buongiorno a tutti!
Anche oggi ci siamo svegliati, e ci apprestiamo a raccontare, la sesta vittoria consecutiva, su sei partite, della Longobarda.
E' stata una serata tosta, da ricordare sicuramente perché ha permesso al cuore longobardo che batte dentro ognuno di noi di emergere in maniere decisiva in campo e portare i biancorossi alla vittoria.
A volte le caratteristiche tecniche, tattiche e individuali non bastano per vincere, a volte c'è bisogno del cuore, di quella corrispondenza con la squadra e con l'ambiente e che ci fa sentire uniti, ci fa combattere fianco a fianco insieme senza arrendersi. Questo è stato il segreto della nostra vittoria!
Il segreto è il gruppo e, perdonatemi per l'excursus storico, ma ieri sera la Longobarda mi ha ricordato la falange oplita di Alessandro Magno. Quella falange che garantì al condottiero macedone di ottenere grandi vittorie insperate contro i persiani: la Battaglia del Granico, la Battaglia di Isso, la Battaglia di Gaugamela. Per noi, la Battaglia del Griphus Stadium!
Perché vi riporto la somiglianza della Longobarda con la falange oplita?
La falange oplita è stata una delle formazioni guerriere più formidabili dell'antichità.
Gli opliti in battaglia operavano in ranghi serrati costituendo un muro di metallo da cui spuntavano le lunghe lance, tale formazione fu tanto efficace che il ruolo della fanteria leggera, della cavalleria e dei carri da guerra, fu notevolmente ridimensionato in Grecia. La filosofia bellica dell'oplite si basava sulla moderazione e l'aiuto reciproco e non sulle gesta valorose di un eroe, non esistono infatti opliti nei poemi omerici.
Gli opliti spartani non erano famosi solo per l'addestramento e la disciplina, ma anche per il modo di combattere; soltanto loro, ad esempio, aprivano le ostilità marciando cadenzati al passo della musica dei flauti (i suonatori di flauti, all'interno della società spartana godevano di particolare rispetto) in luogo di una carica spesso disordinata.
« “E così i Lacedemoni, che ad uno ad uno non sono inferiori in combattimento ad alcun popolo, uniti insieme sono i più valorosi uomini del mondo” » | ||||
(Erodoto, Storie VII 104 4,5)
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Breve resoconto della battaglia: in campo 5 guerrieri a squadra.
Nel primo tempo la Longobarda ha avanzato accompagnata dal delicato suono della voce di Mister David e delle sue sostenitrici (sempre numerose) presenti sugli spalti. A nulla sono valsi i tentativi dei soldati del Muscolo Rosso di arginare le sferzate messe a segno dai guerrieri biancorossi. Attacchi veloci, rapidi, e incisivi! Purtroppo però gli attacchi messi a segno sono stati solo 3.
Risultato finale del primo tempo: Longobarda 3 - Muscolo Rosso 1.
Il secondo tempo la soldatesca avversaria ha deciso di attaccare alta la falange biancorossa. Questa tecnica di battaglia ha portato i suoi frutti mettendo a dura prova le gambe dei guerrieri longobardi e i cuori del mister e dei suoi sostenitori.
La falange però non si è disunita ma ha continuato a combattere unita e alla fine ha potuto alzare le mani in segno di vittoria.
Un grazie al Muscolo Rosso perché, oltre a non aver mai mollato, ha dimostrato anche grande sportività durante tutta la partita. L'ho chiamata battaglia solo perché lo è stata: una battaglia giocata ognuno con le proprie carte, ma una battaglia onesta, pulita e piacevole. Grazie!
Ecco le pagelle:
Simy: il gattone longobardo è stato poco impegnato nella prima fase della battaglia. In quei pochi casi però ha mostrato verve e concentrazione invidiabili: il gattone si è allungato sulla sua destra per grattarsi la schiena e, ahimè, ha anche fatto una grande parata. :D
Nella seconda parte compie due autentici miracoli: il primo, che va a rimediare un'uscita insicura, respinge un tiro da poco più di un metro e l'altro d'istinto puro su una punizione somigliante ad una cannonata con missili V1 tedeschi!
Il coraggio non gli manca e, partita dopo partita, sta diventando sempre più un punto di riferimento per tutta la Longobarda!
PERDICCA, 8,5!
Cosi: fortuna che il presidente aveva il mal di testa prima del match, altrimenti cosa avrebbe potuto fare in campo??? probabilmente il suo mal di testa era quel leggero cerchio alla testa che si ha al momento del risveglio in una giornata in cui avverrà una grande battaglia. Molti guerrieri antichi non dormivano neanche, tanto era l'ardore e la voglia di combattere.
