esterni, veroniche roboanti sulla fascia. Peccato la mira, un pochino annebbiata specialmente sotto porta. La squadra ha già predisposto, come fece con Manu in passato, una gita ai baracconi per destreggiarsi con i calci di rigore e con gli angoli miracolosi, in cambio lauti premi per lui (bottiglia di spumante acidognolo, magliettaccia tarocca di qualche strada di calcio, sciarpetta da ultras..).
X-MEN,      10-!
- Andri: si colloca nella zona più difficile e più delicata, la difesa, e applica l'antica arte dei lottatori di sumo per avvinghiarsi all'avversario e coprire tutti gli spiragli della porta. Il suo gioco è sempre diligente e ordinato e quando c'è da stincare (zampata negli stinchi) non si tira indietro. I suoi passaggi sembrano scivolare come palle di biliardo in buca (precisi e letali per gli avversari).
Nome di battaglia...AKEBONO,     9,5!
- Mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèr: il Griphus stadium è il suo torneo congeniale. Nel green trova la sua dimensione e regala al pubblico, compresa la sua donna (anche se al suo gol rimane impassibile), importanti giocate che delineano una forma fisico-mentale accattivante. Come una lumaca che si insinua nel campo di insalata, piano piano, zitto zitto, si fa trovare libero e pronto nell'area avversaria per stoppare un cross e girarlo in rete. Una freddezza che neanche i migliori attaccanti di tutti i tempi hanno avuto.
PETE SAMPRAS, il re del green    9,5!
- Lori: il più fisico della Longobarda. Insegue senza pietà nè compassione l'avversario per tutto il terreno di gioco e gli strappa il pallone come in quel gioco afgano, il buzkashi, dove lo scopo è quello di strappare la capra.
Il buzkashi, noto anche come "kokpar", è uno sport equestre tradizionale dell'Asia centrale ed è lo sport nazionale dell'Afghanistan e del Kazakistan. Il nome significa letteralmente "acchiappa la capra", ed è praticato su un grande campo, la cui lunghezza può variare da circa 400 m. alle dimensioni di un campo da calcio, da due squadre di chapandoz (cavalieri); tradizionalmente il gioco veniva praticato come "tutti contro tutti", ma poi venne riformato con la suddivisione in due squadre. Lo scopo dello scontro è quello di impadronirsi della carcassa di una capra (boz) e di lanciarla oltre a un segno di demarcazione o in una area definita; il gioco è sostanzialmente violento, nel senso che non esistono particolari regole, o quantomeno non esistono regole scritte: è concesso, ad esempio, colpire il cavaliere avversario o il suo cavallo con il frustino, spingersi e strattonarsi reciprocamente. Sono frequenti gravi infortuni causati dagli urti e dalle cadute da cavallo.
L'origine di questo gioco sembra risalire ai tempi della prima invasione dei Mongoli di Gengis Khan: si racconta che i prigionieri che venivano catturati in battaglia, venissero posti in mezzo ad uno spazio piuttosto vasto come oggetto di contenzioso da parte dei soldati; si aggiudicava il possesso del prigioniero, il cavaliere che riusciva ad afferrarlo dopo una sfrenata corsa a cavallo. Un tempo l'oggetto della violenta contesa era la mandria del nemico.
RAMBO III,  missione segreta al Griphus Stadium,    9,55!

- Luca: il suo ritorno, così improvviso, è una notizia dell'ultimo momento e tutte le principali testate giornalistiche sportive lo hanno osannato con questo titolo "La Longobarda punta in alto: si aggiudica il talento del Ponte Valleceppi!". Non fu mai così azzeccato un tale titolo: per lui sei gol, uno più bello dell'altro. Tanta qualità nelle giocate anche se, a stare alle sue dichiarazioni, non era riuscito a rompere il fiato. Fortuna che non lo aveva rotto, altrimenti cosa sarebbe successo??? L'intesa col gruppo rimane magnifica..sembra esser tornati un anno indietro dalla sua ultima presenza con la maglia tanto blasonata biancorossa..è come il ritorno di Ronaldo all'Inter nel lontano 2005.
FENOMENO,    10!

Amici longobardi,
in queste settimane si sono alternate parecchie partite alle quali non sono stato sempre presente.
Ricordo i Playoff dell'Opes dove siamo stati eleminati nel doppio confronto contro il Chiugiana. La Longobarda ha fatto, nonostante le sonore sconfitte, un ottimo allenamento. Tanta corsa e gioco di buona qualità.
Poi ricordo la partita contro il Bradbury dove la Longobarda si è imposta per 14 a 3. Da ricordare le cinquine di Luca e Lori.

Ringrazio il pubblico che contro il Real Patollo ha dato il massimo sia in campo che fuori (con l'ottima cena post-gara).
Continuate a seguirci e a combattere sempre al nostro fianco.

JUNTOS PODEMOS LONGOBARDI!


Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!

martedì 17 maggio 2016

OPES: intensa emozione


Amici longobardi,
è da tanto che ormai non scrivo sul blog. Di tempo ne è passato dall'ultima pagella ma non temete, ricordo per filo e per segno tutte le nostre imprese, come anche le nostre sconfitte.
Vi narro in breve le ultime tre partite disputate all'Opes.
1. Sinapsi  vs Longobarda 3-7
2. Longobarda vs Piazzale calcio a 5 6-0
3. Longobarda vs Brotherood 3-4
Tre partite, tre diversi modi di interpretarle. Emozioni, fatica, sudore..tutto in stile longobardo!
Come la Longobarda del grande Oronzo Canà, anche noi siamo destinati a soffrire ma, allo stesso tempo, a mettere in campo un grande cuore.

Il grande cuore ci ha permesso in tutte e tre le partite di far emergere il fattore in più: contro Sinapsi, dopo le vacanze pasquali, eravamo in condizioni fisiche pietose e solo una prova di coraggio, anche se contro i penultimi della classe, ci ha permesso di portare a casa tre punti preziosi per il morale e la classifica; contro Piazzale calcio a 5, reduci dalle ruggini che avevano condito la partita di andata, abbiamo mantenuto la giusta calma (nonostante le scene abbastanza imbarazzanti messe in mostra da alcuni giocatori avversari). Abbiamo fatto una partita eccezionale da un punto di vista tecnico-tattico non lasciando nessuno spazio agli avversari. Li abbiamo costretti a sbattere contro il nostro muro senza lasciargli la possibilità di creare pericoli. Anche gli attaccanti, in primis Lori, si sono sacrificati per il bene della squadra. Questa partita rimarrà come un esempio di sacrificio, coraggio e solidarietà; passiamo ora alla descrizione del terzo match, quello contro il Brotherood. Sulla carta il Brotherood era un avversario tosto, che ha saputo compiere importanti imprese durante il campionato contro avversari di alto livello. L'unico ricordo che avevamo noi di questa squadra era quello di una serata gelida di metà gennaio nella fossa di Casaglia, quando le armate longobarde strapparono un importante pareggio (3-3). Ricordo ancora che giocammo vestiti: sotto la divisa avevamo tute di lana, beriole per coprire le nostre teste e guanti per scaldare le nostre mani. Era sembrata una squadra normale, sportiva. Purtroppo però il mondo del calcio a 5, ebbene si anche il mondo del calcio a 5, porta con sè episodi strani destinati a passare nella storia: prima del calcio di inizio un dirigente dell'altra squadra ha chiesto ad alcuni dei nostri giocatori di lasciarli vincere senza troppi problemi. Non c'è bisogno di commentare questo episodio e forse non troverei neanche le parole adatte, posso solo dire che appena ne sono venuto a conoscenza ho urlato "LA LONGOBARDA GIOCA SOLO PER VINCERE!". Vi assicuro che anche se abbiamo perso, abbiamo dato il sangue in campo. Abbiamo corso e creato azioni da gol per quasi tutta la partita. Gli unici problemi sono arrivati dal portiere loro che ha reso vana qualsiasi nostra azione offensiva e i nostri 5 minuti di black out difensivo che hanno regalato 2 gol agli avversari.
Per il resto non posso recriminare nulla alla Longobarda.
 
La Longobarda ha chiuso la sua prima avventura al campionato Opes in sesta posizione: 40 punti, 13 vittorie, 1 pareggio, 10 sconfitte (almeno 5 da cojoni), gol fatti 134, gol subìti 101, differenza reti 33.
Il nostro miglior marcatore è stato il bomber Lorenzo che ha chiuso il campionato con 34 reti (ottava posizione della classifica marcatori).
La Longobarda ha fatto un ottimo test e secondo me, nonostante almeno 5 partite le abbiamo regalate, siamo stati all'altezza della situazione. Ci siamo confrontati con squadre nettamente più organizzate di noi e con maggiore esperienza, questo però non ci ha intimoriti anzi ha tirato fuori il nostro carattere.
Ora scrivo un pagellone finale per ognuno dei componenti della gloriosa Longobarda! 


- Simy: tranne nella fase centrale del campionato (stop di un mese per lui), quando sembrava che stesse per morire da un momento all'altro, ha dato sempre il suo valido contributo. Ha messo sempre la sua manona, anche in situazioni scomode. A questo proposito ricordo la sua uscita kamikaze ma pulita nella palestra dell'Olmo dove, come un gattone che deve grattarsi la schiena, si è gettato per tutta la sua lunghezza sotto alle gambe dell'avversario intercettando il pallone.
Questo anno è cresciuto anche lui insieme alla squadra.
Come direbbe il grande giornalista Mosca "come lancia il simy.." 
HIGHLANDER,   9,5!
- Roberto: molti avversari lo cercano ancora sulla fascia dove ha lasciato il solco. Ha arato come una coppia di buoi nelle campagne di brufa di inizio '900. Ma il suo arare è stata una poesia, perché sembre abbinato ad una tecnica sopraffina. Pendolo inarrestabile ma anche castigatore indomito: stupendo il suo gol sotto all'incrocio a casaglia contro il casaglia. E più volte ha riproposto questa soluzione mostrando più precisione, sembra strano ma è vero, da lontano che da vicino.
ARATRO PIUMATO, 9,5!

