venerdì 11 dicembre 2015

"In campo come nella vita"

Legge di Nereo Rocco: 
"In campo come nella vita"




Longobardi,

sono pronto per le consuete pagelle della partita ma prima vorrei spiegarvi perché ho scritto la frase del grande allenatore Nereo Rocco. Per me, ma come per tutta la Longobarda, giocare a calcetto è sempre stato un modo per stare insieme tra amici e divertirci. Purtroppo però la dura realtà di questi tornei, dove alcune squadre sono costruite per vincere e quindi al loro interno può militarci chiunque, mi lascia basito.
E il mio pensiero torna a qualche anno fa, quando nella Longobarda militava uno dei più forti giocatori che abbia mai visto vestire la maglia biancorossa, Alberto. Il problema però è che il giocatore in questione scatenava una rissa in ogni partita, quindi dei suoi gol non ce ne facevamo niente perché perdevamo il senso del nostro stare insieme. E il senso del nostro stare insieme non può comprarlo nessun giocatore, neanche il più forte di tutto il mondo. 

Voi vi potreste chiedere..ma perché il Capitano fa tutto questo cappello prima di scrivere le pagelle?

Fareste bene a chiedervelo. E io ve lo spiego. L'altra sera abbiamo giocato contro il Chiugiana. Squadra sicuramente forte, formata da ottimi elementi da un punto di vista tecnico-tattico .. il problema però è che, come dicevo poco sopra, e ne ho avuto conferma parlando con il loro portiere durante la gara, quando si costruiscono le squadre per vincere si vanno a prendere anche soggetti poco inclini alla logica del giocare per divertirsi. 

La partita è stata un autentico rodeo: botte, spinte, insulti..e per la prima volta ho visto un giocatore avversario intimidire (con un finto pestone) il nostro Manu mentre si accingeva a tirare il tiro libero. 

Forse io sono un illuso a sentirmi ancora un Don Chisciotte, un cavaliere romantico, che sogna un modo diverso di giocare a pallone e dello stare insieme..tanto che poi quando giochiamo contro squadre del genere abbiamo una forte reazione provocata dal senso di giustizia radicato in ognuno di noi. 

Ma adesso basta, adesso vi racconto per filo e per segno come è andata la partita di lunedì sera:
il Chiugiana è sceso in campo subito aggressivo e la Longobarda si è fatta trovare poco preparata. 
La storia del match si può riassumere così: il primo tempo a loro e il secondo a noi. Peccato per aver preso un paio di gol a cavolo che hanno inciso sul risultato finale del match. 
Sicuramente la storia del match ha anche altri due copioni per la Longobarda: un primo tempo dedito a rispondere alle provocazioni e un secondo tempo invece dedito solo a giocare senza dar seguito alle botte e alle chiacchiere. E la differenza si è vista: se la prima frazione di gioco abbiamo "giocato" agitati, nervosi e sempre pronti a replicare verbalmente, nella seconda frazione di gioco abbiamo dato anima e core per la maglia e per raggiungere il tanto agognato pareggio. Amici miei, se avessimo giocato altri due minuti, avremmo pareggiato. Il secondo tempo li abbiamo messi sotto, abbiamo creato azioni, occasioni da rete, dimostrando di essere una vera squadra. 
Complimenti al portiere avversario che, oltre a dimostrarsi sportivo, ha messo in mostra le sue migliori qualità. La vittoria del Chiugiana è merito di gran lunga del loro estremo difensore. 

Amici, io sono fiducioso..continuiamo a giocare con la stessa grinta che abbiamo messo nel secondo tempo e sono sicuro che ci toglieremo parecchie soddisfazioni.

Risultato finale dal pallon della Chiugiana: Longobarda perde 6 a 5 contro il Chiugiana. A voi la linea!


E adesso le pagelle:



Simy: l'altra sera il Simy ci ha fatto capire perché vale la pena essere longobardi: per urlare di gioia quando neutralizza i tiri liberi avversari!!! 
Ebbene si, lunedì il Simy ha parato due tiri liberi consecutivi lasciando di sasso la panchina avversaria ma, allo stesso tempo, facendo esultare la sua tifoseria che ha urlato come alla vittoria della Azza cup! Il Capitano, l'Arianna e la Letizia chiederanno al Simy il risarcimento per aver fatto fuori le corde vocali dopo le due parate. 
Per il resto il Simy ha difeso in maniera diligente la porta biancorossa anche se i suoi rinvii, soprattutto due, hanno lasciato il segno alle coronarie longobarde. Usciamo da questa partita con una certezza in più: il portiere non può tenere la palla per più di 4 secondi. 
TOLDO,         10-!


Così: il presidente trova sulla sua strada il capitano avversario, brutto cliente, fornito della furbizia che basta per mettere in difficoltà un vecchio volpone come Così. Dopo due svarioni, il Così prende le misure e blinda la difesa dicendo "è cosa mia!".. Segna uno dei gol della rimonta su punizione e chiude, più volte di testa, ogni spiraglio alla squadra avversaria.
Il presidente non ha paura delle provocazioni, anzi si carica a pallettoni e tira fuori la grinta del miglior Taribo West.
CACCIATORE DI PALLONI,       9,5!

Rob: anche lui subisce l'urto avversario nella fase iniziale ma è anche il primo a riprendersi.
Grazie a lui la squadra rimetterà la testa a posto, lo seguirà e ascolterà i suoi consigli: "giocate e non pensate alle provocazioni". Un vero leader pacifista, un Mahatma Gandhi ai primi discorsi, un Martin Luther King nella marcia a Selma, ma allo stesso tempo un motorino instancabile in campo. 
Nella vita c'è sempre bisogno di qualcuno che ci dica quando sbagliamo, quando è il momento di cambiare lo sguardo sulle cose e ricominciare: l'altra sera Rob è stato un vero amico! Grazie!
JOHN LENNON,          10+!

Edu: abile scugnizzo come sempre, forse alcune volte pecca di credenza nel dribblare davanti alla nostra area di rigore. Ma lui è lì, sempre nel vivo della battaglia ad incoraggiare, velocizzare e dirigere le armate biancorosse. Fornisce ottimi assist e, chi lo aveva al fantacalcio, può dirsi fortunato con tutti gli 0,5 da aggiungere al voto finale. Da annotare: continua il suo "ottimo" rapporto con l'arbitro che lo insegue in più frangenti per intimarlo a tenere giù le mani dagli avversari..la scena è comica e chi conosce l'arbitro potrà ridere con noi..
PRANZO DI BABETTE,        9,5!

Manu: il Manu non soffre le provocazioni e, come il degno cugino Così, si carica al massimo. Nel secondo tempo prenderà in mano la squadra con i suoi gol e i suoi assist al fil di cotone. Calcerà un tiro libero da applausi, con la fluidità mancina del Chino Recoba..sotto all'incrocio..
MAARBALE,                    9,65!

Lori: il nostro bomber risulta essere l'uomo più pericoloso della prima fase del match, ogni occasione da gol passa per i suoi obici. Lotterà come un gladiatore dentro ad un'arena, ma non avrà sempre la meglio anzi, almeno in un caso, verrà spinto contro il pallone della Chiugiana in malo modo tanto da riportare a casa due ginocchia sanguinanti. Nonostante la brutta scena si dimostrerà un signore, lo 007 longobardo. Giustamente, come ha cercato di dire all'arbitro, se non vengono presi provvedimenti davanti a queste cose, la partita rischia di degenerare in un tumultuoso rodeo. 
UOMO DI GOMMA,      9,5!

