martedì 26 gennaio 2016

La prima guerra d'indipendenza longobarda! 25 gennaio 2016


«Tornati da li amici vostri» disse Wallace «e dite loro che siamo qui senza intenti pacifici, ma pronti per la battaglia, determinati a vendicare i nostri torti e liberare il nostro paese. Che li signori vostri venghino e ci attacchino; siamo pronti per incontrarli faccia a faccia»





Longobardi,


la storia di oggi è una storia che è stata raccontata da generazioni e generazioni fino ad arrivare ai giorni nostri. La storia di un gruppo di fuorilegge, inclini alla tattica ma abili nella battaglia per liberarsi dai propri oppressori.
Quello che sentirete oggi è il racconto della battaglia di Stirling Bridge, la prima guerra di indipendenza scozzese!
La Scozia, come tutti gli altri paesi dell'area (Irlanda, Galles...), ha subìto le ingiustizie, violenze e privazioni dell'oppressore inglese.
Solo un eroe, nel nostro caso 16 eroi, riuscì a riportare la dignità e la speranza al popolo scozzese. E quell'eroe era William Wallace!
I nostri 16 eroi, invece, hanno ridato dignità alla Longobarda e alla sua storia a discapito di tutti quegli eserciti che hanno calpestato il nostro buon nome e si sono macchiati di tanti altri vili delitti.

Come la Scozia, anche la Longobarda ultimamente soffriva incursioni nemiche, privazioni, saccheggi..e come la Scozia ha trovato i suoi eroi per liberarla!

Anche noi avevamo il nostro re Edoardo da sconfiggere!

La cronaca della partita, scritta in gaelico, quindi perdonatemi se ci saranno alcuni errori, parla di una Longobarda sfavorita dopo la prima parte della battaglia. Sotto di due gol e con sir Andrew  De Moray colpito e messo fuori combattimento, l'esercito biancorosso non si è arreso. Ha tirato fuori la sua determinazione, il suo coraggio e tutto il grido interiore che per troppo tempo era rimasto sopito. Il grido di tante umiliazioni, soprusi e oltraggi alla propria dignità.
Con questo grido l'esercito longobardo si è riorganizzato, ha utilizzato una nuova sistemazione sul campo, un nuovo tipo di aggressione nei confronti dell'avversario, e i risultati sono stati ben presto visibili. Uno-due-tre...colpi di spada hanno indebolito in prima battuta l'esercito nemico..nonostante questo però non si è arreso ma ha trovato la forza per pareggiare i conti grazie ai suoi arcieri gallesi. La Longobarda però, più carica che mai, ha continuato a lottare trovando il doppio allungo sull'avversario e conquistando la vittoria sul campo!

La battaglia ha avuto i suoi momenti di tensione, anche se questa volta si potevano evitare.
Nonostante tutto però, anche i colpi di testa, servono per le prossime volte: sir Andrew De Moray che si è spinto troppo in avanti cercando giustizia da solo dovrà pagare questa sua insubordinazione portando un vassoio carico di paste! Gli alti gradi dell'esercito all'unanime hanno votato questo provvedimento che da oggi varrà per chiunque..il nome del trattato verrà ricordato come Olmo's Act.




Sulla cronaca longobarda vi è scritto che la battaglia si è svolta presso la palestra dell'Olmo, accanto a dei prati verdi (green) e boschi e colline tortuose (Ellera Alta), ed ha visto la Longobarda uscire vincitrice per 5 a 3 contro l'Atletico disagio. Anno del Signore, 25 gennaio 2016.





Sempre nella cronaca sono riportate le gesta dei soldati che si sono maggiormente distinti in combattimento:



- Sir Simy dal Castel del Piano: Vola a intercettare con il suo super scudo gli intensi banchi di frecce gallesi scagliate contro i suoi amici e restituisce immediatamente il favore all'armata nemica rilanciando l'attacco con il suo arco tondo di tasso. Si aggrappa e si tuffa ai calcagni di chiunque osi avvicinarsi al pezzetto di terra da lui difeso e dimostra una carica irresistibile nonostante il dolore ad un ginocchio, eredità di tante battaglie.
WILLIAM WALLACE,   9!

- Sir Rob dalla piana de Fulignu: soffre inizialmente il terreno del combattimento, troppo compatto e duro per lui, abituato ai prati verdi scozzesi. Ma basta poco per ritrovare la tenacia di sempre; studiato il terreno si attacca al suo avversario come può fare un ramarro e blocca qualsiasi colpo e movimento senza farsi mai sorprendere. Uno dei suoi colpi, visto che non è votato solo a difendere, andrà a segno!
WILLIAM WALLACE,   9!

