«Tornati da li amici vostri» disse Wallace «e dite loro che siamo qui senza intenti pacifici, ma pronti per la battaglia, determinati a vendicare i nostri torti e liberare il nostro paese. Che li signori vostri venghino e ci attacchino; siamo pronti per incontrarli faccia a faccia»
Longobardi,
la storia di oggi è una storia che è stata raccontata da generazioni e generazioni fino ad arrivare ai giorni nostri. La storia di un gruppo di fuorilegge, inclini alla tattica ma abili nella battaglia per liberarsi dai propri oppressori.
Quello che sentirete oggi è il racconto della battaglia di Stirling Bridge, la prima guerra di indipendenza scozzese!
La Scozia, come tutti gli altri paesi dell'area (Irlanda, Galles...), ha subìto le ingiustizie, violenze e privazioni dell'oppressore inglese.
Solo un eroe, nel nostro caso 16 eroi, riuscì a riportare la dignità e la speranza al popolo scozzese. E quell'eroe era William Wallace!
I nostri 16 eroi, invece, hanno ridato dignità alla Longobarda e alla sua storia a discapito di tutti quegli eserciti che hanno calpestato il nostro buon nome e si sono macchiati di tanti altri vili delitti.
Come la Scozia, anche la Longobarda ultimamente soffriva incursioni nemiche, privazioni, saccheggi..e come la Scozia ha trovato i suoi eroi per liberarla!
Anche noi avevamo il nostro re Edoardo da sconfiggere!
La cronaca della partita, scritta in gaelico, quindi perdonatemi se ci saranno alcuni errori, parla di una Longobarda sfavorita dopo la prima parte della battaglia. Sotto di due gol e con sir Andrew De Moray colpito e messo fuori combattimento, l'esercito biancorosso non si è arreso. Ha tirato fuori la sua determinazione, il suo coraggio e tutto il grido interiore che per troppo tempo era rimasto sopito. Il grido di tante umiliazioni, soprusi e oltraggi alla propria dignità.
Con questo grido l'esercito longobardo si è riorganizzato, ha utilizzato una nuova sistemazione sul campo, un nuovo tipo di aggressione nei confronti dell'avversario, e i risultati sono stati ben presto visibili. Uno-due-tre...colpi di spada hanno indebolito in prima battuta l'esercito nemico..nonostante questo però non si è arreso ma ha trovato la forza per pareggiare i conti grazie ai suoi arcieri gallesi. La Longobarda però, più carica che mai, ha continuato a lottare trovando il doppio allungo sull'avversario e conquistando la vittoria sul campo!
La battaglia ha avuto i suoi momenti di tensione, anche se questa volta si potevano evitare.
Nonostante tutto però, anche i colpi di testa, servono per le prossime volte: sir Andrew De Moray che si è spinto troppo in avanti cercando giustizia da solo dovrà pagare questa sua insubordinazione portando un vassoio carico di paste! Gli alti gradi dell'esercito all'unanime hanno votato questo provvedimento che da oggi varrà per chiunque..il nome del trattato verrà ricordato come Olmo's Act.
Sulla cronaca longobarda vi è scritto che la battaglia si è svolta presso la palestra dell'Olmo, accanto a dei prati verdi (green) e boschi e colline tortuose (Ellera Alta), ed ha visto la Longobarda uscire vincitrice per 5 a 3 contro l'Atletico disagio. Anno del Signore, 25 gennaio 2016.
Sempre nella cronaca sono riportate le gesta dei soldati che si sono maggiormente distinti in combattimento:
- Sir Simy dal Castel del Piano: Vola a intercettare con il suo super scudo gli intensi banchi di frecce gallesi scagliate contro i suoi amici e restituisce immediatamente il favore all'armata nemica rilanciando l'attacco con il suo arco tondo di tasso. Si aggrappa e si tuffa ai calcagni di chiunque osi avvicinarsi al pezzetto di terra da lui difeso e dimostra una carica irresistibile nonostante il dolore ad un ginocchio, eredità di tante battaglie.
WILLIAM WALLACE, 9!