Dirigente/tecnico: di gran lunga più sportivo del suo omonimo sull'altra panchina, cerca sempre la via del dialogo, anche con gli avversari, nonostante sia inutile. Risulteranno vincenti alcune scelte in campo.
POETA,       9!


Pubblico: il pubblico vive la partita come tutta la panchina e i giocatori in campo..proprio per questo soffre, si dimena, urla, ed esulta di gioia pazza alle parate del Simy. Se potessero scenderebbero in campo anche loro e non so con quali ideali pacifisti...  :D 
Loro erano lì, nonostante l'ora, nonostante il freddo, nonostante tutto! 
Grazie Arianna, Fernanda e piccolo Sebastian, e Letizia!
HOOLIGANS,       10+!


E adesso longobardi SURSUM CORDA e andiamo avanti!



JUNTOS PODEMOS!



Il vostro Capitano!



domenica 6 dicembre 2015

La svedese..è sempre la svedese!

Amici longobardi,


quella che si è consumata lunedì scorso al campo di Casaglia è quella che noi giornalisti siamo soliti chiamare "autentica porchetta". La Longobarda si è trovata a dover pagare la tassa gara senza giocare perché la squadra avversaria si è presentata, o meglio dire non si è presentata, con soli 3 uomini (uno infortunato). Il tutto per non pagare la multa.
Comunque evitiamo spiacevoli polemiche a riguardo e analizziamo la serata, comunque valida e scoppiettante.

Alla notizia del mancato ingresso in campo i 5/9 della Longobarda erano già cambiati e pronti a scorrazzare sul manto verde. Quindi, vista la notizia che si sarebbe dovuto pagare lo stesso, il buon Lori ha proposto di massacrarci in quello sport da bulli di periferia, e che ha caratterizzato l'infanzia di molti di noi, la famigerata S V E D E S E!

Il Rob e Manu, visto il plebiscito alla proposta del nostro bomber, si sono andati a cambiare in fretta e furia. Intanto il Presidente compilava la lista e procedeva al pagamento del campo.

La svedese che si è combattuta sul panno verde di Casaglia è stata una lotta per la sopravvivenza della specie: abbiamo visto un Simy preso a pallonate e un Manu dal piede torto, un bomber pieno di verve, un Rob baciato dalla grazia divina e un Andry versione "te la dò io l'America".

Giocate spettacolari, assist al vetriolo e anche un po' di strategia hanno consentito la quasi eliminazione del Manu, salvato in zona Cesarini dall'invasione in campo dei casagliesi.

Un 45 minuti di Svedese che ci hanno rimesso al mondo: alleviato lo stress giornaliero, permesso di tornare bambini e fatto capire che hanno possiamo ancora infiammare questo torneo e lottare per il terzo posto tanto agognato.

 E adesso le pagelle:

- Simy: scambiato per una montagna del New Mexico dove gli americani fanno i loro test missilistici viene costantemente bombardato in tutti i modi possibili. Mostrerà una spensieratezza di altri tempi e una fine e acuta strategia di gioco (storico rimarrà il finto tentativo di salvare Manu per mandarlo in porta) che gli consentirà la vittoria finale.
MONTAGNA ROCCIOSA,   10!

-  Rob: in grande spolvero mostra dei colpi da maestro di taekwondo, probabilmente nella sua infanzia ha frequentato lo stesso maestro di Ibra. Minuto 12° della svedese, cross dalla destra del capitano, il Rob si cordina e in mezza rovesciata al volo gonfia la rete e batte l'incolpevole portiere! Il colpo tante volte provato finalmente ha avuto buon esito! Scelto come testimonial del nuovo album Panini in uscita a Gennaio 2016! Rischia l'eliminazione a causa di una spalletta del Manu burlone!
TRAMPOLIERE,      10!

- Manu: i suoi colpi hanno allontanato i satelliti delle squadre avversarie puntati sul Casaglia Stadium allo scopo di studiare le nostre qualità tecniche. Tanta voglia di far bene, grazie ai numerosi tentativi di andare in rete, ma anche male, viste le tante spallette provate (fortunatamente solo una a segno). Per una strana coincidenza astrale passerà la maggior parte del suo tempo in porta a raccogliere la palla dalla rete. Una certezza riportiamo: quando il Manu sta in porta state puri sicuri che nessuno tirerà fuori! Evita la sconfitta per un miracolo non umano!
SDINOCCOLATO,   10!

- Andri: si piazza sulla fascia per fornire assist preziosi ai matti schierati in mezzo all'area in attesa di un pallone. A tratti pericoloso in mezzo alla bolgia col tentativo di contribuire anche lui all'eliminazione del Manu.
PENDOLINO CAFù,   10!

- Lori: torna bambino per una sera mostrando spensieratezza e potenza (soprattutto addosso al Simy) allo stato brado. Nei nostri cuori, sia per la giocata che per le risate che hanno accompagnato la giocata stessa, la sua rovesciata al minuto 30° della svedese. Esecuzione a rallentatore perfetta che porta al gol e che porta il nostro bomber steso a terra. Le risate iniziano quando, steso a terra, chiamerà aiuto per alzarsi..EPICO! Grazie a lui la Longobarda assaporerà questi 45 minuti di libertà..GRAZIE!
PETER PAN,    10!

- Cosimo: il nostro Presidente accoglie la notizia della vittoria a tavolino come se il Napoli avesse vinto lo scudetto (visto che quella stessa sera giocava Napoli-Inter). Fa il lavoro sporco dal punto di vista burocratico compilando lista e raccogliendo i soldi. Non parteciperà alla svedese ma sarà comunque nei nostri cuori!
IMPIEGATO,   10!

- Edu: avvisato anzitempo del mancato svolgimento della gara, decide comunque di volgere il suo navigatore verso il Casaglia Stadium. Arriva, scende in campo mani in tasca, si avvicina al capitano e, dopo aver scambiato qualche parola, dice "Raga, io vo a fa la doccia!".
MODELLO BADEDAS,    10!

- Dirigente: sin dall'inizio cerca di mediare tra la "squadra" avversaria, noi e l'arbitro. Continua imperterrito a tirare rigori sul Simy e a stupirsi che lui li pari. Cerca di capire come si giochi a svedese ma, dopo alcuni tentativi maldestri, si rifugia nella porta opposta con il piccolo Sebastian in versione allenatore Gigi Cagni per tutta la serata.
PLASMATORE DI NUOVE GENERAZIONI CALCISTICHE,  10!


- Pubblico: un pubblico strepitoso, in una serata non troppo calda e fin troppo umida! Grazie a Letizia, Jenia, Arianna, Fernanda e Sebastian che con la loro presenza hanno dato un forte contributo come al solito.


E adesso amici longobardi l'appuntamento è per mercoledì 9 dicembre, ore 22, a Chiugiana!
A Chiugiana per conquistare il terzo posto in classifica!

TUTTI A CHIUGIANA!


JUNTOS PODEMOS!





Il Vostro, sempre vostro, Capitano!

mercoledì 25 novembre 2015

Pic - Nic a Chiugiana

Amici longobardi,

quest'oggi vi scrivo per raccontarvi della serata di lunedì.
La squadra, dopo la sconfitta immeritata contro il Futsal e dopo il turno di riposo, si è trovata a dover ricominciare. Un inizio, che non toglie le stupende cose fatte insieme fino ad oggi. Ma la piazza Longobarda, come si sa, e nella migliore tradizione sudamericana, è calda..vuole verifiche, riscontri, prove, credenza. A queste domande la Longobarda ha risposto alla grande apparecchiando e servendo un nutrito pic - nic sulle campagne di Chiugiana. A farne le spese è stato l'Atletico na volta.

