lunedì 21 novembre 2016

Notizie dall'Opes

Longobardi,


ritorno, dopo un po' di tempo, a scrivere le pagelle della nostra beneamata Longobarda.

Sono in arretrato con due tre partite: proverò a raccontarvi le ultime due per poi passare, con un racconto più pirotecnico, alla vittoria di ieri sera.

La Longobarda ha affrontato due vecchie conoscenze dell'Opes Umbria, Scegli me pubblicità e il Casaglia. La prima partita, terminata con il risultato di 4 a 1 per i biancorossi, non è stata entusiasmante. Nonostante la Longobarda, per la prima volta nella storia, sia stata filmata da un operatore dell'Opes non ha brillato. Forse c'era mancanza di stimoli, forse si era poco concentrati e forse la pancia, dopo la vittoria della Training Cup di Azza, era troppo piena. Fatto sta che i biancorossi sono apparsi un po' confusi in campo: black out difensivi, passaggi sbagliati, poco gioco di squadra.

Contro il Casaglia invece, la squadra ha mostrato un grande spirito di gruppo: belle azioni corali, affiatamento, umiltà. Quello che ha deciso la partita, persa per 7 a 5, è stato un frammento di 7 minuti in prossimità della fine del primo tempo. In questo frammento la squadra ha perso la concentrazione ed ha subìto 3 gol. Gli episodi poi non sono stati a nostro favore, soprattutto nel primo tempo.
Che altro dire, bella prestazione e bella sportività con l'altra squadra e con il nostro amico Luca.

E adesso arriviamo a parlare della vittoria tanto inaspettata contro gli Arancia. Tanto inaspettata perché i biancorossi sono scesi in campo senza difesa, orfani del presidente Così e del buon Rob. Ma, come spesso accade, nei momenti di maggiore difficoltà bisogna tirare fuori i denti e gli artigli.
Da buoni perugini ingrifati i longobardi sono scesi in campo convinti dei propri mezzi e hanno dato tutto quello che avevano nei polmoni, nelle gambe e soprattutto nel cuore.

Questa vittoria mi riporta alla mente l'ultima finale di Coppa Libertadores, dove si sono affrontati l'Atletico Nacional e l'Indipendiente del Valle.
In quell'occasione, come in questa, ci sono alcune curiosità su cui soffermarsi: 

1. Arancia e Longobarda, come Independiente del Valle e Atlético Nacional, si affrontano per la prima volta nella loro storia in un torneo ufficiale.
2. Arancia come L'Independiente del Valle è il terzo club ecuadoriano ad arrivare nel campionato Opes.
3. Dopo 14 anni torna a Chiugiana una squadra senza alcun titolo nazionale: prima dell'Arancia è toccato a Scegli me pubblicità nel 2015 e poi ai connazionali del Deportivo la Carogna nel 2016.
4. La Longobarda è il primo club vincitore della blasonata Azza Training Cup a tornare a Chiugiana dopo l'estate scorsa, quando il Chiugiana si impose nel doppio confronto nel secondo turno dei playoff.
5. L'Arancia è l'unica squadra dell'Equador ad aver ottenuto una vittoria nel pallone del Cus.
6. L'ultima volta che si erano incontrate una squadra ecuadoriana e una perugina fu nella Copa de Case Arse nel 2001.
7. Il miglior marcatore dell'Arancia, Luis Alcides, non fa parte dei titolari della nazionale ecuadoriana pur essendo uno dei maggiori talenti del paese.
8. Il portiere dell'Arancia gioca senza guanti ma, a partita finita, ti saluta coi guanti.
9. La Longobarda va a segno con 4 giocatori diversi.
10. La Longobarda, come l'Atletico Nacional, si è aggiudicata il match!

La Longobarda, ancora una volta, ha dimostrato di essere un gruppo affiatato dove al motto "chi gioca, gioca" si sta tutti uniti ad incitarsi.
Siamo provinciali e per questo non dobbiamo montarci la testa, rimane il fatto però che insieme possiamo tutto!
Dallo stadio Olimpico Atahualpa di Quitiana..Longobarda batte Arancia per 4 a 3! A te la linea Sandro!

Simy: abituato al clima caliente della Bombonera di Buenos Aires, sotto il pallone dell'Atahaulpa di Quitiana non si emoziona nè si scompone. Mantiene salda la concentrazione, anche nei momenti più difficili della partita quando dagli spalti arrivano rotoli di cartaigienica e in campo fioccano missili terra aria. Bercia e incita i suoi compagni a mantenere i nervi saldi e a non distrarsi. Il risultato finale deve molto ai suoi voli plastici e ai suoi scivoloni in mezzo alle gambe avversarie: storica una sua parata in uscita/scivolata dove ferma la palla tra le gambe. Il calcio sudamericano è il suo pane quotidiano..
FRANCO ARMANI,     9,5!
Lorenzo: la statua al centro della difesa longobarda rappresenta, come nella Fontana di Trevi, Oceano. La personificazione di un immenso fiume che scorre attorno a Quitiana da cui derivano tutti i corsi d'acqua, difensivi e offensivi. Oceano era il figlio di Cielo Cosìì e Vesta Rob e da loro imparò a regola d'arte ogni furbizia e tattica difensiva. Il capello di Oceano è simbolo di saggezza e potere e il suo cavallo imbizzarrito simboleggia la forza violenta del mare, quella che si è abbattuta sul malcapitato portiere avversario in più di una occasione. Dopo vari tentativi, Oceano esploderà con un fendente alle spalle dell'estremo difensore Arancese.
FELIPE AGUILAR,      9,5!
Andrea: in una partita in cui la foga dell'una e dell'altra parte rischiavano di trasformare il gioco in un mischione da campetto di periferia, riesce a mettere ordine come Mary Poppins in casa Banks. Proprio come la governante tutto fare, va a mettere mani e piedi in zone alquanto malfamate del campo e riesce a ripulirle, altro che il Folletto! Animato dal suo motto "Chi ben comincia è a metà dell'opera", e sotto la colonna sonora di "un poco di zucchero" si rimbocca le mani, anzi i piedi, e diventa il nemico numero uno dei più dotati fisicamente giocatori dell'Arancia.
SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO... DANIEL BOCANEGRA,    8,5!
 
Manu: se non fosse per il colore della divisa potrebbe essere scambiato per un componente dell'Equador..sdniccolato come pochi altri e sempre pericoloso palla al piede. Come da qualche mese a questa parte rientra nel tabellino dei marcatori, ma ormai non ci stupiamo più, è il vero bomber longobardo!
 
EZEQUIEL RESCALDANI,      8,5!
 
Egreeeeeegio: una prova egreeeeeeegia per il diamante de case arse che illumina la serata con qualche colpo dei suoi. Come uno scoglio artificiale del porto di Fano (di fronte alla mensa del Pescatore), ricopre il ruolo di scoglio difensivo sulla fascia sinistra, dove si infrangono tutti i tentativi di mareggiata avversaria. E, come uno zappatore di S.Enea, spinge a fondo l'aratro sul sintetico usurato di Quitiana, smuovendo terreno, semi e tutto il resto..anche qualche cianchetto!
FARID DìAZ,       8,5!
Giova: come la statua della libertà che tiene alta la fiaccola, lui tiene alta la bandiera della Longobarda (e anche la palla biancorossa), permettendo alla squadra di salire e rendersi pericolosa. Fisicamente lotta come un cinghiale con cui vogliono fare lo spezzatino e dimostra agli avversari che probabilmente saranno loro a finire in pentola: fa reparto da solo e da buon cuoco, mescola il tegame con i suoi avversari a fuoco lento. La sua stazza fisica gli permette di volare elasticamente e tentare due mezze rovesciate, uscite per un pelo di gnu.
MIGUEL BORJA,         9,5!
Edo: la sua è una samba permanente..contrasta, recupera palloni, riparte in velocità, imposta il gioco, dribbla, e fa gol! Come Topolino nel film Disney "Fantasia", dirige il valzer, il tango e il cià cià cià che la squadra mette in atto e si mette in evidenza come maestro d'orchestra. Con la "Toccata e fuga in Re minore" gli avversari dell'Arancia lo stanno ancora cercando, ma dove lo cercano ormai è già passato lasciando disastri all'erbetta e al raccolto. Il suo gol, che dà la vittoria ai biancorossi, nasce proprio sulla scia della "Toccata e fuga in Re minore" durante una situazione di calcio da fermo: si insinua improvvisamente e di corsa nel cuore dell'aria avversaria e riceve la palla sul suo piattone sinistro..non può sbagliare..e non lo fa!
MACNELLY TORRES,      9,5!


JUNTOS PODEMOS!


FORZA LONGOBARDA!




Il vostro Capitano!

martedì 15 novembre 2016

Una serata di festa!

LA LONGOBARDA VINCE LA TRAINING CUP 2016!















venerdì 21 ottobre 2016

Buona la prima!

Longobardi,

chi ha partecipato all'esordio del campionato opes presso la palestra dell'Olmo ieri sera, è ancora carico a pallettoni per l'impresa che la Longobarda si è saputa regalare. 
Un'impresa che ha il volto di ogni componente della squadra: chiunque ha giocato, anche per pochi minuti, ha saputo dare il suo fondamentale contributo. Un contributo fatto di sudore, concentrazione e tanto cuore. 
La vittoria di ieri sera sarà ricordata come la vittoria del gruppo, la vittoria della squadra, la vittoria di una squadra di amici contro una componente sicuramente più forte fisicamente e tecnicamente ma che si è sbattuta per 50 minuti contro il muro longobardo!

