Amici longobardi,
vorrei iniziare a raccontare la finale dell'azza cup dal commento che Alessandro ha pubblicato nel sito della competizione: "i Bad Boys che perdono un'altra finale al cospetto di una sontuosa
Longobarda che con l'esperienza, e con un gran Giulio Biondi vince 5-3".
In questo commento c'è tutto..mi soffermerei sull'aggettivo "sontuosa".
Il vocabolario di lingua italiana di Repubblica.it all'aggettivo "sontuoso" dice: Grandioso, sfarzoso, lussuoso.
Il famoso vocabolario Treccani dice: Fatto, realizzato con grande lusso e sfarzo.
Penso che questo aggettivo renda bene l'idea di quello che la Longobarda ha mostrato in campo ieri sera.
Una partenza super per la Longobarda che, a differenza di altre volte (anche contro gli stessi Bad Boys), scende in campo concentrata, sicura, aggressiva e non lascia spazi agli avversari. La Longobarda delle grandi serate al Griphus Stadium. Il primo tempo è un capolavoro per intensità e tattica, dove tutti i componenti hanno suonato un'unica sinfonia, come fossero un'orchestra. Poi nel secondo tempo il calo biancorosso è stato evidente, soprattutto nella propensione offensiva. E' stato questo il momento in cui super Giulio è entrato in scena! Autore di pregevoli parate, una in particolare a dir poco imbarazzante, già nel primo tempo; nella seconda frazione di gioco si scatena e mette in campo il suo miglior repertorio.
Voglio spendere delle parole anche per i nostri amici Bad Boys perchè hanno dimostrato, come sempre, di essere una squadra forte, all'altezza della situazione.
La vittoria dà entusiasmo, fa gruppo, ripaga di tanti sforzi ma non smettiamo mai di pensare da dove siamo partiti, dalle nostre origini. Siamo nati come una provinciale e tali rimarremo!
E adesso alcuni dati per i fanatici delle statistiche:
Quella mostrata è la classifica dopo la fase a girone unico. Come possiamo notare la Longobarda si classifica come miglior difesa del torneo, nonostante la presenza di un vero portiere sia stata saltuaria.
Nelle fasi finali poi abbiamo conservato alla grande il primato di miglior difesa (semifinale contro il Bradbury vinta 9 a 2 e finale contro i Bad Boys vinta per 5 a 3).
E adesso longobardi..le pagelle!
Giulio: Il 24 ottobre del 1990 nasce a Perugia Giulio Biondi Zamora, il miglior
portiere del mondo della sua epoca. Tecnicamente completo, e tra i primi
nel segnare all’avversario dalla sua porta, il carisma e lo
sguardo magnetico – oltre all’aura leggendaria che lo avvolge – finisce
per intimorire psicologicamente molti avversari.
In grado di decollare come un... BOEING 747, 10!
Egreeeegio: quello che la dirigenza chiedeva era proprio questo: dare il 105 % anche per pochi minuti di gioco. E lui da bravo ascoltatore di cantautori recepisce e interpreta bene il messaggio. Corre, si dimena e pressa in tutte le zone del campo come un tarantolato salentino e porta a casa quello che per lui è il primo trofeo da longobardo (senza dimenticare la coppa simpatia della stagione 2006). Introduce per la prima volta nell'Azza cup lo "scavetto" che non è il pallonetto normale..lo scavetto è quello stile che in esecuzione lascia il solco sul manto erboso, lascia la scia di fuoco..perchè tanta è la credenza e la voglia di beffare il portiere avversario. Osservatori internazionali hanno provato a esportare l'idea in altri paesi ma l'egregio è stato abile a brevettarla..quanti anni sui campetti di tutta Perugia a provare e riprovare lo scavetto..un colpo che per arrivare a quell'esecuzione perfetta di una notte di mezza primavera ha dovuto attendere anni di sacrifici, anni di prove..umiliazioni, sconfitte..ma alla fine il duro lavoro è stato ripagato!
