Amici longobardi,
capita, ma non troppo spesso, di alzarsi con un saporino strano in bocca, un saporino che ricorda la sera precedente, la battaglia combattuta a suon di mazzate, e la vittoria raggiunta con il cuore, la testa e le gambe. Dopo una brutta sconfitta la settimana scorsa contro uno dei migliori avversari del campionato, F.C. Ingback (10 a 3), la Longobarda ha saputo rialzare la testa e, nonostante l'assenza di Andri, Rob e Giova, a ritrovare la giusta serenità.
Ebbene si, siamo usciti vincitori contro una squadra conosciuta nei playoff dello scorso anno. In quel caso la differenza reti ci condannò all'eliminazione ingiustamente. Ma ieri sera non c'era tattica, non c'erano giochi di potere. Ieri sera era una partita secca, "chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro"!
Per parlare della partita di ieri sera mi avvarrò di un gruppo di amici, la compagnia Easy Compagnia Easy del 2º Battaglione, 506º Reggimento di Fanteria Paracadutista, 101ª Divisione Aviotrasportata dell'esercito degli Stati Uniti. Per chi avesse visto la miniserie "Band of Brothers" prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks capirà di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri ne consiglio la visione.
Perché ho scelto la Compagnia Easy per raccontarvi di ieri sera? Premessa: la Compagnia Easy combatté durante la seconda guerra mondiale per liberare l'Europa dal nazismo. Fu fatta paracadutare all'interno delle linee nemiche e molti dei suoi membri furono uccisi prima di toccare terra. Lo scopo era quello di ricongiungersi all'esercito americano che contemporaneamente era sbarcato in Normandia. Questo gruppo, dal nome banda di fratelli, era un gruppo di amici che condivise insieme lo sforzo, la sofferenza, la gioia e..la vittoria! Per darvi qualche informazione: furono loro ad entrare per primi nel famoso "nido dell'aquila" (noto anche come Kehlsteinhaus, in tedesco Casa sul Kehlstein), famoso rifugio alpino di Hitler situato in Germania nell'Obersalzberg delle Alpi bavaresi di Berchtesgaden a una ventina di chilometri dalla città austriaca di Salisburgo; furono i primi ad entrare nel campo di concentramento di Dachau e i primi a capire quale immane tragedia si era consumata sotto il regime hitleriano.
Una compagnia tosta, bene addestrata, un esperimento bellico ben riuscito.
Ma torniamo a noi, perché la Longobarda di ieri sera può essere paragonata alla Compagnia Easy?
1. Ha combattuto unita, come un vero gruppo. Come una vera squadra, banda di fratelli!
2. Ha mantenuto una concentrazione e una lucidità non scontata in contesti di battaglia simili (la Compagnia Easy fu una protagonista della Battaglia delle Ardenne).
3. Ha giocato con intelligenza sfruttando le qualità dei suoi uomini.
4. Ha preso tante bastonate, insulti e scorrettezze.
5. Tutti hanno dato il massimo.
Queste sono le motivazioni che ci hanno condotto alla vittoria.
E da questa tribuna, nonostante la vittoria, parte il mio appello: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI! Tutto il resto, specialmente ieri sera, è un contorno in cui non mi ritrovo.
Ho visto un avversario, Bar Ip di Todi, molto forte, veloce, rapido, che ci ha messo in difficoltà. Ha fatto belle azioni, ha creato belle occasioni. Ma c'è un però..purtroppo dal punto di vista della correttezza in campo siamo alle solite: botte (non viste o intraviste dall'arbitro), botte a palla lontana (che sono le peggio perché mostrano una intenzionalità del gesto) insulti (da fuori e dentro il campo) scorrettezze e bestemmie (mi pare ci sia un regolamento a riguardo). Ripeto: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI!
Ma adesso andiamo avanti..come ci insegna Manu, ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE! e che c'è sempre un avversario più forte di quello che abbiamo sconfitto!
Dal palavento di Torgiano è tutto, Longobarda trionfa contro Bar Ip di Todi per 3 a 2!
A voi la linea!