La Longobarda è stata come una diga, una diga di quelle che reggono centinaia di litri di acqua. Ma che all'occorrenza, oltre che contenere, sa aprire dei piccoli varchi al suo interno per far fuoriuscire un po' d'acqua allo scopo di irrigare il terreno circostante o semplicemente per evitare troppa pressione. E quando quest'acqua entra in contatto con il terreno porta frutto. Crescono alberi, rocce, sombreri, cavalcate, azioni, gol!


Etimologicamente una diga è uno sbarramento artificiale permanente atto a regolare il deflusso di un corso d'acqua naturale, di creare un invaso, oppure di proteggere un tratto di costa o un porto. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.).
La scelta del tipo di diga dipende essenzialmente dalla squadra contro cui si gioca, dalla portata degli attacchi avversari e dai giocatori disponibili la sera della partita. Quando si incontra una squadra ad alto tasso tecnico, forte fisicamente, e portata al tiro da lontano e preciso si pensa ad una diga a gravità in calcestruzzo (che richiede discrete caratteristiche dei giocatori in fondazione).
Le dighe murarie a gravità sono strutture massicce in calcestruzzo generalmente di geometria semplice. L'asse è rettilineo, o leggermente arcuato, e la sezione tipo è di forma triangolare (rombo classico). La superficie esposta alla forza d'urto avversaria, detta paramento di monte, è verticale o sub-verticale.
Essendo una struttura massiccia e rigida richiede in fondazione giocatori "discretamente" resistenti e poco deformabili.
Le dighe a gravità sono, generalmente, particolarmente sicure in caso di eventi naturali straordinari quali attacchi estremi e pressioni psicologiche importanti.

Nelle ultime 24 ore le dighe a gravità hanno subito un grande sviluppo grazie all'invenzione del Calcestruzzo Rullato Compattato (RCC), più comunemente chiamato Lorenzo o Cosi o Egregio o Andrea o Edo o Manu o Simy. Questa invenzione è apparsa in grado di contenere, per un totale di due tempi da 25 minuti ciascuno, una portata di attacchi che nessun altra diga può contenere.
Questo tipo di diga resiste alla spinta dei giocatori avversari grazie al proprio peso ed all'attrito/coesione tra i giocatori longobardi e il terreno di gioco (nel caso di ieri la gommaccia Pirelli della palestra dell'Olmo). Le principali forze agenti sulla struttura sono rappresentate dalla forza fisica, dal tasso tecnico e dall'esperienza della squadra avversaria.
Lo studio delle caratteristiche fisiche-tecniche-realizzative-psicologiche dei giocatori longobardi è dunque il lavoro più importante e complesso nella progettazione di una diga.
Lo studio di fattibilità di una diga è molto importante e deve tenere conto, oltre che delle caratteristiche portanti dei terreni, anche dell'adattabilità dei giocatori (tasselli fondamentali per costruire un'ottima diga), fattore fondamentale in relazione alla capacità della diga di contenere le penetrazioni avversarie.
Un bel trattato sulle diga longobarda, non c'è che dire. Ma tutti noi però ci chiediamo da cosa nasce tutto questo. In primis l'unità del gruppo che, anche davanti ad un inizio non proprio eccellente (vista la pressione che il Vanilla Soccer ha saputo apportare alla diga longobarda) e a ritmi a cui non siamo più abituati, ha saputo aspettare e poi colpire. Poi il sacrificio, tutti hanno lottato, hanno messo il famoso piedino (raccomandazione tanto pronunciata da tutti gli allenatori ai propri giocatori sin dalla tenera età) e hanno corso anche oltre le proprie forze. Per finire la mente: sembrerà strano ma per chi avesse visto la partita di ieri sera ci sono stati momenti ed episodi in cui poteva essere facile perdere la testa. La Longobarda non l'ha fatto rimanendo concentrata fino alle fine!
Dalla palestra dell'Olmo è tutto: Longobarda batte Vanilla Soccer 4 a 3! A te la linea Presidente!

Ricordiamoci una cosa...SIAMO UNA PROVINCIALE! Non scordiamo mai da dove siamo partiti!

E adesso...Pagelle!


- Simy: il gattone, affabile personaggio della Castel del Piano bassa, propone in palestra il suo miglior repertorio, quello che lo ha reso celebre per essere considerato l'ultimo baluardo della diga, quello che mette una pezza, un po' di silicone, un po' di sigillante ogni qual volta viene lasciato uno spiraglio dagli altri mattoncini, in alcuni casi mal incastrati. Memorabile un suo estremo intervento degno del miglior Wilfred Agbonavbare ai mondiali USA '94 con la Nigeria!
FRANGIFLUTTI,       9!
- Cosi: una delle prime pietre fondanti di tutta la diga. Sgomita per evitare qualsiasi flusso tra le trame della diga e dirige sapientemente i mattoni a disposizione adeguandoli alla situazione e al momento storico del match: Lorenzo è un calcestruzzo che va usato quando c'è una forte spinta centrale, L'Egregio va messo per rompere i flussi provenienti dalle fasce, Manu è un calcestruzzo agile che si sposta su è giù garantendo flessibilità a tutta la struttura, Edo va inserito per favorire la fuoriuscita di acqua che porta frutto sul terreno a valle, Andri è un calcestruzzo che cerca di riempire e mettere ordine quando i mattoni sono incastonati storti. E tutti i componenti che costituiscono la diga si alternano e danzano alle parole del direttore d'orchestra Così!
CONTRAFFORTE,       9!

- Lori: un calcestruzzo che sa il fatto suo perché alterna resilienza in fase difensiva, capacità di resistere ad un urto senza rompersi, all'apertura di voragini dove far passare lo straripante flusso biancorosso in fase offensiva. Investito dal sacro fuoco del sombrero messicano messo in mostra ai danni di uno stralunato avversario che, al momento in cui avvenne il fatto, pensava di essere su Marte ad accogliere la sonda italiana Schiaparelli. Manca quel gol che tanto va cercando, ma la sua prestazione va ben oltre! A fine partita, a dimostrazione del sacrificio messo in campo, lo si vedrà sfinito seduto in panchina senza neanche la forza per arrivare agli spogliatoi.
ARCO RAMPANTE,     9!

- Egregio: un mattoncino niente male, che sgomina e mette il silicone in almeno due occasioni pericolose.
Sulle note di Pazza idea di Patty Pravo, cerca l'eurogol da centrocampo, purtroppo però ha la sfortuna di incrociarsi / scontrarsi con il capitano che lo disturba nell'atto di calciare. Il suo esordio come calcestruzzo di fascia è sicuramente positivo.
CAPITELLO CORINZIO,     8!

- Andri: nel caos primordiale di una diga sottoposta a pressione, cerca di giocare la palla con intelligenza. Mette ordine, almeno nei minuti finali, al centrocampo longobardo come solo Bisoli sapeva fare ai tempi di Mazzone al Perugia. Anche lui sa sigillare i punti più esposti a rottura, con la siringona di silicone.
PAPPO DI ALESSANDRIA,     8!

- Manu: regala flessibilità ad una struttura fondata su solide basi e permette più volte l'apertura dei canali di scolo longobardi. Penetra più volte la difesa avversaria e fa lo sporco lavoro di prendere le mazzate. Infatti i giocatori avversari, non d'accordo con la delibera del comune longobardo di irrigare il terreno circostante, si scagliano a tutta birra sul povero manu. Ma lui incassa e continua lo sporco lavoro, come fosse l'omino di gomma della Michelin. 
PAPà GAMBALUNGA,      8,5!
- Edo: parte in sordina, forse aveva poca dimestichezza con sigillanti, calcestruzzi e altro materiale di questo tipo. Poi però emerge l'ingegnere che c'è in lui e la musica cambia: progetta uno-due al veleno, penetrazioni magiche sulla fascia, chiusure al cardiopalma. E in più, castiga per ben due volte i manifestanti dell'anti irrigazione.
SPRAY AL PEPERONCINO,     9!



- Pubblico: in una serata così magica solo un paio di persone possono testimoniare l'impresa longobarda ai posteri: il Bicio e il sor Enzino. Il Bicio sempre pronto ad elargire consigli e urla dagli spalti nelle pause tra una sigaretta e l'altra, stile Zeman; Enzino invece, gambe a penzoloni dalla cattedra dove siede, urla e tiene il tempo per i cambi. Inoltre è pronto a fine gara a rincorrere l'arbitro, reo di aver subìto insulti da un giocatore avversario senza reagire. 

E' vero, è solo la prima partita, ma quello che si è visto vale molto. La squadra c'è, il gruppo c'è. Almeno, anche quando capiterà di perdere partite assurde, quando usciremo dal campo delusi e a testa bassa, quando tre giorni prima di Natale faremo vincere l'ultima in classifica, potremmo sempre sapere che noi valiamo molto più di qualsiasi errore che faremo. Noi sappiamo che se vogliamo, insieme, non ce ne è per nessuno!

JUNTOS PODEMOS!



Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!


martedì 27 settembre 2016

"Rullo compressore" (cit. Azza)

Longobardi,
dopo la pausa della settimana scorsa torno a scrivere sul blog per raccontarvi le ultime due partite: le Pipple Middleton capitanate da Saverio e il Borgodoro di Ricky Barbero. In entrambe le gare i biancorossi si sono comportati abbastanza bene. Dico abbastanza perché a tratti la manovra, soprattutto in fase difensiva - forse sarà stato il modulo a rombo di nuova adozione - è stata un po' confusa. Come l'anno scorso, vedi soprattutto la partita contro il Borgodoro - eravamo sul risultato di 3 a 0 e stavamo gestendo la partita senza problemi - siamo riusciti a complicarci la vita regalando un paio di gol e facendo tornare così gli orange in partita. La presidenza ha preso una decisione, ha deciso di contattare un'equipe di esperti dell'Enel per capire a cosa sono dovuti questi black out. 
Per il resto stiamo crescendo: buone ripartenze offensive, ottime trame di gioco, buoni movimenti e buon possesso palla. A questo proposito vorrei segnalare alcuni momenti della partita contro il Borgodoro in cui abbiamo fatto girare la palla con una tranquillità olimpica. 