L'Alessandro Volta longobardo..INVENTORE, 9!
Rob: gli basta poco per prendere familiarità col green della Griphus e, come un giocatore di golf, disegna geometrie e tatticismi e colpisce la palla con precisione verso la buca, nè troppo forte nè troppo debole..perfetta! Preciso anche nel difendere e nel coprire lo specchio della porta dagli attacchi avversari. Colpirà due volte, ma saranno letali!
AGENTE MARTIN RIGGS, 9,5!
Così: spesso ci si chiede il perchè del nostro successo. Il perchè va cercato in gran parte nell'esperienza che il nostro presidente infonde alla squadra. Guardandolo tutti come un esempio siamo cresciuti nelle piccole cose, nelle sottigliezze, che però alla fine risultano decisive in partite come quelle di ieri. Da annoverare tra l'esperienza e la paraculaggine un suo tentativo di rallentare il gioco avversario portando con sè la palla durante una rimessa laterale avversaria. Birichino! Il birichino viene preso anche a zampate e accusato di perdere tempo..poretto!
Ma l'azione che lo rende "uomo muro" arriva nel secondo tempo quando gli avversari colpiscono tre volte a botta sicura in porta, ma per tre volte si vedono negare il gol dal ben appostato presidente. Forma una coppia perfetta con Rob, una coppia letale...
AGENTE ROGER MURTAUGH, 9,5!
Andri: concentrato e denso come un frappè alla fragola e banana, porta in campo e fuori il suo contributo come giocatore-motivatore-contestatore (in senso buono: sempre alla ricerca della verità) e tifoso. Perchè i primi tifosi della Longobarda siamo noi giocatori, forse è per questo che teniamo così tanto a questa maglia.
HOOLIGAN, 9!
Manu: su Manu potremmo scrivere libri, racconti dell'orrore, leggende..ma ciò che conta è che, infortunato, ha risposto alla convocazione e si è presentato al Griphus Stadium per combattere insieme agli altri. La bellezza di Manu sta nel fare tutto bene e improvvisamente, davanti alla cosa più semplice (passaggio per i compagni, stop..etc), intruppolarsi (o inTrump-larsi..battutona) da solo e imprecare. Recenti studi hanno iniziato a prendere in esame questi black out così ricorrenti..sembra che questi momenti siano il risultato di una sua immedesimazione con il giovane Werther...pensa all'amore..contempla la natura..e perde la palla..e fa anche fallo!
BIG JIM, 9,5!
Fek: l'uomo dal braccio bionico, come un cyborg gioca a viso aperto e segue la famosa legge dello "spazzaaaaa"..legge sempre valida e che troppe volte ci scordiamo, soprattutto in difesa. La sua partita, come il suo intero torneo, sono state un crescendo..tanto da arrivare anche lui alla finale infortunato ma presente come Manu. Anche qui c'è da elogiare l'impegno e la caparbietà, il voler esserci e condividere insieme al gruppo un momento così importante. Sicuramente il fek ha lanciato la moda degli interventi volanti, di cui ci diede un assaggio al torneo del Quasar due estati fa. Ma cosa è un intervento volante? è uno di quei interventi che sovrastano, anticipano, spaventano, allibiscono, impietriscono, l'avversario. E il Fek vola..e colpisce al volo..o addirittura, come ha mostrato in più di una occasione, fa la famosa finta: salta, apre le gambe, e fa sbattere la palla sull'avversario che inconsapevole e confuso la mette fuori.
SUPER MARIO, 9!
Lori: e adesso arriviamo alla libidine della libidine, anzi alla doppia libidine, libidine coi fiocchi..
