martedì 31 ottobre 2017

La Longobarda espugna l'Estadio Municipal de las New Formula!

Longobardi,

ieri sera la compagine biancorossa ha affrontato l'Hertavernello, conosciuta soprattutto perché è la squadra in cui milita una nostra vecchia conoscenza, uno dei primi membri della Longobarda, la bellezza del Ponte, l'uomo del fiume, il capello tel fa col coltello..lui..sua eminenza PS! Purtroppo però a causa di un brutto infortunio si è limitato a berciare da bordo campo..a lui i nostri migliori auguri di pronta guarigione!

Torniamo alla partita di ieri sera: lo Estadio Municipal de las New Formula è stato il teatro di una grande opera intitolata "las victoria de las Longobarda!". Chiunque abbia assistito alla prima dello spettacolo può ben dire che non sia stata una partita facile per i biancorossi: la grandezza del campo, i polmoni fonfi, il campo color blu sporting (per chi non lo sapesse il Capitano nei primi anni 2000 possedeva una punto sporting color erba sintetica de lo Estadio Municipal de las New Formula), il pallone troppo duro, l'orario devastante delle 22...insomma i presupposti "NNè 'N'BONI!
Nonostante questo però la Longobarda si è adattata, ha saputo soffrire e pungere, coprirsi e ripartire. Sicuramente dai palleggiatori longobardi il pubblico si aspettava di più: le nostre più grandi difficoltà sono state quelle di aggredire le praterie che si aprivano in ogni zona del campo e lasciare troppo spazio agli avversari (troppe volte l'avversario è partito in contropiede in superiorità numerica).
La prestazione è sicuramente buona, utile a fare fiato, a provare schemi e giocate contro un buon avversario, dinamico e veloce e sempre in partita. Avversario, raro che capiti, onesto e sportivo. Grazie! 

Dall'Estadio Municipal de las New Formula è tutto: Longobarda vince 6 a 0 contro Hertavernello!

Come ci ha ricordato Manu stamane sul gruppo what's app, non smettiamo mai di pensare di essere una PROVINCIALE!

e adesso..

PAGELLE!


Cosimo: un presidente in serata di grazia si sacrifica tra i pali mostrando una certa propensione per questo ruolo così ambito in tutta Perugia. Pochi sono i portieri, tante le richieste, ma noi possiamo dire con orgoglio e con vanto che il nostro Presidente è un buon jolly da giocarsi in situazioni di emergenza. Come Dida quando parò il tiro di Gullo nell'amichevole Cervia-Milan, difende i pali con agilità e intelligenza. Decisivo in almeno 5 occasioni da gol: su ribattuta da distanza ravvicinata, su uscita con i piedi, tra i pali con le sue manone e i suoi guanti che "parono da soli" come gli ha detto il custode del campo che glieli ha prestati.
Grazie Presidente e adesso..portaci in UEFA!
TRASCINATORE,            9!

Rob: difensore di razza ma bomber di professione. Mette a segno tre reti e infiamma la tifoseria biancorossa, capitanata dal Bicio e da Enzino!
Si inserisce come Hateboer dell'Atalanta in zona offensiva e dialoga a meraviglia con i suoi compagni. In difesa preciso e pratico come una cassetta di attrezzi da casa: infatti a fine gara riuscirà a puntellare con il suo martello un contropiede avversario che i bookmakers inglesi avevano già dato per gol certo.
MARTELLO.IT,         9!

Fek: il neo acquisto longobardo, più che per le sue doti tecnico-volanti, si mette in evidenza per il ruspante trattore che c'è in lui: minuto 16 della ripresa. Contropiede del tavernello che si invola, con il suo uomo migliore, il rugbista tedescone, verso l'indifeso Così. Al momento di sferrare il colpo decisivo, il rugbista viene travolto alle spalle dal nostro fedele fek. Tanto di cappello per il recupero e per il fallo provvidenziale, anche se gli costerà il secondo cartellino giallo in due partite. Nuovo record longobardo!
Tolto questo episodio la sua partita è ricca di spunti interessanti sia in fase difensiva che offensiva.
LANDINI,     8!