Continuiamo a lavorare così e sono sicuro che cresceremo ancora, l'Opes ci aspetta. 

Ricordo i risultati delle due partite: dagli spogliatoi del Griphus Stadium: Longobarda batte Pippe Middleton per 8 a 1: Longobarda batte il Borgodoro per 8 a 2! A te la linea!

Siamo una Provinciale, non scordiamolo!


Pagelle:
- Simy: il gattone appare rigenerato dopo il tunnel fatto a Manu nell'amichevole di due lunedì fa. Dal riscaldamento mostra una smania inenarrabile, tanto da rischiare di fratturarsi il pollice. Dopo la magica cura con il ghiaccio spray, appare rinato e pronto a mettere in mostra il suo repertorio al completo: parate d'istinto, uscite in scivolata, allunghi in distensione sul green..Pronto a rilanciare e ad accompagnare l'azione della sua squadra: di pregevole effetto il suo dribbling con pallonnetto sull'avversario..Contro il Borgodoro da ricordare un paio di parate importanti, soprattutto nel momento più buio.CHILAVERT,      8,5!

- Rob: ritornato dall'infortunio prende il posto che più gli compete, tutto il campo! La nuova formula a rombo lo vorrebbe al centro della difesa o sulla fascia, ma poco importa perché riesce sempre ad accompagnare l'azione. Torna anche al gol grazie a buone combinazioni geometriche con i suoi compagni, vecchi e nuovi. Il suo trucco è svelato: monta sotto alle scarpe pneumatici Michelin Pilot Sport Cup +.
Michelin Pilot Sport Cup è uno pneumatico estivo di prestazioni superiori, approvato dal Ministero della azza cup per uso su terreni di cauciù e in grado di offrire al nostro Rob eccellente guidabilità sia su fondo asciutto che su fondo bagnato. Costruito ispirandosi alle performance dei battistrada Michelin, il Pilot Sport Cup viene montato come Original Equipment (OE) su calciatori dei club più prestigiosi del mondo, come il capitano delle isole Faer Oer Fróði Benjaminsen (di mestiere falegname), e Ildefonso Lima, difensore simbolo della nazionale di Andorra, e vanta eccezionali capacità di resistenza alle temperature elevate, prestazioni uniformi e lunga durata funzionale del battistrada. Il fianco esterno della gomma presenta una configurazione asimmetrica del battistrada, con la parte esterna di tipo semi-slick e quella interna che offre perfetta aderenza al pratino sintetico bagnato. Grazie a questo esclusivo design, questo Michelin offre eccellente stabilità in curva e guida sicura. La cintura interna in poliammide e la tortiglia in acciaio di eccezionale duttilità rinforzano la gomma, garantendole pronta risposta alle sollecitazioni di sterzata e dribbling sulla fascia. Inoltre la tortiglia in acciaio rafforza il tiro e indurisce il contrasto.

DERON SWABY (nazionale delle Bahamas),       9!

- Egregio: la sua seconda e terza partita dopo 10 anni di stop. Parte un po' spaesato contro le Pippe Middleton - forse perché schierato in un ruolo non propriamente suo - ma gli basta poco per rientrare in partita: con una baldanzosa canzone da sagra di sottofondo lo si vede fermare l'avversario, far ripartire l'azione, cercare i compagni e fare passaggi di prima intenzione. Contro il Borgodoro è solo una positiva conferma di quello che nella seconda frazione di gioco contro le Pippe aveva fatto vedere: inizia alla grande mettendo a segno un gol, anche se la maggior parte della dirigenza, presidente e capitano, erano distratti a bordo campo. Dal dialogo tra presidente e capitano si sente dire "abbiamo trovato un terzino fluidificante, tornande, alla Daniele Piombi" (cit. Oronzo Canà in L'allenatore nel pallone). Alle urla disumane che provengono da fuori campo - "Diamante" Diamante" - lui risponde con una buona prestazione. 
SWAROSKY,      8,5!


- Andri: in perfetta sintonia con lo schema a rombo che lo vuole pendolino instancabile, sale e scende senza sosta sfiorando il gol. Come fosse un geometra del comune disegna perfette triangolazioni in mezzo al campo, liberandosi dalla palla con intelligenza, come quello che fu Liverani ai tempi del Perugia. Instancabile anche fuori dal manto verde, con i suoi preziosi consigli e i suoi incitamenti, un vero e proprio calciatore-tifoso-allenatore. Contro il Borgodoro colpisce un palo che aveva già fatto gridare al gol! La foto della partita di ieri sera potrebbe essere Andri steso per terra che cerca disperatamente aria per tornare a respirare: dimostrazione questa del suo dare tutto per questa maglia.
MILITE IGNOTO, in senso buono,     8,5!


- Lori: dopo aver spiccato quattro palombe, due fagiani, un paio di faraone e qualche picion del centro, torna al gol. Ma non è un gol qualunque, è un gol di piatto, a porta vuota (rispettando la previsione di inizio gara del capitano), che mette la ciliegina sulla torta ad un'azione perfettamente orchestrata dal trio offensivo rob-capitano-lori! Roccioso in difesa e duro quanto basta nei contrasti, tanto da far volare qualche innocente mal capitato. Su sua richiesta, come i grandi giocatori che, raggiunta la tarda età arretrano la loro posizione in campo, si piazza al centro della difesa senza disdegnare però il gioco offensivo. 
KOENIGSEGG ONE, bolide dalle forme corsaiole che anticipano la “belva” contenuta in lui,   9!

- Cosi: come un guerriero romano uscito dal film il Gladiatore si immola in mezzo alla difesa a fare a sportellate con chiunque passi sul suo territorio. In queste fasi concitate - in cui volano gambe, braccia, gocce di sudore e chicche di caucciù che si liberano nell'aria, occhiatacce, spallate, spintoni - sembra di rivedere un legionario durante una campagna di conquista al nord, magari nelle foreste germaniche. Ma il nostro presidente è un elemento che, oltre alla battaglia, è in grado anche di Impostare l'azione da dietro e di farsi trovare smarcato nelle situazioni da gioco da fermo. 
Alle fasi da legionario e impostatore di gioco alterna la fase di minuziosa conquista di preziosi palloni, talvolta sradicati letteralmente dai piedi del povero Ricky Barbero. 
Come un buon artista neoclassico, riscopre l'estetica della perfezione dell'antica Grecia e dell'antica Roma e rivaluta, in chiave storico-critica, le maggiori personalità della tradizione difensiva tra cui Mark Juliano, Paolo Cannavaro, Dario Dainelli.
SGUARDO DELLA TIGRE,    9!

- Manu: all'affermazione "Manu, ma sei primo in classifica cannonieri", lui risponde "E' normale".. e lo dice con una naturalezza disarmante.. La realtà però, almeno fino a ieri sera, parlava chiaro, Manu guidava la classifica cannonieri del torneo. Contro le Pippe Middleton è un incubo e li purga per ben tre volte. E' rapido, combattivo, come se avesse montato le pile duracell fresche fresche di negozio..per farla breve, sembra l'orsetto indiavolato della pubblicità..
DURA FINO A 4 VOLTE DI PIù,      9!


- Giova: distrugge e costruisce come un antico costruttore di cattedrali medievali. Rincorre l'avversario come se gli avesse rubato la merenda o, tornando all'esempio del costruttore di cattedrali, la livella. Con la minuzia di chi cerca di rendere perfetto ogni particolare e con la potenza di chi vuole rendere il particolare perfetto ad ogni costo segna e fa segnare, tanto da ergersi, insieme a Manu, in cima alla classifica cannonieri. Un perfetto eroe da cantiere: in cui  convivono più personalità importanti, dal semplice manovale (che fa a sportellate), all'artigiano, al muratore, al lapicida o intagliatore, al carpentiere, al vetraio, allo scultore. Tutte queste personalità convivono in lui creando un equilibrio perfetto.
BENEDETTO ANTELAMI,     9!

Un grazie ai nostri tifosi che. nonostante il lavoro giornaliero, la stanchezza e altri impegni sono sempre al nostro fianco! Grazie Arianna, Chiara, Letizia, Mèèèèèèèèèèèèèr e Laura! Siete la nostra forza!
SE POTESSERO GIOCARE LORO, LO FAREBBERO,       10!


L'avventura continua longobardi, giovedì 6 ottobre ci aspetta al varco il Bradbury!

JUNTOS PODEMOS!



Il vostro Capitano!

martedì 6 settembre 2016

L'inizio..tanta roba!

Longobardi,

che bello svegliarsi al mattino e vedere che la squadra, ferma da due mesi, ha ripreso da dove aveva lasciato. Non tanto per il risultato - vittoria per 16 a 1 contro il Real Patollo - ma per il clima che si è respirato in campo e fuori. Una Longobarda affamata che dal primo minuto ha imposto il suo gioco: pressione sui portatori di palla avversari, rapida circolazione della palla, movimenti convincenti, buona amalgama tra gli attori in campo e adozione di un nuovo schema di gioco (da un 2-2, il mister ci ha fatto provare un classico rombo).
Non era facile..la Longobarda presentava 3 nuovi innesti provenienti da esperienze diverse e, solitamente, ci vuole un po' di tempo per trovare il giusto collante. Il primo test della stagione ha mostrato l'opposto, Lorenzo, Edoardo e l'Egregio sembravano far parte da sempre di questa squadra.


Ricordiamoci però che questa è solo la prima partita della stagione, un ottimo test..ma noi siamo una PROVINCIALE! Non perdiamo mai di vista questo.

