martedì 30 giugno 2015

...Roma non è più un miraggio...

Amici longobardi,
Son qui a narrare l'avanzata dell'esercito biancorosso al comando del suo generale David Giulio Cesarek. Nuovi passi sono stati fatti e nuove certezze sono state acquisite. Un esercito composto dal dream team dei generali! Un esercito umile che sa mettersi a disposizione della squadra per raggiungere l'obiettivo comune: conquistare Roma ladrona!
La battaglia, come nelle migliori tradizioni, inizia puntuale. La clessidra del giudice di gioco, ser Azza delle Puglie, inizia a scandire il tempo di gioco. Già dai minuti iniziali si capisce che i generali longobardi, anche se navigati, sentono la partita. Sono uomini, hanno un cuore e sono concentrati, tesi verso la conquista di metri preziosi dove poter piantare le proprie tende.
Due squadre pronte a tutto si sono ritrovate al Griphus Stadium per scontrarsi, la Longobarda ha avuto la meglio. Non sto però qui a narrarvi una vittoria casuale, la Longobarda ha fatto la battaglia perfetta, difficile da emulare ma molto più semplice da rocordare: sono state scritte pagine indimenticabili di storia contemporanea.
La Longobarda ha dimostrato di essere in gran forma e soprattutto un bellissimo gruppo di amici, questa sera è stato sotto gli occhi di tutti. Corsa, passaggi, one-two, incitamenti, tanti chilometri percorsi per supportare un compagno, azioni incredibili tutte di prima, continuo movimento: tutto questo è accaduto e ve lo racconto da testimone diretto.
Quando abbiamo iniziato il torneo primaverile, dopo la pessima partecipazione al torneo invernale, nessuno avrebbe creduto a tutto questo.. Non montiamoci la testa però, il bello deve ancora venire. Ancora non siamo sotto le mura di Roma, siamo appena in località Soratte e la strada è ancora lunga e piena di insidie.
Ricordiamoci sempre da dove veniamo, ricordiamo le nostre prime battaglie nelle Gallie, ricordiamoci di Vercingetorige, ricordiamoci delle campagne contro i Parti, ricordiamo quei luoghi, tra cui il quasar, in cui abbiamo fatto le ossa e abbiamo visto spuntare i primi dentini... Siamo UNA PROVINCIALE!!!


A voi le pagelle:



- Simy: poco impegnato nei corpo a corpo ma sempre attento a berciare a qualche compagno fuori posto, si sa che bisogna stare in linea con gli scudi per evitare la forza d'urto degli avversari. Autore di un bell'intervento nella seconda frazione di gioco, dimostrazione che anche in una partita ormai sotto controllo la tensione era sempre alta. Quanto ci piaci gattone e, dalle ultime indiscrezioni piace anche a Carlo Conti, che sta pensando seriamente di invitarlo come ospite internazionale a Sanremo!!!
HARALD HARDRADA, detto anche Lo SPiETATO,    9,5!


- Roberto: sin dall'infanzia aveva mostrato delle carattestiche di guerriero fuori dal comune. Un duro nel contrastare gli avversari, elegante nel partire palla al piede e intelligente nella visione di gioco. Giocando a fifa ho trovato anche una somiglianza fisica (tratti del viso) con Quagliarella, attaccante del toro. Sicuramente, oltre alla somiglianza, ha un'altra cosa di Quagliarella, il grande cuore che mette per la squadra.
WILLIAM WALLACE,   9,5!


- Così: subito in partita e sempre pronto a proporsi sulla fascia. Gioca una partita da pilastro difensivo e, nonostante le botte riportate a casa, tra cui un bel sottocosta, non molla neanche un secondo il pressing asfissiante sui malcapitati soldati avversari. Pregevole il gol su punizione rasoterra che si infila sotto la barriera protettiva eretta dal magione.
HORATIO  NELSON,   9,5!


- Andrea: rivitalizzato dalla cura quasar, entra in campo determinato e col coltello tra i denti. È pronto a dar battaglia a tutti coloro che si troverà davanti, e così fa! Ancora una volta in gol, sempre attento e sempre martello pneumatico a pisticchiare le orde nemiche. Tanto gentile e generoso da prendersi le zampate e i fagioli anche per gli altri. Teribbile!!!
RAIMONDO MONTECUCCOLI,  9,5!


- Luca: il più concentrato della Longobarda, rivela al suo capitano di pensare a questa partita dalla sera prima...e si vede!!! Rullo compressore in tutte le zone del campo e sempre alla ricerca del compagno con cui scambiare la palla. Sembra danzare sulle note di una musica paradisiaca, e dettare ogni passaggio con la precisione di un chirurgo. Ve lo ricordate Iniesta la sera della finale di Champions contro la Juve??? Eccolollà!!!
Combatte con il cuore e la mente proprio come...
ALFREDO IL GRANDE,  10!


