"I morti, i moribondi e i feriti superano ogni descrizione. Giacciono per miglia in pile nei pressi dei parapetti e paiono covoni di grano su un campo mietuto. Uomini, cavalli, muli, fucili rotti, cartucce, trombe, tamburi, sciabole e moschetti sono sparsi ovunque nei campi e le spighe di grano sono ovunque appiattite a terra. È la più orribile immagine che mai uomo abbia visto".
(Lettera di un soldato del Wisconsin dopo la battaglia)
Amici longobardi,
come avete potuto leggere dal prologo, ieri sera la Longobarda ha partecipato ad una grande battaglia. Non una battaglia qualsiasi, ma la battaglia di Casattysburg (da Gettysburg). L'avversario affrontato era agguerrito perché, come l'esercito sudista capitanato dal generale Robert E.Lee, sperava di conquistare terre su cui dislocare i propri schiavi per la coltivazione del cotone. Ma la Longobarda, come ben si sa, è sfavorevole alla schiavitù, ancora vigente nei territori del Sud. Decise così di dare appuntamento ai sudisti capitanati dal generale Feck della Pretola Alta, dopo la loro ennesima prova dello schiavismo vigente nella piana del pretolano (Pretola Act). A Casattysburg i due eserciti si sono scontrati dando vita ad una battaglia esemplare per correttezza e spirito agonistico.
L'esercito Unionista longobardo veniva da un filone di sconfitte consecutive che avevano dato all'ambiente quello spirito combattivo di rivalsa, visibile in tutti i suoi combattenti.
A Casattysburg la Longobarda c'era, io c'ero, io ho visto con i miei occhi quelli che vi sto raccontando: tutti hanno lottato corpo a corpo con il proprio avversario senza cedere neanche un millimetro di pratino sintetico.
Ma, come la battaglia di Gettysburg che si è svolta in due giorni, anche la battaglia di ieri sera ha avuto diverse fasi temporali: inizialmente i sudisti del Brotherhood sono apparsi più vivaci sferrando un attacco preciso e incisivo che si è concluso sotto alla traversa. Sono bastati pochi minuti però per ricordare alla Longobarda quanto la schiavitù sia abominevole a questo mondo. One-two e il nostro cecchino dal piede letale Roberto ha restituito lo stesso colpo all'avversario. Il secondo giorno o seconda frazione di gioco, la corazzata longobarda ha fatto sognare gli alti vertici Unionisti sferrando due colpi al cuore delle difese sudiste. Purtroppo però, come ben sapevano i longobardi, i sudisti non sarebbero stati a guardare e sfruttando le proprie capacità sono riusciti in extremis ad agguantare un prezioso pareggio.
Come disse Fantozzi, in superfantozzi, quando da staffetta doveva portare notizie al Parlamento ateniese sull'esito della Battaglia di Maratona, la partita di ieri sera è finita con "X...pareggio!".
Come avvenne a Gettysburg, anche a Casattysburg, questo pareggio verrà visto e interpretato da coloro che leggeranno i libri di storia tra 100 anni in maniera diversa: chi sarà vicino ai sudisti lo vedrà come una sconfitta per le scudisciate e gli interventi prodigiosi della linea difensiva longobarda; per chi invece sarà vicino agli Unionisti longobardi potrà gridare URRà..FORZA LONGOBARDA! E ricorderà per sempre Casattysburg! Anno del Signore 18 gennaio 2016!
Dal campo di battaglia sintetico di Casattysburg, Longobarda - Brotherhood, 3-3.
E adesso, pagelle!
- Simy: dolorante, arriva al campo sulla carrozza del sor Cosimo de Agello. Subito però si distingue per gli interventi difensivi chirurgici e per la sua capacità, nell'uno contro uno, come fosse un lottatore di lotta greco-romana, di ammaliare con il suo sguardo da conquistatore della San Mariano l'avversario. Decisivo nelle ultime scoppiettate della battaglia con le sue plastiche scudisciate e con il suo artiglione multi uso.
NIGHTMARE, 9,5!
- Così: tattico nella fase difensiva e penetrante in fascia al tempo stesso. Cerca ripetutamente di punzecchiare la linea difensiva avversaria con i suoi attacchi, ma senza successo. Forse la mancanza della dolce consorte Manu si è fatta sentire, con lei sempre in rete. In fase difensiva adotta la tattica del posizionamento rigido e non si sposta neanche davanti alle cannonate avversarie. Dolorante a fine battaglia per un proiettile che lo colpisce di striscio alla gamba.
