ritorno, dopo un po' di tempo, a scrivere le pagelle della nostra beneamata Longobarda.
Sono in arretrato con due tre partite: proverò a raccontarvi le ultime due per poi passare, con un racconto più pirotecnico, alla vittoria di ieri sera.
La Longobarda ha affrontato due vecchie conoscenze dell'Opes Umbria, Scegli me pubblicità e il Casaglia. La prima partita, terminata con il risultato di 4 a 1 per i biancorossi, non è stata entusiasmante. Nonostante la Longobarda, per la prima volta nella storia, sia stata filmata da un operatore dell'Opes non ha brillato. Forse c'era mancanza di stimoli, forse si era poco concentrati e forse la pancia, dopo la vittoria della Training Cup di Azza, era troppo piena. Fatto sta che i biancorossi sono apparsi un po' confusi in campo: black out difensivi, passaggi sbagliati, poco gioco di squadra.
Contro il Casaglia invece, la squadra ha mostrato un grande spirito di gruppo: belle azioni corali, affiatamento, umiltà. Quello che ha deciso la partita, persa per 7 a 5, è stato un frammento di 7 minuti in prossimità della fine del primo tempo. In questo frammento la squadra ha perso la concentrazione ed ha subìto 3 gol. Gli episodi poi non sono stati a nostro favore, soprattutto nel primo tempo.
Che altro dire, bella prestazione e bella sportività con l'altra squadra e con il nostro amico Luca.
E adesso arriviamo a parlare della vittoria tanto inaspettata contro gli Arancia. Tanto inaspettata perché i biancorossi sono scesi in campo senza difesa, orfani del presidente Così e del buon Rob. Ma, come spesso accade, nei momenti di maggiore difficoltà bisogna tirare fuori i denti e gli artigli.
Da buoni perugini ingrifati i longobardi sono scesi in campo convinti dei propri mezzi e hanno dato tutto quello che avevano nei polmoni, nelle gambe e soprattutto nel cuore.
Questa vittoria mi riporta alla mente l'ultima finale di
Coppa Libertadores, dove si sono affrontati l'Atletico Nacional e
l'Indipendiente del Valle.
In quell'occasione, come in questa, ci sono alcune curiosità su cui soffermarsi:
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEgH9mFgfre8p9KruALPWgDCQXaOsLQXzQ8dJAB7TwQBKWomq8dMzh5me9YZcVsb30ckBu1cMyochA6d6i4LoOD_LX7d17MNWomSiHlrBaTWbPjGyVs8prnoX4RzVKeAnaCGZNP5SE9otj2XuRW_lbGkrCrirZHfK86fW1xb=s0-d-e1-ft)
1. Arancia e Longobarda, come Independiente del Valle e Atlético Nacional, si affrontano per la prima volta nella loro storia in un torneo ufficiale.
2. Arancia come L'Independiente del Valle è il terzo club ecuadoriano ad arrivare nel campionato Opes.
3. Dopo 14 anni torna a Chiugiana una squadra senza alcun titolo nazionale: prima dell'Arancia è toccato a Scegli me pubblicità nel 2015 e poi ai connazionali del Deportivo la Carogna nel 2016.
4. La Longobarda è il primo club vincitore della blasonata Azza Training Cup a tornare a Chiugiana dopo l'estate scorsa, quando il Chiugiana si impose nel doppio confronto nel secondo turno dei playoff.
5. L'Arancia è l'unica squadra dell'Equador ad aver ottenuto una vittoria nel pallone del Cus.
6. L'ultima volta che si erano incontrate una squadra ecuadoriana e una perugina fu nella Copa de Case Arse nel 2001.
7. Il miglior marcatore dell'Arancia, Luis Alcides, non fa parte dei titolari della nazionale ecuadoriana pur essendo uno dei maggiori talenti del paese.
8. Il portiere dell'Arancia gioca senza guanti ma, a partita finita, ti saluta coi guanti.
9. La Longobarda va a segno con 4 giocatori diversi.
10. La Longobarda, come l'Atletico Nacional, si è aggiudicata il match!
La Longobarda, ancora una volta, ha dimostrato di essere un gruppo affiatato dove al motto "chi gioca, gioca" si sta tutti uniti ad incitarsi.