- Edu: arriva al campo con la sua solita puntualità evangelica, "gli ultimi saranno i primi". Entra e inizia la lezione di ballo serale, ore 20,15 Griphus Stadium,ingresso libero. Dopo la proficua serata di sabato sera al quasar, sotto il cielo stellato, ripropone solo per noi i suoi migliori passi, quelli che lo hanno reso famoso in tutto il circondario di cannara city. A fine partita dichiarera: "sono arrivato tardi perché sono stato a correre prima di venire".. Una domanda ci sorge spontanea : se non avesse corso prima, cosa avrebbe fatto i campo??? Altro che Michael Jackson!!! PIRRO,    10!


Lori: gioca per la squadra e con la squadra si toglie la soddisfazione di arrivare in finale. Lori, come anche suo fratello Andrea, dall'inizio del campionato hanno fatto passi da gigante. Se all'inizio provava molte azioni solitarie, ora gioca per la squadra e ripiega in difesa per aiutare i suoi compagni in difficoltà. Mai domo, ogni palla persa l'ha riconquistata in un batter d'occhio rincorrendo l'avversario e costringendolo alla resa. Il nostro faro è stato un faro per noi, ma un generale immarcabile per i suoi diretti concorrenti. Con le sue azioni e il suo altruismo permette di segnare almeno la metà dei gol segnati. Impareggiabile!
GENSERICO,   10!


- Bicio: gioca con la stessa grinta di sempre anche se la posta in gioco è alta. Intelligenza tattica e tecnica sopraffina al servizio della squadra. Va vicinissimo ad un gol che lo avrebbe incoronato indiscusso sovrano del Griphus Stadium: spalle alla porta arpiona un pallone non facile, si gira in un fazzoletto di terreno e lascia partire un bolide di destro che sfiora l'incrocio dei pali. Un bicio già in forma finale!
GERONIMO,    9,5!


David Giulio Cesarek: da sabato sera non chiude occhio per preparare al meglio la partita: tattiche, controtattiche, fuorigioco (ebbene si, prepara la gara anche con la trappola del fuorigioco e cerca di convincere ser azza delle Puglie ad introdurre questa regola anche nel calcio a 5), tiratori di dardi, difensori col vizietto del gol.. Le pensa tutte!!! I risultati sono visibili anche dalla stazione orbitante intorno alla Luna, tanto che la prima telefonata che riceve a fine gara è proprio quella della NASA che si complimenta per le ottime geometrie viste in campo. Perfetto nei cambi!!!
GIULIO CESARE,   10 E LODE! 



Siamo giunti al momento dei ringraziamenti: ci tengo con tutto il cuore a ringraziare il pubblico accorso per sostenere la Longobarda.. Sapere di avervi al nostro fianco ci permette di giocare tranquilli e di sentirci amati! Grazie a meeeeeeeeeeer, chiara, letizia, Valentina, Manuela, Arianna, l'mi babbo, Antonella, la mascotte Afef! La finale è anche vostra!!!


Da domani inizierà la campagna di vendita del biglietto per la finale: ricordo che il biglietto sarà ad offerta libera e che il ricavato andrà al nostro piccolo Samuel!!! Cercate di invitare alla finale e di vendere il biglietto, qualsiasi offerta sarà preziosa. Insieme abbiamo fatto tanto e possiamo fare ancora un più. 
JUNTOS PODEMOS




Il vostro Capitano!

domenica 28 giugno 2015

..Roma è più vicina..

Amici Longobardi,

sono qui per narrarvi l'epica battaglia avvenuta al Griphus Stadium contro l'Immobiliare Filosofi.
Il risultato finale, 16 a 2, dimostra la presenza di un solo esercito in campo. Come Cesare, anche noi ci stiamo dirigendo verso Roma ladrona per prenderne il controllo.
Ancora è presto per fare pronostici e altre battaglie, a partire da quella di domani sera contro il Laboratorio Magione, ci aspettano.
Smontiamo il campo in cui ci siamo accampati, ricomponiamo i nostri zaini con tutto il necessario e avanziamo verso il nostro avversario. Il Laboratorio Magione ci aspetta, siamo pronti longobardi?

La vittoria contro l'Immobiliare è stata la dimostrazione della nostra salda cavalcata verso l'obiettivo, ma non perdiamo la concentrazione..ancora molto dobbiamo fare..

Ricordiamoci la nostra origine...siamo UNA PROVINCIALE!