Ma veniamo alle fasi calienti del match:
una Longobarda che nei primi minuti studia l'avversario a puntino e cerca di tenere a bada soprattutto il Dzeko o, come suggerisce il nostro Edu "il Rise", dell'Atletico na volta.
Le tattiche messe in campo, dopo lo studio preliminare, risultano subito vincenti e devastanti.
Mentre gli avversari cercavano di fare gol affidando l'intera manovra offensiva a Dzeko, la Longobarda macinava gioco come il macina caffè macina i chicchi duri e grezzi. E in questo macinare vi era un modellare, vi era una trasformazione: da gioco brutto e grezzo dei primi minuti a gioco fluido e di squadra. Il chicco grezzo e brullo trasformato in dolce e profumato caffè da gustare in panchina, come hanno fatto le nostre tifose lunedì sera.

Prese le misure, la Longobarda ha mostrato la sua supremazia tecnico-tattica: azioni di prima, palla a terra, spirito di gruppo. Vorrei riportarvi alcune statistiche che fanno bene allo sport del calcio a 5: 5 gol dei 7 finali sono venuti su azione. Su azione intendo che tutta la squadra unita ha seguito lo spostamento della palla e partecipato ad esso con passaggi, triangolazioni veloci, e grande altruismo davanti alla porta (non era importante il gol personale ma il gol della squadra).
Contro una squadra che non teneva posizioni fisse e non aveva particolari tattiche, la Longobarda ha fatto prevalere tutto ciò che ha imparato in questi anni, come il Chievo neo promossa ai tempi di Gigione Del Neri.

Risultato finale dalla campagna umbra di Chiugiana, Longobarda batte Atletico na volta 7 a 1.

Ripeto una grande Longobarda..ma pur sempre PROVINCIALE!

E adesso le pagelle:



Simy: appena entra negli spogliatoi comunica di aver rifiutato una cena gratis al ristorante e questo è sintomo indiscutibile di amore per la maglia! La sua è una partita ordinata condita da alcuni importanti interventi soprattutto nella seconda fase del match. Nonostante la bassa temperatura, studi e testimonianze recenti affermano che la temperatura interna al pallone della Chiugiana era più fredda di quella esterna, rimane manina calda sia nei rilanci che nelle parate dimostrando che il suo cuore è un intero Ciobar che si scioglie e pulsa per la Longobarda. Nei minuti finali fa un'uscita/parata, da paura, dove riesce a toccare la palla con molte parti del corpo: ginocchio, coscia, le due braccia e il mento..il consiglio nazionale dei guinnes world record decreta il nuovo primato!
In uscita fa spavento...MANGIAFUOCO,     9!

Cosìììì: pervenuto al campo in condizioni precarie per sopraggiunti problemi al collo chiede il sostegno della manona del Simy per farsi spalmare e massaggiare la canfora. Amici, non pensate male, non è la scena di un film a luci rosse, è la nuda e cruda realtà. Grazie alla pressione della manona del Simy il nostro presidente è riuscito a giocare e guidare la difesa con il solito carisma. Forse un po' remissivo in fase offensiva e più votato alla difesa, dipinge numerosi assist, come fosse un pittore del '500, ai suoi attaccanti.
TINTORETTO,   9!

Roberto: il nostro difensore tutto fare, cresciuto tra la periferia folignate e il campetto di via quieta, sa cosa significa combattere certe battaglie. Già nel pre-gara, durante le fasi del riscaldamento, aveva dato prova di grande credenza con pregevoli dimostrazioni in mezza rovesciata al volo. Rimane uomo del brivido dell'anno grazie ai suoi passaggi rasoterra in mezzo alla nostra aria difensiva. Nonostante questo lunedì è stata la sua partita, tanto che nello spogliatoio a fine gara ci siamo chiesti "ma quanti gol ha fatto il Rob stasera?". Dopo una serie di calcoli siamo risaliti, almeno credo, al numero di 3 gol. Gol arrivati tutti insieme, come i fuochi d'artificio a capodanno, e che mettono in sicurezza il risultato finale.
Come Ivan Drago..LA TRANSIBERIANA, 10-!

Andri: sempre pronto a difendere la propria posizione e ad assaltare la zona nemica, mostra scorci di calcio a 5 notevoli. Duro nei contrasti e rapido nelle ripartenze, peccato per la mega parata del portiere avversario che devia un tiro stupendo destinato ad insaccarsi in rete sul palo. Il suo tiro lo candida di diritto alla miglior parabola dell'anno..indispensabile dentro e fuori dal campo per i suoi consigli e le sue urla prodigiose.
MEDIASET EXTRA,   9!

Edu: l'uomo di Cannara, come l'uomo della Provvidenza, arriva di corsa dentro al pallone e sin da subito predilige far girare la squadra palla a terra. Insistente nei contrasti, come il polpettone quando si piazza sullo stomaco e non si riesce a digerire. Dal suo piede partono spesso le invenzioni biancorosse e le geometrie più efficaci. In gol anche lunedì sera dopo una bellissima azione con il nostro bomber Lori. A fine gara dichiarerà: #valeriano e #continuità!
Come fu per il Cagliari.. FABIAN O'NEAL,   9!

Manu: chiede a gran voce campi indoor, anche se non conosciamo la motivazione di tale richiesta e deve accontentarsi di un campo in erba sintetica, anche se alla Chiugiana, vista la posizione e il clima umido stile Gran Bretagna, si potrebbe giocare anche su campi di erba vera e magari montare un bel tacchetto di ferro a 6 (che bei tempi quelli dei tacchetti 6..quante battaglie..) per la stabilità.
Il nostro tahitiano corre e sgambetta come un girino sulla sponda del Trasimeno o, forse lui preferirà questo altro lago, del lago radioattivo di Pietrafitta. Irruento nei contrasti ma grande motorino di ricircolo e recupero palloni piazzato in mezzo al campo. Ripulisce la sua zona e spesso si trova a tu per tu con il portiere avversario. La sua vena realizzativa però è solo di un gol, forse il suo amico fabbro di Agello potrebbe aiutarlo, come lui stesso ha dichiarato! :D
I miglioramenti iniziano a vedersi! Grande Manu!
Pescatore prodigioso,    SAN PIETRO,      9!

Lori: la nostra punta di sfondamento mette il suo sigillo di garanzia anche su questo match grazie al suo gol e soprattutto grazie al suo altruismo: con le sue giocate in velocità e i suoi passaggi "push me" a porta vuota dimostra quanto sia importante la vittoria della squadra. Come al solito prende botte da tutte le parti: vorrei ricordare, potrei scrivere una canzone come fece il Liga con una vita da mediano intitolandola "una vita da pungiball", che prendere le botte significa aprire spazi per i compagni, tenere palla per far salire la squadra..
Porta il fardello e se ne assume i rischi...FRODO BAGGINS,   9,5!


Dirigente longobardo: il dirigente, ormai più allenatore che semplice accompagnatore, si districa bene con le sue successioni di strategie, tattiche e sostituzioni.
In campo è una furia e cerca anche di rincuorare gli avversari a terra doloranti. Nelle pause non disdegna l'ingresso in campo per parlare con i suoi giocatori ed elargire preziosi consigli.
Dalla panchina Edu dirà: "ooh ma sembra Gigi Cagni..barbetta bianca e baffi" e io aggiungerei.. "e beriola!"
Sempre fedele e presente,     REX,    9,5!