- Sir Andry dalla Montebello: non si lascia intimorire dai giganti avversari ma è sempre pronto a mettere il piede dove c'è più bisogno come nell'occasione della sua zampata vincente al minuto 35 della ripresa. Autentico incoraggiatore e abile nel districare le trame diplomatiche con l'avversario.
WILLIAM WALLACE,   9!

- Sir Edu dalle lontane terre della Cannara: infreddolito a causa dell'umido dell'Olmo riesce in maniera magistrale a guadagnare terreno, come fosse un latifondista incallito. Salta con abili piroette l'avversario provocando l'ira del gigante Bacca. Ma anche davanti alle botte, sempre più frequenti durante la battaglia, non si lascia intimorire e serve in volo la spada al suo amico sir Lorenzo per il colpo vincente.
WILLIAM WALLACE,   9,5!

- Sir Manu dall'altipiano de Agello: sir Andrew De Moray nella storia, alla veduta del nemico inglese si avventura, con l'idea di farsi giustizia da solo, tra le fila dell'esercito di Edoardo ma senza successo. Il suo colpo di genio gli costerà gravi ferite su tutto il corpo con il conseguente abbandono del campo.
S.V.

- Sir Mèèèèèèèèèèèr della via Maturanzio Alta: chirurgico come un dottore nel pieno di un'estrazione di appendicite, interviene con abilità e intelligenza mettendo ordine tra le sue fila. Tenta incursioni sulla fascia e sferzate contro il nemico. Di lui si ricorderà l'ardore ma anche la calma che, in un momento come quello, lo ha contraddistinto. Segue a perfezione la legge narrata da una cronaca chiamata "un medico in famiglia" dove si legge "una parola è troppa e due sono poche", l'autore è riconducibile ad un certo nonno Libero.
WILLIAM WALLACE,   9!

- Sir Lorenzo dalla Montebello: come il gladiatore del film, prende in mano un po' di plasticaccia (anche in tempi lontani i rifiuti tossici e abusivi venivano abbandonati nel verde) trovata all'Olmo e la strofina tra le mani per trovare la giusta concentrazione. All'inizio fa fatica, ma quando la plasticaccia inizia a fare effetto assume la forza di una mandria di buoi inferociti e travolge l'avversario. Colpirà, in maniera decisiva in volo carpiato, con una stoccata all'altezza dell'osso del capocollo, l'estremo difensore avversario. Non contento lascerà partire una lancia che si infilerà dritta dritta nelle linee nemiche creando anche un certo timore e reverenza nei suoi confronti.
WILLIAM WALLACE,   9,5!

Sir Così dall'Agello alta: sostituisce il generale Enzo per le manovre tattiche della battaglia e le sue mosse risulteranno decisive. La rotazione attuata sarà puntuale e incisiva nei tempi per infliggere i colpi decisivi all'avversario.
WILLIAM WALLACE,  9!


Pubblico: annoverato, nella cronaca, tra gli eroi della battaglia. Ho in mente i volti di tutti voi, di tutti voi che eravate lì. Ricordo, parla un testimone oculare, la Letizia urlare nel momento del bisogno, la Chiara esultare al momento della vittoria, la Valentina osservare silenziosamente la battaglia e con i suoi poteri interiori guidare l'esercito, la Manuela incoraggiare i combattenti, la Fernanda e Sebastian urlare nella bolgia dell'Olmo davanti alle giocate longobarde e Jenia esultare ad ogni colpo inferto all'avversario.
Tutti a modo loro hanno combattuto, proprio come coloro che erano nel campo di battaglia. Proprio per questo nelle cronache è scritto "e senza di loro non sarebbe mai stato possibile tutto questo!".
WILLIAM WALLACE,  10!


Adesso ci attende il Casaglia..siamo una PROVINCIALE! Ma abbiamo dentro di noi il nostro alleato WILLIAM WALLACE!

Che il nostro spirito sia sempre questo!



JUNTOS PODEMOS!





Forza Longobarda!








Il vostro Capitano!




martedì 19 gennaio 2016

Casattynsburg - 18 gennaio 2016



"I morti, i moribondi e i feriti superano ogni descrizione. Giacciono per miglia in pile nei pressi dei parapetti e paiono covoni di grano su un campo mietuto. Uomini, cavalli, muli, fucili rotti, cartucce, trombe, tamburi, sciabole e moschetti sono sparsi ovunque nei campi e le spighe di grano sono ovunque appiattite a terra. È la più orribile immagine che mai uomo abbia visto".