Ecco le pagelle:


Simy: il gattone ringhia all'interno dell'area di rigore e non permette a nessun avversario di avvicinarsi. Non molto impegnato conferma le sue doti canore per la partecipazione al San Mariano Festival. Gli ultimi 5 minuti fa la birbonata della serata: toglie la maglia da portiere e si mette quella rossa della Longobarda posizionandosi all'attacco accanto a bomber Lori, e ha inizio il suo show! Si avvicina al gol e regala un assist di tacco al bacio per Lori che deve solo accarezzare in rete. Il pubblico in delirio!
CHAMPAGNE,   9 più 0,35 per il tacco!

Roberto: il buon Rob fa sentire la sua presenza in campo a suon di gol e belle giocate. Tanto polmone d'acciaio alla Baiocco, tanta quantità in fase difensiva alla Lucio del Triplete e tanta concretezza in fase offensiva alla BUM BUM Maccarone. Cosa voler di più? Cesare ne sarebbe soddisfatto!
PEGASO,    9,35!

Cosimo: Il nostro Presidente dirige la difesa e ne disegna i meccanismi come un motore Volkswagen: uno .. due.. hop! uno.. due.. hop! .. e si parte.. Essenziale come sempre e pronto a sacrificarsi anche nelle situazioni più ingarbugliate con il suo piedone. Sintonizza la squadra al ritmo "andam piano cocchi, che ci aspetta un weekend da urlo al quasar", e questa tattica porterà i suoi buoni frutti!
PIEDONE L'AFRICANO,    9,35!

Mèèèèèèèèèèèèèèèèèr: da tanto tempo non si vedeva il mèèèèèèèèèèèr combattere nell'arena del Griphus Stadium. Il mèèèèèèr sceso in campo era un giocatore rigenerato dalla cura quasar, dalla sgambata fatta in montagna 10 giorni prima e dal mix gnocchi e polpette della mamma della Chiara. Concentrato, letale, velenoso e sempre pronto a mirare al calcagno dell'avversario!
COBRA,    9,35!

Edu: arriva al campo a partita iniziata dopo un toccante pit stop da yogorino, come un santone che ha raggiunto la pace dei sensi, e si presenta con queste frasi "ma devo giocà?".."no dai passe, prima d'entrà famme finì la coca cola".. Quando entra incanta con la sua solita samba sintonizzata ai ritmi imposti dal presidente e dalle sue gambe in modalità "gioco tutti i giorni e me fate gioca anche stasera".
INTEGRATORE DI SALI MINERALI,  9,35!

Bicio: 10 minuti bestiali per lui: autore di due gol e assist a go go. Mi piace ricordare uno dei suoi due gol: prende palla, salta due avversari in un piccolissimo spazio e con la leggerezza di una farfalla, e davanti al portiere avversario lo punisce con un tunnel perfetto. Grande Bicio!
PIEDE FATATO,   9,35!

Lori: il nostro bomber prende il distacco dai suoi diretti avversari e si avvicina sempre più al secondo trofeo consecutivo di lancio del dardo. Violentemente Lori durante tutta la partita, segna con qualsiasi parte del corpo (manca solo la testa) e giganteggia nella parte mediana del campo per aiutare la squadra. Sempre pericoloso e sempre pronto a crear problemi all'incolpevole immobiliare. Un guerriero per grandi teatri di guerra!
UOMO TIGRE,   9,5!


Mister David: Ancora una volta può sedersi tranquillo in panchina e preparare al meglio la prossima gara dei playoff, che si prospetta assai più dura.
Concentrato e tatticamente ispirato! Quando tornerà a fare l'allenatore-giocatore come Vialli al Chelsea???
HOUDINI,   10-!



In attesa della partita di domani sera vorrei lasciarvi con una citazione presa dal Vangelo di Matteo (parla delle difficoltà che troveranno gli apostoli nel predicare):

Matteo 10,16-18

16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

Domani sera dobbiamo essere proprio così!


Ringrazio ancora una volta il pubblico, numeroso e gioioso! Grazie!



JUNTOS PODEMOS!








Il vostro Capitano!

martedì 23 giugno 2015

La Longobarda attraversa il Rubicone!