Siamo provinciali e per questo non dobbiamo montarci la testa, rimane il fatto però che insieme possiamo tutto!
Dallo stadio Olimpico Atahualpa di Quitiana..Longobarda batte Arancia per 4 a 3! A te la linea Sandro!
Simy: abituato al clima caliente della Bombonera di Buenos Aires, sotto il pallone dell'Atahaulpa di Quitiana non si emoziona nè si scompone. Mantiene salda la concentrazione, anche nei momenti più difficili della partita quando dagli spalti arrivano rotoli di cartaigienica e in campo fioccano missili terra aria. Bercia e incita i suoi compagni a mantenere i nervi saldi e a non distrarsi. Il risultato finale deve molto ai suoi voli plastici e ai suoi scivoloni in mezzo alle gambe avversarie: storica una sua parata in uscita/scivolata dove ferma la palla tra le gambe. Il calcio sudamericano è il suo pane quotidiano..
FRANCO ARMANI, 9,5!
Lorenzo: la statua al centro della difesa longobarda rappresenta, come nella Fontana di Trevi, Oceano. La personificazione di un immenso fiume che scorre attorno a Quitiana da cui derivano tutti i corsi d'acqua, difensivi e offensivi. Oceano era il figlio di Cielo Cosìì e Vesta Rob e da loro imparò a regola d'arte ogni furbizia e tattica difensiva. Il capello di Oceano è simbolo di saggezza e potere e il suo cavallo imbizzarrito simboleggia la forza violenta del mare, quella che si è abbattuta sul malcapitato portiere avversario in più di una occasione. Dopo vari tentativi, Oceano esploderà con un fendente alle spalle dell'estremo difensore Arancese.
FELIPE AGUILAR, 9,5!
Andrea:
in una partita in cui la foga dell'una e dell'altra parte rischiavano
di trasformare il gioco in un mischione da campetto di periferia, riesce
a mettere ordine come Mary Poppins in casa Banks. Proprio come la
governante tutto fare, va a mettere mani e piedi in zone alquanto
malfamate del campo e riesce a ripulirle, altro che il Folletto! Animato
dal suo motto "Chi ben comincia è a metà dell'opera", e sotto la
colonna sonora di "un poco di zucchero" si rimbocca le mani, anzi i
piedi, e diventa il nemico numero uno dei più dotati fisicamente
giocatori dell'Arancia. In quell'occasione, come in questa, ci sono alcune curiosità su cui soffermarsi:
1. Arancia e Longobarda, come Independiente del Valle e Atlético Nacional, si affrontano per la prima volta nella loro storia in un torneo ufficiale.
3. Dopo 14 anni torna a Chiugiana una squadra senza alcun titolo nazionale: prima dell'Arancia è toccato a Scegli me pubblicità nel 2015 e poi ai connazionali del Deportivo la Carogna nel 2016.
4. La Longobarda è il primo club vincitore della blasonata Azza Training Cup a tornare a Chiugiana dopo l'estate scorsa, quando il Chiugiana si impose nel doppio confronto nel secondo turno dei playoff.
5. L'Arancia è l'unica squadra dell'Equador ad aver ottenuto una vittoria nel pallone del Cus.
6. L'ultima volta che si erano incontrate una squadra ecuadoriana e una perugina fu nella Copa de Case Arse nel 2001.
7. Il miglior marcatore dell'Arancia, Luis Alcides, non fa parte dei titolari della nazionale ecuadoriana pur essendo uno dei maggiori talenti del paese.
8. Il portiere dell'Arancia gioca senza guanti ma, a partita finita, ti saluta coi guanti.
9. La Longobarda va a segno con 4 giocatori diversi.
10. La Longobarda, come l'Atletico Nacional, si è aggiudicata il match!
La Longobarda, ancora una volta, ha dimostrato di essere un gruppo affiatato dove al motto "chi gioca, gioca" si sta tutti uniti ad incitarsi.
Siamo provinciali e per questo non dobbiamo montarci la testa, rimane il fatto però che insieme possiamo tutto!
Dallo stadio Olimpico Atahualpa di Quitiana..Longobarda batte Arancia per 4 a 3! A te la linea Sandro!