(Lettera di un soldato del Wisconsin dopo la battaglia)





Amici longobardi,

come avete potuto leggere dal prologo, ieri sera la Longobarda ha partecipato ad una grande battaglia. Non una battaglia qualsiasi, ma la battaglia di Casattysburg (da Gettysburg). L'avversario affrontato era agguerrito perché, come l'esercito sudista capitanato dal generale Robert E.Lee, sperava di conquistare terre su cui dislocare i propri schiavi per la coltivazione del cotone. Ma la Longobarda, come ben si sa, è sfavorevole alla schiavitù, ancora vigente nei territori del Sud. Decise così di dare appuntamento ai sudisti capitanati dal generale Feck della Pretola Alta, dopo la loro ennesima prova dello schiavismo vigente nella piana del pretolano (Pretola Act). A Casattysburg i due eserciti si sono scontrati dando vita ad una battaglia esemplare per correttezza e spirito agonistico.
L'esercito Unionista longobardo veniva da un filone di sconfitte consecutive che avevano dato all'ambiente quello spirito combattivo di rivalsa, visibile in tutti i suoi combattenti.
A Casattysburg la Longobarda c'era, io c'ero, io ho visto con i miei occhi quelli che vi sto raccontando: tutti hanno lottato corpo a corpo con il proprio avversario senza cedere neanche un millimetro di pratino sintetico.
Ma, come la battaglia di Gettysburg che si è svolta in due giorni, anche la battaglia di ieri sera ha avuto diverse fasi temporali: inizialmente i sudisti del Brotherhood sono apparsi più vivaci sferrando un attacco preciso e incisivo che si è concluso sotto alla traversa. Sono bastati pochi minuti però per ricordare alla Longobarda quanto la schiavitù sia abominevole a questo mondo. One-two e il nostro cecchino dal piede letale Roberto ha restituito lo stesso colpo all'avversario. Il secondo giorno o seconda frazione di gioco, la corazzata longobarda ha fatto sognare gli alti vertici Unionisti sferrando due colpi al cuore delle difese sudiste. Purtroppo però, come ben sapevano i longobardi, i sudisti non sarebbero stati a guardare e sfruttando le proprie capacità sono riusciti in extremis ad agguantare un prezioso pareggio.
Come disse Fantozzi, in superfantozzi, quando da staffetta doveva portare notizie al Parlamento ateniese sull'esito della Battaglia di Maratona, la partita di ieri sera è finita con "X...pareggio!".
Come avvenne a Gettysburg, anche a Casattysburg, questo pareggio verrà visto e interpretato da coloro che leggeranno i libri di storia tra 100 anni in maniera diversa: chi sarà vicino ai sudisti lo vedrà come una sconfitta per le scudisciate e gli interventi prodigiosi della linea difensiva longobarda; per chi invece sarà vicino agli Unionisti longobardi potrà gridare URRà..FORZA LONGOBARDA! E ricorderà per sempre Casattysburg! Anno del Signore 18 gennaio 2016!

Dal campo di battaglia sintetico di Casattysburg, Longobarda - Brotherhood, 3-3.


E adesso, pagelle!



- Simy: dolorante, arriva al campo sulla carrozza del sor Cosimo de Agello. Subito però si distingue per gli interventi difensivi chirurgici e per la sua capacità, nell'uno contro uno, come fosse un lottatore di lotta greco-romana, di ammaliare con il suo sguardo da conquistatore della San Mariano l'avversario. Decisivo nelle ultime scoppiettate della battaglia con le sue plastiche scudisciate e con il suo artiglione multi uso.
NIGHTMARE,       9,5!

- Così: tattico nella fase difensiva e penetrante in fascia al tempo stesso. Cerca ripetutamente di punzecchiare la linea difensiva avversaria con i suoi attacchi, ma senza successo. Forse la mancanza della dolce consorte Manu si è fatta sentire, con lei sempre in rete. In fase difensiva adotta la tattica del posizionamento rigido e non si sposta neanche davanti alle cannonate avversarie. Dolorante a fine battaglia per un proiettile che lo colpisce di striscio alla gamba.
CONDOTTIERO,    9,5!

- Roberto: tutto vestito a puntino, come fosse un giovane combattente unitosi solo all'ultimo minuto alla battaglia, dimostra di saper esercitare l'arte della guerriglia urbana e contadina: si immola su tutti i palloni e con tutte le parti del corpo dimenticando cosa sia il dolore. Puntuale nelle chiusure sulla linea difensiva e pungente e incisivo nel contrattacco come un cavaliere dell'esercito napoleonico.
LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE LO INCONTRATE,    10!