Longobardi,
con immenso piacere scrivo le ultime pagelle prima dell’inizio dei playoff.
Il verdetto del campo, o meglio della differenza reti, ha deciso che la Longobarda si è classificata prima!
Guardando a quello che abbiamo fatto, molto, e a quello che dobbiamo ancora fare, ho ripensato a Giulio Cesare e a quel gennaio del 49 a.C. nei pressi del fiume Rubicone.
Il Rubicone segnava il confine tra le terre di Roma e la provincia della Gallia Cisalpina: a Cesare, dopo le vittorie durante le guerre galliche, era stato ordinato dal Senato (il potere) di congedare il suo esercito, abbandonare la Gallia Cisalpina (quindi scordarsi dei lunghi anni di combattimenti e di vittorie) e di recarsi a Roma come privato cittadino. Cesare però aveva intuito che dietro a questa richiesta di sottomissione si ardiva un complotto: da piccolo generale, mandato nelle Gallie per svernare e farsi le ossa, e magari lasciarci anche la pelle, aveva mostrato di possedete tutte le qualità del vero condottiero di Roma.
Poco valeva il tentativo di farlo fuori: Cesare poteva contare sull’estrema fedeltà del suo esercito. Era il generale romano che durante le battaglie aveva combattuto insieme a loro, era lui che davanti ai pericoli si era buttato per primo in mezzo alla mischia, era lui che aveva dato forza e onore ad un esercito di giovani leve. E ora aveva la loro completa fiducia, perché lì, nelle Gallie, i barbari combattevano come bestie, perché lì Vercitorige, comandante dei Galli, aveva dimostrato di poter sconfiggere l’esercito romano se, al comando di esso, fosse stato messo un soldatino qualsiasi. Ma proprio davanti a queste barbarie, a queste bestialità era nato tutto il genio militare e tattico del grande Giulio Cesare.
Al richiamo di Roma, Cesare rispose con l’attraversamento del fiume Rubicone insieme al suo esercito: come commenta Tito Livio, Cesare “Alla testa di cinquemila uomini e trecento cavalli mosse contro l’universo”. Da queste parole capiamo che Cesare varcò un punto di non ritorno.
La Longobarda ha fatto la stessa cosa: con l’inizio dei playoff ha varcato un punto di non ritorno. Non si può guardare indietro ma, un passo alla volta, bisogna guardare in avanti. Abbiamo lottato tanto in questi mesi come Cesare nelle Gallie, e le situazioni e i contesti in cui abbiamo combattuto non sono stati sempre semplici e pacifici. Ogni partita ha significato per l’esercito biancorosso una battaglia.
Cesare con un esercito di soli cinquemila uomini sfidò l’universo, e noi longobardi? Ci tireremo indietro proprio davanti alla conquista di Roma??? Prima di arrivare sotto le sue mura dovremo ancora combattere e soffrire ma sono sicuro che combatteremo e soffriremo come abbiamo sempre fatto. La partita contro il Muscolo Rosso ne è la prova lampante: 10 a 10! Un turbinio di vantaggi, svantaggi, recuperi, miracoli..un’emozione dopo l’altra!

Oggi più che mai ricordiamoci la nostra origine..SIAMO UNA PROVINCIALE!

A voi le pagelle:
-  Simy: poco aiutato dalla compagine difensiva che spesso lo lascia al suo destino. Nonostante questo difende la porta con tenacia e urla al mondo, tutti devono sentirlo, il suo amore per la Longobarda e soprattutto per gli attaccanti biancorossi che devono ricevere i suoi lanci. Subisce un brutto colpo sul petto ma, invece di farsi medicare dalla crocerossina Arianna, nonché la sua donna, si carica come un cacciabombardiere americano e il suo urlo diventa un autentico ruggito. In molti, tra i più romantici, si sono chiesti se quel colpo fosse stato scoccato dal dio dell’amore Eros? Il Simy però, ben poco avvezzo alle smancerie romantiche, sostiene che il colpo al cuore gliel’ha sferrato un pompiere.
SOLO AMORE,   7!

- Così: dirige la difesa con la solita maestria anche se il pranzo romantico a base di cinta senese e vin roscio si è fatto sentire. Il nostro presidente è apparso a tratti un pochino appesantito… Ma chi può biasimarlo? Se fosse stato agli ordini di Giulio Cesare avrebbe attraversato, insieme alla presidentessa, il Rubicone a cavallo del maialino di cinta senese.
BUONGUSTAIO,  7!

- Andrea: il legionario Andrea si è comportato bene nel poco tempo in cui è stato impiegato. Purtroppo era una battaglia per veterani, anche il buon Cesare richiamò al suo cospetto i veterani delle guerre contro i Parti. L’importante, come sempre, è la sua disponibilità a gettarsi nella mischia. Anche quando non gioca dà comunque il suo contributo in berci e gesti dalla panchina…Cesare ne sarebbe orgoglioso!
MEGAFONO,   7!

- Luca: veterano di mille battaglie e di mille assalti all’arma bianca; sbuca fuori dalle trincee biancorosse e si mette al galoppo per raggiungere il suo generale Giulio Cesare che, senza prima vederlo dietro alle colline del Griphus Stadium, non attraversa il fiume. Sferra molti colpi verso i suoi avversari, alcuni decisivi, altri un po’ meno.
VETERANO UMBRO,   8!