Simy: abituato al clima caliente della Bombonera di Buenos Aires, sotto il pallone dell'Atahaulpa di Quitiana non si emoziona nè si scompone. Mantiene salda la concentrazione, anche nei momenti più difficili della partita quando dagli spalti arrivano rotoli di cartaigienica e in campo fioccano missili terra aria. Bercia e incita i suoi compagni a mantenere i nervi saldi e a non distrarsi. Il risultato finale deve molto ai suoi voli plastici e ai suoi scivoloni in mezzo alle gambe avversarie: storica una sua parata in uscita/scivolata dove ferma la palla tra le gambe. Il calcio sudamericano è il suo pane quotidiano..
FRANCO ARMANI, 9,5!
Lorenzo: la statua al centro della difesa longobarda rappresenta, come nella Fontana di Trevi, Oceano. La personificazione di un immenso fiume che scorre attorno a Quitiana da cui derivano tutti i corsi d'acqua, difensivi e offensivi. Oceano era il figlio di Cielo Cosìì e Vesta Rob e da loro imparò a regola d'arte ogni furbizia e tattica difensiva. Il capello di Oceano è simbolo di saggezza e potere e il suo cavallo imbizzarrito simboleggia la forza violenta del mare, quella che si è abbattuta sul malcapitato portiere avversario in più di una occasione. Dopo vari tentativi, Oceano esploderà con un fendente alle spalle dell'estremo difensore Arancese.
FELIPE AGUILAR, 9,5!
SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALID OSO... DANIEL BOCANEGRA, 8,5!
Manu: se non fosse per il colore della divisa potrebbe essere scambiato per un componente dell'Equador..sdniccolato come pochi altri e sempre pericoloso palla al piede. Come da qualche mese a questa parte rientra nel tabellino dei marcatori, ma ormai non ci stupiamo più, è il vero bomber longobardo!
EZEQUIEL RESCALDANI, 8,5!
Egreeeeeegio:
una prova egreeeeeeegia per il diamante de case arse che illumina la
serata con qualche colpo dei suoi. Come uno scoglio artificiale del
porto di Fano (di fronte alla mensa del Pescatore), ricopre il ruolo di
scoglio difensivo sulla fascia sinistra, dove si infrangono tutti i
tentativi di mareggiata avversaria. E, come uno zappatore di S.Enea,
spinge a fondo l'aratro sul sintetico usurato di Quitiana, smuovendo
terreno, semi e tutto il resto..anche qualche cianchetto!
FARID DìAZ, 8,5!
Giova:
come la statua della libertà che tiene alta la fiaccola, lui tiene alta
la bandiera della Longobarda (e anche la palla biancorossa),
permettendo alla squadra di salire e rendersi pericolosa. Fisicamente
lotta come un cinghiale con cui vogliono fare lo spezzatino e dimostra
agli avversari che probabilmente saranno loro a finire in pentola: fa
reparto da solo e da buon cuoco, mescola il tegame con i suoi avversari a
fuoco lento. La sua stazza fisica gli permette di volare elasticamente e
tentare due mezze rovesciate, uscite per un pelo di gnu.
MIGUEL BORJA, 9,5!
Edo:
la sua è una samba permanente..contrasta, recupera palloni, riparte in
velocità, imposta il gioco, dribbla, e fa gol! Come Topolino nel film
Disney "Fantasia", dirige il valzer, il tango e il cià cià cià che la
squadra mette in atto e si mette in evidenza come maestro d'orchestra.
Con la "Toccata e fuga in Re minore" gli avversari dell'Arancia lo
stanno ancora cercando, ma dove lo cercano ormai è già passato lasciando
disastri all'erbetta e al raccolto. Il suo gol, che dà la vittoria ai
biancorossi, nasce proprio sulla scia della "Toccata e fuga in Re
minore" durante una situazione di calcio da fermo: si insinua
improvvisamente e di corsa nel cuore dell'aria avversaria e riceve la
palla sul suo piattone sinistro..non può sbagliare..e non lo fa!
MACNELLY TORRES, 9,5!
JUNTOS PODEMOS!
FORZA LONGOBARDA!
Il vostro Capitano!