CONDOTTIERO, 9,5!
- Roberto: tutto vestito a puntino, come fosse un giovane combattente unitosi solo all'ultimo minuto alla battaglia, dimostra di saper esercitare l'arte della guerriglia urbana e contadina: si immola su tutti i palloni e con tutte le parti del corpo dimenticando cosa sia il dolore. Puntuale nelle chiusure sulla linea difensiva e pungente e incisivo nel contrattacco come un cavaliere dell'esercito napoleonico.
LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE LO INCONTRATE, 10!
- Andri: nell'esercito romano quelli come lui li chiamavano schermagliatori, ovvero coloro che davano inizio alla battaglia lanciando dardi all'avversario. Sempre attento e vigile a tenere sotto controllo tutte le fasi dello scontro e sempre pronto a dare il cambio ai soldati stanchi o doloranti.
Ma, come succede spesso nelle campagne, anche a Casattysburg qualcuno era passato, forse un contadino della Ponte Pattoli, poco prima e aveva mangiato una banana lasciando la buccia in mezzo al campo di battaglia e provocando così uno scivolamento alquanto pericoloso del nostro schermagliatore preferito. Ma tranquilli, per farlo fuori ci vuole ben altro!
GIAVVELLOTTO, 9,5!
- Edu: come un gladiatore dato in pasta ai leoni nel Colosseo si batte come non ci fosse mai più un domani. Porta con sè tutto il bagaglio acquisito in battaglie precedenti e cerca di metterlo a disposizione della propria formazione: i suoi piedi sono come un'immensa calamita che attira a sè tutti i palloni che passano accanto a sè. Si muove tra le linee nemiche sferrando colpi di baionetta a chiunque osi avvicinarsi alla retroguardia biancorossa e fornisce preziosi varchi per la penetrazione dei soldati longobardi.
Qualsiasi imperatore lo avrebbe graziato e gli avrebbe concesso la libertà dopo averlo visto combattere in questo modo.
SPARTACUS, 9,75!
- Lorenzo: un combattente completo: sa colpir di spada, baionetta, fucile, cannone e sa lottare corpo a corpo. Rischia la sua integrità muovendosi tra le linee nemiche e cerca più di una volta, una volta con successo, di colpire la retroguardia nemica con i suoi fendenti. Rapido e intelligente però nel non scordarsi che la linea difensiva va protetta tanto da intromettersi in azioni offensive avversarie che sembravano poter creare qualche pericolo di troppo alla Longobarda. Conquistatore di palloni infaticabile!
COLOSSO DI RODI, 10!
Dirigente accompagnatore/allenatore: molto attivo nella fase dirigenziale del match: raccoglie i soldi, porta la lista all'arbitro, torna negli spogliatoi a spostare le libagioni lasciate dai combattenti longobardi. Più tranquillo del solito nella fase del combattimento, forse anche per lui i -14 gradi di Casattysburg si sono fatti sentire.
Sue alcune decisioni importanti.
GENERALE GEORGE GORDON MEADE, 9,5!
Pubblico: a Casattysburg il clima era infernale e il gelo penetrante come coltelli appuntiti...ma loro c'erano! Erano lì! Erano al nostro fianco! Sui libri di storia tra 100 anni ci sarete anche voi e i figli dei nostri figli leggeranno le vostre imprese..perché le nostre sono anche le vostre!
Arianna, Letizia, Valentina, Fernanda e Sebastian..questi sono i nomi che verrano associati a Casattysburg!
MAI PIù SENZA, 10 E LODE!
Sembrerà strano ma chiunque vesta la maglia longobarda poi entra a far parte del nostro gruppo, anche se va a militare con un'altra squadra. Per questo mi sento di dare un voto anche al nostro amico Fek, schierato tra le fila del Brotherhood.
FEK: gli albori del giugno successivo e della smania californiana del torneo del Quasar sono lontani. Ricordiamo il Fek a volo d'angelo fermare le incursioni avversarie con il petto...che ricordi!
Alcuni lampi della sua classe però si sono visti, nei pochi minuti in cui è stato chiamato a combattere, soprattutto nella sua penetrazione sulla fascia destra in cerca della rimessa laterale.
Grande Fek! Rimani sempre un longobardo!
Lunedì ci aspetta la palestra di Olmo...tutti a Olmo!
Che lo spirito del piazzale sia con noi!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
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