Ieri sera, davanti ad una gradinata gremita a festa, la Longobarda ha sfidato il top del top, il Casaglia.
I biancorossi hanno giocato forse una delle più belle partite degli ultimi tempi per costanza, forza e aggressività. Purtroppo come ci insegnano i teorici e i filosofi del calcio, ma anche il nostro amico Max Pezzali, "fai un gran bel gioco però..gli altri segnano e poi vincono". E' quello che è accaduto ieri sera.
Una partita tirata, alla corda di violino per così dire, dall'inizio alla fine; il Casaglia non è una squadra forte che annovera tra le sue file abili frombolieri, come furono i nostri precedenti rivali dei Tre metri sopra il Chelsea, ma è una squadra che ti sfinisce lentamente tenendo lo stesso ritmo per tutta la partita e colpendo al primo errore. Sono come le processionarie, i famosi parassiti che colpiscono in primavera i pini, lenti, quasi in processione, ma se fai l'errore di toccarli le conseguenze saranno devastanti (nel caso di ieri sera, se li tocchi cadono e urlano).
Per noi longobardi non possono esserci che elogi. Per farvi rendere conto della nostra impresa vi lascio alcuni numeri su cui riflettere: il Casaglia era una squadra che fino all'anno scorso militava in serie D di calcio a 5; abbiamo subìto poco e lasciato pochi spazi (teniamo presente che loro si muovevano come una squadra di calcetto: correvano, cambiavano continuamente posizione, sparivano improvvisamente. Quindi stargli alle calcagne non era per niente facile); loro avevano 3 squadre in panchina (quindi forze fresche pronte in ogni momento); abbiamo tenuto il campo, molto più grande rispetto a quelli su cui siamo abituati a giocare; siamo stati uniti e, specialmente durante il match, non abbiamo risposto alle provocazioni.
Altra cosa: mentre uscivamo nel parapiglia, un giocatore avversario mi si è avvicinato stringendomi la mano. Io ho ricambiato dicendogli "bravi", lui mi ha risposto "bravi voi..veramente, così dà gusto giocare".
Per rendervi ancor meglio l'idea, siamo stati come l'esercito cartaginese a Zama.
L'anno scorso vi narrai la vittoria di Scipione, che aveva saputo imparare dai suoi errori, per vincere contro il Barcide. Oggi invece vi racconto un'altra storia, la storia di quel 202 a.C., la storia di uno dei generali più forti dell'antichità, Annibale. Quel giorno fu ricordato da tutti come la vittoria di Roma, la vittoria della civiltà contro i barbari africani. Tutti però, a partire dal buon Publio Cornelio Scipione detto l'Africano, ricordano che quella vittoria non fu frutto della sua bravura o di scelte tattiche stupefacenti. Dalla parte cartaginese, e dei grandi storici militari, c'è quello che viene definito il capolavoro di Annibale. Io ricordo Zama, e noi dobbiamo ricordare Casaglia, come il nostro capolavoro tattico! La battaglia che, nonostante persa, potrà essere studiata dalle generazioni future, proprio come è stata quella di Zama.
Stiamo crescendo e se oggi ci vedesse Annibale sarebbe orgoglioso di noi e ci arruolerebbe nella sua squadra di calcio a 5.
Casaglia, come Zama insegnò ad Annibale, ci insegna che finita la battaglia non si può rispondere alle provocazioni dei romani che vengono verso le retrovie dell'esercito longobardo dicendo "Ao ete finito de parla???". Annibale si ritirò dal campo sconfitto, ma con grande onore, sicuro di aver dato tutto il possibile durante la battaglia. Questo non significa che non passò notti insonni a ripensare a quella mattina del 202 a.C. Anche noi ripenseremo alla gloria mancata per pochi minuti, ma ancor più ripenseremo al nostro stupendo esercito composto da giocatori, dirigenti, simpatizzanti, e amici che tutte le volte si muovono, anche con il freddo, per combattere insieme.
Risultato finale dal comunale di Casaglia: Casaglia 2, Longobardi 1. A te la linea!
Avanti tutta longobardi! SIAMO UNA PROVINCIALE!
Adesso..le pagelle:
- Simy: il grande giornalista Maurizio Mosca direbbe "ahhhh come smanaccia il Simy"..una poesia.
Il Simy versione Opes è un Simy rigenerato, forse ieri sera contribuiva anche la sua nuova divisa abbellita dalla scritta Longobarda sul petto. E' apparso sicuro di sè e della sua forza tra i pali ed ha guidato perfettamente la difesa con i suoi urlacci e con il suo accento tipico della Castel del Piano. Annibale lo avrebbe lanciato alla carica e Mihajlovic lo avrebbe fatto esordire contro il Sassuolo come ha fatto con Donnarumma.