Pagelle:

- Simy: appena arrivato al campo è sofferente come un omino che accompagna la moglie a fare shopping.."so stracco, non ne posso più"..poi però improvvisamente, dopo l'oblio pre gara, mette la sua tuta magica e si trasforma in super gattone!!! Poco impegnato, ma concentrato e risolutivo in alcune occasioni, si distende come il classico perugino sotto il sole di Marotta, per allontanare un paio di minacce.
IL SIMY QUAN VA ALLA GRIPHUS VA A MAROTTA,   9!

- Cosi: amici, per Cosi il 5 settembre sarà una giornata da incorniciare! I motivi possono ritrovarsi in tanti piccoli particolari che hanno contraddistinto la sua prestazione: ha giocato dal primo minuto (il morale zompa alle stelle), ha giocato nel ruolo che gli è più congeniale (direttore di tutta la difesa) e...rullo di tamburi..minuto 35 della partita..la Longobarda ha la palla su i piedi e sta giostrando il gioco sulla fascia destra all'altezza del centrocampo..il capitano scarica sull'accorrente presidente che, senza pensarci, lascia partire un missile terra aria che si infila sotto l'incrocio dei pali. La traiettoria è stata talmente perfetta che il Mèèèèèèèr sta ancora cercando di elaborare la formula senza successo! Il tiro di Così rispecchia perfettamente la legge del tiro a effetto..
Il tiro a effetto nel calcio consiste nell’imprimere col piede al pallone un moto 
rotatorio, oltre che un forte impulso di traslazione. In questo modo la traiettoria 
della sfera di cuoio può incurvarsi nell’aria, scavalcando ostacoli come una barriera 
e sorprendendo le aspettative del portiere. La spiegazione di questo effetto rimanda 
all’effetto Magnus che, a sua volta, si appella a una legge fondamentale della 
meccanica dei fluidi. Questi principi sono alla base del fenomeno della portanza. 
MAGNUS,          9!

Egregio: un pezzo di storia è tornato a casa. Era il maggio del 2006 quando ci presentò il Francy, soggetto discutibile della Pieve di campo, malato della stessa nostra malattia, quella per il calcetto. Da adolescenti, poco più che ventenni, aderimmo al progetto di fare una squadra per partecipare all'ambito torneo di Montebello. Eravamo giovani e inconsapevoli..ma sicuri di una cosa..noi ci saremmo chiamati Longobarda! Invano il Francy cercò di iscriverci sotto il nome di Magic star (traduzione del Francy "magiche stelline"). Lui, come il presidente, Giorgione e il Mèèèèèèèr era lì. Il suo ritorno viene bagnato subito dal gol, frutto di una già trovata intesa con Manu. Ancora un po' spaesato in campo, in cerca di una posizione che gli possa calzare come le nuove scarpe della lotto "Viento", che hanno cinto i suoi piedi alla meraviglia. Sicuramente potrà dare anche lui il suo contributo a questo gruppo, come ha fatto ieri sera! Nella fascia sinistra dovranno abbattersi forti folate di.. 
VIENTO,           8,5!

Lori: si posiziona, per volere del mister, sulla fascia destra e ricopre questo ruolo alla meraviglia con la sapienza di un navigato frequentatore di fasce. Come il miglior Bruno Alves sale e scende, su e giù, facendosi trovare pronto in tutte le zone del campo e trovando, nella seconda frazione di gioco, anche il tanto agognato gol! 
Dimostra una maturità tattico-calcistica e culinaria (vedi l'hamburger "carbonara" che si è mangiato nel post partita) non indifferente. E, come il collante più famoso del mondo Bostik, dopo aver spezzato l'azione avversaria e aver recuperato la palla, ricostruisce e attacca!
SIGILLANTE,         9!

Manu: tutte le volte che prende palla parte in automatico il jingle pubblicitario "sono le magiche ballerine volanti!!!"..nonostante sia dolorante ad una caviglia lotta e si imbratta del cauciù del Griphus Stadium dimostrando una forma smagliante! A giocate spettacolari alterna mostruosi intrampolamenti dovuti alle sue lunghe leve.. nel finale si fa mettere in difesa, anche se le sue principali propensioni non siano proprio quelle ma sembra cavarsela bene, più o meno come Chiellini in Israele-Italia. :D
USAIN BOLT,     9 (-5) (l'sa lui il perchè) = 4!

Giova: il suo esordio, dopo tante battaglie combattute su fronti opposti, è molto incoraggiante. Dimostra di essere quello che è sempre stato, un pericolo per le difese avversarie! Un tempo lo era anche per la nostra, lo stesso Così che di esperienza ne ha da vendere impazziva al suo cospetto. Un attaccante alla Luca Toni: caparbio, lottatore..uno che il gol se lo va a cercare..ne sono un esempio un paio di gol che si è inventato di sana pianta..peccato per il rigore calciato alla Baresi ad Usa '94!
TORO SCATENATO,        9!

Edoardo: siccome non c'è Edu, abbiamo preso Edo e gli abbiamo anche dato lo stesso numero. Giocatore completo sotto tutti i punti di vista come il grande Lothar Matthaus: parte dalla fascia per spaziare all'attacco, in difesa, a centrocampo..è ovunque!!! Un giocatore del Real Patollo confesserà sotto alla doccia: "è impossibile giocare quando trovi davanti a te un giocatore che sta su tutte le zone del campo contemporaneamente".. Giocate eleganti e passaggi a tagliare le difese avversarie..il buon Maurizio Mosca avrebbe detto.."uhmmm come gioca Edo!".
STARGATE,          9!


Mister David: il nostro Misteeeer, in procinto di dire il fatidico SI alla nostra cara Silvia, si improvvisa procuratore e mette a segno un duplice colpo di mercato, da far invidia al buon Raiola. I due giovani talenti accorsi alla corte longobarda sono stati a lungo trattati nei mesi calienti del 2016 e prelevati a parametro zero.
Ma passiamo alla gara..il solito tornado di idee..si cala perfettamente nel suo ruolo di misteeeeer e sperimenta nuove tattiche e nuovi schemi di gioco per preparare la squadra a qualsiasi stravolgimento. Il giorno dopo dichiarerà di aver visto una Longobarda tonica, entusiasta e completa! Ancora è presto per parlare, ma sicuramente insieme, uniti possiamo andare lontano!
FATIH TERIM, L'UOMO DELLA PROVVIDENZA,        9,5!

Pubblico: è sempre un piacere riiniziare e riiniziare con voi al nostro fianco ci fa sentire ancor più amati. Il greppo est c'è sempre! Grazie!

Amici longobardi,

JUNTOS PODEMOS!






Forza Longobarda!





Il vostro capitano!

lunedì 5 settembre 2016

La fine porta sempre ad un riinizio

Longobardi,

è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho scritto su questo blog. Vi chiedo scusa, purtroppo ho avuto tanti impegni improrogabili.

A luglio ci siamo aggiudicati il terzo posto all'azza cup, rinomato torneo del nostro amico Alessandro. Questo non ci ha pesato, anzi ricordo perfettamente i sorrisi di tutti. La sera della finalina è stata una vera e propria festa in campo e fuori. La vittoria sul Real Patollo, con problemi di numero, è stata abbastanza netta..ma questo non è importante. La cosa più bella è stata lo stare insieme e divertirsi.

Adesso però siamo a settembre e si riinizia.
L'estate è stata fruttuosa per il mercato longobardo: si è detto un arrivederci a Edu (nostro gioiello per qualche anno), e si è dato invece un benvenuto a 2 giovani pupilli e ad un veterano. Due Bad Boys - Edoardo e Lorenzo - ormai amici e più volte affrontati nelle gare tese e combattute al Griphus Stadium, sono entrati a far parte dell'organico longobardo rinforzandolo notevolmente. La vecchia conoscenza longobarda era presente 10 anni fa quando fu fondata la squadra, e risponde al nome di Egregio, o Diamante (per il suo tiro a curvare e per l'estro improvviso che più volte ha colpito il pubblico pagante).

Con i presupposti di sempre, stare insieme e divertirsi, la stagione riinizia!

Si riinizia da dove si è chiuso a luglio e contro la stessa squadra!


Benvenuti ai nuovi arrivati e ben trovati ai longobardi di sempre!


Buon inizio Longobardi!



JUNTOS PODEMOS!






Il vostro Capitano!

mercoledì 8 giugno 2016

La Longobarda costretta ad accontentarsi del terzo posto


Amici longobardi,

quello che sto per narrarvi è l'epilogo di due partite in cui la Longobarda ha portato a casa un solo punto.

Due partite che hanno fatto quasi urlare all'impresa: contro I Quely e contro i Bad Boys.
Nella prima partita la Longobarda è stata sconfitta sul campo dopo una estenuante battaglia, in questo caso il corpo a corpo è veritiero, contro una compagine alquanto fallosa (e chiacchierona) e baciata dalla fortuna.
La Longobarda con qualche colpa, soprattutto in fase difensiva, e un po' di sfortuna (due autogol e alcuni gol sbagliati sotto porta) non è riuscita ad agguantare il pari.
Contro i Bad Boys invece i biancorossi hanno guadagnato un punto. Prezioso se guardiamo all'avversario e alla sua qualità, ma buttato invece se pensiamo alla particolare occasione che abbiamo avuto tra le mani. I giovani cattivi ragazzi si sono presentati in 5 contati e metà del secondo tempo lo hanno giocato con un componente azzoppato. Il loro portiere si è esibito nel solito show di parate istintive e, almeno in 4 occasioni, miracolose. Ci tengo particolarmente a fare i miei complimenti a Paolo!