- Andri: nell'esercito romano quelli come lui li chiamavano schermagliatori, ovvero coloro che davano inizio alla battaglia lanciando dardi all'avversario. Sempre attento e vigile a tenere sotto controllo tutte le fasi dello scontro e sempre pronto a dare il cambio ai soldati stanchi o doloranti.
Ma, come succede spesso nelle campagne, anche a Casattysburg qualcuno era passato, forse un contadino della Ponte Pattoli, poco prima e aveva mangiato una banana lasciando la buccia in mezzo al campo di battaglia e provocando così uno scivolamento alquanto pericoloso del nostro schermagliatore preferito. Ma tranquilli, per farlo fuori ci vuole ben altro!
GIAVVELLOTTO,    9,5!

- Edu: come un gladiatore dato in pasta ai leoni nel Colosseo si batte come non ci fosse mai più un domani. Porta con sè tutto il bagaglio acquisito in battaglie precedenti e cerca di metterlo a disposizione della propria formazione: i suoi piedi sono come un'immensa calamita che attira a sè tutti i palloni che passano accanto a sè. Si muove tra le linee nemiche sferrando colpi di baionetta a chiunque osi avvicinarsi alla retroguardia biancorossa e fornisce preziosi varchi per la penetrazione dei soldati longobardi.
Qualsiasi imperatore lo avrebbe graziato e gli avrebbe concesso la libertà dopo averlo visto combattere in questo modo.
SPARTACUS,     9,75!


- Lorenzo: un combattente completo: sa colpir di spada, baionetta, fucile, cannone e sa lottare corpo a corpo. Rischia la sua integrità muovendosi tra le linee nemiche e cerca più di una volta, una volta con successo, di colpire la retroguardia nemica con i suoi fendenti. Rapido e intelligente però nel non scordarsi che la linea difensiva va protetta tanto da intromettersi in azioni offensive avversarie che sembravano poter creare qualche pericolo di troppo alla Longobarda. Conquistatore di palloni infaticabile!
COLOSSO DI RODI,     10!



Dirigente accompagnatore/allenatore: molto attivo nella fase dirigenziale del match: raccoglie i soldi, porta la lista all'arbitro, torna negli spogliatoi a spostare le libagioni lasciate dai combattenti longobardi. Più tranquillo del solito nella fase del combattimento, forse anche per lui i -14 gradi di Casattysburg si sono fatti sentire.
Sue alcune decisioni importanti.
GENERALE GEORGE GORDON MEADE,    9,5!



Pubblico: a Casattysburg il clima era infernale e il gelo penetrante come coltelli appuntiti...ma loro c'erano! Erano lì! Erano al nostro fianco! Sui libri di storia tra 100 anni ci sarete anche voi e i figli dei nostri figli leggeranno le vostre imprese..perché le nostre sono anche le vostre!
Arianna, Letizia, Valentina, Fernanda e Sebastian..questi sono i nomi che verrano associati a Casattysburg!
MAI PIù SENZA,      10 E LODE!


Sembrerà strano ma chiunque vesta la maglia longobarda poi entra a far parte del nostro gruppo, anche se va a militare con un'altra squadra. Per questo mi sento di dare un voto anche al nostro amico Fek, schierato tra le fila del Brotherhood.

FEK: gli albori del giugno successivo e della smania californiana del torneo del Quasar sono lontani. Ricordiamo il Fek a volo d'angelo fermare le incursioni avversarie con il petto...che ricordi!
Alcuni lampi della sua classe però si sono visti, nei pochi minuti in cui è stato chiamato a combattere, soprattutto nella sua penetrazione sulla fascia destra in cerca della rimessa laterale.
Grande Fek! Rimani sempre un longobardo!




Lunedì ci aspetta la palestra di Olmo...tutti a Olmo!


Che lo spirito del piazzale sia con noi!


JUNTOS PODEMOS!







Forza Longobarda!






Il vostro Capitano!








giovedì 14 gennaio 2016

Affonda la corazzata Longobarda!

Amici longobardi,



sono ancora qui, seduto e ingobbito sulla mia scrivania, per raccontarvi la partita di ieri sera. 
Una partita iniziata con i migliori auspici: pubblico numeroso, clima mite nel pallone della Chiugiana, quasi tutti presenti tra le fila biancorosse.