Pagelle:
Giulio: come un'artista di strada che gioca con le palle di vetro creando giochi illusori al pubblico osservante, anche lui muove sinuosamente il suo corpo per ammaliare la sua squadra e far imprecare la squadra avversaria. Nel primo tempo compie la parata della vita: si butta da un lato per respingere un tiro velenoso. La respinta sta per finire, dalla parte opposta, nei piedi dell'avversario. Lui con un saltello alla mago Silvan si butta e smanaccia la palla...pura e semplice magia. Anche nel secondo tempo continua ad esibirsi con voli plastici, parate di piede e schiaffi a mano aperta.
Generale di brigata Anthony C. McAuliffe, 10!
Così: in una partita in cui la rapidità di 10 anni fa sarebbe utile, fa valere l'esperienza e la caparbietà. Si attacca al suo avversario e volente o nolente riesce ad allontanare il pallone. Nel primo tempo si sgancia spesso dalla difesa cercando maggior gloria sulla fascia, ne vengono fuori due bei tiri! Tanta corsa e tanto cuore sia in campo che fuori nel guidare le tattiche e strategie biancorosse. Come uno Josè Mourinho, il profeta, sa fare i giusti innesti dimostrando una lettura della partita eccellente.
Maggior generale Maxwell D. Taylor, 10!
Lori: dopo un inizio di primo tempo più indirizzato alla fase offensiva, nel secondo arretra per dare man forte alla fortezza longobarda. Contro di lui gli avversari trovano un muro, un muro forte, un muro che non si sposta e che rimane dritto anche sotto le più sofisticate bombarde. Durante uno di questi contrasti il fek e il capitano, accomodati in panchina per seguire le fasi del gioco, si scambiano poche ma intense parole "sel facevo io quel contrasto stavamo ancora a'arcoglie gli ossi".
Colonnello Robert F. Sink, 10!
Manu: un'intervista avvenuta questa mattina con lo straniero della Longobarda ha messo in evidenza una insoddisfazione per i due gol mangiati ieri sera a tu per tu con il portiere, ma questa è sola una sfaccettatura della sua partita. Ieri Manu è stato molto di più: un Valentino Rossi a cavallo della sua moto, un centometrista alla Mennea, un Marco Pantani nella salita del Pordoi. Ladro di palloni a centrocampo e freddo rigorista (con quella temperatura sarebbe stato difficile per chiunque essere caldo).
Maggiore Oliver M. Horton, 10!
Edo: nel Medioevo la sua partita sarebbe stata tradotta in una chanson, un canto di gesta eroiche. L'eroe che davanti a tutte le difficoltà, mostri e nemici che cercano di annientarlo, si muove libero nell'aria come se stesse danzando. Se ne frega delle botte, se ne frega degli insulti, se ne frega di tutto ma non della squadra. Gioca per tutti, guadagna palloni con la stessa facilità con cui un bambino pesca le paperelle magnetiche ai baracconi, e si guadagna un rigore.
Maggiore Richard "Dick" Winters, 10!
Fek: il miglior uomo dall'inizio del campionato se teniamo conto delle statistiche della squadra: miglior apporto assist/gol. Incredibile farlo arrivare da noi a costo zero. Le sue movenze passano dai ruvidi e ruspanti metodi per fermare l'avversario alle funamboliche azioni palla al piede con le quali ubriaca i suoi avversari. Amici, ho ancora la pelle d'oca...il Fek si muove sulla fascia destra, è il secondo tempo, abbiamo l'esigenza di segnare un altro gol per la sicurezza, dobbiamo fare un altro gol per far scoraggiare gli avversari, è un momento delicato..il Fek ha la palla sui piedi e inizia ad avanzare sulla fascia destra...va avanti..intanto Lori si inserisce al centro dell'area ed è solo..è solo perché sono tutti intorno al Fek..tutti lo guardano e cercano di fermarlo..il Fek gioca con la palla sui piedi, la fa passare dietro, poi avanti..poi inizia una danza propiziatoria, la samba! Samba amici! Sambaaaa! poi tutto si ferma..il Fek si ferma! Il respiro di tutta la Longobarda e del sor Enzo si ferma! Cosa starà pensando il Fek in quei secondi così lunghi, così lenti..Carica il destro e lascia partire una cannonata terra aria che si infila alla destra del malcapitato portiere. Il Fek c'è, la Longobarda c'è!
Capitano Salve H. Matheson, 10!