Queste due partite potranno esserci di insegnamento per il futuro:

- in fase difensiva bisogna essere sempre attenti e concentrati, come le torri che difendono il re nel gioco degli scacchi. Anche quando gli avversari mostrano un gioco confuso e i loro giocatori non ricoprono una posizione precisa in campo, come nella prima partita, dobbiamo essere lesti nel seguire sempre i nostri uomini.

- sotto porta dobbiamo essere più letali, come l'esemplare femmina della mantide religiosa la prima notte di nozze.

Per il resto, in entrambe le partite, abbiamo mostrato un buon gioco. Sicuramente nella seconda eravamo fisicamente più tonici e più liberi di giocare palla a terra. Se nella prima partita abbiamo avuto un trattamento da grande squadra che va a giocare sui campi di provincia, nella seconda siamo stati più sciolti e più padroni del gioco (a fine gara le azioni dei Bad Boys degne di nota si conteranno sulle dita di una mano).

Siamo una PROVINCIALE, non scordiamolo!



Pagelleeeee:



- Simy: il gattone si mostra più attivo nella gara due contro i Bad Boys dove sventa i pericoli più insidiosi; come un fornaio, sforna con i suoi guantoni delle prelibate parate e ricorda il pizzarolo egiziano di via xx settembre, tale Ramì.
Eccitato all'idea dell'arrivo di un nuovo componente a casa De Blasi, regala sorrisi e scherzetti a tutti.
PIZZA PLANET,      8,5!
- Così: il suo peso difensivo si fa sentire in entrambe le partite con due prestazioni magistrali. Sguinzaglia il mastino napoletano che c'è in lui e, come nelle migliori tradizioni rugbiste, placca gli avversari. Contro i Quely affronta un avversario, campione di tuffi acquatici dal trampolino, e contro i Bad Boys rinnova il duello ormai attivo da 3 anni contro il Giova (aversario ostile, nonostante la giovine età). Come direbbe Guido Meda "Così c'è! Così c'è!" 
GIACINTO FACCHETTI,    9,5!
- Andrea: come al solito dà il suo sporco contributo fatto di fatica, pallonate sulla trippa e calcioni nella mediana. Gioca spesso di prima come i grandi geometri del centrocampo e ricorda Fabian O'neal per le sue parabole insidiose a girare sull'angolino opposto (anche contro i Bad Boys ha provato la magia che rischiava per diventare un passaggio filtrante da applausi). 
EL MAGO,       8,5!

- Mèèèèèèèèèr: attraversa un momento tattico-fisico da paura. La preparazione del luglio scorso pei greppi di via Maturanzio, come un albero di ciliegio piantato in collina, sta portando i suoi devastanti frutti. E come un traliccio dell'Enel non si sposta dalla sua fascia di competenza, tanto da indurre gli avversari a cambiare i loro programmi offensivi.
NIKOLA TESLA,    9!

- Roberto: assente contro i Quely, si batte in maniera agguerrita contro i giovincelli Bad Boys. Recupera palloni in difesa e rilancia l'azione chiedendo, in molte occasioni, l'uno-due ai suoi compagni: nelle sue azioni emergono echi del più spregiudicato Maicon Douglas Sisenando ai tempi dello storico Triplete nero azzurro, con precisione la semifinale a Milano contro il Barcellona. SPEEDE GONZALES,     9!
Luca: disputa solo la partita contro i Quely e corre, corre, corre.. e la sua corsa è sempre di qualità. Recupera palloni, e da battaglia tra la soldatesca nemica. Si ingrifa, giustamente, contro i continui falletti utilizzati ad hoc per far innervosire i longobardi. Trita giu gni' cosa!
STUFA A PELLET,     9!
Lorenzo: presente in entrambe le partite e in entrambe le partite mette il suo marchio di fabbrica. Nonostante la stazza fisica sembra danzare, come una bellera, sul pratino sintetico del Griphus Stadium..ma in questo suo rituale di leggerezza sa infliggere pesanti ko! Miglior marcatore longobardo di sempre!
VOGLIO VEDERTI DANZARE,    9,5!

Manu: presente solo contro I Quely dove prende un pestone che lo costringerà a fermarsi ai box. Ma la sua sporca prestazione la porta sempre a casa con merito. Non si risparmia e lotta come un gladiatore nell'arena. Peccato per l'infortunio, il medico sportivo spera di rimetterlo in campo a breve. 
OMINO DI GOMMA,     9!

Mister Enzo: spadroneggia dal greppo con ansia e costanza. Sembra voler entrare in campo e correre insieme alla squadra dietro a quel pallone che tanto ci fa sognare. A volte un po' spregiudicato nelle sue sostituzioni ma molto duro nel far rispettare le regole. 
MARTELLO PNEUMATICO,    9!


Longobardi, tifosi longobardi, che piacere vedervi saltellare e gioire per le nostre prestazioni..e anche quando si esce sconfitti sentire il vostro "Bravi longobardi" risuonare nelle nostre orecchie. Nei momenti più duri e nei momenti più belli ci siete sempre.
Grazie!


JUNTOS PODEMOS!


Il vostro Capitano!

mercoledì 25 maggio 2016

Griphus Stadium siamo arrivati!

Longobardi,

la azza cup è tornata! 

La Longobarda poteva mancare a questo evento? NO! 

I biancorossi sono tornati alla corte del loro amico Alessandro Azzarone per rincorrere bellissimi ricordi, che ci hanno legati per 3 anni consecutivi, e per scrivere il presente!
Il girone d'andata se ne è andato velocissimo e le partite da raccontarvi sono ben 4!
Come nel caso dell'Opes farò un pagellone dove riepilogherò il tutto.

Il girone d'andata ha visto la Longobarda affrontare al suo esordio il Bradbury (vittoria per 12 a 1), poi di seguito i Bad Boys (vittoria per 5 a 3), I Queli (brutta sconfitta 8 a 3) e Real Patollo (vittoria 9 a 3). 9 punti conquistati che ci hanno portati in cima alla classifica. 

L'esordio è stato più facile del previsto, il Bradbury ha corso molto ma ha trovato davanti a sè un'ottima Longobarda. Tutti, tranne Andrea e Manu, erano presenti alla corte del mister Enzo. 
Contro i Bad Boys è stata, come al solito, un'autentica battaglia corpo a corpo dove sono uscite anche alcune parole di troppo (mi scuso ancora per la reazione avuta a gioco fermo). Nonostante questo è stata una bellissima partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre e che potrei sintetizzare nel detto "un tempo per uno". Il primo tempo a favore dei Bad Boys, più agili e freschi dei Longobardi reduci da una partita di un altro campionato giocata la sera prima, e il secondo tempo a marchio di qualità Longobarda. Con orgoglio, convinzione e tanto cuore ha ribaltato il risultato e portato a casa la piena posta in gioco. 
Contro I Queli c'è stata la realizzazione sul campo del detto "dalle stelle alle stalle".. E' stata la classica serata in cui le gambe non le artiri, i muscoli dolgono e correre è un optional per pochi. Il primo tempo non era stato malvagio, anzi la Longobarda aveva rischiato in più di una occasione di passare in vantaggio ma era stata fermata dalla sfortuna nera che dirigeva ogni tentativo sui legni della porta. I Queli poco avevano mostrato se non un contropiede fulminante. Poi però nel secondo tempo, la tanta corsa e una spiccata qualità nel gioco di squadra sono state le carte vincenti dei I Queli. Sono convinto che le sconfitte fanno sempre bene.
Per ultima la sfida con il Real Patollo che ha visto il ritorno di un nostro guerriero, un simbolo longobardo con cui l'anno scorso abbiamo condiviso tante gioie e successi, Luca!
Il Real Patollo ha corso, cavolo se a corso..chiedetelo ai miei cianchetti e alle mie garognole che il giorno dopo erano fuori uso. E' stata una bella partita giocata a viso aperto tra due squadre che hanno attaccato per tutta la partita. La differenza della Longobarda è stata nella qualità delle giocate: one/two molto rapidi, azioni avvolgenti e veloci, una grande qualità nel gioco di squadra.

Adesso pagelle!!! Farò riferimento all'ultima partita!