- Edu: anche lui, come Luca, richiamato in veste di veterano. La guida degli assedi a fortilizi nemici è il suo mestiere e ci ricorda moltissimo, per tattica e intelligenza, Giulio Cesare nell’assedio di Alesia. Assedio vincente, come vincente il dardo che scocca, a pochi minuti dalla fine, verso la porta avversaria che riporta in parità il match.
VETERANO ETRUSCO,  8,5!

- Lorenzo: il nostro bomber si conferma come il lanciatore numero 1 di dardi per i prossimi giochi olimpici. Le sue bombe fanno fischiare l’aria e vanno veloci come il vento, tanto che Cesare l’ha voluto con sé e richiamandolo dalla pensione anticipata in cui l’aveva mandato Roma.
AGENTE ATMOSFERICO,  8!

- Bicio: anche per lui pochi minuti di battaglia, ma comunque importanti per riportare a casa una prestazione più che sufficiente. Entra carico nel teatro di guerra in cui si sta consumando la tragedia e difende palla, gioca di sponda e si propone per i colpi decisivi. Offre la possibilità al veterano umbro di scoccare la picca decisiva. Grande cuore, forza e volontà!
FORZA DELLA NATURA,  7!

- Mister David: non facile la partita della Longobarda e quindi non facile la sua posizione di mister: sembra un laureato in matematica armato di cronometro e geometrie da far ritornare. Urla, gioisce e si infervora ad ogni gol longobardo. La sua presenza risulta sempre decisiva ai fini delle prestazioni della squadra. Un mister così nessuna squadra dell’azza cup ce l’ha!
ALAN TURING,  7,5!



Ringrazio il pubblico presente!!! Continuate ad avanzare insieme alla Longobarda e al suo esercito!



JUNTOS PODEMOS!





Il vostro Capitano!

martedì 16 giugno 2015

John Rambo Longobarda

Amici longobardi,

questa settimana vi narro la storia di John Rambo Longobarda.
Nasce in una periferia fascinosa - Madonna Alta - della ridente capitale del Regno, Perugia. I primi dolori vengono avvertiti verso le 19,30 quando i 5 gemelli si preparano ad uscire dal grembo del Griphus Stadium. I dolori aumenteranno pochi minuti dopo quando verranno alla luce 7 gemelli, invece che 5.
Gemelli perché tutti vestiti uguale e tutti provenienti dalla stessa scuola, la Longobarda!
Appena nati e già caricati di cotanta responsabilità, affrontare l'Immobiliare Filosofi.

I John Rambo Longobardi si comportano bene e si nota una certa intesa in campo, forse proveniente dalle loro precedenti battaglie nel grembo del Griphus Stadium.
La squadra, sin dal principio, macina gioco e giocate: i gemelli si cercano, comunicano, scambiano passaggi e calciano a rete verso il grande Remo.
Trovano spesso l'opposizione del numero 1 dell'Immobiliare che non retrocede di un centimetro davanti ai suoi avversari.
La partita però recita un solo copione, la John Rambo Longobarda!

Ringrazio l'Immobiliare e gli amici Remo, Michele e Saverio per la simpatia e per la sportività dimostrata dentro e fuori dal campo! Da qui parte l'annuncio per Remo: verremo a trovarti in assetto da mangiata sui monti!!!

Ricordiamoci che tanto abbiamo fatto ma ancora c'è tanto da fare, siamo UNA PROVINCIALE!

Vorrei inoltre salutare l'esordio del nostro amico Bicio!

Pagelle:

Simy: poco impegnato ma sempre attento e pronto a rilanciare per gli attaccanti longobardi. La svolta della sua prestazione però avviene al minuto 18 del secondo tempo: calcio d'angolo per la Longobarda. Con la sua solita delicatezza il Simy urla a gran voce verso colui che sta per battere il corner e supera la metà campo avversaria. Gli viene pennellato un passaggio perfetto per il suo piedone mancino ma calcia malamente in alto. Questi sono gli attimi nella vita in cui fischia nelle orecchie quella vocina "adesso gliel fo vede io de cosa so capace"..e poi.. palla alle stelle!!! Il Simy di corsa per tornare tra i pali risponde al capitano che, molto sportivamente gli aveva urlato "Simy sei antiestetico!", dicendo "aspettavo questo momento da 10 anni!". Allora onore a questo momento gattone e a tutti gli altri momenti epici che vorrai regalarci! Graffiante come un...
MUJAHIDEEN,    7!

Roberto: riesce a tenere in scacco l'intera Immobiliare grazie al suo addestramento e alle trappole da lui costruite proprio come John Rambo in Rambo 1, quando il suo omonimo tiene in scatto l'intera caserma della polizia. Si muove con abilità nei meandri del campo e carica a pallettoni il suo piedone come fosse un M - 60! Trafigge, dopo una grande azione penetrante tra i boschi del Griphus Stadium, l'incolpevole Remo e regala ai tifosi biancorossi il momentaneo pareggio.
RAMBO,  9!