Tifoseria: Ormai devo aprire un capitolo a sè anche per la tifoseria, anche lunedì sera numerosissima. Nonostante il freddo e il gelo la tifoseria ha occupato 3 panchine della 4 a disposizione ed ha sostenuto la squadra per tutta la partita con urla e incitamenti.
Tra i tifosi il piccolo Sebastian ha fatto un tributo alla Longobarda: ha disegnato una bandiera biancorossa con un cuore e una scritta Longobarda, questo è amore vero e rappresenta quello che tutte le nostre tifose ci dimostrano in ogni partita. Grazie, grazie, grazie!
Grazie a: Manuela, Arianna, Laura, Sebastian, Fernanda, Letizia e Valentina.
Siam sempre qui, vicini a te, per la Longobarda combatterem     HOOLIGANS,     10 e lode!


Adesso ci aspetta una nuova trasferta nel difficile campo di Casaglia..uniti e pensiamo a divertirci!




JUNTOS PODEMOS!





Forza Longobarda!







Il vostro Capitano!





giovedì 12 novembre 2015

La capolista trema!

Amici longobardi,

il doppio turno del campionato porta con sè due verdetti, entrambi positivi.
Sicuramente la sconfitta di ieri sera ha lasciato nei nostri cuori un po' di maretta.
Ma io c'ero! Io posso dire che ho visto quello che è successo in campo! Non dico questo per giustificare i nostri errori o per vedere sempre tutto positivo, lo dico perché l'ho visto con i miei occhi!

Lasciando lo spazio minimo e dovuto alle proteste per un arbitraggio abbastanza scandaloso, soprattutto negli episodi chiave del match, passo a fare una cronaca della partita per chi non era presente.
La Longobarda scendeva in campo contro il meglio che questo torneo ha da offrirci, il Futsal. Primi in classifica e con un rullino di marcia impressionante. Noi ci trovavamo nella situazione della Reggina al suo esordio in serie A (2000) al Delle Alpi di Torino contro la Juventus.
Mi rincresce dire però che questa squadra così fenomenale evidentemente non aveva incontrato nessuna squadra al proprio livello. Il primo tempo la palla l'hanno vista veramente poco, se non per buttarla via o per tentare vani e funambolici dribbling infranti contro la nostra immensa difesa.
Chiaramente quando si è primi in classifica e si gioca contro una squadra venuta dal nulla come la Longobarda, rode a tutti trovarsi in svantaggio per tutto il primo tempo e non riuscire neanche a fare un tiro in porta (quindi dovremmo giustificare falli di reazione, calci in faccia..). Succede al Milan quando gioca col Sassuolo e succede all'Inter quando perde in casa col Chievo. E' la storia che parla per noi amici.
Ma la cosa peggiore accade a fine primo tempo: minuto 24...azione di attacco del Futsal che avanza sulla fascia sinistra...improvvisamente dal campo vicino arriva un pallone rasoterra che sembra un cross...i nostri difensori vengono distratti da questa palla...nello stesso momento il Futsal effettua un cross rasoterra dallo stesso lato dal quale era entrato l'altro pallone...l'attaccante solo  appoggia a porta vuota...scoppia il cataclisma! Dirigenti e panchina in campo verso l'arbitro che decreta tutto regolare..secondo l'arbitro quel pallone entrato non influiva sul gioco..ma amici longobardi IO HO VISTO..quel pallone è entrato dentro alla nostra area..come si fa a dire che non influiva con l'azione?
Non vi sto neanche a dire la reazione di tutta la squadra, reazione giusta e dettata anche dal fatto che fino a quel momento il Futsal non era mai arrivato vicino alla nostra porta.

Sempre nel primo tempo da segnalare una Longobarda un po' sprecona che sbaglia parecchi gol e almeno due tocchi di mano all'interno dell'area non puniti con il penalty.

La pausa del primo tempo è tutta indirizzata a chiarimenti e proteste con l'arbitro..ma è tutto inutile. Il primo tempo, dominato dalla Longobarda, finisce con il risultato di 1 a 1.

Il secondo tempo si apre con una strana sensazione, probabilmente tutto il baraccone di pochi minuti prima aveva lasciato qualcosa nel cuore di ognuno di noi. La concentrazione era scesa, i contrasti e le marcature meno sicure. Loro riescono subito a ribaltare il risultato e portarsi sul 2 a 1 grazie ad una sfortunata deviazione (pallo e gamba del simy). Poi tra botte e falli di reazione ingiustificati da parte loro la partita si è decisa negli ultimi dieci minuti quando, ormai con la testa tra le nuvole, ci siamo fatti infilare per ben 5 volte.

L'unica cosa che mi sento di dire è che anche ieri sera si sono visti dei miglioramenti e, qui potrei essere oggetto di accuse per questa mia affermazione, abbiamo giocato meglio di lunedì sera quando abbiamo vinto 11 a 1. Lunedì sera è stato facile, troppo facile. I veri test vanno fatti con squadre come quelle di ieri sera: nel primo tempo si è vista una Longobarda tosta, impenetrabile, attenta e, come dice Edu, "per la prima volta tutti abbiamo sempre seguito il nostro uomo". Questo è un miglioramento importante, piano piano riusciamo ad entrare nelle meccaniche del calcio a 5.
Teniamo anche presente che molti di noi erano stanchi per la partita di lunedì, tra cui il sottoscritto. Il Futsal è una di quelle squadre che gira con 12 persone e gioca 3 tornei contemporaneamente e di conseguenza la forma fisica e il ricambio non gli manca. Ieri sera la mancanza di forze fresche si è sentita molto.
Le nostre proteste sono dettate da uno spiccato senso di giustizia, radicato in tutti gli uomini e non ci piace la protesta fine a se stessa.
Comunque, per evitare di essere frainteso, la maggior parte dei giocatori del Futsal si è comportato in maniera onesta e sincera durante tutto il match.

Risultato finale dal pallon del Cus: la Longobarda perde 7 a 2 contro il Futsal.

Però sono contento, stiamo crescendo insieme..mi raccomando stiamo uniti e divertiamoci ricordando che SIAMO UNA PROVINCIALE!



Adesso le pagelle:


Simy: il nostro gattone rimane attento e concentrato per tutta la prima frazione di gioco e viene chiamato in causa una sola volta. Nel secondo tempo solo a sprazzi mostra le sue qualità. Nel momento del caos, anche lui, come gli altri, si perde un po'. Questo però è normale, d'altronde siamo uomini e viviamo le emozioni che il match ci regala in positivo e negativo. Continua così Simy e ricorda che Donnarumma è cresciuto avendoti come punto di riferimento!
FILOSOFO,      8!

Così: fa il bello e il cattivo tempo in difesa per tutta la partita e guerna la difesa in maniera esemplare, ben affiancato da tutta la squadra, specialmente nel primo tempo. Subisce iniziative brusche nei suoi confronti da parte degli attaccanti avversari e si imbizzarrisce come un cavallo durante un rodeo. Tenta in più occasioni la fortuna da lontano ma senza avere successo. Con un Presidente in questa forma non possiamo che pensare in grande! Il sogno sarebbe rivedere in campo, al suo fianco il nostro mister David!
Prova fino alla fine a tenere i remi in barca.. NOE',     8,5!

Andri: assente lunedì, ieri sera si presenta fresco e pimpante per opporsi anche lui alla corazzata avversaria. Tosto nei contrasti e propositivo in avanti, sembra il Renato Olive Redivivo. Gioca in prima linea e non disdegna il ruolo di mister dalla panchina. Ci regala una prestazione rassicurante per il futuro biancorosso soprattutto come bodyguard del Dirigente Enzo!
AMMINISTRATORE DELEGATO,     8!

Manu: corre su e giù a grandi falcate come un cavallo durante il Palio di Siena e in svariate occasioni fornisce ottimi assist per il bomber Lori. Ancora a tratti un po' spaesato sulla posizione da tenere in campo, mostra però una grande grinta e voglia di mettersi in mostra.
Corre..corre...VARENNE,      8!