La sua partita è perfetta: fa tre gol (come aveva promesso), fa una rovesciata (come aveva promesso, anche se non letale come la sera del beach volley), e guida la squadra alla vittoria (promesso anche questo). Il ricciolone è il giocatore più temuto da tutto il torneo ma, nonostante questo, ancora nessuno ha trovato un rimedio alla sua super potenza. Più violento della Prussia di Bismark, più resistente di una batteria cinese, più roccioso di una cava di Massa Carrara e più devastante di una folata di concimi di Mugnano (per chi almeno una volta nella vita l'ha sentita potrà testimoniare).
PREBEN ELKJAER LARSEN, detto CAVALLO PAZZO... 9,60!
Federico: poche gare giocate ma una certezza, non è un giocatore qualsiasi. I numeri ci sono e si intravede il campione del blasonato team Nelia. Ha avuto poco spazio, ma quando è stato chiamato ha risposto presente. Affidabilità, giocate delicious, e tanta credenza! Da ricordare il suo gol decisivo a un paio di minuti dal termine contro il Bradbury (a fine gara dichiarerà di non segnare da almeno due anni) che lo rende visibilmente il ragazzo più felice del Griphus Stadium.
MAESTRO, 9!
E adesso passiamo ai ringraziamenti:
qui come ogni anno dovremmo fare lunghe liste..quest'anno però mi sento di ringraziare prima di tutto una persona che ci è stata sempre vicina anche in serate dove neanche delinquenti e assassini avrebbero avuto il coraggio di uscire..con la sua simpatia e la sua vicinanza ci ha fatto sentire tutti importanti..e sempre ricorderemo il suo grido di incoraggiamento nel momento più delicato di una partita leggendaria al Casaglia Stadium: sopra di un gol e sotto attacco avversario si leva un grido proveniente da un altro mondo, un grido che rimbomba in quella conca, in quella conca rigida, fredda, nebbiosa..un grido che sembra essere uscito dalle antiche saghe nordiche..il grido di "FORZA LONGOBARDA" proveniente dagli spalti...GRAZIE BICIO!
Poi non posso non ringraziare il nostro dirigente principale, SEMPRE PRESENTE. Pioggia, temperature sottozero, vento, nebbia, gelo..lui c'è sempre stato..GRAZIE ENZO!
Poi arriviamo a ringraziare tutti gli altri amici che ieri sera hanno reso la serata diversa da tutte le altre e che insieme a noi hanno voluto condividere un momento così importante.
Grazie MèèèèèèR, CHIARA, BETTA, GATTONA, GIOVANNA, PAOLA, MATTIA, FEDERICO, DAVID, SILVIA, MARTA, GIANLUCA, ANDREA, SAVERIO, ENZO, LETIZIA, DEBORA.
Tutti insieme abbiamo raggiunto la vittoria e la vostra presenza per noi è stato come un urlo di battaglia (in realtà la Letizia ha urlato veramente..."ERA ORA").
Come ogni anno, la fonte di ispirazione per la finale è stato il nostro coraggioso Samuel! Senza la consapevolezza che il nostro stare insieme è finalizzato anche ad altro, nulla sarebbe così importante. Abbiamo venduto molti biglietti per sostenerlo nella sua istruzione. Tante persone si sono mostrate sensibili e generose e hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa. GRAZIE A TUTTI VOI!
E un grazie particolare va anche ad Alessandro Azzarone, l'organizzatore del torneo. Come diceva un mio allenatore: ringraziate sempre l'arbitro perchè senza di lui non si giocherebbe. A lui il ringraziamento va anche in veste di amico che ormai da anni ci sopporta. GRAZIE!
Con la partita di ieri abbiamo dimostrato di esserci, di essere una squadra, di essere un gruppo e penso che sia la cosa più importante. Tutti ad incitare tutti, tutti insieme a soffrire e tutti insieme a gioire.
Una Longobarda nata 10 anni fa come un gruppo di amici, e che a distanza di tutto questo tempo mantiene la sua vocazione. GRAZIE A TUTTI LONGOBARDI!
Il vostro Capitano!
Forza Longobarda!
JUNTOS PODEMOS!
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