Cosimo: il settimo gemello scoperto solo all'ultimo. Esce dal grembo e sembra già essere addestrato per la battaglia. Avrà visto anche lui, come gli altri gemelli, i film (tutta la serie di Rambo, tutti i film di Van Damme, Chuck Norris e Arnold Schwarzenegger) considerati basilari per una preparazione alle battaglie del Griphus Stadium!
Respinge gli attacchi avversari come una contraerea respingerebbe un plotone di caccia pronti a sganciare missili e si batte corpo a corpo come John Rambo in Birmania. Anche lui, come il suo omonimo, aiuta i suoi compagni elargendo assist e tanto spirito di sacrificio per la causa.
JOHN RAMBO,   9!

Luca: vedendolo giocare siamo giunti alla conclusione che forse, tra tutti i film proposti per il suo addestramento, Rambo II gli abbia lasciato una ferita indelebile. Forse sarà stata la sua immedesimazione con lo spirito di sacrificio e l'altruismo mostrato dal suo omonimo per salvare i suoi commilitoni o forse l'ambientazione vietnamita gli ha risvegliato vecchi ricordi di gite in riva al fiume ad assaporare l'aria freschina (che con questi caldi non guasta)..fatto sta che il nostro marines offre tutto quello che ha con sè: rapidità, intelligenza e gamba!
RAMBO II,   9!

Lorenzo: per lui tanta quantità e qualità. In lui si vede l'impronta di Rambo III. L'Afghanistan è roba sua: movimenti tattici per sfuggire all'avversario (gli è mancato solo quello sotto il carro armato come nel film), botte da orbi per guadagnare terreno, piroette per superare le linee nemiche e lanciarazzi al posto delle gambe (modello Javelin). Torna a casa con un bottino di soli 3 missili andati a segno, ma con la consapevolezza che sta imparando a giocare con la squadra e per la squadra.
RAMBO III,    9!


Bicio: modello Panzer tedesco della seconda guerra mondiale danza sul pallone e fornisce ai suoi compagni degli ottimo assist di prima intenzione. Uno rimarrà nella storia: si spinge con tutte le forze fino alla linea di fondocampo superando il difensore e il portiere avversario. Con la punta del piede riesce a mettere un pallone verso il centro aerea dove sta accorrendo il capitano longobardo che raccoglie l'invito a spingere, sarebbe bastato anche soffiare, l'assist del compagno.
Ottimo esordio: qualità, grinta e tanto cuore..e anche un gol!
PANZER,    9!



Mister David: ancora una volta dimostra che le sue scelte portano frutto. Dirige la squadra con esperienza e sicurezza e può essere orgoglioso di avere in squadra cosi tanti guerrieri pronti a tutto! Si rivolge ad ogni suo giocatore come il Col. Samuel Trautman si rivolge a Rambo, come un padre.
La sua panchina è confermata e confermato è anche il suo spirito longobardo! Sempre con il mister!
COL. SAMUEL TRAUTMAN,   10!





Un ringraziamento particolare alla nostra tifoseria che anche ieri sera è stata presente e ci ha incitato fino alla fine. Abbiamo scoperto di avere delle tifose pronte anche ad operare sugli spalti la nostra mascotte Afef per farla tornare più forte e bella di prima, tanto di cappello!!!
Grazie a Mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèr, Chiara, Valentina, Arianna, Letizia, l'mi babbo!


JUNTOS PODEMOS!






Il vostro Capitano!


giovedì 4 giugno 2015

La Longobarda come Scipione l'Africano!



« Fermi ognuno al proprio posto, premendo con gli scudi, combattevano senza prendere il respiro e senza guardarsi indietro; [...] avevano come obiettivo l'estrema stanchezza o la notte. »




Amici longobardi,


dopo un mesetto di insuccessi le armate longobarde si sono riorganizzate e sono tornate a vincere sul campo di battaglia.
Un paio di settimane fa vi avevo narrato gli insuccessi longobardi paragonandoli alle sconfitte romane contro i cartaginesi di Annibale. Non vi avevo parlato però di un personaggio chiave nella riorganizzazione romana e conseguente vittoria: Scipione l'Africano.

Chi è Scipione l'Africano?