- Sir Rob dalla piana de Fulignu: soffre inizialmente il terreno del combattimento, troppo compatto e duro per lui, abituato ai prati verdi scozzesi. Ma basta poco per ritrovare la tenacia di sempre; studiato il terreno si attacca al suo avversario come può fare un ramarro e blocca qualsiasi colpo e movimento senza farsi mai sorprendere. Uno dei suoi colpi, visto che non è votato solo a difendere, andrà a segno!
WILLIAM WALLACE, 9!
- Sir Andry dalla Montebello: non si lascia intimorire dai giganti avversari ma è sempre pronto a mettere il piede dove c'è più bisogno come nell'occasione della sua zampata vincente al minuto 35 della ripresa. Autentico incoraggiatore e abile nel districare le trame diplomatiche con l'avversario.
WILLIAM WALLACE, 9!
- Sir Edu dalle lontane terre della Cannara: infreddolito a causa dell'umido dell'Olmo riesce in maniera magistrale a guadagnare terreno, come fosse un latifondista incallito. Salta con abili piroette l'avversario provocando l'ira del gigante Bacca. Ma anche davanti alle botte, sempre più frequenti durante la battaglia, non si lascia intimorire e serve in volo la spada al suo amico sir Lorenzo per il colpo vincente.
WILLIAM WALLACE, 9,5!
- Sir Manu dall'altipiano de Agello: sir Andrew De Moray nella storia, alla veduta del nemico inglese si avventura, con l'idea di farsi giustizia da solo, tra le fila dell'esercito di Edoardo ma senza successo. Il suo colpo di genio gli costerà gravi ferite su tutto il corpo con il conseguente abbandono del campo.
S.V.
- Sir Mèèèèèèèèèèèr della via Maturanzio Alta: chirurgico come un dottore nel pieno di un'estrazione di appendicite, interviene con abilità e intelligenza mettendo ordine tra le sue fila. Tenta incursioni sulla fascia e sferzate contro il nemico. Di lui si ricorderà l'ardore ma anche la calma che, in un momento come quello, lo ha contraddistinto. Segue a perfezione la legge narrata da una cronaca chiamata "un medico in famiglia" dove si legge "una parola è troppa e due sono poche", l'autore è riconducibile ad un certo nonno Libero.
WILLIAM WALLACE, 9!
- Sir Lorenzo dalla Montebello: come il gladiatore del film, prende in mano un po' di plasticaccia (anche in tempi lontani i rifiuti tossici e abusivi venivano abbandonati nel verde) trovata all'Olmo e la strofina tra le mani per trovare la giusta concentrazione. All'inizio fa fatica, ma quando la plasticaccia inizia a fare effetto assume la forza di una mandria di buoi inferociti e travolge l'avversario. Colpirà, in maniera decisiva in volo carpiato, con una stoccata all'altezza dell'osso del capocollo, l'estremo difensore avversario. Non contento lascerà partire una lancia che si infilerà dritta dritta nelle linee nemiche creando anche un certo timore e reverenza nei suoi confronti.
WILLIAM WALLACE, 9,5!
Sir Così dall'Agello alta: sostituisce il generale Enzo per le manovre tattiche della battaglia e le sue mosse risulteranno decisive. La rotazione attuata sarà puntuale e incisiva nei tempi per infliggere i colpi decisivi all'avversario.
WILLIAM WALLACE, 9!
Pubblico: annoverato, nella cronaca, tra gli eroi della battaglia. Ho in mente i volti di tutti voi, di tutti voi che eravate lì. Ricordo, parla un testimone oculare, la Letizia urlare nel momento del bisogno, la Chiara esultare al momento della vittoria, la Valentina osservare silenziosamente la battaglia e con i suoi poteri interiori guidare l'esercito, la Manuela incoraggiare i combattenti, la Fernanda e Sebastian urlare nella bolgia dell'Olmo davanti alle giocate longobarde e Jenia esultare ad ogni colpo inferto all'avversario.
Tutti a modo loro hanno combattuto, proprio come coloro che erano nel campo di battaglia. Proprio per questo nelle cronache è scritto "e senza di loro non sarebbe mai stato possibile tutto questo!".
WILLIAM WALLACE, 10!
Adesso ci attende il Casaglia..siamo una PROVINCIALE! Ma abbiamo dentro di noi il nostro alleato WILLIAM WALLACE!
Che il nostro spirito sia sempre questo!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
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