Tifosi: partita calda al freddo! Ma i nostri tifosi non si fanno attendere e arrivano avvolti dalla nebbia del Palavento di Torgiano. In una serata battuta dalla pioggia, dalla nebbia, dal vento..una di quelle serate in cui sarebbe bello stare sotto al plaid a guardare la televisione, loro c'erano! e loro potranno raccontare questa impresa! Grazie Enzo e Nik!
BATTAGLIERI, 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
giovedì 30 novembre 2017
sabato 18 novembre 2017
Di sereeee...neeeeeeeeereeeeeeeeeeeee!
Amici longobardi,
come cantava il famoso cantante Tiziano Ferro esistono sere nere, sere in cui tornando a casa vorresti essere un altro, sere in cui il magone ti stringe il cuore e sere in cui vorresti poter tornare indietro nel tempo.
Ebbene si amici, ieri sera è stata una di quelle sere per la Longobarda.
Forse è troppo affidarsi a Tiziano Ferro per descrivere la serata longobarda, ma sento di aver bisogno proprio di lui, lui melenso, lui illuso, lui disperato…
Ma passiamo al resoconto della gara: non tutto è stato così angosciante e depressivo come Tiziano Ferro. La Longobarda a tratti è sembrata in partita. Sottolineo a tratti, e forse è per questo che alla fine non siamo usciti vincitori. Brevi tratti, brevi sprazzi, brevi ondate di spensieratezza.
Forse era la troppa tensione con cui siamo arrivati al match, le troppe aspettative e la convinzione che se fossimo stati tutti avremmo potuto vincere (mancavano pezzi del calibro del Giova, di Edo, Manu, Egregio).
L’avversario, erme boni, ha mostrato di avere esperienza sui campi da gioco. Posizionato bene in campo, a differenza nostra che spesso ci siamo fatti trovare impreparati in difesa o non ci siamo fatti proprio trovare (vedi i tanti lanci disperati sperando che accadesse qualcosa).
Una partita in cui i singoli hanno fatto la differenza:
- i singoli di erme boni: i pivò utilizzati hanno dato respiro alla manovra, fatto salire la squadra e in alcuni casi si sono concessi anche delle belle giocate.
- Arbitro: noi italiani siamo curiosi, ci lamentiamo sempre con l’arbitro. In una partita come quella di ieri sera, dove il risultato finale è di 8 a 2 per gli avversari sarebbe anche stupido lamentarsi. La storia però, e chi ha giocato a calcio/calcetto/e suoi derivati sa bene, è che quando una squadra è al massimo del proprio sforzo fisico, spinge e schiaccia l’avversario nella propria metà campo, crea occasioni, trova un gol che riapre la partita, tutto diventa possibile. Anche una partita che a fine primo tempo si era chiusa sul 3 a 0 può riaprirsi improvvisamente. Torniamo a quello che stavo raccontando: il secondo tempo la Longobarda torna in campo convinta, avventurosa, sprezzante del pericolo perché ormai non ha più nulla da perdere. Ed è proprio questo uno dei brevi sprazzi in cui la squadra biancorossa mostra un bel gioco, un gioco deciso, pazzo, fatto di inserimenti sulle fasce, palla che ruota velocemente, e trame molto strette che impediscono all’avversario di uscire dalla propria metà campo. In questo momento la Longobarda trova il gol con un colpo di “palle” del Fek..poco dopo accade il fattaccio: manovra veloce della Longobarda che parte dalla difesa: il Rob innesca al centro del campo il Capitano che aspetta l’inserimento sulla destra di Lorenzo, lo serve sulla corsa. Il nostro bomber prende la mira e lascia partire una mina assoluta, da far tremare tutta Prepo! Quella che però rimane ignota all’arbitro è la traiettoria della palla. Il tiro buca letteralmente il portiere avversario e sbatte sull’asse interno alla porta..il pubblico, Lori, e noi giocatori in campo urliamo al gol, il gol che darebbe ancora più coraggio alla manovra Longobarda, che metterebbe un po’ di pepe al match e che spaventerebbe gli avversari. Incredibile, l’arbitro non si accorge del gol. Ma andiamoci anche un po’ di logica amici: un tiro fortissimo se avesse colpito in pieno la traversa sarebbe arrivato fino alla nostra porta. Il tiro in questione invece è stato attutito dalla rete e dall’asse interna dove ha sbattuto per poi tornare in campo. L’arbitro non vede..il gol che avrebbe riaperto il match non viene visto.. va bene..l’arbitro può sbagliare. Però amici la cosa ancor più spiacevole è sentire a fine gara il portiere avversario confessare che era gol, facile fare i fenomeni a fine partita, mi ricorda tanto il gesto di Buffon nel famoso gol di Muntari (e tenete presente che in quel caso c’era di mezzo la vittoria di un campionato con miliardi e tanto altro in gioco). Questo dimostra solo che anche lui aveva capito che la sua squadra si trovava in difficoltà e che con quel gol avrebbero rischiato di lasciarsi sfuggire la posta in palio.