Lori: importante come sempre la sua presenza in campo per grinta e capacità. Ieri sera trova sulla sua strada un portiere veramente forte che rende nulli tutti i suoi tentativi. Nel secondo tempo, a risultato ancora aperto fa partire una schioppettata degna del buon Adriano in Inter Parma di qualche anno fa. Come in quel caso, quando la traversa tremò per almeno 20 minuti, il palo del Futsal ha tremato anch'esso per tutto questo tempo. Sempre in partita fino alla fine recuperando palloni e tentando l'assalto alla baionetta.
FANTE,         8!

Edu: quando a casa della Marta, in un pomeriggio di studio qualunque, di un gennaio qualunque, feci il colpaccio del suo acquisto, la squadra iniziò a decollare. Le sue doti, messe in mostra ieri sera, dimostrano a noi e al Futsal, che ha provato a fermarlo in tutti i modi (calci in faccia e calcioni di reazione), che per fermare il nostro maestro di orchestra ci vuole ben altro. Forse neanche una schioppettata lo fermerebbe..ma su questo è meglio non metterci la mano sul fuoco. Gioca con un occhio gonfio e nero per tutta la partita e con grinta cerca di spronare la squadra come il miglior Gattuso. Con i suoi dribbling ridicolizza tutta la squadra avversaria come Castro del Chievo. Segna la rete del momentaneo vantaggio ed è l'ultimo a mollare.
E. T.,    9!


Dirigente Enzo: prende a cuore la causa longobarda con tutto se stesso e gestisce al meglio la squadra in assenza del mister David. Parlerà a lungo, anche nel dopo partita, della gara.
Imbestialito come Gigi Simoni ai tempi dell'Inter in quella famosa Juventus-Inter, fa invasione di campo per cercare spiegazioni dall'arbitro dopo l'errore commesso sul momentaneo pareggio avversario. Urla a più riprese "E' una vergogna! E' una vergogna!", come dargli torto.
Allontanato dai suoi stessi giocatori, non da uno ma da ben due!
TORO SCATENATO,    9!


Grazie ai tifosi! Anche ieri sera, nonostante l'orario proibitivo, non ci hanno lasciati soli. Sono stati al nostro fianco anche quando tutto sembrava affondare.
Grazie Chia! Grazie Letizia! Grazie Jenia! E grazie Mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèr!




JUNTOS PODEMOS!










Il vostro Capitano!

martedì 10 novembre 2015

Longobarda: un'intensa e densa passione!



"La nostra tendenza è di interessarci a qualcosa che cresce nel giardino, non nella nuda terra in se stessa. Ma se vuoi avere un buon raccolto, la cosa più importante è rendere il terreno fertile e coltivarlo bene" (Shunryu Suzuki)

"Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi" 
(Mahatma Gandhi)







Amici longobardi,


oggi è un giorno assai felice per tutto l'ambiente biancorosso. 

La vita dei contadini si sa, è così..semini tanto.. ma non sempre raccogli in maniera proporzionale a quanto hai seminato. Le ultime due settimane c'era stato un bruttissimo tempo verso Casaglia e verso Olmo, tanto da non raccogliere neanche un mandarino col baco. 
Ieri sera, invece, la Longobarda ha portato a casa 1 cassetta piena di 11 pere mature.  
Proprio così, 11 pere mature!

Ma facciamo un'analisi attenta della gara: la Longobarda si presenta a Prepo orfana del suo soldatino Andri ma rinforzata dalla presenza di sua eccellenza il Mèèèèèèèèèèèèr, l'uomo col vizietto del cucchiaio!
Una gara a larghe tinte biancorosse: un primo tempo spaziale in cui la Longobarda fa pagare il conto agli avversari. E un secondo tempo altrettanto glorioso in cui la squadra di casa, noi, consolida il suo successo. 
Da annotare il cambio di modulo: dal 2-2 si è passati al 3-1.

Risultato finale dal comunale di Prepo, Longobarda batte 11 a 1 Sceglie me. A te la linea!

Continuiamo così..SIAMO UNA PROVINCIALE!

E adesso le pagelle:

- Simy: sarebbe stata una serata di gloria per il Simy se non ci fossero stati gli ultimi 10 minuti del match in cui sbaglia un rigore e subisce un gol. Ma avanziamo per gradi: minuto 40 della ripresa. Il Capitano viene preso a zampate nell'area avversaria e l'arbitro fischia il penalty. Il Capitano sistema la palla con l'intenzione di tirare il rigore ma improvvisamente ha un deja vu: gli appare il faccione del Simy che gli dice "se un giorno saremo in vantaggio di molti gol e ci daranno un rigore voglio tirarlo io". Il Capitano viene preso alla sprovvista da questa apparizione ma giusto in tempo per girarsi verso il Simy, guardarlo negli occhi e invitarlo a tirare. Chi ha visto il suo viso in quel momento non potrà mai scordarselo: pensate ad un bambino a cui la mamma dice "andiamo a prendere il gelato"..e il viso del bambino che si illumina di gioia e corre verso la mamma. Corre, corre e purtroppo per la troppa emozione fa cadere il gelato appena lo prende in mano. Strano epilogo porta con sè questa storia, il rigore sarà tirato in bocca al portiere avversario e di conseguenza parato. Se il Simy avesse messo la stessa grinta con la quale ha divorato in 35 secondi l'hamburger nella cena post partita, quest'oggi vi staremo raccontando una storia diversa...ma a noi va bene così! Il Simy anche ieri sera si è avventato, proprio come sull'hamburger, su tutti i palloni respingendoli.
Storica uscita per lui, di culo, che infiamma il pubblico, la panchina e le sue chiappe! 

CORDOBA,    9,5-3 (rigore sbagliato al fantacalcio è -3) =6,5!



- Così: un presidente particolarmente ispirato porta a casa una bella serie di assist da manuale e un puntatone che va a gonfiare la rete avversaria. La sua prova in difesa è ineccepibile come al solito e viene condita da lanci alla Pinturicchio, vuoi che proprio ieri ricorreva proprio il compleanno di Alex Del Piero, il Pinturicchio del calcio italiano. Lanci millimetrici che hanno messo, in svariate occasioni, i nostri attaccanti a tu per tu con il portiere avversario. La cura palestra, corsa e soprattutto costruzione della casa nuova porta i suoi benevoli risultati. Felicitazioni!

ORLANDO FURIOSO,    9,5!



- Roberto: la cura Laura sugli spalti rinvigorisce il nostro motorino difensivo che macina chilometri per tutto il campo dall'inizio alla fine. Impenetrabile in difesa come Toloi dell'Atalanta, rincorre l'avversario fino allo stremo e se ne libera con eleganza. Riparte palla al piede ispirando l'azione offensiva, come se avesse un polmone in più. Pregevoli assist tra le linee e tanta grinta curano, come un bel getto di acqua fresca in una giornata d'estate, il nostro orticello. A fine gara la buona raccolta sarà anche merito suo!

TRITATUTTO MOULINEX,    9,5!


- Manu: il nostro papà gambalunga sgomita in mezzo al campo per recuperare palloni e per far ripartire la squadra alzando polveroni di aghi di pini mai visti prima. Pecca però di inesperienza: forse l'abitudine a giocare su grandi palcoscenici, come il campo dell'Agello Calcio, lo ha reso avvezzo a far scorrere la palla in avanti invece di tenerla stretta tra le sue gambone e far salire la squadra. Lo stesso campo dell'Agello lo ha formato, come in passato venivano addestrati i giovani spartani con l'Agoghè, a lottare come un dannato nella mischia. Arriva al campo stremato, dopo essere stato visitato dal dottore della Longobarda, e probabilmente anche affamato visto che verrà colto di soppiatto a mangiare tante di quelle perette mature nate sul nostro campo. 