- Così: informato pochi istanti prima del fischio di inizio della defezione del Simy, si arma di tanta buona volontà e monta l'armatura da portiere.
Armatura Così: banderuola 4 venti in funzione di pennacchio, pauroso elmo vichingo con visibilità azzerata, sospensorio in bronzo sottratto alla statua di Pipino il Breve e, ai piedi, ferroni da stiro a carbonella di piombo fuso. Peso complessivo armatura: 4 quintali, 32 chili e 7 etti e mezzo.
Il nostro presidente dimostra di saper giocatore anche in porta: importanti alcuni suoi interventi di piede a tu per tu con gli attaccanti avversari. Sicuro. Prestante. Affidabile.
Simpatico il siparietto messo su prima dell'inizio della partita con il mister. Enzo, vedendolo vestito da portiere dice: "Ei Così almeno questa sera hai trovato il modo di giocare!"..
Mrz. Freezer, muro di ghiaccio,    9,5!
- Roberto: il duetto tutto in famiglia con Luca gli dà nuova linfa nei polmoni e nuovo estro nella mente. Bellissime azioni di prima con la partecipazione di tacchi, suole, piattoni, esterni, veroniche roboanti sulla fascia. Peccato la mira, un pochino annebbiata specialmente sotto porta. La squadra ha già predisposto, come fece con Manu in passato, una gita ai baracconi per destreggiarsi con i calci di rigore e con gli angoli miracolosi, in cambio lauti premi per lui (bottiglia di spumante acidognolo, magliettaccia tarocca di qualche strada di calcio, sciarpetta da ultras..).
X-MEN,      10-!
- Andri: si colloca nella zona più difficile e più delicata, la difesa, e applica l'antica arte dei lottatori di sumo per avvinghiarsi all'avversario e coprire tutti gli spiragli della porta. Il suo gioco è sempre diligente e ordinato e quando c'è da stincare (zampata negli stinchi) non si tira indietro. I suoi passaggi sembrano scivolare come palle di biliardo in buca (precisi e letali per gli avversari).
Nome di battaglia...AKEBONO,     9,5!
- Mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèr: il Griphus stadium è il suo torneo congeniale. Nel green trova la sua dimensione e regala al pubblico, compresa la sua donna (anche se al suo gol rimane impassibile), importanti giocate che delineano una forma fisico-mentale accattivante. Come una lumaca che si insinua nel campo di insalata, piano piano, zitto zitto, si fa trovare libero e pronto nell'area avversaria per stoppare un cross e girarlo in rete. Una freddezza che neanche i migliori attaccanti di tutti i tempi hanno avuto.
PETE SAMPRAS, il re del green    9,5!
- Lori: il più fisico della Longobarda. Insegue senza pietà nè compassione l'avversario per tutto il terreno di gioco e gli strappa il pallone come in quel gioco afgano, il buzkashi, dove lo scopo è quello di strappare la capra.
Il buzkashi, noto anche come "kokpar", è uno sport equestre tradizionale dell'Asia centrale ed è lo sport nazionale dell'Afghanistan e del Kazakistan. Il nome significa letteralmente "acchiappa la capra", ed è praticato su un grande campo, la cui lunghezza può variare da circa 400 m. alle dimensioni di un campo da calcio, da due squadre di chapandoz (cavalieri); tradizionalmente il gioco veniva praticato come "tutti contro tutti", ma poi venne riformato con la suddivisione in due squadre. Lo scopo dello scontro è quello di impadronirsi della carcassa di una capra (boz) e di lanciarla oltre a un segno di demarcazione o in una area definita; il gioco è sostanzialmente violento, nel senso che non esistono particolari regole, o quantomeno non esistono regole scritte: è concesso, ad esempio, colpire il cavaliere avversario o il suo cavallo con il frustino, spingersi e strattonarsi reciprocamente. Sono frequenti gravi infortuni causati dagli urti e dalle cadute da cavallo.
L'origine di questo gioco sembra risalire ai tempi della prima invasione dei Mongoli di Gengis Khan: si racconta che i prigionieri che venivano catturati in battaglia, venissero posti in mezzo ad uno spazio piuttosto vasto come oggetto di contenzioso da parte dei soldati; si aggiudicava il possesso del prigioniero, il cavaliere che riusciva ad afferrarlo dopo una sfrenata corsa a cavallo. Un tempo l'oggetto della violenta contesa era la mandria del nemico.
RAMBO III,  missione segreta al Griphus Stadium,    9,55!

- Luca: il suo ritorno, così improvviso, è una notizia dell'ultimo momento e tutte le principali testate giornalistiche sportive lo hanno osannato con questo titolo "La Longobarda punta in alto: si aggiudica il talento del Ponte Valleceppi!". Non fu mai così azzeccato un tale titolo: per lui sei gol, uno più bello dell'altro. Tanta qualità nelle giocate anche se, a stare alle sue dichiarazioni, non era riuscito a rompere il fiato. Fortuna che non lo aveva rotto, altrimenti cosa sarebbe successo??? L'intesa col gruppo rimane magnifica..sembra esser tornati un anno indietro dalla sua ultima presenza con la maglia tanto blasonata biancorossa..è come il ritorno di Ronaldo all'Inter nel lontano 2005.
FENOMENO,    10!

Amici longobardi,
in queste settimane si sono alternate parecchie partite alle quali non sono stato sempre presente.
Ricordo i Playoff dell'Opes dove siamo stati eleminati nel doppio confronto contro il Chiugiana. La Longobarda ha fatto, nonostante le sonore sconfitte, un ottimo allenamento. Tanta corsa e gioco di buona qualità.
Poi ricordo la partita contro il Bradbury dove la Longobarda si è imposta per 14 a 3. Da ricordare le cinquine di Luca e Lori.

Ringrazio il pubblico che contro il Real Patollo ha dato il massimo sia in campo che fuori (con l'ottima cena post-gara).
Continuate a seguirci e a combattere sempre al nostro fianco.

JUNTOS PODEMOS LONGOBARDI!


Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!

martedì 17 maggio 2016

OPES: intensa emozione


Amici longobardi,
è da tanto che ormai non scrivo sul blog. Di tempo ne è passato dall'ultima pagella ma non temete, ricordo per filo e per segno tutte le nostre imprese, come anche le nostre sconfitte.
Vi narro in breve le ultime tre partite disputate all'Opes.
1. Sinapsi  vs Longobarda 3-7
2. Longobarda vs Piazzale calcio a 5 6-0
3. Longobarda vs Brotherood 3-4
Tre partite, tre diversi modi di interpretarle. Emozioni, fatica, sudore..tutto in stile longobardo!
Come la Longobarda del grande Oronzo Canà, anche noi siamo destinati a soffrire ma, allo stesso tempo, a mettere in campo un grande cuore.

Il grande cuore ci ha permesso in tutte e tre le partite di far emergere il fattore in più: contro Sinapsi, dopo le vacanze pasquali, eravamo in condizioni fisiche pietose e solo una prova di coraggio, anche se contro i penultimi della classe, ci ha permesso di portare a casa tre punti preziosi per il morale e la classifica; contro Piazzale calcio a 5, reduci dalle ruggini che avevano condito la partita di andata, abbiamo mantenuto la giusta calma (nonostante le scene abbastanza imbarazzanti messe in mostra da alcuni giocatori avversari). Abbiamo fatto una partita eccezionale da un punto di vista tecnico-tattico non lasciando nessuno spazio agli avversari. Li abbiamo costretti a sbattere contro il nostro muro senza lasciargli la possibilità di creare pericoli. Anche gli attaccanti, in primis Lori, si sono sacrificati per il bene della squadra. Questa partita rimarrà come un esempio di sacrificio, coraggio e solidarietà; passiamo ora alla descrizione del terzo match, quello contro il Brotherood. Sulla carta il Brotherood era un avversario tosto, che ha saputo compiere importanti imprese durante il campionato contro avversari di alto livello. L'unico ricordo che avevamo noi di questa squadra era quello di una serata gelida di metà gennaio nella fossa di Casaglia, quando le armate longobarde strapparono un importante pareggio (3-3). Ricordo ancora che giocammo vestiti: sotto la divisa avevamo tute di lana, beriole per coprire le nostre teste e guanti per scaldare le nostre mani. Era sembrata una squadra normale, sportiva. Purtroppo però il mondo del calcio a 5, ebbene si anche il mondo del calcio a 5, porta con sè episodi strani destinati a passare nella storia: prima del calcio di inizio un dirigente dell'altra squadra ha chiesto ad alcuni dei nostri giocatori di lasciarli vincere senza troppi problemi. Non c'è bisogno di commentare questo episodio e forse non troverei neanche le parole adatte, posso solo dire che appena ne sono venuto a conoscenza ho urlato "LA LONGOBARDA GIOCA SOLO PER VINCERE!". Vi assicuro che anche se abbiamo perso, abbiamo dato il sangue in campo. Abbiamo corso e creato azioni da gol per quasi tutta la partita. Gli unici problemi sono arrivati dal portiere loro che ha reso vana qualsiasi nostra azione offensiva e i nostri 5 minuti di black out difensivo che hanno regalato 2 gol agli avversari.
Per il resto non posso recriminare nulla alla Longobarda.
 
La Longobarda ha chiuso la sua prima avventura al campionato Opes in sesta posizione: 40 punti, 13 vittorie, 1 pareggio, 10 sconfitte (almeno 5 da cojoni), gol fatti 134, gol subìti 101, differenza reti 33.
Il nostro miglior marcatore è stato il bomber Lorenzo che ha chiuso il campionato con 34 reti (ottava posizione della classifica marcatori).
La Longobarda ha fatto un ottimo test e secondo me, nonostante almeno 5 partite le abbiamo regalate, siamo stati all'altezza della situazione. Ci siamo confrontati con squadre nettamente più organizzate di noi e con maggiore esperienza, questo però non ci ha intimoriti anzi ha tirato fuori il nostro carattere.
Ora scrivo un pagellone finale per ognuno dei componenti della gloriosa Longobarda! 


- Simy: tranne nella fase centrale del campionato (stop di un mese per lui), quando sembrava che stesse per morire da un momento all'altro, ha dato sempre il suo valido contributo. Ha messo sempre la sua manona, anche in situazioni scomode. A questo proposito ricordo la sua uscita kamikaze ma pulita nella palestra dell'Olmo dove, come un gattone che deve grattarsi la schiena, si è gettato per tutta la sua lunghezza sotto alle gambe dell'avversario intercettando il pallone.
Questo anno è cresciuto anche lui insieme alla squadra.
Come direbbe il grande giornalista Mosca "come lancia il simy.." 
HIGHLANDER,   9,5!
- Roberto: molti avversari lo cercano ancora sulla fascia dove ha lasciato il solco. Ha arato come una coppia di buoi nelle campagne di brufa di inizio '900. Ma il suo arare è stata una poesia, perché sembre abbinato ad una tecnica sopraffina. Pendolo inarrestabile ma anche castigatore indomito: stupendo il suo gol sotto all'incrocio a casaglia contro il casaglia. E più volte ha riproposto questa soluzione mostrando più precisione, sembra strano ma è vero, da lontano che da vicino.
ARATRO PIUMATO, 9,5!