Scipione l'Africano è stato uno dei condottieri più completi della storia, oltre ad essere uno dei pochi a rimanere imbattuto sui campi di battaglia. Fu un grande comandante: inflessibile quando c'era da reprimere una sommossa, coraggioso fino all'incoscienza quando doveva spingere i suoi soldati a compiere un'impresa, astuto nell'esortare i suoi uomini a dare il massimo.
Le sue doti strategiche erano straordinarie: fin dall'inizio di una campagna assumeva l'iniziativa e costringeva l'avversario a condizioni di inferiorità e a combattere dove e quando voleva lui.
Scipione seppe trarre insegnamento dalle lezioni impartite da Annibale ai suoi predecessori romani al Ticino, sul lago Trasimeno e a Canne, realizzando manovre avvolgenti con azioni combinate tra cavalleria, fanteria pesante e leggera. Inoltre seppe innovare gli stessi schieramenti romani, troppo lenti e pesanti, ideando legioni romane più elastiche.
Ma la cosa più importante e per cui verrà ricordato è la sua vittoria contro Annibale a Zama, utilizzando pochi uomini, risorse e tempo.

Amici, ieri sera la Longobarda ha dimostrato di aver imparato dai suoi errori proprio come Scipione l'Africano e di scendere in campo con una carica nuova.
Si dice che a volte le sconfitte non vengono per nuocere ma per farci aprire gli occhi: ieri sera in campo si è rivista una Longobarda umile, aggressiva e concentrata che, nonostante è passata in svantaggio, ha saputo mantenere la calma e il pallino del gioco.
Le condizioni climatiche in cui si sono affrontati i due eserciti erano proibitive: caldo torrido e afa subsahariana.
Molte sono state le azioni che ancora oggi ricordo con estremo piacere, come se fossi un cronista-storico dell'antichità, per esempio Polibio, che ha visto con i propri occhi le fasi della battaglia ed è qui a raccontarle per le future generazioni.
L'esercito longobardo, senza nulla togliere a quello dei Black Manba, dopo un primo tempo equilibrato, ha combattuto un secondo tempo da applausi. Ha approfittato di alcuni errori difensivi, ha difeso blindatamente la propria porta ed è ripartito come un giaguaro in fase offensiva.

Anche le fasi della battaglia di Zama riescono a descrivere bene il match di ieri sera:
A Zama i due eserciti, romani e cartaginesi, abbiano entrambi dato il meglio di se stessi. Il comandante romano riuscì però a vanificare l'efficacia di tutte le truppe schierate dall'avversario, sia disponendo i propri uomini non a scacchiera, come si usava per chiudere tutti gli spazi, ma in colonna, sia sgominando in breve tempo le due ali di cavalleria nemica. In questo modo, nel primo caso creò dei corridoi dove confluirono le cariche degli elefanti di Annibale, nel secondo privò di copertura i fianchi della fanteria nemica. Da quel momento iniziò il corpo a corpo tra le prime schiere dei due eserciti e Scipione, atteso il ritorno della sua cavalleria dall'inseguimento dei rispettivi avversari, poté circondare i punici. Dopo aver sgominato le prime due schiere nemiche, Scipione utilizzò anche la sua terza linea per costituire un larghissimo schieramento e investire anche sui fianchi l'ultima schiera cartaginese, formata dai temibili veterani delle guerre italiche. Quando il suo luogotenente Lelio e il re numida Massinissa furono in grado di attaccare a loro volta le truppe di Annibale da tergo, la battaglia non ebbe più storia.

Longobardi, Zama insegna e ricorda molto bene i momenti decisivi della battaglia di ieri sera: un primo tempo con pochi errori da entrambe le parti, ma un secondo tempo in cui la Longobarda è riuscita ad aggirare le armate avversarie e a sferrare il colpo decisivo.

Un grazie agli amici del Black Manba è doveroso: hanno giocato una bella partita e non si sono risparmiati fino all'ultimo. Inoltre hanno mostrato molta correttezza in campo. Giocare così è sempre un piacere. Grazie!

Ricordiamoci che SIAMO UNA PROVINCIALE!


E adesso le pagelle:


- Simy: il guerriero posizionato da Scipione nella linea estrema di difesa longobarda si comporta egregiamente vanificando quasi tutti gli attacchi della compagine avversaria. Il secondo tempo per lui è caratterizzato dalla modalità testuggine: chiuso tra i pali sventaglia 4 assalti di sarissa inferti dai Black Manba. Uno di questi era un corpo a corpo: il rigore. Nel finale compie un doppio miracolo: prima buttandosi e respingendo un tiro alla sua sinistra e poi rialzandosi per deviare con la mano di richiamo la seguente ribattuta. A Zama sarebbe stato uno dei protagonisti, soprattutto sulla fase decisiva della battaglia e, una volta tornato a Roma, sarebbe stato accolto come un eroe e festeggiato con banchetti a base di abbacchio e vin roscio!
Re Numida MASSINISSA,  10!