Ma passiamo alla cronaca del match: una Longobarda che nella fase iniziale fa fatica a trovare la giusta dimensione in campo, pochi movimenti, troppe distrazioni. A fine primo tempo la Longobarda è sotto di due gol.
Ma, come ben sappiamo, la Longobarda è proprio nei momenti di difficoltà che tira fuori il suo cuore: in 7 minuti di cronometro, dal fischio che sanciva l'inizio del secondo tempo, la squadra ribalta tutto e mette a segno 4 reti. Purtroppo però, forse il troppo agonismo, la poca esperienza (che ancora rimane un difetto/punto di forza dei longobardi) e i tuffi carpiati degli avversari hanno decretato la sconfitta biancorossa. 

Dalla Chiugiana, Longobarda perde 6 a 5 contro Piazzale calcio a 5.

Visto il nome dell'avversario potrei dire "questi giusto al piazzale possono giocare", ma poi tornerei sui miei passi e la mente volerebbe ai tempi dell'unico vero piazzale di calcio a 5 che era Via Quieta a inizio anni '90. Noi giovani della zona e non, ci univamo tutti i giorni per giocare insieme, divertirci e dare dimostrazione dei tocchi e delle giocate viste in televisione ai nostri campioni preferiti. 
Erano altri tempi, i giovani ancora amavano giocare all'aria aperta, amavano sudare, sporcarsi e soprattutto divertirsi. E allora amici, porgo a voi questa domanda, dove è finito questo spirito?
Se ci si forgia di un nome simile (Piazzale..) bisogna anche esserne degni..è vero che sul piazzale non c'erano regole, ci auto regolavamo e auto punivamo, ma sempre col sorriso. E soprattutto non cercavamo tutte le volte la furbata per fregare l'altro, l'insulto per spaventarlo e le botte per punirlo. Questo è ciò che è accaduto ieri sera. Voi potreste dirmi, "tutte le volte che perdete è colpa degli altri, forse è meglio che vi fate un'esame di coscienza"..amico mio, se la pensi così ti dico che forse hai sbagliato a leggere questo blog...vuoi o non vuoi la Longobarda sogna un calcio diverso, il vero calcio da piazzale, con le proprie tifose lì a fare il tifo, i propri amici a incitarli, e la squadra pronta a ridere e a scherzare anche nelle peggiori situazioni. Questo è quello che sogno anche io e quando mi trovo, ormai troppo spesso da settembre, a giocare in campionati dove le altre squadre, altri ragazzi coetanei o uomini più grandi si permettono simili comportamenti allora penso che forse il vero calcio da piazzale è finito..siamo gli ultimi portatori di tale fardello, perché posso parlare solo di fardello visto che questa filosofia ci si torce contro. Ma come Frodo Baggins portò, in un mondo sempre più dominato dal male, il fardello dell'anello portiamo anche a noi la nostra filosofia..e non stanchiamoci di farlo, non permettiamo al male di dominare su di noi...e continuiamo a divertirci! 
Che il piazzale sia sempre in noi!


Pagelle:



- Simy: il nostre portierone, dopo un riscaldamento al fuoco, risente un po' della partita e non appare smagliante come al solito. Probabilmente il suo cuore era diviso: una parte con la Longobarda e l'altra a Milano per Milan-Carpi di Coppa Italia..e la paura di Lasagna lo ha sopraffatto! Nel finale la super parata a tu per tu con l'avversario fa decollare, come un Jumbo, le sue quotazioni longobarde. 
DA RIVEDERE,     8!

- Cosimo: inizialmente escluso dalla mischia furibonda per dare spazio a Manu, sa dare la giusta dose di legnate una volta in campo. Il menestrello prima e la boa poi, lo fanno soffrire in alcune fasi concitate della partita ma il presidente riesce a tenere bene la posizione e a non farsi fregare come un principiante. Tenta il gol e si propone in avanti come cursore di fascia rientrante-fluidificante-tornante alla Pietro Fanna ai tempi del Verona. 
MASSICCIO,    8,5!

- Andrea: i suoi minuti in campo sono conditi da ottimi recuperi palla e ottime giocate per i compagni. E' uno dei pochi longobardi che nei momenti di difficoltà riesce a mantenere la giusta lucidità per giocare al meglio delle sue potenzialità. Allenatore fuori e dentro il campo lo si vede stringere la mano agli avversari, parlare amichevolmente con l'arbitro e tenere a bada la panchina. 
Al minuto 20 del primo tempo si sente, dagli spalti, lo schiocchio sordo di un alluce..tranquilli è quello di Hulk Andri!
MAX ALLEGRI, ALLENATORE OVUNQUE,   8,5!