- Andri: la sua crescita tecnico-tattica è stata sorprendente. Chi lo ha visto giocare agli albori della sua esperienza longobarda oggi non lo riconoscerebbe. Ha saputo dare il suo contributo in tutte le partite, cercando più volte il tiro che lo ha reso celebre, il famoso tiro piazzato a giro sotto all'incrocio.
Il famoso tiro che tanti nel mondo del calcio a 5 provano ma senza risultati. Invece lui ci ha inondati di emozioni.
CAN GUASTO, 9,5!

 - Cosi: il presidente piano piano ha fatto la fine del capitano.. Panchina lunga. Non per demerito però, anzi tutte le partite in cui ha giocato ha dimostrato di essere tarato bene per la difficoltà del campionato. Storica la sua strenua difesa contro il Casaglia, nonostante l'infortunio alla gamba. Ha dimostrato che il detto "presidente vecchio fa buon brodo" è più attuale che mai!
PALIZZATA,  9,5!

Mèèèèèèèèr: con umiltà e grande cuore ha fatto sentire sempre la sua presenza alla squadra, nonostante spesso non ha giocato. Quando la maglia numero 6 è stata vestita ha dimostrato una autentica predilezione per il gioco ordinato e  semplice ma anche per quell'estro geniale che solo il mèèèèèèèèèèèèèr sa dare con i suoi gol.
GIUCAS CASELLA,   9,5!

Edu: autentico Johan Cruijff longobardo, dai suoi piedi partono tutte le principali azioni. Tocca più palloni lui di tutti i giocatori dell'Opes girone Perugia e Todi-Marsciano messi insieme. Anche lui è cresciuto insieme alla squadra, e non è mai mancato nel dare consigli e incoraggiamenti ai suoi compagni, anche nei momenti più duri. Nella storia rimarranno i suoi dribbling incalzanti e i suoi passaggi penetranti messi in mostra in qualsiasi occasione.
O' PROFESSORE,  9,5!

Lori: bomber indiscusso che conferma il suo ruolo di lanciatore di missili Cruiser. Alla fine dell'anno saranno molte le squadre a temere il suo destro bionico, sapientemente allenato in natura tra boschi e sterpaglie nella Montebello ruspante. Nella mia mente, come nella storia longobarda, rimarrà impressa l'immagine dell'oggetto volante non identificato lanciato contro il Casaglia a 4 minuti dal termine. Quel gol farà entrare nella storia la Longobarda, a cui sarà dedicato anche un titolo di giornale "Impresa della Longobarda".
ISPETTORE GADGET,  9,5!

Manu: potremmo definirlo il delinquente della Longobarda, il ragazzo cattivo, colui che è riuscito a farsi espellere per rissa provocata e continuata. Ma il fatto grave è che non ha mai portato le paste alla corte biancorossa. Il tribunale longobardo sta valutando la duplice punizione da impartire. In questi giorni avremo il verdetto. Ma adesso parliamo di calcio giocato: Manu ha regalato sprazzi di funambolismo in campo roteando come una trottola nella sua miglior performance, la veronica. E soprattutto ci ha regalato grandi gol..memorabile la sua partita di andata contro il Chiugiana quando guidò la rimonta longobarda!
NERO PERUGINO, intenso e fondente,  9,5!

Mister David & Enzo: si sono dati il cambio a inizio stagione. Di conseguenza se la forma fisica della squadra ha avuto qualche problema è da attribuire alla mala preparazione estiva che ci fece fare il nostro vecchio mister. Fortunatamente però, tranne rari casi di ingozzamento festivo, il fisico longobardo è apparso resistente. La scalata al successo del tifoso/dirigente e ora allenatore del team Enzo è stata importante a livello tecnico tattico: storiche le sue invasioni di campo contro il Chiugiana e contro i primi della classe per andare contro all'arbitro e far valere le ragioni longobarde ricordando un po' Gigi Simoni in Juve-Inter del '98 o Carletto Mazzone in corsa sfrenata sotto alla curva dei tifosi atalantini.
Sicuramente, a fine campionato, possiamo dire che il nostro allenatore ci ha spremuti come una spugna facendoci dare il massimo in tutte le occasioni.
DI FRANCESCO, ci ha portato ai playoff...9,5!

Tifoseria: la tifoseria è stata strepitosa! Una intera stagione invernale accanto alla squadra, anche con il gelo che penetrava le ossa. Le panchine del pallon de la Chiugiana hanno ormai la loro impronta ben piantata. Che altro dire...grazie! Grazie dalla società, dai giocatori, dal presidente, dal capitano..grazie perché nessuno vi paga, come fanno i grandi club in serie A, noi abbiamo il vostro calore gratuitamente.
ENEL ENERGIA,    10 E LODE!

Inoltre da Capitano, vorrei ringraziare tutti i giocatori per il loro comportamento. Tante volte avremmo potuto menar le mani per rispondere alle provocazioni ma non lo abbiamo fatto. Ci siamo sempre comportati onestamente e tra di noi non sono mai volate parole pesanti. Questa è la Longobarda!


JUNTOS PODEMOS!


Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!

GLI ULTRAS LONGOBARDI

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