Ci siamo! Dopo una stagione che si è conclusa con il trionfo
nell’Azza Cup e le meritate vacanze riparte l’avventura sportiva della
Longobarda!
Anche questa volta, dopo le rituali amichevoli estive di
preparazione, il palcoscenico è quello del campionato Opes: un mega girone da
20 squadre, con numerose trasferte in territorio tuderte, un concentrato di
emozioni, gesta tecniche pregevoli e zampatoni che ci terrà impegnati per buona
parte della stagione.
In estate la squadra ha salutato una delle sue colonne: il
Simy, dapprima puntero e poi portiere tutto Quore e tigna, ha appeso gli
scarpini al chiodo. Voci vicine alla società dicono che la dirigenza gli abbia
offerto un ruolo da preparatore dei portieri, ma ancora nessuno dei diretti
interessati ha confermato la notizia.
Nel frattempo la stagione è iniziata, in quella bolla di
plastica e gelo del CUS, e si è disputata la partita contro Sinapsi Revolution:
Revolution di nome e di fatto, visto che la compagine avversaria, ormai nota,
si presenta con moltissimi volti nuovi e piedi decisamente migliori rispetto
alle ultime volte.
Un noto cantautore italiano ci è d’aiuto per descrivere
l’andamento della partita in maniera sintetica ed efficace:
“Mi ricordo mi disse l’istruttore:
Il freno a mano è il freno del motore,
se con la macchina non ti fermi in piano,
non ti scordare tira il freno a mano!".
E io il freno a mano lo tiravo... però partivo e mi dimenticavo!”
Il freno a mano è il freno del motore,
se con la macchina non ti fermi in piano,
non ti scordare tira il freno a mano!".
E io il freno a mano lo tiravo... però partivo e mi dimenticavo!”
La automobile biancorossa parte con Cosi tuttofare che
indossa i guantoni (Giulio: “Freghi, sto a partì ade dallo stadio!”), Robi, Lorenzo,
Edo e Giova in campo; le marce basse sono l’ideale per una macchina che è stata
ferma in garage per qualche mese, e la Longobarda parte benino, prendendo il
controllo del match facendo già vedere buone trame di gioco: scambi rapidi,
inserimenti da dietro degli esterni, bei tagli e un buon possesso palla. Così
nascono i gol di Lori, con due poderosi destri da fuori, e di Cosimo (che esce
dalla porta dopo l’arrivo di Giulio – era ora! –), serviti bene da Edo, che poi
si iscrive anche lui al tabellino dei marcatori. Insomma, la macchina va, non
potentissima ma affidabile, e la strada sembra in buone condizioni.
Ma dopo la sosta al distributore il terreno cambia, e
qualcosa non va: la ripresa inizia come proprio non vorresti, con due
sfortunati episodi che consentono agli avversari di impattare sul 4 pari. La Longobarda
riparte, ma non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo, rimane con il freno
a mano tirato e non riesce ad esprimersi come sa. Se poi gli avversari trovano
anche il gol da copertina, con un clamoroso destro che uccide la simpatica
famiglia di ragni domiciliata sotto il sette destro della porta di Giulio, la
strada si fa ancora più in salita. Ma per fortuna i cavalli del motore fanno il
loro dovere e finalmente i nostri tolgono il freno a mano in tempo per trovare
un meritato pareggio grazie alla staffilata di Lori da fuori. Ci sarebbe anche
da recriminare su un paio di decisioni arbitrali per tempo, sottolineate dal
berciare di Mr. Enzo in panchina, che rimangono come due buche sulla strada
belle grosse, di quelle che ti fanno bastignare e pensare a cambiare le sospensioni,
ma alla fine il pareggio è ottenuto, la classifica si muove (unica partita
finita in pareggio di tutto il girone), e la partita aiuterà i nostri a
ritrovare subito la concentrazione per affrontare la stagione nel migliore dei
modi.
E adesso le pagelle:
GIULIO 7,5: descrizione dei primi 4 secondi di partita: 1°
sec. Ingresso in campo e saluto alla squadra che st difendendo su una rimessa
laterale; 2° sec paratissima su tiro avversario da dentro l’area; 3° sec.
Raccoglie il pallone nella propria rete dopo ribattuta vincente della punta
sinaptica; 4° sec “freghi l’acquaaaaaaaa!” Dopo questo inizio al cardiopalma fa
il suo come sempre, parando il parabile e richiamando all’ordine la difesa
quando è distratta. Alla fine cerca di giocare anche fuori dalla porta per
cercare la superiorità numerica nei minuti finali, coraggioso!
COSI 7,5: il presidente tuttofare, un po’ portiere, un po’
terzino di spinta alla Maggio, un po’ stopper alla Gamberini, in qualsiasi
ruolo il cuore quando polmoni e lucidità non lo supportano. Negli occhi più del
rimpallo sfortunato rimane la discesa sulla sinistra coronata dal gol, poi
tanto lavoro sporco sui fastidiosi attaccanti avversari.
ROBERTO 7,5: sarà anche la prima partita, e sarà anche che
veniva da un infortunio, ma non mancano le sue corse a tutto campo, una di
queste fermata dall’entrata di thai boxe del portiere avversario, e la sua
regia in impostazione. La volontà di giocare sempre la palla è la
caratteristica della Longobarda e lui incarna alla perfezione questa filosofia
di gioco, anche quando è rischioso fare un passaggio in più. Anche lui non si
abbatte dopo l’errore e torna a mulinare gioco come sa.
EDO 8,5: il folletto longobardo si rende utile in tutti i
ruoli, difensore di fioretto più che di clava (anche se la gamba non la tira mai
indietro), ispirato suggeritore e cursore di fascia, finalizzatore d’assalto.
Un’altra partita generosa, concreta e scintillante.
GIOVA 7,5: iniziamo dalla fine: ultimi minuti in area
avversaria, lui a fare la guerra in mezzo all’area, campo di tante battaglie
vinte, e ad allungare il gambone per uno dei suoi controlli volanti. Nel gelido
silenzio si sente un suono: è l’inconfondibile zampatone sullo stinco, che
tutti gli amanti del futsal conoscono! Tutti, tranne l’arbitro… Prima c’è stata
la solita partita di sacrificio, prese di posizione per far salire la squadra e
ricerca delle sponde per i compagni. Finisce in debito d’ossigeno, ma questo
solo perché ha dato tutto.
LORI 8,5: granatiere longobardo e faro nelle difficoltà,
suona la carica nei time out e da l’esempio a tutta la squadra, trafiggendo tre
volte la porta avversaria con la proverbiale sassata da fuori. Sprona tutti, è
già in forma. Rimarrà a lungo nella testa e nelle mani doloranti del portiere
avversario.
EGREGIO 9: dopo il precampionato scintillante vuole scendere
in campo per onorare la maglia, ma un fastidio nel riscaldamento ne sconsiglia
l’utilizzo. Ma lui da vero longobardo non molla, rimane a fianco della squadra
con la divisa ed è sempre dentro la partita, con incoraggiamenti e urla insieme
a Mr. Enzo e al Bicio. Uno che quando c’è da combattere vuoi sempre dalla tua
parte!
BICIO & ENZO: la coppia di dirigenti accompagnatori
carica la squadra, si incarica del tifo e dei “diplomatici” rapporti con il
direttore di gara. Anche loro fedelissimi, sempre presenti e già in forma
campionato Siete fantastici!
Dalla CUS Arena è tutto, stay longobard stay tuned!
Forza Longobarda!
Andrea, Direttore sportivo, Legale del gruppo azionistico e Tesoriere!
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