- Roberto: la partita del nostro pendolino è sempre edificabile per gli occhi e per la mente. Anche lui come Andri ha calma e tranquillità da vendere "correte tutti amici, oggi vendo pace e tranquillità per tutti".. questa sua filosofia, e questo suo mantra riesce a trasmetterlo alla squadra.. sulla fascia è sempre più simile, non per la pettinatura, ad Attilio Lombardo, ex gloria blu cerchiata, tanto amata da me perché a 20 anni portava già i capelli come mio nonno. 
E' l'ultimo ad arrendersi: ne è testimonianza il fatto che all'ultimo secondo sarà coinvolto nel mischione arrembante, tipo piratadel '500, alla ricerca del pareggio riportando a casa un bel ceffone, proprio come quelli che una donna gelosa dà al proprio marito. Se lui, che è l'immagine della tranquillità, non accetterà le scuse del suo picchiatore di fiducia un motivo c'è e la dice lunga su come è stato il comportamento avversario durante tutta la partita. 
MICHEL VALLANT,    9!

- Edu: più in forma rispetto alle ultime apparizioni e forse l'unico, tra le nostra fila, a saper trattare determinate situazioni in mezzo al campo. Invita l'arbitro in più di una occasione a fischiare ma il fischietto di Arezzo non la prende bene e gli urla contro tutto il suo potere di arbitro. 
Il nostro gioiello gode di ottima stima da parte degli avversari, tanto che verrà chiamato per tutto il match Igli Vannucchi (forse i suoi avversari non ricordano bene chi era Igli Vannucchi, non ricordano che ha portato e tenuto l'Empoli in serie A, che ha fatto vedere alla città toscana delle giocate che nessuno, nemmeno Tavano, è stato in grado di far vedere in provincia). Però hanno detto bene, Igli sarà il suo nuovo nome, il giocatore che con le sue giocate porterà la provinciale Longobarda alla salvezza!
EMPOLESE DOC,   9!

- Manu: inizia la partita in difesa e i suoi primi minuti non fanno pensare al meglio: tiraccio di destro e tuffo carpiato articolato e sdinoccolato su punizione. A inizio secondo tempo si riscatta e diventa, l'eroe della Chiugiana bassa con la sua doppietta che lascia immutoliti gli avversari. Carico al punto giusto ricorda Gareth Bale: spinta sulla fascia, sinistro micidiale e movimenti sciancati proprio come il talento gallese. A fine partita, sotto alla doccia, dichiarerà di aver subito gomitate anche a palla lontana e dirà, gonfiando l'addominale,  "me sa che l'avversario s'è fatto male a sbattere su di me". 
IRON MAN,   9,5!

- Lorenzo: forse meno concentrato del solito nella prima frazione del match, anche lui, come Manu, si riscatta nel secondo tempo giocando una partita sublime lottando su ogni pallone, coprendo in difesa e facendo importanti assist. E' questo il Lori che noi conosciamo! A fine partita lascia partire il destro alla Igor Protti, il destro che fece sognare Bari e Livorno, e il destro che ha ridato delle speranze alla Longobarda! 
MAI DOMO,    9!


Dirigente/allenatore: ci tengo a sottolineare che la crisi in casa Passerini si è chiusa già da ieri sera. 
Parlo di crisi perché durante il match Capitano e Dirigente Allenatore se le sono dette, o meglio dire il Capitano le ha dette al proprio padre per tenerlo a freno. Purtroppo o per fortuna, scusatelo per questo, anche l'allenatore ha negli occhi gli anni della sua infanzia dove il pallone era il solo modo per divertirsi e stare insieme, quindi è sensibile a certe cose. E' sensibile nei confronti di un arbitro che non prende provvedimenti, è sensibile davanti ad un piede messo in faccia al nostro Manu da parte dell'avversario ed è sensibile a certe provocazioni, ormai troppo frequenti per un torneo di questo calibro. 
CARLETTO MAZZONE,   9!


Il nostro pubblico merita come al solito un plauso: grazie per la vostra presenza numerosa e per la gioia che portate ogni volta. Anche nelle difficoltà il sorriso non vi manca. Continuate cosi!
Grazie!
VOTO: FANNO BENE ALL'ANIMA!  10 e lode! Questo voto vale anche per tutto il 2015! 
Ci siete sempre stati!



JUNTOS PODEMOS!





Forza Longobarda!





Il vostro Capitano!


martedì 12 gennaio 2016

La Longobarda chiude col botto..per terra!