Lori: carico sin dal fischio di inizio come la cartuccia di una bic a inchiostro liquido, traccia linee su linee su e giù sulla fascia destra del campo. Parte dalla difesa ma in realtà è solo una copertura perchè la sua propensione offensiva è dilagante. Alla fine della partita il suo bottino di guerra sarà composto da: due pregevoli reti (connubio tra potenza e precisione), due cartucce bic consumate (con una cartuccia si tracciano più di 2 km di linee), poca veloce (a causa delle sue grandi doti da coach manager).
SIGNOR BIC,         9!

Andrea: gioca pulito come la parte della pelle del capretto quando viene ripulita dal pelo per produrre pergamena. Non teme l'avversario ma lo contrasta da indomito guerriero e si propone per fare la boa offensiva della squadra. Una delle scene più belle, che si ripete costantemente in tutte le partite, è la felicità di Andri quando viene chiamato ad entrare, si toglie la felpa e, se fosse per lui, entrerebbe immediatamente senza se e senza ma.
PIETRA POMICE,      8!

Manu: su campi di questo tipo può lasciare andare lo spirit cavallo selvaggio che c'è in lui. Può correre, può buttare la palla avanti e inseguirla, può dare sfogo alla libera cavalcata indisciplinata. Nel primo tempo gioca una partita perfetta tatticamente, fisicamente e agonisticamente poi, forse per la troppa foga investita nella prima frazione di gioco, cala come la luna (se non cresce, cala). Rientrarà nell'ultima parte della partita per creare scompiglio nella difesa avversaria con la sua velocità.
SPIRIT,         8!

Giova: se c'è una certezza quando il giova sta nella mischia è che si sentono botti su botti, presi o dati e tanti. Nonostante questo lui è sempre lì, in piedi, pronto a rubare palloni e a crearsi da solo e con la squadra le occasioni da gol. Ieri in versione bonus sferra assist su assist di fattura notevole, è il tacco a farla da padrone. Purtroppo però i suoi compagni non riescono a cogliere la sua genialità e si intruppolano in tutti i suoi assist.
EL TACCO DE ORO,         8!

Pubblico: mi prendo la responsabilità di dare un voto anche al buon ps versione ossigenata. La sua partita dalla panchina è stata fatta di urla, schemi tattici e tanto buon cuore, ma non è bastato. Voto 5-!
E adesso passiamo al pubblico longobardo. I soliti fedeli scudieri, coraggiosi visto l'orario, Bicio e Enzo. Sempre più mascotte portafortuna! Ieri sera ordinati, silenziosi e poco inclini alla contestazione. MAI PIù SENZA! 10!




JUNTOS PODEMOS!





Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!

venerdì 27 ottobre 2017

Il Chiugiana Park come il Parco dei Principi!

Longobardi,

la Longobarda è tornata!
Come detto da Andri, già nella prima giornata si erano visti squarci di buon gioco. In questa seconda giornata la squadra biancorossa ha saputo abbinare fase difensiva e offensiva, sofferenza e bel gioco, tatticismo e azioni spettacolari.
Una squadra decisamente offensiva sulla carta (anche se il capocannoniere della scorsa annata Giova era asssente), orfana di difensori come il Presidente Cosimo, il Direttore sprotivo-Tesoriere-Legale del gruppo azionistico longobardo Andri, e Rob.
Ma passiamo al calcetto giocato: un inizio subito a palla per la Longobarda che passa subito in vantaggio.
Come tutti sappiamo i primi minuti di un match sono quelli in cui le due squadre si studiano, cercano di prendere le misure nelle marcature, negli inserimenti, nei tatticismi, si respirano addosso come tori che puntano il torero e cercano di capire di che pasta è fatto. O noi o loro!
Questa è l'unica fase in cui la Longobarda ha sofferto veramente. Poi capito il meccanismo dei "Mietibatti" (nome della squadra avversaria) ha saputo applicare la sua longevità e adattarsi alla partita. I biancorossi hanno innalzato una diga davanti a Giulio grazie alla superba prestazione di Lori e Edo coadiuvati dagli ottimi Manu e Fek.
Il secondo tempo è stato uno spettacolare esempio di resilienza!
Nell'Enciclopedia Treccani il termine Resilienza è così spiegato:
resiliènza s. f. [der. di resiliente]. – 1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto: prova di r.; valore di r., il cui inverso è l’indice di fragilità. 2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. 3. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, ecc.
Il quarto significato lo aggiungo io: 4. Nel calcetto di periferia, capacità di una squadra blasonata ma pur sempre provinciale di resistere alle pressioni e attacchi avversari rimanendo sempre se stessa senza scomporsi mantenendo la freschezza originale. Freschezza dimostrata dalla famosa prova d'urto, cioè loro urtano e si infrangono, noi urtiamo e devastiamo.