- Così: in difesa chiude la cassaforte e butta la chiave. Un vero legionario romano che mostra la sua forza nella mischia, nel corpo a corpo con l'avversario dove il rischio di riportare a casa la pelle è alto. Concentrato e invaso dal sacro fuoco del veterano delle campagne italiche, combatte e difende come chi sa che in battaglia l'importante non è rimanere feriti (il gol avversario) ma la cosa essenziale è il come si combatte. Riesce anche a colpire un paio di volte la cavalleria avversaria dalla fascia per la gioia della moglie Manuela accorsa, dopo tanto tempo, per sostenere il proprio amato.
Luogotenente LELIO,  9,75!

- Edu: si presenta nell'arena del Griphus Stadium a partita appena iniziata con l'aria del turista che va a fare la gita a Marrakesh. Ben presto però mostra che i 10 giorni di recupero dall'ultima battaglia gli sono serviti per riportarlo ai livelli delle campagne in Gallia. Intelligente e aggressivo in fase difensiva, micidiale nelle ripartenze lungo il filo del fallo laterale. Mostra l'abilità di chi nello scompiglio della battaglia sa cosa deve fare e sa come farlo. Una domanda ci viene spontanea: dopo le campagne di Gallia ci saranno state scuola di ballo per rilassarsi con la salsa???? Bè nel contesto italico ci sono: dopo la battaglia un bel balletto per sciogliere le gambe!
CNEO OTTAVIO,  9,75!

- Andrea: il legionario partito dalle campagne umbre di Montebello scende in campo sin dall'inizio e dimostra di non essere di meno a nessuno. Anzi, nei primi minuti che sono quelli peggiori per l'assalto nemico ancora in forze, difende bene la sua zona e si propone per assalire la porta avversaria. Peccato che ogni tanto lasci dietro di sè alcuni esploratori cartaginesi, liberi di studiare il terreno longobardo per sferrare poi l'attacco. Forse però c'è una spiegazione a tutto questo: l'emozione di avere la propria donna accanto a sudare (col caldo africano di ieri, eravamo proprio a Zama) per lui può averlo fatto emozionare. Romanticone!
Le lezioni annibaliche sono servite anche a lui per crescere e migliorare le sue qualità tecnico-tattiche!
LEGIONARIO DI PRIMA LINEA,   9,5!

- Lorenzo: torna a combattere con la squadra e per la squadra e si infila tra le linee nemiche per difendere le insegne longobarde (i migliori guerrieri dell'esercito romano erano coloro che portano le insegne di Roma, quelle insegne che non potevano essere perdute o rubate). Con intelligenza gioca il pallone cercando i compagni meglio posizionati in campo e sferra due colpi di pilum letali per forza e precisione. Difende le insegne spalle alla porta e permette di respirare alle armate longobarde, molto provate dal caldo africano.
PORTATORE DI INSEGNE,   9,5!


Mister David: il suo estro e la sua caparbietà gli permettono di giocare a scacchi sul campo del Griphus Stadium spostando i soldati longobardi a suo piacimento come pedine. Il suo lavoro tattico si vede e il risultato dà ragione alle sue decisioni. Coadiuvato dalla presenza sugli spalti del nostro nuovo allenatore in seconda BICIO al quale dò il mio saluto e il mio invito ad essere sempre presente al nostro fianco.
Insieme fanno una combo perfetta e si meritano il titolo di...
SCIPIONE L'AFRICANO,   10!

Telegramma: la società intende rinnovare la fiducia al nostro al nostro allenatore David. E' convinta che insieme raggiungeremo gli obiettivi prefissati ad inizio anno. La sua panchina non è in pericolo anzi è più salda che mai!

Intendo fare anche un saluto al Mincia: purtroppo dovrà operarsi al ginocchio e questo lo terrà un po' lontano dai campi di battaglia. Siamo sicuri però che quando tornerà sarà il solito guerriero!
In bocca al lupo!


Un ringraziamento come sempre ai nostri tifosi: con il caldo, con la pioggia, con il freddo e con la neve son sempre lì a sostenerci. Chi con la presenza fisica, ieri sera tantissimi (coprivano quasi interamente la lunghezza del campo), Arianna, Manuela (dopo tanto tempo il suo grande ritorno), Chiara, Mèèèèèèèr, Letizia, Valentina, Eugenia (finalmente in Italia con noi!), Ale (direttamente da Trento il grande ritorno del tifoso più scatenato della storia longobarda), Afef, Elisabetta, l'mi babbo; chi con il pensiero e i messaggi di incoraggiamento prima del match.
Sottolineo che senza di voi non sarebbe lo stesso: nei momenti di difficoltà o di caldo assoluto, come ieri sera, basta guardare un istante il greppo est e subito torna la carica per continuare a giocare e a divertirsi tutti insieme!

Grazie!


JUNTOS PODEMOS!








Il vostro Capitano!

GLI ULTRAS LONGOBARDI

GLI ULTRAS LONGOBARDI