Questo è l’episodio che ha cambiato il match. Poi ci siamo agitati, abbiamo preso il quarto gol subito dopo. Ma quel momento, quella magia, quella pressione, convinzione e sicurezza di farcela era stata ormai strappata al sogno longobardo e la squadra avversaria ha dilagato.
Rimane dalla parte nostra la voglia di divertirsi e di rincorrere come sempre quella palla che per molti di noi è sinonimo di libertà, spensieratezza e felicità.
Ricordiamoci di essere sempre una PROVINCIALE!
Da Prepo, sopra il bowling, è tutto! Longobarda viene sconfitta 8 a 2!
Pagelle:
- Giulio: arriva mezzo morto in campo e chiede a gran voce dalla porta zuccherini e cioccolata che il nostro Bicione riesce a procurargli attraverso i suoi malavitosi canali. La sua prestazione rimane buona, soprattutto nel primo tempo. Il secondo tempo, nel momento in cui gli avversari hanno dilagato, si lascia prendere un po’troppo dalla fretta come tutto il resto della squadra.
CAVALLO GOLOSO, 7!
- Cosimo: la scelta di scendere in campo è un inno d’amore alla maglia biancorossa: indossa divisa, paracollo e tutto l’armamentario per addolcire il freddo pungente di Prepo alta e si schiera nelle retrovie longobarde. Uomo carismatico e deciso, cerca più volte il colpaccio da fuori aria ma senza inquadrare mai la porta, se non quella da rugby.
INNAMORATO, 7,5!
- Rob: fa fatica ad entrare in partita ma quando accende i motori si vede che il suo rombo è più forte di quello degli altri. Prova ad incoraggiare i compagni a tener duro e, come un esploratore di inizio ottocento, si spinge in alto per scoprire nuove vie al gol.
ANDRèE SALOMON AUGUST, 7!
- Fek: in campo dal primo minuto cerca di supportare al meglio la fase offensiva longobarda ma i reparti a tratti sono troppo distanti. Ma la grande domanda della serata però non riguarda tanto la sua prestazione quanto la sua tecnica pallistica per fare gol. È già la seconda volta in questo campionato che il Fek segna di “palle”. Si amici, avete capito bene..il compagno crossa e il Fek si butta con tutto se stesso, ma proprio tutto, sul pallone e colpisce..forse sarà una tattica rimanere dritto fino all’ultimo secondo e poi lasciare il colpo vincente come nel famoso ballo “mueve la colita”? o forse la tattica è arrivata silenzioso da dietro e agitare le braccia come un ballerino brasiliano dell’antica danza brasiliana della Capoeira*? La domanda rimane aperta..
WALDELOIR REGO, 7!
*La capoeira (pronuncia portoghese: /kapuˈejɾɐ/) è un'arte marziale brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza). Nata e diffusa inizialmente a Bahia, trasformatasi poi in una pratica spettacolare: i capoeiristi formano un grande cerchio, suonano le percussioni e incitano cantando i lottatori che a due a due si confrontano con una tecnica unica e affascinante, per molti versi simile a una danza.
- Andri: abile e arruolabile e fisicato ormai come Colin Farrell per girare il film Alexander; il mercoledì del ping pong e soprattutto il riscaldamento del pre allenamento, 30 minuti di corsa intorno al tavolo, fa bene..e in campo si vede! È più veloce, più reattivo e sigla anche un gol.
COMBATTENTE, 7!
COMBATTENTE, 7!