Che altro..tutto il resto è noia..botte, sangue e unghie dei pollicioni nere!
Dal Chiugiana Park è tutto: Mietibatti 1 - Longobarda 6! A voi studio!

Ricordiamoci di essere una Provinciale!

E adesso avanti con le pagelle:

- Giulio: lo scugnizzo di S.Erminio diventa l'anello finale di congiunzione della fase difensiva della squadra: i suoi interventi (uno di questi tanto contestato, anche se la Var ha detto "non è gol") e le sue svolazzanti abilità rendono la porta longobarda inespugnabile come una torre circondata da fossato profondo riempito con acqua e coccodrilli.
GUARDIANO,       9,5!

- Lori: come ha più volte dimostrato nella sua carriera, vedi lo scorso anno quando rese innocuo il capocannoniere del campionato, dirige la difesa con maestria. Pulito ed elegante come Skriniar, esce più volte palla al piede e penetra sulla fascia destra arrivando al tiro e creando non pochi grattacapi agli avversari. Ancora qualcuno si chiede: ma è un difensore? è un attaccante? è un centrocampista? No amici, è il vostro incubo peggiore!
CON LO SMOKING,      9,5!

- Edo: abituati ad un Edo trascinatore offensivo si potrebbe pensare ad una prestazione anonima. Ma invece è proprio in questi casi che la sua prestazione assume ancora più importanza: regge la difesa insieme a Lorenzo e fa partire la maggior parte delle azioni offensive da dietro, come un regista arretrato. Arriverà poche volte in zona offensiva, ma il lavoro svolto nelle retrovie vale come 10 gol. La fase di interdizione è il suo forte, capisce in anticipo le giocate avversarie e pesca palloni come fossero pesci del Trasimeno. Silenzioso, infaticabile e affidabile, indistruttibile e tignoso come un omino de Ponte Pattoli sugli spalti del Curi durante il derby.
RINGHIO,     9,5!

- Manu: la serata che consacra il talento di Agello Bassa e che gli vale il rinnovo contrattuale per un altro anno. Un altro anno di intense emozioni in biancorosso.
Si vedeva sin dal riscaldamento quanto Manu sentisse la partita: sottovoce, dopo aver osservato di nascosto il riscaldamento avversario, consigliava il capitano sulle tattiche da eseguire. In una partita che doveva iniziare dalla panchina, si ringrazi il buon Lori per la fiducia dimostrata nei suoi confronti, Manu mette in luce tutte le sue qualità migliori, segno che la preparazione della Virgin funziona! Corre, conquista palla, salta l'avversario, contrasta, sgomita, segna, esplodeee!
BOMBER..è una BOOOOOMBA,       9,5!

- Fek: un giocatore rigenerato dalla cura percorso verde dove l'aria pulita, l'anidride carbonica, lo stagno putrefatto e le nutrie ha forgiato un cyborg, il cyborg Fek!
L'uomo dei bonus: due gol, più un colpo di tacco volante per intercettare un passaggio avversario, un colpo di tacco smarcante, un lancio-passaggio pennellato che ha messo davanti al portiere Edo. Si mette in mostra anche per essere un grande incassatore: al minuto 18 del secondo tempo viene colpito, l'avversario dirà che il Fek si è fatto male da solo cadendo, da un pestone vecchia maniera sulla caviglia. Il bollettino medico di fine gara parlerà di forte trauma (caviglia nera) con scorticatura.
SUPER SAIYAN,      9,5 + 1 (colpi di tacco) + 0,5 (assist) = 11!