Amici longobardi,


mi accingo in ritardo alla scrittura delle pagelle delle ultime due partite disputate prima di Natale.
Ebbene si, la Longobarda ha chiuso l'anno col botto! Botto forte..tanto che alcuni abitanti della Chiugiana, in data lunedì 21 dicembre 2015, pensavano fosse già arrivato il capodanno.

Per questioni di comodità unirò entrambe le partite perché, in un certo senso, sono legate da un filo conduttore: la crisi pre-natalizia longobarda..
Già mercoledì 16 dicembre, nonostante la vittoria di misura sul Deportivo la Carogna per 5 a 4, la squadra aveva mostrato segni di cedimento che si sono poi concretizzati al meglio lunedì 21 dicembre con la sconfitta contro il fanalino di cosa Sinapsi.

Sicuramente poco c'è da recriminare: una squadra stanca sulle gambe che, in entrambe le partite ha iniziato il match a razzo portandosi avanti di due gol, ma che nella seconda fase del match è crollata sotto le alabarde nemiche. Contro il Deportivo la Carogna il grande cuore longobardo ha vinto, contro Sinapsi invece non è bastato. Tanto di cappello ai ragazzi del Sinapsi che hanno ottenuto una vittoria importante ma altrettanto fortunosa, soprattutto per le azioni che hanno portato ai loro gol (basti ricordare il gol vittoria).
Poi c'è anche l'altro modo di guardare a quello che è accaduto il 21 dicembre..guardate bene la data 2 1   D  I  C  E  M  B  R  E.. vi ricorda qualcosa? a me ricorda l'approssimarsi del Natale e, siccome la Bauli ci bombarda ogni anno con lo stesso slogan ("A Natale siamo tutti più buoni"), la Longobarda ha preso la palla al balzo ed ha regalato i 3 punti agli ultimi in classifica. Poi, dal canto loro, anche i ragazzi del Sinapsi hanno ascoltato la pubblicità della Bauli ed hanno messo in pratica la parte che recita "a Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai! a Natale, a Natale si può dare di più!" ..a me piace questa seconda versione!

La società c'è ragazzi, non vi molla e non molla questo gruppo di amici. Ricordo che all'Azza cup siamo riusciti a perdere certe partite incredibili. Il rischio fa parte del gioco.
L'importante è restare uniti con lo scopo di divertirci ad ogni partita. Solo questo conta.


E andiamo alle pagelle:


- Simy: sempre più protagonista di questo campionato con i suoi voli pindarici per difendere la porta. Al fantacalcio lo potremmo paragonare a Donnarumma: è partito che costava 1 e oggi è valutato 19..un colpaccio per chi, come la Longobarda, lo ha comprato quando ancora non era famoso! Ora, soprattutto dopo aver parato i due tiri liberi contro il Chiugiana, annovera fans internazionali tra le sue fila. Decisivo all'ultimo secondo contro il Deportivo la Carogna.
ORSO YOGHI,     9!

- Roberto: sempre più leader del gruppo trascina, mostrando una forma smagliante, la squadra alla vittoria contro il Deportivo la Carogna. Se contro il Sinapsi fosse stato presente probabilmente vi starei raccontando di due vittorie longobarde, ma purtroppo è anacronistico fare confronti ora..la realtà è quella che conta. Unica nota stonata sono i suoi bellissimi passaggi rasoterra in mezzo alla nostra area di rigore..vorrei darti un consiglio Rob, come diceva un mio allenatore "N'è VERGOGNA A BUTTA VIA LA PALLA!". La squadra, oggi come oggi, non può prescindere da lui, come l'Atalanta non può prescindere da Paletta!
FORREST GUMP,    9,5!

- Cosi: il presidente lotta e arranca sulla linea difemsiva in entrambi i match mettendo in atto la legge del più forte e del più inguastito. Anche lui sforna un'ottima prestazione contro il Deportivo la Carogna e ci regala un ottimo primo tempo contro Sinapsi. Il suo sguardo incredulo, dopo la sconfitta contro Sinapsi, parlava chiaro..era tutta la delusione e l'amarezza per la partita appena giocata ma non solo..dimostrava anche quell'attaccamento alla maglia che solo il buon Ronaldo nel famoso 5 maggio a Roma ha dimostrato negli ultimi 50 anni di sport.
PROVA A PRENDERMI,   8,5!