Come un FROMBOLIERE DELLE BALEARI respinge con le sue manone ogni attacco romano, 9,5!
- Rob: suo lo strepitoso colpo di lancia a freddo che riporta in parità la situazione sul campo di battaglia. Sempre pronto a sacrificarsi in tutte le zone del campo per difendere e rilanciare l'azione offensiva. Sembra che in quel 202 a. C. si muovesse sopra un destriero purosangue numida e il colpo inferto alla difesa romana (i numidi erano famosi per arrivare dietro all'avversario e recidere con un colpo secco i tendini delle gambe dei loro avversari) ne è palese dimostrazione.
PRINCIPE TICHEO, 9,55!
- Così: elegante e dal passo felpato, come se indossasse un mocassino di pelle di leopardo, si muove nelle retrovie longobarde a difesa della propria porta. Del leopardo conserva non solo la pelle per i suoi mocassini, ma anche l'aggressività, la tranquillità e la lucidità di intervenire al momento giusto.
CARTAGINESE DOC, 9,5!
- Andry: Annibale lo avrebbe lanciato nella mischia per primo, come feci con gli elefanti, non per sacrificarlo ma per far capire a tutti di che pasta era fatto il suo esercito. Ringhia...grrrrrr...sugli avversari e non ne fa passare neanche uno. A testa alta si districa bene in quel ginepraio detto campo di battaglia.
SURUS, 9,5!
- Manu: rognoso il suo lavoro in mezzo al campo a suon di manate e zampate, alla vecchia maniera, con la soldataglia nemica. Più volte prova il colpo del secolo da lontano ma purtroppo gli scudi nemici fanno ottima difesa. Nell'esercito cartaginese lo avrebbero schierato insieme al Simy (il Simy con le sassate però allontanava i pericoli) a tirar di frombola (elastico, tipo fionda): sassate appuntite per atterrare i suoi avversari.
Lunghe leve per il nostro FROMBOLIERE DELLE BALEARI, 9,5!
- Manu: rognoso il suo lavoro in mezzo al campo a suon di manate e zampate, alla vecchia maniera, con la soldataglia nemica. Più volte prova il colpo del secolo da lontano ma purtroppo gli scudi nemici fanno ottima difesa. Nell'esercito cartaginese lo avrebbero schierato insieme al Simy (il Simy con le sassate però allontanava i pericoli) a tirar di frombola (elastico, tipo fionda): sassate appuntite per atterrare i suoi avversari.
Lunghe leve per il nostro FROMBOLIERE DELLE BALEARI, 9,5!
- Edu: a fine gara dirà "preferisco uscire sconfitto in questo modo che vincere 10 a 0". Chi può dargli torto?! Il nostro guerriero funge da connettore in tutte le zone del campo e regala quel pizzico di malizia in più che a molti di noi manca. Lui d'altronde è un veterano italico, ha combattuto molte battaglie, ed è normale che porti quell'esperienza che, a noi giovani provinciali, serve a dar sicurezza.
Come un CAVALIERE CARTAGINESE attacca e affonda in profondità sulle linee nemiche, 9,5!
- Lori: spregiudicato come un guerriero celta nella battaglia al Trasimeno, con viso pitturato e capelli lavorati con la creta e il fango (tipico dei celti), si getta letteralmente sulle linee nemiche e tenta di scardinare il cuore della difesa. Per tutta la battaglia rappresenta il riferimento più avanzato, il barbaro che fa spazio a tutto il resto dell'esercito con la sua forza e la sua capacità di resistere anche nei contesti più disumani.
DUCARIO, 9,5!
DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE: sempre chiuso nella sua giubba esterna poche parole e molte tattiche e strategie. Si fa sentire contro un arbitro forse più abituato ad arbitrare i campionati inglesi che le sfide a Casaglia. Sempre presente.
ANNIBALE BARCA, 9,5!
Longobardi, non potrei mai chiudere le pagelle senza ringraziare il nostro pubblico: ieri sera avevamo una gradinata tutta per noi. C'era la Chiara, il mèèèèèr, la Valina, la Letizia, l'Arianna, la Valentina, il Bicio, la Fernanda e il piccolo Sebastian, la Manu. Penso che sia una cosa straordinaria avere un seguito di questo tipo, è una cosa non descrivibile a parole...per noi che giochiamo è il nostro motore. Grazie!
JUNTOS PODEMOS!
Il vostro Capitano
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