- Lori: sin dal primo tempo è l’uomo più pericoloso tra i longobardi, l’uomo con cui fare a sportellate e l’uomo che con più decisione cerca la porta avversaria. È suo il gol del 3 a 2 che riaprirebbe la partita. Rimane una buona prestazione e tanta corsa.
CHARGING IN WHIT A BIG GRENADE, 7,5!
CHARGING IN WHIT A BIG GRENADE, 7,5!
- Pubblico: in serate come queste vedi i veri tifosi, coloro che ti seguono anche con temperature proibitive. E poi è risaputa che alla Prepo alta l'umidità e il vento la fanno da padroni, come nelle isole Far Oer (da ricordare la partita dell'anno scorso giocata con il ghiaccio a -1 contro l'Unicredit). Giustificato Enzo per problemi fisici. Bicio e Egreeeegio presenti all'appello! Caffè corretto, wodka e tanta passione...ma che dico??? la wodka per i giovani corpi dei nostri tifosi è la Longobarda stessa che scalda e infuoca! Un pubblico attento e partecipe, vedi il Bicio a correre a procurarsi gli zuccherini per Giulio (rimane un mistero sul dove li abbia trovati) e l'Egregio spostarsi come un guardalinee sulla linea laterale del campo per vivere tutte le fasi del match dall'angolatura più consona. Da segnalare anche cori ironici rivolti al capitano dal Bicio "Provitali becca in mezzo ai pali"..
Il pubblico merita sempre un bel 10!
Un saluto e un incoraggiamento particolare vanno all'Egregio che per un po' di tempo, a causa di problemi fisici, dovrà stare lontano dai campi di calcetto. Sarà sempre con noi a guidarci e incoraggiarci come ha fatto in questo ultimo periodo, ma purtroppo le scarpette non potrà indossarle. Questo è un arrivederci e non un addio al calcetto giocato!
La Longobarda è con te Egregio!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
mercoledì 15 novembre 2017
In una notte buia e tempestosa..
Longobardi,
eccoci alla quarta giornata di campionato e alla terza vittoria consecutiva.
Va detta una cosa: bisogna crescere, bisogna migliorarsi, bisogna mantenere alta la fame di Sylvester Stallone in Rocky 4 ma siamo una squadra. Più guardo da fuori questo gruppo e più vedo una squadra, una squadra di amici, una squadra che si sostiene nei momenti di difficoltà, pronta a ridere, pronta a gioire e pronta soffrire..ma tutto questo sempre insieme!
*Il ThrustSSC (SuperSonic Car, auto supersonica) è un veicolo terrestre inglese con motore jet progettato e costruito da Richard Noble, Glynne Bowsher, Ron Ayers e Jeremy Bliss, che detiene il record mondiale di velocità su terra, stabilito il 15 ottobre 1997, quando raggiunse la velocità di 1227,99 km/h e divenne il primo veicolo terrestre a superare la velocità del suono.
Il veicolo era guidato da Andy Green nel Deserto Black Rock in Nevada (USA). Era alimentato da due motori a reazione Rolls-Royce Spey come quelli usati nelle versioni inglesi del cacciabombardiere F-4 Phantom II. Era lungo 16,5 metri, largo 3,7 e pesava 10,5 tonnellate.
Mentre nel mondo imperversa la fobia per gli attacchi nucleari, a Montebello viene creato Lorenzo Banner. Coinvolto in un incidente durante l’esperimento di un nuovo ordigno atomico, subisce una trasformazione genetica che lo fa trasformare in un essere enorme dalla forza ingestibile se sottoposto a stress, rabbia e partite del campionato opes amatori Perugia. Il nome di battaglia, ovvero quando si trasforma, è Hulk e rappresentava tutto ciò che di più nascosto e intimo un uomo tiene celato dentro e che improvvisamente esplode con tutta la sua forza cogliendo impreparati coloro che gli stanno intorno, in questo caso il Brotherood.
THE WALL, 9!