Il nostro presidente ha combattuto come un leone, come il leone simbolo di Achille (il guerriero "invicibile") raffigurato da Annibale sul suo scudo. Si è avventato con notevole successo sull'avversario recuperando ogni pallone o interrompendo l'incalzante offensiva avversaria. Rischia la porchetta della serata con il Simy, ma entrambi riescono a rimediare egregiamente. Albiol gli fa un baffo!
TOLOMEO, 9!
Roberto: Elegante, freddo e lucido! Il difensore longobardo mostra di poter ricoprire, come al solito, molti ruoli. Inventa il gol del vantaggio anticipando un giocatore avversario a centrocampo e avanzando verso la porta. Trovando davanti a sè lo specchio della porta libero infilza la rete del Muscolo rosso con la sua pesante Sarissa (lancia in dotazione agli opliti macedoni) facendo scoppiare di gioia le giovani (soprattutto la moglie) accorse in massa per sostenere la squadra.
Anche lui lotta fino alla fine, anche quando ormai le forse erano terminate, e chiude ogni spazio praticabile alla soldatesca nemica. L'eleganza con la quale riparte dalla difesa verso l'attacco sono caratteristiche più da cavalleria che da oplita, ma per le sua grinta al fianco di ogni membro della squadra e per la sua capacità di soffrire è un vero oplita macedone!
PARMENIONE, 9,5!
Andrea: soldatino Di Li! soldatino Di Li! soldatino Di Livio alèèèèè! Incalza sulla fascia i malcapitati avversari e sigla il gol del momentaneo 3 a 0. Combatte con tranquillità e in ogni zona del campo mostrando sicurezza e tanta voglia di mettersi al servizio della falange.
Generoso come al solito, altrimenti non potrebbe neanche far parte degli opliti macedoni, e prezioso in fase di copertura. Talvolta avventato in alcune chiusure ma sempre sul pezzo! Il suo gol probabilmente è dedicato alla sua metà che, nonostante a casa in malattia, ha sostenuto la squadra nella battaglia.
FILOTA, 8,5!
Alessandro: le battaglie maschie sono le sue e, anche ieri sera, lo ha dimostrato. Ringhia e punzecchia i soldati nemici con la sua sarissa e si prepara, senza successo, ad assalire la porta avversaria in più occasioni. Purtroppo la fortuna non è dalla sua parte e terminerà la sua battaglia personale a reti bianche. A reti bianche però non terminerà la battaglia a fianco della squadra. In alcuni casi potrebbe servire gli opliti smarcati e posizionati in zone più favorevoli rispetto alla sua per il Ko l'avversario. Mostra un'agilità impressionante nel girarsi in un fazzoletto di terra e sgattaiolare in mezzo ai soldati nemici: sicuramente gli anni di addestramento nel deserto, dove i piedi affondano sulla sabbia ed è difficile muoversi in velocità, gli sono serviti. Gli anni giovanili della formazione del guerriero sono gli anni che lo formeranno per tutta la vita! Sforna, nel finale, un assist "push me" per il capitano. Voci dalla spogliatoio dicono di averlo visto uscire dal campo di battaglia con i muscoli delle gambe tremolanti, segno che ha dato tutto!
CRATERO, 9!
Mister David: riesce a far rendere al meglio tutti i suoi guerrieri. In difficoltà, come lo stesso Gigi Simoni nel giorno della porchetta juventina contro l'Inter a Torino, nella seconda fase della battaglia quando il Muscolo rosso macinava metri in avanzata e pressava sugli scudi difensivi della falange longobarda. Ne esce benissimo nell'ultima fase apportando alcuni cambi decisivi per il futuro esito della battaglia.
ALESSANDRO MAGNO, 9!
Abbiamo vinto e combattuto come leoni ma perché lo abbiamo fatto tutti insieme!
Ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE!
La vittoria mi sento di dedicarla a coloro che all'ultimo minuto hanno dovuto rinunciare al match: il nostro bomber Lorenzo, la sua dolce metà e supporter biancorossa Letizia e il padre della Letizia! Un augurio di pronta guarigione!
Un grazie alla nostra tifoseria, numerosa come al solito che ci spinge in avanti anche nei momenti più difficili della battaglia. Senza di voi non sarebbe lo stesso!
Grazie a Chiara, Elisabetta, Valentina, Marta, Laura, Arianna, il Mèèèèèèèèèèèèèèèèr, l'mi babbo, il piccolo Milo!
JUNTOS PODEMOS!
Il vostro Capitano!
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