- Andrea: lotta in campo e si dispera sugli spalti per incitare la squadra. Talvolta sembra un po' disorientato in mezzo al campo, ma gli basta poco per tornare ad avere l'illuminazione giusta e sferrare il suo colpo da maestro. Sbaglia un gol fatto, quando ormai anche la sua dolce metà era in mezzo al campo per portarlo in gloria. Nonostante la sconfitta si dimostra uomo spogliatoio cercando in tutti i modi di rianimare il buon Lori, il famigerato Edu e l'acciaccato presidente Cosi. Corre da Torino solo per la Longobarda!
ETA BETA,     8!

- Edu: il nostro Pelè in erba mostra il solito talento ma, soprattutto nella partita contro Sinapsi, appare leggermente stanco..le gambe un po' appesantite..forse il suo nuovo sport, la maratona, corsa proprio il giorno prima, lo aveva notevolmente provato.. a fine gara ci sarà bisogno di quel burlone di Andrea e di una forte dose di allucinogeni per convincerlo del grande regalo natalizio della Longobarda ai loro avversari.. i funghetti che Manu porta sempre con sè sono serviti a qualcosa!
ALBERTO TOMBA,   9!

- Lori: sempre unico riferimento avanzato e sempre pericoloso con le sue granate. Anche lui però appare leggermente stanco, nonostante l'inizio di entrambe le partite era stato molto promettente.
Continua a svolgere gran parte del lavoro sporco che solo "il Jardinero" Cruz metteva in mostra, tornando fino alla difesa per conquistare importanti palloni e per dare potenza fisica ai contrasti longobardi. Se non ci fosse dovremmo inventarlo..Premio per miglior gioco tattico longobardo 2015!
Anche a lui servirà una buona dose di allucinogeni per fargli credere che la Longobarda si era travestita da Babbo Natale per fare regali in quel di Chiugiana.
ROBIN,     9!

- Manu: sempre più tosto e lottatore e i miglioramenti si stanno vedendo partita dopo partita. Ma sappiamo che può dare di più. Ogni tanto penso che una bella cura alla Zeman gli farebbe bene, un po' di sano muro per migliorare il suo tocco sopraffino. Chi ha giocato a pallone capirà le mie parole: il muro è un muro vero e proprio dove tirare il pallone, stopparlo e ritirarlo, o fare dei semplici e piccoli passaggi..il muro non tradisce ma educa, educa i giovani calciatori desiderosi di diventare campioni!
BULLDOZER,   8,5!

- Mèèèèr: sempre pronto a rispondere alla chiamata e sempre pronto, come dicono i napoletani, a dare "anima e core". Con l'aiuto di un po' di svitox iniziale mette in moto i suoi arti e inizia a tirar fuori il Mèèèèèèr che tutti noi conosciamo: pericoloso, doloroso, commovente, pendente.. il 2016 si prospetta per lui un'ottima annata, come per l'olio di Gioggio!
LEGNO D'OLIVO,   8,5!

- Urgi: il figlio e il prodigo torna all'ovile e cerca di dare il suo contributo. Picchiato selvaggiamente con palla lontana si scontra verbalmente con il suo diretto avversario e viene difeso da tutta la sua squadra, soprattutto da Lori. I suoi tocchi sono sempre raffinati, anche se appare poco pratico nel momento di fare del male agli avversari. La base c'è, basta continuare con la sua voglia di far bene e i risultati migliori si vedranno entro poco tempo.
FIGLIO E IL PRODIGO,  7,5!



 - Allenatore/dirigente Enzo: molti gli attribuiscono una preparazione sbagliata che ha portato, come facevano le squadre di Mazzarri (ne sa qualcosa il nostro presidente), ad un inizio super e poi ad una leggera frizione a metà campionato. Lui risponde: "io per la Longobarda salto anche Squadra Antimafia". Detto questo chi può ancora provare ad accusarlo..con la sua affermazione ha dimostrato l'amore per questa maglia.. e i successi iniziali sono anche merito suo.
SCALATORE, DA DIRIGENTE AD ALLENATORE,   8!


Rimangono i ringraziamenti al nostro pubblico: grazie a tutti! ho visto delle panchine gremite che mi hanno fatto sognare! E grazie al nostro piccolo Sebastian che ci ha donato un disegno per farci gli auguri natalizi...GRAZIE!


Per concludere vorrei ricordare l'immagine dello spogliatoio a fine partita dopo la sconfitta contro Sinapsi: Lori, Cosimo e Edu, a tratti accompagnati anche dal Manu, che guardavano il vuoto. Io interpreto questo comportamento come il più grande attaccamento alla maglia!

Avanti cosi longobardi. SIAMO UNA PROVINCIALE!



JUNTOS PODEMOS!





Il vostro Capitano!

GLI ULTRAS LONGOBARDI

GLI ULTRAS LONGOBARDI