- Fek: in una partita che per lui poteva significare tanto, si dimostra un signore e nonostante il grande gol non esulta alla sua ex squadra. Ma torniamo alla bellezza del suo gol: chiunque è nato nei primi anni '80 è cresciuto con il mito di Karate Kid. Tutti ricorderanno, e si saranno anche immedesimati, in quel giovane Daniel San (ragazzino di provincia che si trasferisce in una nuova città, costretto quindi a riiniziare tutto dall'inizio). E tutti più e più volte nelle proprie camere avranno riprodotto la scena del buon Daniel che al tramonto in riva all'oceano prova e riprova la mossa della gru. Con quella musica così travolgente, così incalsante e così efficace da farci sognare. Perchè poi alla fine tutti abbiamo sognato di vincere il torneo di All Valley con quella mossa. Il Fek, proprio come Daniel San, nuovo arrivato in una nuova squadra vince la sua partita personale con la mossa della gru!
DANIEL SAN, 8,5!
- Andri: sempre pulito come dopo un lavaggio con Perlana , gioca un calcio semplice ed efficace. Senza farsi prendere dalla fretta, la calma è la virtù dei forti, smista i palloni con saggezza e precisione. E' un incrocio tra il maestro Shifu del film di animazione Kung fu Panda per la sua calma e saggezza e Eric Cantona per la sua rabbia improvvisa che lo strugge nel momento dell'errore. Se la prende con se stesso e si sbatte chiedendo la sostituzione. Ma è un momento passeggero, poco dopo infatti smania dalla voglia di tornare a dispensar buon calcio nella mischia.
- Manu: un po' come un tramonto in barca a vela, puoi amarlo o puoi sentirti male per il mare agitato. Lotta e si batte come una furia, o come furia...
Furia a cavallo del West
che va più forte di un jet
quando fa il pieno di fieno
se no non sta in pie'
Furia a cavallo del West
che beve solo caffè
per mantenere il suo pelo
il più nero che c'è ..
che va più forte di un jet
quando fa il pieno di fieno
se no non sta in pie'
Furia a cavallo del West
che beve solo caffè
per mantenere il suo pelo
il più nero che c'è ..
Scusate ma lo spirito di Mal si è impossessato di me..
Minuto 18 della ripresa, Manu viene visto invadere pacificamente il campo creando un grande subbuglio tra i suoi compagni. Il gesto verrà ricordato per la spregiudicatezza e l'innovativa fantasia.
IMBIZZARRITO, 8,5!
Edo: è un incrocio tra Peter di Heidi che sale canticchiando su per i monti con la giovane spensieratezza (spensieratezza che rende facile qualsiasi giocata, anche quelle più difficili) e Adriano Celentano nella celebre scena della pigiatura dell'uva nel film "Il bisbetico domato". Se qualcuno di voi ricorderà la scena potrà pensare a Edo, non tanto a pigiare l'uva come faceva Celentano, quanto a fare lo stesso balletto con la palla al piede. Mentre balla, pochi e rapidi movimenti, mette a sedere tutti i suoi avversari..da annotare un momento in particolare del match dove Edo vicino alla panchina Longobarda, praticamente rimanendo fermo nei 30 cm quadrati, illude e disillude i ragazzi del Brotherood. In un minimo spazio come questo e col minimo sforzo balla e danza sulla palla lasciando due dei suoi avversari a bocca asciutta. Vi lascio il link preso dal film: https://www.youtube.com/watch?v=44zWgLWB_FY
ELIA CODOGNO, 9!
- Tifoseria: il trio capitanato dal Bicio (senza un dente per l'occasione), Enzo e l'Egregio impartisce preziose nozioni e commenti che rimarranno alla storia per il contesto e il momento storico. Una scelta fatta in un momento particolare della partita ha creato, perché non capita, un certo scompiglio. Torniamo a Manu che al minuto 18 della ripresa si trova come un marziano caduto sulla fossa del Cus e chiediamoci chi lo ha messo in quel determinato momento lì. L'artefice, reo confesso e pentito, è stato Enzo: l'ordine di creare scompiglio in campo è stato il suo, l'ordine di cambiare tre uomini nello stesso istante con palla in gioco è partito dalla sua bocca. Durante la sua confessione, avvenuta il giorno dopo dirà "avevate preso 4 gol in 5 minuti, eravate in bambola. E allora ho deciso di fare entrare durante il gioco 3 persone in campo con la speranza che l'arbitro, vedendo quella confusione, fermasse il gioco". Scelta tattica che lascia tutti noi stupefatti. Una scelta coraggiosa che oggi capiamo!
FEDELISSIMI, 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
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