FOLLETTO VK150..alza la polvere e la cattura,    9!



- Mèèèèèèèr: subentra a rimpolpare l'organico biancorosso e svolge il gran lavoro di mescolamento. Incline a non utilizzare mezzi meccanici, sfida le sue forze per ribaltare il terreno e prepararlo alla buona semina, come fosse un aratro o un cucchiaio (che prepara lo zabaione) che tanto ama il mèèèèèèèr. Di seguito troverete una breve appendice storica letta dal mèèèèr prima della partita di ieri sera per svolgere al meglio il suo compito: mazzolare e ribaltare il terreno per portare in superficie gli elementi nutritivi pronti. Il suo lavoro sarà essenziale.
“Dal XI secolo si era diffuso a partire dal nord della Francia un innovativo tipo di aratro: "l'aratro pesante". Questo era a vomere asimmetrico, dotato di avantreno mobile su ruote e necessitava di essere trasportato da buoi o talvolta cavalli. Si diffuse rapidamente e fu causa-conseguenza dello sviluppo demografico-economico di quel tempo, il solo possederlo dimostrava la differenza sociale tra un contadino povero e uno ricco. Il suo utilizzo portò a una rapida crescita del valore delle bestie da traino che, solo in questo periodo, valevano più del podere stesso e portò a un susseguirsi di invenzioni per facilitare il compito dell'animale quale il giogo frontale per i buoi e il collare da spalla per i cavalli”.
Rischia di mettere a segno uno dei suoi gol puntando direttamente all'incrocio dei pali. Logicamente se non può fare il cucchiaio, mira all'incrocio dei pali. 
VOMERE: “La lèma d’na zappa al tu’ confronto è na’ poesia” (da “Gumèa” di Roco). 9!

- Lori: la prima parola che esce dalla sua bocca all’arrivo al campo è “freghi, non mi sento per niente bene”..e noi adesso potremmo rispondere “Fortuna che non ti sentivi bene! Se stavi bene quanti gol facevi?!”. Un’autentica forza della natura: difende palla, picchia, recupera palloni e fa partire dei fendenti infuocati dalla sua gamba destra bionica. Significativo il commento “A ce sente?!” del dirigente longobardo dopo un bolide scagliato addosso ad un difensore avversario. La sua raccolta finale sarà quella di quattro pere mature, la miglior raccolta di tutta la squadra, forse perché utilizza il famoso coltello francese Laguiole per recidere le pere dagli alberi! Nonostante la mancanza della sua dolce metà Letizia e della mascotte Afef dimostra all’avversario la legge del più forte, quella che risponde al “il pallone è mio e decido io”. In effetti il pallone era il nostro!
Da buon contadino possiede anche lui un coltello incisivo LAGUIOLE,      9,5!

- Edu: come un postino di poste italiane controlla e smista tutta la corrispondenza longobarda che arriva in campo. Potremmo parlare ore e ore di come zompetta in sella al suo scarabeo 125 per le strade più affollate del campo e di come si destreggia in mezzo al traffico dell’ora di punta con il suo slalom gigante tipico del buon Albertone Tomba, ma niente renderebbe onore al suo impegno per la raccolta delle pere di ieri sera. Risuonano nelle orecchie le sue urla di incoraggiamento ad ognuno di noi per non sbagliare ad imbucare le cartoline, per comprare il francobollo giusto e per portare la posta al vero destinatario. Porta a casa per Fernanda e il piccolo Sebastian due belle pere mature e a noi regala il solito slancio di credenza longobarda!
Come ai tempi del Pescara, allenatore in campo..MASSIMILIANO ALLEGRI,   9,5!

- Mister David: fino a ieri sera la coldiretti iniziava a nutrire dubbi sulla sua gestione del campo e dei suoi contadini ma ancora una volta il nostro mister ha saputo stupire reinventando una squadra da zero. Ha mostrato il coraggio di Beppe Iachini, attuale allenatore del Palermo, cambiando il modulo di gioco e alzando una diga difensiva. Meno spregiudicato del solito, sa farsi amare dai suoi contadini e dal suo pubblico come un attore hollywoodiano.
Bello e maledetto…JAMES DEAN,     9,5!

- Dirigente longobardo: sbiascica come al solito i suoi commenti personali alle azioni viste in campo e, se non fosse per l’età e qualche acciacco di troppo, si butterebbe anche lui in mezzo alla mischia per randellare e pennellare improbabili traiettorie. Si rinnova la sfida ai rigori con il Simy, ma viene nuovamente persa. A fine gara viene beccato a confrontarsi con il mister David, probabilmente sulle tattiche da adottare mercoledì sera.
Secondo indispensabile per Mister David,    BEPPE BARESI    9,5!

Un ringraziamento al pubblico che anche ieri sera ci ha seguito numeroso: grazie alla Valina per essersi ricordata di stampare la lista gara (ormai questo è il suo compito J ), grazie alla Valentina che ha inaugurato l’ottima politica del pop corn sugli spalti, grazie alla Chiara, grazie alla Laura che è tornata tra gli spalti, grazie all’Arianna e grazie alla first lady Manu!
Un ringraziamento va anche a chi non era sugli spalti ma ci segue sempre!

JUNTOS PODEMOS!






Il vostro capitano!

martedì 3 novembre 2015

Lotta dura ma niente paura!

Longobardi,

ieri sera nella palestra di Olmo la Longobarda ha affrontato la compagine degli All Blacks.
Agli ordini dell'arbitro più pignolo della storia, i biancorossi si sono comportati bene nonostante la sconfitta finale.
La partita di ieri sera può essere sintetizzata in momenti di momenti: una grande Longobarda per buona parte del match. Purtroppo però, vuoi la minore esperienza, vuoi alcune amnesie difensive e vuoi che gli avversari si chiamassero All Blacks, la Longobarda si è fatta raggiungere e superare per ben tre volte dopo essersi trovata sopra di due gol. Una partita di difficile interpretazione, con pochi spazi e possibilità quasi nulle di superare l'avversario nell'uno contro uno.
Il primo tempo è stato sicuramente tutto di marca biancorossa con ottime azioni e movimenti. Gli All Blacks, squadra arcigna e rognosa, hanno atteso e approfittato alla perfezione degli svenimenti longobardi. Nel secondo tempo invece i neozelandesi hanno mostrato un migliore smalto e lucidità tanto da resistere, in un momento duro della partita, e di portarsi a casa la posta piena del match.
La sconfitta è un aspetto secondario. Voi potreste obiettare: "io scendo in campo per vincere". E' vero, chi di noi è contento se perde?, anche io non sono contento. Sono contento però di altri aspetti che per me superano tutti gli altri:

I - La squadra, da novellina, mostra sempre un bel gioco e, nonostante i risultati, non è MAI stata inferiore a nessuno (sia il Casaglia, sia quella di ieri sera erano squadre forti).

II - La squadra non è una semplice squadra ma è un gruppo: noi che giochiamo, allenatore, dirigente, pubblico. Cosa si può desiderare di più?

III - Nelle ultime due partite (Casaglia e All Blacks) a fine gara, quando si svolgono i convenevoli di rito (stretta di mano e tutti amici) i giocatori delle altre squadre (tranne quello che voleva menarmi) mi hanno sempre detto che eravamo una bella squadra e che era stata una bella partita (piacevole da giocare perchè combattuta).