- Andri: la sua crescita tecnico-tattica è stata sorprendente. Chi lo ha visto giocare agli albori della sua esperienza longobarda oggi non lo riconoscerebbe. Ha saputo dare il suo contributo in tutte le partite, cercando più volte il tiro che lo ha reso celebre, il famoso tiro piazzato a giro sotto all'incrocio.
Il famoso tiro che tanti nel mondo del calcio a 5 provano ma senza risultati. Invece lui ci ha inondati di emozioni.
CAN GUASTO, 9,5!

 - Cosi: il presidente piano piano ha fatto la fine del capitano.. Panchina lunga. Non per demerito però, anzi tutte le partite in cui ha giocato ha dimostrato di essere tarato bene per la difficoltà del campionato. Storica la sua strenua difesa contro il Casaglia, nonostante l'infortunio alla gamba. Ha dimostrato che il detto "presidente vecchio fa buon brodo" è più attuale che mai!
PALIZZATA,  9,5!

Mèèèèèèèèr: con umiltà e grande cuore ha fatto sentire sempre la sua presenza alla squadra, nonostante spesso non ha giocato. Quando la maglia numero 6 è stata vestita ha dimostrato una autentica predilezione per il gioco ordinato e  semplice ma anche per quell'estro geniale che solo il mèèèèèèèèèèèèèr sa dare con i suoi gol.
GIUCAS CASELLA,   9,5!

Edu: autentico Johan Cruijff longobardo, dai suoi piedi partono tutte le principali azioni. Tocca più palloni lui di tutti i giocatori dell'Opes girone Perugia e Todi-Marsciano messi insieme. Anche lui è cresciuto insieme alla squadra, e non è mai mancato nel dare consigli e incoraggiamenti ai suoi compagni, anche nei momenti più duri. Nella storia rimarranno i suoi dribbling incalzanti e i suoi passaggi penetranti messi in mostra in qualsiasi occasione.
O' PROFESSORE,  9,5!

Lori: bomber indiscusso che conferma il suo ruolo di lanciatore di missili Cruiser. Alla fine dell'anno saranno molte le squadre a temere il suo destro bionico, sapientemente allenato in natura tra boschi e sterpaglie nella Montebello ruspante. Nella mia mente, come nella storia longobarda, rimarrà impressa l'immagine dell'oggetto volante non identificato lanciato contro il Casaglia a 4 minuti dal termine. Quel gol farà entrare nella storia la Longobarda, a cui sarà dedicato anche un titolo di giornale "Impresa della Longobarda".
ISPETTORE GADGET,  9,5!

Manu: potremmo definirlo il delinquente della Longobarda, il ragazzo cattivo, colui che è riuscito a farsi espellere per rissa provocata e continuata. Ma il fatto grave è che non ha mai portato le paste alla corte biancorossa. Il tribunale longobardo sta valutando la duplice punizione da impartire. In questi giorni avremo il verdetto. Ma adesso parliamo di calcio giocato: Manu ha regalato sprazzi di funambolismo in campo roteando come una trottola nella sua miglior performance, la veronica. E soprattutto ci ha regalato grandi gol..memorabile la sua partita di andata contro il Chiugiana quando guidò la rimonta longobarda!
NERO PERUGINO, intenso e fondente,  9,5!

Mister David & Enzo: si sono dati il cambio a inizio stagione. Di conseguenza se la forma fisica della squadra ha avuto qualche problema è da attribuire alla mala preparazione estiva che ci fece fare il nostro vecchio mister. Fortunatamente però, tranne rari casi di ingozzamento festivo, il fisico longobardo è apparso resistente. La scalata al successo del tifoso/dirigente e ora allenatore del team Enzo è stata importante a livello tecnico tattico: storiche le sue invasioni di campo contro il Chiugiana e contro i primi della classe per andare contro all'arbitro e far valere le ragioni longobarde ricordando un po' Gigi Simoni in Juve-Inter del '98 o Carletto Mazzone in corsa sfrenata sotto alla curva dei tifosi atalantini.
Sicuramente, a fine campionato, possiamo dire che il nostro allenatore ci ha spremuti come una spugna facendoci dare il massimo in tutte le occasioni.
DI FRANCESCO, ci ha portato ai playoff...9,5!

Tifoseria: la tifoseria è stata strepitosa! Una intera stagione invernale accanto alla squadra, anche con il gelo che penetrava le ossa. Le panchine del pallon de la Chiugiana hanno ormai la loro impronta ben piantata. Che altro dire...grazie! Grazie dalla società, dai giocatori, dal presidente, dal capitano..grazie perché nessuno vi paga, come fanno i grandi club in serie A, noi abbiamo il vostro calore gratuitamente.
ENEL ENERGIA,    10 E LODE!

Inoltre da Capitano, vorrei ringraziare tutti i giocatori per il loro comportamento. Tante volte avremmo potuto menar le mani per rispondere alle provocazioni ma non lo abbiamo fatto. Ci siamo sempre comportati onestamente e tra di noi non sono mai volate parole pesanti. Questa è la Longobarda!


JUNTOS PODEMOS!


Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!

mercoledì 23 marzo 2016

La battaglia dell'Olmo!

Longobardi,

la battaglia di Olmo nome in codice operazione Colomba Pasquale, fu una grande offensiva longobarda avvenuta tra il 20 e il 22 marzo. Fu una delle più violente e sanguinose battaglie di tutto il fronte della corcianese; i diari dei soldati al fronte ricordano che l'offensiva ebbe inizio all'incirca alle ore 21,30 del 21 marzo terminando poi dopo una cinquantina di minuti. Lo scenario vide contrapposti da una parte l'esercito longobardo capitanato dal Fefy e dall'altra il Deportivo la Carogna guidato sapientemente da Bobo. Olmo costituì un punto di svolta cruciale della guerra in quanto segnò il momento in cui il peso principale delle operazioni nel fronte corcianese passò nelle mani longobarde, facendo svanire le concrete possibilità di raggiungimento in classifica da parte del Deportivo la Carogna.
Questa spaventosa battaglia divenne una sacra leggenda, sinonimo di forza, eroismo e sofferenza, i cui effetti e ricordi perdurano ancora oggi; fu la più lunga battaglia di ogni tempo, coinvolse gli otto quarti delle armate longobarde, e benché nella storia, ci siano state battaglie anche più cruente, Olmo detiene probabilmente, il non invidiabile primato di campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro. Il fatto d'armi che più si avvicina all'Olmo fu la battaglia di Chiugiana contro il Casaglia e la prima battaglia d'indipendenza longobarda contro l'Atletico disagio. All'Olmo lo scopo dell'offensiva biancorossa fu quello di "dissanguare goccia a goccia" l'esercito avversario. Lo scopo era quello di convogliare il maggior numero di truppe nemiche in un solo settore, per poi colpirlo con la massima potenza possibile con il violento impiego di artiglieria, in modo da infliggergli il maggior numero di perdite possibile. E così è stato!
La paura della Longobarda di venire raggiunta in classifica, in caso di conflitta, dal Deportivo la Carogna e trovarsi impatanata in una nuova disastrosa ritirata, fece crescere nelle file dei suoi ufficiali – ser Andri e sua egregità Rob - la stima nella teoria dell'attacco a oltranza in base alla quale: «se il nemico osava prendere l'iniziativa anche per un solo istante, ogni pollice di terreno doveva essere difeso fino alla morte e, se perduto riconquistato con un contrattacco immediato anche se inopportuno». I comandi longobardi fecero pieno affidamento su questa teoria, ritenendo inizialmente inutili e superflue anche le armi di cui l'esercito del Deportivo dell'epoca faceva già ampio uso, come l'artiglieria pesante a supporto della fanteria e l'uso manovrato delle mitragliatrici
La Longobarda, in una lotta corpo a corpo su spazi stretti, come fanti in trincea, ha spazzato via l'esercito nemico dopo una estenuante battaglia.


Questo successo entrerà nella memoria di tutti coloro che hanno assistito, con i loro binocoli o monocoli, dalle alture soprastanti il campo di battaglia. I testimoni ricordano grida di orrore da parte dei due eserciti intervallate da urla di giubilo da entrambe le parti (a seconda di chi andava a segno con i propri colpi di artiglieria).


L'esercito longobardo rimane PROVINCIALE, ma consapevole di volersi tener stretta la classifica finora sudata.


Dalla pianura dell'Olmo è tutto: Longobarda batte Deportivo la Carogna 11 a 9!


Pagelle:

- Simy:  in più di una occasione regge da solo la difesa e si distende per allontanare le bombe gettate nella sua trincea. Plasticità e tranquillità, ne è un esempio la parata decisiva nel finale quando l'obice avversario lascia partire un proiettile indirizzato proprio dentro alla sua trincea. E lui.. Zac! Con una manata, come fosse la cosa più tranquilla del mondo allontana il pericolo.
GUARDIA SVIZZERA, 8,5!

- Roberto: il ruolo di staffetta che gli è stato dato dagli alti comandi viene svolto a perfezione: corre da una parte all'altra del campo di battaglia portando con sé messaggi che uniscano i vari reparti longobardi. E all'occorrenza non si fa mancare qualche incursione in territorio nemico per lanciare bombe a mano. Alla fine della battaglia uscirà dal campo stremato ma contento come un bambino.. Suo il colpo che garantirà la vittoria finale!
NESCAFFÈ, INTENSAMENTE VERO,  9,5!

- Cosi: sono lontani ormai quei tempi in cui il nostro caporalmaggiore sedeva sulle retrovie con una chiappa ingessata (causa un proiettile nemico). Si mischia nella fanghiglia più putrida e difende, a colpi di baglionetta, la sua posizione senza regalare nulla al nemico. Accoglie gli insegnamenti di tanti generali che in passato ci addestrarono alla battaglia e, in situazioni di pericolo, spazza lontano ogni tipo di insidia.
N'NÈ. VERGOGNA,  9,25!