Tifoseria: Al seguito della squadra si sono mossi Bicio, Egregio, Enzo, babbo di Giulio!
Dopo pochi minuti duro faccia a faccia tra l'arbitro e Enzo che si chiariscono/schiariscono su un fallo di mano a metà campo, prime scintille. Poi, alle minacce dell'arbitro di cacciare via tutti, la panchina si tranquillizza. Il bicio segue la serie A con l'auricolare e fornisce importanti informazioni per il fantacalcio e tutti gli altri invece seguono attentamente il match.
PREMIO ULTRAS FEDELTA'!  10!


JUNTOS PODEMOS!



Forza Longobarda!





Il vostro Capitano!

mercoledì 25 ottobre 2017

IL FRENO A MANO NON LO METTO PIU’


Ci siamo! Dopo una stagione che si è conclusa con il trionfo nell’Azza Cup e le meritate vacanze riparte l’avventura sportiva della Longobarda!

Anche questa volta, dopo le rituali amichevoli estive di preparazione, il palcoscenico è quello del campionato Opes: un mega girone da 20 squadre, con numerose trasferte in territorio tuderte, un concentrato di emozioni, gesta tecniche pregevoli e zampatoni che ci terrà impegnati per buona parte della stagione.

In estate la squadra ha salutato una delle sue colonne: il Simy, dapprima puntero e poi portiere tutto Quore e tigna, ha appeso gli scarpini al chiodo. Voci vicine alla società dicono che la dirigenza gli abbia offerto un ruolo da preparatore dei portieri, ma ancora nessuno dei diretti interessati ha confermato la notizia.

Nel frattempo la stagione è iniziata, in quella bolla di plastica e gelo del CUS, e si è disputata la partita contro Sinapsi Revolution: Revolution di nome e di fatto, visto che la compagine avversaria, ormai nota, si presenta con moltissimi volti nuovi e piedi decisamente migliori rispetto alle ultime volte.

Un noto cantautore italiano ci è d’aiuto per descrivere l’andamento della partita in maniera sintetica ed efficace:

Mi ricordo mi disse l’istruttore:
Il freno a mano è il freno del motore,
se con la macchina non ti fermi in piano,
non ti scordare tira il freno a mano!".
E io il freno a mano lo tiravo... però partivo e mi dimenticavo!”

La automobile biancorossa parte con Cosi tuttofare che indossa i guantoni (Giulio: “Freghi, sto a partì ade dallo stadio!”), Robi, Lorenzo, Edo e Giova in campo; le marce basse sono l’ideale per una macchina che è stata ferma in garage per qualche mese, e la Longobarda parte benino, prendendo il controllo del match facendo già vedere buone trame di gioco: scambi rapidi, inserimenti da dietro degli esterni, bei tagli e un buon possesso palla. Così nascono i gol di Lori, con due poderosi destri da fuori, e di Cosimo (che esce dalla porta dopo l’arrivo di Giulio – era ora! –), serviti bene da Edo, che poi si iscrive anche lui al tabellino dei marcatori. Insomma, la macchina va, non potentissima ma affidabile, e la strada sembra in buone condizioni.

Ma dopo la sosta al distributore il terreno cambia, e qualcosa non va: la ripresa inizia come proprio non vorresti, con due sfortunati episodi che consentono agli avversari di impattare sul 4 pari. La Longobarda riparte, ma non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo, rimane con il freno a mano tirato e non riesce ad esprimersi come sa. Se poi gli avversari trovano anche il gol da copertina, con un clamoroso destro che uccide la simpatica famiglia di ragni domiciliata sotto il sette destro della porta di Giulio, la strada si fa ancora più in salita. Ma per fortuna i cavalli del motore fanno il loro dovere e finalmente i nostri tolgono il freno a mano in tempo per trovare un meritato pareggio grazie alla staffilata di Lori da fuori. Ci sarebbe anche da recriminare su un paio di decisioni arbitrali per tempo, sottolineate dal berciare di Mr. Enzo in panchina, che rimangono come due buche sulla strada belle grosse, di quelle che ti fanno bastignare e pensare a cambiare le sospensioni, ma alla fine il pareggio è ottenuto, la classifica si muove (unica partita finita in pareggio di tutto il girone), e la partita aiuterà i nostri a ritrovare subito la concentrazione per affrontare la stagione nel migliore dei modi.