Chiaramente con tutto questo non voglio dire che non si sbaglia o che difendiamo e attacchiamo perfettamente. Però, come è successo in questo anno passato insieme, e i fatti reali lo dimostrano, si può crescere ripartendo dai propri errori. Dalla scorsa settimana e da ieri sera abbiamo imparato che ognuno di noi deve marcare stretto l'uomo di sua competenza e seguirlo anche in capo al mondo (se quello decide di correre in bagno o di uscire a prendere un caffè, noi dobbiamo seguirlo). Abbiamo constatato che probabilmente il modulo di gioco non è adatto per questo tipo di torneo, che i passaggi e i dribbling in mezzo all'area difensiva non vanno fatti.

Risultato finale, dalla palestra di Olmo, Longobarda perde 8 a 6 contro gli All Blacks. "A te la linea".

Continuaiamo a giocare con umiltà, serietà e divertiamoci come abbiamo sempre fatto. SIAMO UNA PROVINCIALE!


E adesso PAGELLE:

- Simy: la cura nuovo ambiente e nuovo torneo lo vede rigenerato. Convinto nelle uscite e tra i pali come Cervone ai tempi della Roma, vola in più di una circostanza e nega la gioia del gol. Niente lo intimorisce, solo un tiraccio rasoterra da centrocampo nel secondo tempo. Nel primo tempo tenta un colpo di mano sul Capitano franandogli rovinosamente sotto..il Capitano dichiarerà "come sei morbido Simy, dava quasi gusto a cadere con il sedere sopra di te". Un vero longobardo con le pappe rosce!
HULK HOGAN,   9!

- Così: il Presidente ci mette grinta e un pizzico di esperienza, soprattutto negli uno contro uno. Si propone poche volte in avanti a causa degli avversari, sempre pronti a ripartire. Notevole la sua versione assist-man con lanci a scavalcare la difesa avversaria e a cogliere il nostro bomber Lori in avanti. Grazie ad una di queste invenzioni ieri sera siamo andati in gol.
+0,5       8,5!

- Rob: il nostro Cen-Att-Dif (o tuttocampo) fa un po' fatica a districarsi nell'ingarbugliata rete tessuta dagli All Blacks che non gli permettono le sue devastanti percussioni offensive. Nonostante questo dà tutto se stesso per cercare di aiutare la squadra con la sua umiltà e la sua grande generosità. Un cavaliere d'altri tempi, un Felice Centofanti in erba!

CUOR DI LEONE,    8!

- Manu: il nostro Aldo Serena si muove a tutto campo, in alcuni momenti anche troppo, lasciandosi alle spalle il suo diretto avversario. A centrocampo picchia come un belva inselvatichita e spesso riesce ad avere la meglio; in fase offensiva, tra altruismo e credenza, si muove in maniera pericolosa e offre l'assist al Capitano per il momentaneo 6 a 4 longobardo. In fase difensiva è un completo anarchico, ingestibile.
TROTTOLINO AMOROSO DUDU DADADA,   8!

Andri: pochi minuti per lui ma intensi come una canzone di Gianni Morandi: giovanotto maldestro della periferia di Perugia che sgambetta, a ritmo di "fatti mandare dalla mamma a prendere il latte", come l'eterno giovanotto della canzone italiana. Lotta come è suo solito e tra calci e interventi corretti fa sentire la presenza agli avversari. Il suo cuore è sugli spalti, lì dove la sua diletta ammira le gesta del suo amato.
SEI FORTE PAPà,     8!

Edu: mette in campo tutta la sua esperienza e cerca di inniettarla a tutti i membri della Longobarda. Corre e si sgola come un cinghiale braccato ma dal piede fatato e in più di una occasione si propone in fase offensiva. Queste sue scappatelle in avanti lo portano a castigare per ben due volte il portiere avversario. La seconda purga, quella di tacco, riaccende la tifoseria, soprattutto la sua personale tifoseria, e la panchina biancorossa nei minuti finali.
INTREPIDO FUNAMBOLO,     8,5!

Lori: il nostro faro, autore di una doppietta che ha fatto sognare i cuori biancorossi, trova davanti a sè un avversario che, come si dice da queste parti, "la sapeva lunga". Si muove, sgomita e morde nel fazzoletto di campo che riesce a inventarsi, anche se minimo, e riesce a rendersi pericoloso anche in questo contesto. Ricordo uno Juventus-Manchester United di Champions League dove Ruud Van Nistelrooy fu marcato in maniera stretta per tutta la partita e riuscì ad aprirsi un solo spiraglio durante i 90 minuti. Ma in quello spiraglio fece gol, questi sono i campioni. Grande Lori!
MUHAMMAD ALì,   8,5!


Mister David: ritorna dopo qualche partita di stop e porta con sè la futura moglie Silvia! E' carico a pallettoni per il match e sforna intuizioni come fossero sfilatini. Forse l'entusiasmo per l'essere con noi o la poca organizzazione lo portano, specialmente nel secondo tempo, a cambiare poco e lentamente. Ma sappiamo pur sempre che da un momento all'altro può sbaragliare le difese avversarie con un solo comando tattico, come faceva il Generale romano Massimo Decimo Meridio contro i barbari in Germania.
Come il grande Vujadin Boskov: "Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori!",   8!

Felicitazioni per i prossimi sposi!!!

Dirigente accompagnatore: porta tra gli spalti un suo amico per rinforzare il tifo, Corrado. Si siede in panchina e, tra un vaffa e qualche colpo, segue le fasi più concitate del match. Supporto per il giovane mister David e, finito il match, pronto a salire sulle gradinate per spettegolare sui gossip di Squadra Antimafia.
PRESENTE,      8,5!


Come non ringraziare la tifoseria, sempre più gremita e condita di grandi ritorni, di nuove conferme e di new entry: le sorelle Riganelli, sempre pronte a dar battaglia. La dolce metà del nostro bomber, Letizia. La Valina che sta sempre zitta ma in sè nasconde un pulsante cuore biancorosso. Jenia, direttamente dalla Siberia, per scaldare il cuore del suo soldatino. Il mèèèèèèèèèèè, sempre presente ad incoraggiarci. La Manu ad osservare attentamente le azioni del suo principe azzurro (doppiamente azzurro perché napoletano). La Fernanda e il piccolo Sebastian: questa settimana merita il voto anche lui che porta con sè, giustamente, un pallone da calcio. Ma la cosa veramente eccezionale è che ha i colori della Longobarda. Prima del match mostra anche un buon tocca di palla, che sia un nuovo Edu? 10!
I grandi ritorni: Alessandro direttamente da Trento per guidare la tifoseria, la Marta insieme a Milo direttamente da Cesena per cacciare quattro berci e la Silvia per seguire la sua squadra del cuore.
La new entry Corrado, che lo si è visto camminare nervosamente lungo gli spalti per tutta la gara, forse per scongiurare la sconfitta biancorossa.
E per finire, la nostra mascotte AFEF!

A fine partita il presidente è stato avvicinato da un membro degli All Blacks che gli ha chiesto "ma voi avete sempre tutto questo pubblico?"..il presidente ha risposto deciso "SI".. l'avversario ha esclamato "Che spettacolo".

Per questo non posso fare altro che ringraziarvi, anche gli avversari si accorgono e ci invidiano la nostra tifoseria.. grazie..grazie..grazie!




JUNTOS PODEMOS!