- Manu: scambiato dagli avversari in soldato proveniente dalle colonie del Maghreb, fa un gran mischione in mezzo al campo. Regala alla sua squadra dei bei pezzi d'autore, specialmente nel lancio di bombe a mano, una in particolare si infilerà proprio sotto le palizzate che reggevano la trincea nemica. Lotta e, come il cugino Cosimo, si rotola nel fango e prende a zampate il suo diretto avversario, conosciuto anche con il nome l'serpe.
ZUAVO,  9!

Edu: addetto al telefono per le comunicazioni in trincea e nelle retrovie Essendo la trincea lunga svariati chilometri, porta i fili ai vari snodi e mette in comunicazione tutto l'esercito longobardo. Come la staffetta che porta i messaggi, anche il suo ruolo è fondamentale perché permette a tutti i combattenti e non solo di essere vigili e concentrati, pronti per qualsiasi attacco o cambio di posizione sul campo.
Corre e riesce in breve tempo a srotolare questa enorme ragnatela di cavi telefonici e, grazie anche al suo lavoro, la Longobarda arriverà alla vittoria.
GUGLIELMO MARCONI,  9,5!

Andrea: fante di vocazione, bombardiere per esigenza! Suo è il colpo che fa barcollare il nemico nel finale della battaglia. Più volte aveva tenuto in allerta la difesa avversaria con le sue incursioni alla baionetta! Riesce a dire la sua anche nel mezzo della burrasca e del polverone recuperando in più occasioni l'importante bomba pallone che sembrava persa.
Medaglia d'oro al valore per essersi distinto sul campo di battaglia e aver mantenuto lucidità e destrezza. 
MARCO TARDELLI, SPAGNA '82,   9,15!

Lori: cosa dire? Non spreca nulla in una battaglia in cui si è sprecato molto. Ogni bomba che passa per i suoi piedi viene restituita all'avversario con potenza centuplicata ma precisa per colpire gli obiettivi strategici del nemico.
Verso la fine della battaglia fa quello che può essere considerato un colpo decisivo: crea il varco alla nostra staffetta Roberto per lanciare una bomba che distruggerà definitivamente il quartier generale nemico.
ANDREA HOFER, IL TIROLESE CHE SFIDò NAPOLEONE,   9,5!


Allenatore/Dirigente Enzo, Nicola e Mèèèèèèèèèèr: decisi, impavidi, sicuri nelle scelte. Sembrano il Bep Guardiola di Barcellona, anche se il loro stipendio è pagato solo in forti emozioni. 
Urlano indicazioni, lottando insieme ai loro soldati, fianco a fianco, attaccati alla trincea. 
A fine battaglia saranno scossi come se avessero combattuto.
ANNIBALE BARCA,   9!


Un ringraziamento va, come al solito, alla tifoseria. Dalle alture sopra la trincea ci ha guidati con le sue urla e il loro entusiasmo è stato per noi vitale. Grazie di cuore!
10!


Il riscaldamento pre battaglia già faceva intravvedere la nostra vittoria! 


JUNTOS PODEMOS!



Forza Longobarda!




Il vostro Capitano!


Un ringraziamento alla tifoseria

lunedì 21 marzo 2016

Il brivido corre sullo scarpone!

Longobardi, 


In una serata in cui erano stati allertati i servizi segreti di mezzo mondo e le migliori squadre speciali di combattenti,  per sventare possibili invasioni di campo delle tifose e possibili colpi di testa in campo, la Longobarda ha cercato di dare filo da torcere ai secondi della classe.
Ha cercato ma senza riuscirci troppo. O meglio, la Longobarda ha creato, creato molto ma il portiere avversario, sosia del portiere gigantesco di holly benjana memoria, ha reso vani quasi tutti i tentativi.
Questa partita, visto lo spettacolo pietoso messo in mostra nella sfida di andata da parte del chiugiana, si prospettava rischiosa, cattiva e piena di tutte quelle brutte cose che il calcetto di periferia a volte regala. Devo dire invece che è stata una partita, dal punto di vista calcistico corretta. 
La più grande soddisfazione arriva nella seconda parte del match quando il meeeeeeeeeeer segna!! Il chiugiana, intento a dire continuamente "questi bisogna lasciarli a zero" ha dovuto cambiare i programmi della propria serata. La Longobarda ha esultato come dopo un gol decisivo, e decisivo è stato perché ha mostrato a tutti che la Longobarda ha un gran cuore! Lotta fino all'ultimo anche se sotto di 8 gol.
Continuiamo così fino alla fine del campionato, oramai mancano solo 4 giornate e saranno di fuoco! 

Siamo una PROVINCIALE! 

Dal campo esterno di chiugiana, a meno 10 gradi di temperatura, la Longobarda esce sconfitta 10 a 2 contro il chiugiana.  A te la linea! 


E ADESSO LE PAGELLE:

- Simy: la sua sfida personale con il Chiugiana riprende da dove era finita: all'andata parò tre tiri liberi e, anche questa volta, ha ipnotizzato i tiratori chiugianesi inducendoli all'errore per ben due volte. Due voli da autentico gatto che lo confermano, come il buon vecchio Francesco Toldo dei tempi d'oro,  paratiriliberi. Tante urla, forse troppe, per svegliare il pacchetto difensivo..
TEMERARIO, 9!
- Cosimo: nonostante a fiato e gambe abbia pochi minuti visto il lungo stop, la sua partita tranquillizza la Longobarda in ottica playoff. Torna a guidare la difesa con tatticismo e un pizzico di cannavarismo incallito. Stare attaccati al capocannoniere del torneo non è cosa da tutti i giorni, e fermarlo è cosa ancor più ardua. Ma lui ci prova e spesso ci riesce!
VETERANO,  9!
- Andrea: partita lucida la sua, fatta di corsa e tanto senso tattico alla Bruce Harper della Muppets. Ingaggia duelli corpo a corpo con i suoi diretti avversari e mette il piedino lì, dove può stoppare l'azione nemica. Si prende ingiustamente gli "urloni" di 3/5 della squadra ma non si abbatte, anzi rientra in campo più carico che mai.
CONAN IL BARBARO,  9!
- Manu: e Manu va, lungo la fascia..e Manu va sulla linea difensiva..e Manu prova a tirare un tiro libero..e Manu cerca di creare azione offensive.. Tanta corsa e pressing in tutte le zone del campo: parte difensore e si ritrova a fluidificare come Vincent Candelà, lo metti a centrocampo e picchia come Paul Gascoigne, lo metti in attacco e diventa come Ciccio Graziani.
CAVALLO PAZZO,   9!
- Mèèèèèèèèèèèèèèr: le sue apparizioni sono sporadiche ma, nonostante questo, riesce sempre a dare il suo contributo in polmoni freschi e in gol. Infatti, suo è il gol che fa saltare i nervi al Chiugiana perché rovina il loro piano di lasciarci a 0. Cari chiugianesi, vi presento il mèèèèèèèèèèèèr, colui che bucò tutti i migliori portieri di ogni campionato con finte da far sedere e cucchiai. Lunedì non ha fatto altro che confermarsi!
AMMAZZAPORTIERI,  9,5!
- Edu: situato in mezzo al campo con il solo compito di danzare sul pallone e illuminare la partita con i suoi colpi di genio, sembra Piddu di Bomber. Non per la sua prestazione, sempre ad alti livelli nonostante le sue gambe ormai inizino a sentire la stanchezza, ma per la grande qualità di incassatore. Come Piddu, infatti, incassa tanti e brutti colpi ma resiste!
Il resto è solo classe.
CLASSE A, IN TUTTE LE CONCESSIONARIE LONGOBARDE DI PERUGIA E PROVINCIA,  9!
- Lori: confessa di volersi piazzare in linea difensiva per picchiare meglio e per ridare al 6 ciò che è del 6 (ricordate la frase evangelica "ridate a Cesare ciò che è di Cesare"?)..cioè restituire gentilmente lo stinco perso nella partita precedente. Tutto questo accompagnato da una gustosa frase di condimento "non l'ho fatto apposta, siamo qui per divertirci"..e Lori avrà il suo momento di gloria quando al minuto 35 del match farà partire un freccia rossa dal binario destro verso l'angolino, il portiere potrà solo guardare e rosicare.
ALTA VELOCITà,   9,5!


Allenatore/dirigente Enzo: da questa tribuna approfitto per dire quanto sono orgoglioso di essere cresciuto con i suoi valori! E' vero, siamo fumini entrambi, ma prendiamo fuoco solo quando davanti a noi si presenta una ingiustizia. A differenza della controparte avversaria dove l'allenatore non ha fatto altro che parlare e lamentarsi, come il figlio, in qualsiasi momento, nonostante avessero 8 gol di vantaggio.
SEMPRE PRESENTE,   9!
Un ringraziamento speciale va al pubblico che è accorso numeroso a tirare due berci al Chiugiana (la ferita della partita di andata era viva anche nelle nostre supporter cresciute, come noi, con una certa etica del calcetto). Giocare all'aperto per noi giocatori è stato meglio ma per le nostre supporter, visto il gelo presente alla Chiugiana, è stato drammatico. Scene da apocalisse: tutte sedute fuori dalla rete con doppi giacconi, con montoni sopra le gambe stile coperta, beriole..per questo il grazie vale doppio, anzi triplo!
SE VINCI SE PERDI PUOI STAR SICURO CHE, PRENDO LA BERIOLA E VENGO DA TE!   10 E LODE!

Longobardi, d'ora in avanti avremo partite importanti per consolidare la nostra sesta posizione. Avanti così!

JUNTOS PODEMOS!



Forza Longobarda!





Il vostro Capitano!



GLI ULTRAS LONGOBARDI

GLI ULTRAS LONGOBARDI