E adesso le pagelle:

GIULIO 7,5: descrizione dei primi 4 secondi di partita: 1° sec. Ingresso in campo e saluto alla squadra che st difendendo su una rimessa laterale; 2° sec paratissima su tiro avversario da dentro l’area; 3° sec. Raccoglie il pallone nella propria rete dopo ribattuta vincente della punta sinaptica; 4° sec “freghi l’acquaaaaaaaa!” Dopo questo inizio al cardiopalma fa il suo come sempre, parando il parabile e richiamando all’ordine la difesa quando è distratta. Alla fine cerca di giocare anche fuori dalla porta per cercare la superiorità numerica nei minuti finali, coraggioso!

COSI 7,5: il presidente tuttofare, un po’ portiere, un po’ terzino di spinta alla Maggio, un po’ stopper alla Gamberini, in qualsiasi ruolo il cuore quando polmoni e lucidità non lo supportano. Negli occhi più del rimpallo sfortunato rimane la discesa sulla sinistra coronata dal gol, poi tanto lavoro sporco sui fastidiosi attaccanti avversari.

ROBERTO 7,5: sarà anche la prima partita, e sarà anche che veniva da un infortunio, ma non mancano le sue corse a tutto campo, una di queste fermata dall’entrata di thai boxe del portiere avversario, e la sua regia in impostazione. La volontà di giocare sempre la palla è la caratteristica della Longobarda e lui incarna alla perfezione questa filosofia di gioco, anche quando è rischioso fare un passaggio in più. Anche lui non si abbatte dopo l’errore e torna a mulinare gioco come sa.

EDO 8,5: il folletto longobardo si rende utile in tutti i ruoli, difensore di fioretto più che di clava (anche se la gamba non la tira mai indietro), ispirato suggeritore e cursore di fascia, finalizzatore d’assalto. Un’altra partita generosa, concreta e scintillante.

GIOVA 7,5: iniziamo dalla fine: ultimi minuti in area avversaria, lui a fare la guerra in mezzo all’area, campo di tante battaglie vinte, e ad allungare il gambone per uno dei suoi controlli volanti. Nel gelido silenzio si sente un suono: è l’inconfondibile zampatone sullo stinco, che tutti gli amanti del futsal conoscono! Tutti, tranne l’arbitro… Prima c’è stata la solita partita di sacrificio, prese di posizione per far salire la squadra e ricerca delle sponde per i compagni. Finisce in debito d’ossigeno, ma questo solo perché ha dato tutto.

LORI 8,5: granatiere longobardo e faro nelle difficoltà, suona la carica nei time out e da l’esempio a tutta la squadra, trafiggendo tre volte la porta avversaria con la proverbiale sassata da fuori. Sprona tutti, è già in forma. Rimarrà a lungo nella testa e nelle mani doloranti del portiere avversario.

EGREGIO 9: dopo il precampionato scintillante vuole scendere in campo per onorare la maglia, ma un fastidio nel riscaldamento ne sconsiglia l’utilizzo. Ma lui da vero longobardo non molla, rimane a fianco della squadra con la divisa ed è sempre dentro la partita, con incoraggiamenti e urla insieme a Mr. Enzo e al Bicio. Uno che quando c’è da combattere vuoi sempre dalla tua parte!

BICIO & ENZO: la coppia di dirigenti accompagnatori carica la squadra, si incarica del tifo e dei “diplomatici” rapporti con il direttore di gara. Anche loro fedelissimi, sempre presenti e già in forma campionato Siete fantastici!

Dalla CUS Arena è tutto, stay longobard stay tuned!


Forza Longobarda!

Andrea, Direttore sportivo, Legale del gruppo azionistico e Tesoriere!


GLI ULTRAS LONGOBARDI

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