martedì 19 maggio 2015

La Longobarda come Roma ai tempi di Annibale!

Longobardi,

è la terza settimana consecutiva che scrivo di un'altra sconfitta della Longobarda.

La storia è maestra e ci insegna che anche quando un esercito è più forte ed ha dominato fino a quel momento contro tutti gli altri eserciti, la vittoria non è assicurata: pensiamo a Roma ai tempi di Annibale. Ci aggiriamo attorno al primo ventennio del 200 a.C. Roma è la potenza più forte del mondo finora conosciuto, detta legge, le sue armate riportano vittorie contro qualsiasi esercito. Roma però è anche avvolta da un'aura di sicurezza che la rende ingenua, vulnerabile, non pronta ad affrontare eserciti furbi, preparati e soprattutto scaltri.
Annibale (che rappresenta l'eroe che sfida la capolista Roma) viene da un altro mondo, il suo maestro era di Sparta e aveva insegnato al generale cartaginese tattiche di battaglia ancora poco conosciute da Roma. Ma soprattutto era furbo, attento, rapido nei ragionamenti e pronto a creare l'imboscata e l'accerchiamento anche in fazzoletti di terreno. 
Roma cadde per ben tre volte: sul fiume Trebbia, sul lago Trasimeno e a Canne. L'impatto di queste tre sconfitte fu enorme e rimane uno dei capitoli più interessanti della storia antica. 
Come ha fatto un generale venuto da lontano a ribaltare l'ordine costituito da Roma? Questa domanda non ha risposta, ma porta con sè delle indicazioni: Annibale era affamato (anche se pranzava e cenava regolarmente) e concentrava la sua ragione di vita nell'odio verso Roma; Annibale era furbo e pronto ad usare tutti i mezzi, anche quelli più sleali; Annibale portava una novità nel modo di combattere. Roma che fino a quel momento si era basata sulla fides, ovvero la lealtà dell'avversario, ora doveva fare i conti con questo elemento sconosciuto. Ci vollero tre battaglie e tre clamorose sconfitte (che misero a repentaglio l'intero futuro dell'Europa antica e dell'Europa come la conosciamo oggi) per far ragionare Roma: la potenza romana tornò sui suoi passi, analizzò i propri errori e si riorganizzò. Cambiò modo di combattere e si adeguò a quello che richiedevano i nuovi tempi. Annibale non arrivò mai a conquistare Roma, anzi fu sconfitto definitivamente a Zama qualche anno più tardi. 

Questa è la storia amici e, come vi ho detto all'inizio, è maestra. 
La Longobarda, seppur provinciale, ha dominato per tutto il girone di andata. Poi però, merito anche degli avversari che hanno saputo approfittare dei suoi errori, è entrata in crisi di risultati. 
Le armate annibaliche si sono dimostrate più agili, più rapide mentre la Longobarda - soprattutto ieri sera - ha tenuto dei ritmi molto bassi e di conseguenza prevedibili. 
Il borgodoro è stato molto bravo a chiudersi, ripartire e a non permettere il gioco ai biancorossi. 

Adesso longobardi, come ebbe il coraggio Roma di adeguarsi ai tempi, anche noi dobbiamo ripartire dai nostri errori. Possiamo farcela, siamo sempre noi! Forza guerrieri!

Grazie al Borgodoro e complimenti per la vittoria!

Ricordiamoci siamo una PROVINCIALE (anche se vincevamo)!!!


Ecco le pagelle:

Simy: incolpevole sui gol subiti. Dimostra ancora una volta le sue doti di gattone in un paio di parate in distensione (graffia quella palla come fosse un gomitolo di lana). Urla come un manifestante Cobas in autostrada e mette spesso in fuga gli attaccanti avversari.
SEMPRONIO LONGO, 8!

Roberto: il longobardo più in forma e per questo si prende il premio AZZA+ della settimana. Autore anche dei due gol che, fino agli ultimi 3 minuti, tengono in vita la speranza di un pareggio o addirittura di una rocambolesca vittoria. Corre e si affanna tra difesa, centrocampo e attacco e si propone in qualsiasi circostanza. Un lottatore tutto tondo che finalmente si avvicina al Rocco Pagano di cui parlavo nelle precedenti pagelle! 
GNEO SERVILIO GEMINO, 8,5!

Cosi: il nostro presidente lotta e dà tutto quello che ha in corpo anche se appare fisicamente un po' stanco. Segno questo di un grande amore per la maglia e di una voglia di divertirsi come fosse un sedicenne. Lo spirito e la voglia ci sono! Probabilmente ora sarà seduto in sede a valutare la possibilità di portare la squadra in ritiro, magari su qualche bella montagna a respirare aria fresca e ad ascoltare i Passerini cantare (vi è piaciuta la battuta???). 
Sempre con te Presidente!
GAIO FLAMINIO, 7!

Luca: il nostro danzatore russo purtroppo ieri sera, come quasi tutti i longobardi, è apparso un po' stanco. Noi però conosciamo le capacità fisiche, tattiche e funamboliche che possiede e speriamo di rivederlo al più presto al teatro Bolshoi del Griphus Stadium ad ammaliare i suoi avversari e il pubblico pagante. 
REGOLO, 7!

Andrea: sempre a disposizione e sempre pronto ad auto insultarsi quando sbaglia (queste le parole auto utilizzate "SOMARO IO, SOMARO IO"). Grillo parlante fuori dal campo e pronto a far valere le sue ragioni sulle decisioni arbitrali. Reclama un rigore anche a fine match. Analizzando la sua partita posso notare un grande miglioramento nel girare insieme alla squadra e un grande amore per questo gruppo, tanto da mostrare nello spogliatoio una grande amarezza per una partita regalata. 
GAIO TERENZIO VARRONE, 7!

Lorenzo: il nostro bomber fatica, e non poco, a trovare spazi per esaltare le sue doti. Il borgodoro ha mostrato una grande intelligenza ad alzare delle barriere umane davanti ai suoi bolidi. Meriterebbe il gol in almeno un paio di occasioni dove si libera egregiamente del proprio marcatore e punta la porta ma purtroppo la precisione e un portiere avversario super gli negano la gioia del gol. 
LUCIO EMILIO PAOLO, 7!

Amici longobardi, non abbattiamoci davanti alle sconfitte. La Longobarda, anche se va nelle palle a tutti perdere, è nata con uno spirito unito e combattivo e pronta a qualsiasi risultato. Ho ancora una Coppa Simpatia vinta nel 2006 a fronte della nostra partecipazione "simpatica" al torneo di Montebello. Ricordo che quella coppa però non ci fu data perché terminammo il torneo ultimi con un punto ma perché quando arrivavamo al campo e mentre giocavamo mettevano allegria con la nostra  spensieratezza e soprattutto perché da noi trapelava un fattore importante: ci divertivamo (anche 
quando eravamo sotto di 15 gol). Quindi DIVERTIAMOCI!

Il blog è anche una vetrina per ringraziare il nostro pubblico e per sottolineare quanto sia stupendo! Anche ieri si è distinto per numero e simpatia! Un Grazie di cuore!



JUNTOS PODEMOS!






Il vostro Capitano!
  



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