Il vostro Capitano!
“Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori” - See more at: http://www.tuttocalciatori.net/notizie/2012/09/fuori-dai-denti-frasi-e-citazioni-celebri-di-allenatori-presidenti-e-calciatori/#sthash.scCgQeHz.dpuf
“Non sono ne’ la Lollobrigida, ne’ Merilyn, non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch’io un bel culo.” - See more at: http://www.tuttocalciatori.net/notizie/2012/09/fuori-dai-denti-frasi-e-citazioni-celebri-di-allenatori-presidenti-e-calciatori/#sthash.scCgQeHz.dpuf
“Non sono ne’ la Lollobrigida, ne’ Merilyn, non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch’io un bel culo.” - See more at: http://www.tuttocalciatori.net/notizie/2012/09/fuori-dai-denti-frasi-e-citazioni-celebri-di-allenatori-presidenti-e-calciatori/#sthash.scCgQeHz.dpuf
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martedì 27 ottobre 2015

Sconfitta con onore

Longobardi!


Ieri sera, davanti ad una gradinata gremita a festa, la Longobarda ha sfidato il top del top, il Casaglia.
I biancorossi hanno giocato forse una delle più belle partite degli ultimi tempi per costanza, forza e aggressività. Purtroppo come ci insegnano i teorici e i filosofi del calcio, ma anche il nostro amico Max Pezzali, "fai un gran bel gioco però..gli altri segnano e poi vincono". E' quello che è accaduto ieri sera. 
Una partita tirata, alla corda di violino per così dire, dall'inizio alla fine; il Casaglia non è una squadra forte che annovera tra le sue file abili frombolieri, come furono i nostri precedenti rivali dei Tre metri sopra il Chelsea, ma è una squadra che ti sfinisce lentamente tenendo lo stesso ritmo per tutta la partita e colpendo al primo errore. Sono come le processionarie, i famosi parassiti che colpiscono in primavera i pini, lenti, quasi in processione, ma se fai l'errore di toccarli le conseguenze saranno devastanti (nel caso di ieri sera, se li tocchi cadono e urlano). 

Per noi longobardi non possono esserci che elogi. Per farvi rendere conto della nostra impresa vi lascio alcuni numeri su cui riflettere: il Casaglia era una squadra che fino all'anno scorso militava in serie D di calcio a 5; abbiamo subìto poco e lasciato pochi spazi (teniamo presente che loro si muovevano come una squadra di calcetto: correvano, cambiavano continuamente posizione, sparivano improvvisamente. Quindi stargli alle calcagne non era per niente facile); loro avevano 3 squadre in panchina (quindi forze fresche pronte in ogni momento); abbiamo tenuto il campo, molto più grande rispetto a quelli su cui siamo abituati a giocare; siamo stati uniti e, specialmente durante il match, non abbiamo risposto alle provocazioni. 
Altra cosa: mentre uscivamo nel parapiglia, un giocatore avversario mi si è avvicinato stringendomi la mano. Io ho ricambiato dicendogli "bravi", lui mi ha risposto "bravi voi..veramente, così dà gusto giocare". 

Per rendervi ancor meglio l'idea, siamo stati come l'esercito cartaginese a Zama. 
L'anno scorso vi narrai la vittoria di Scipione, che aveva saputo imparare dai suoi errori, per vincere contro il Barcide. Oggi invece vi racconto un'altra storia, la storia di quel 202 a.C., la storia di uno dei generali più forti dell'antichità, Annibale. Quel giorno fu ricordato da tutti come la vittoria di Roma, la vittoria della civiltà contro i barbari africani. Tutti però, a partire dal buon Publio Cornelio Scipione detto l'Africano, ricordano che quella vittoria non fu frutto della sua bravura o di scelte tattiche stupefacenti. Dalla parte cartaginese, e dei grandi storici militari, c'è quello che viene definito il capolavoro di Annibale. Io ricordo Zama, e noi dobbiamo ricordare Casaglia, come il nostro capolavoro tattico! La battaglia che, nonostante persa, potrà essere studiata dalle generazioni future, proprio come è stata quella di Zama. 
Stiamo crescendo e se oggi ci vedesse Annibale sarebbe orgoglioso di noi e ci arruolerebbe nella sua squadra di calcio a 5.
Casaglia, come Zama insegnò ad Annibale, ci insegna che finita la battaglia non si può rispondere alle provocazioni dei romani che vengono verso le retrovie dell'esercito longobardo dicendo "Ao ete finito de parla???". Annibale si ritirò dal campo sconfitto, ma con grande onore, sicuro di aver dato tutto il possibile durante la battaglia. Questo non significa che non passò notti insonni a ripensare a quella mattina del 202 a.C. Anche noi ripenseremo alla gloria mancata per pochi minuti, ma ancor più ripenseremo al nostro stupendo esercito composto da giocatori, dirigenti, simpatizzanti, e amici che tutte le volte si muovono, anche con il freddo, per combattere insieme. 

Risultato finale dal comunale di Casaglia: Casaglia 2, Longobardi 1. A te la linea!

Avanti tutta longobardi! SIAMO UNA PROVINCIALE!


Adesso..le pagelle:


- Simy: il grande giornalista Maurizio Mosca direbbe "ahhhh come smanaccia il Simy"..una poesia. 
Il Simy versione Opes è un Simy rigenerato, forse ieri sera contribuiva anche la sua nuova divisa abbellita dalla scritta Longobarda sul petto. E' apparso sicuro di sè e della sua forza tra i pali ed ha guidato perfettamente la difesa con i suoi urlacci e con il suo accento tipico della Castel del Piano. Annibale lo avrebbe lanciato alla carica e Mihajlovic lo avrebbe fatto esordire contro il Sassuolo come ha fatto con Donnarumma. 
Come un FROMBOLIERE DELLE BALEARI respinge con le sue manone ogni attacco romano,   9,5!

- Rob: suo lo strepitoso colpo di lancia a freddo che riporta in parità la situazione sul campo di battaglia. Sempre pronto a sacrificarsi in tutte le zone del campo per difendere e rilanciare l'azione offensiva. Sembra che in quel 202 a. C. si muovesse sopra un destriero purosangue numida e il colpo inferto alla difesa romana (i numidi erano famosi per arrivare dietro all'avversario e recidere con un colpo secco i tendini delle gambe dei loro avversari) ne è palese dimostrazione. 
PRINCIPE TICHEO,    9,55!

- Così: elegante e dal passo felpato, come se indossasse un mocassino di pelle di leopardo, si muove nelle retrovie longobarde a difesa della propria porta. Del leopardo conserva non solo la pelle per i suoi mocassini, ma anche l'aggressività, la tranquillità e la lucidità di intervenire al momento giusto. 
CARTAGINESE DOC,    9,5!

- Andry: Annibale lo avrebbe lanciato nella mischia per primo, come feci con gli elefanti, non per sacrificarlo ma per far capire a tutti di che pasta era fatto il suo esercito. Ringhia...grrrrrr...sugli avversari e non ne fa passare neanche uno. A testa alta si districa bene in quel ginepraio detto campo di battaglia. 
SURUS,    9,5!

- Manu: rognoso il suo lavoro in mezzo al campo a suon di manate e zampate, alla vecchia maniera,  con la soldataglia nemica. Più volte prova il colpo del secolo da lontano ma purtroppo gli scudi nemici fanno ottima difesa. Nell'esercito cartaginese lo avrebbero schierato insieme al Simy (il Simy con le sassate però allontanava i pericoli) a tirar di frombola (elastico, tipo fionda): sassate appuntite per atterrare i suoi avversari.
Lunghe leve per il nostro FROMBOLIERE DELLE BALEARI,    9,5!

- Edu: a fine gara dirà "preferisco uscire sconfitto in questo modo che vincere 10 a 0". Chi può dargli torto?! Il nostro guerriero funge da connettore in tutte le zone del campo e regala quel pizzico di malizia in più che a molti di noi manca. Lui d'altronde è un veterano italico, ha combattuto molte battaglie, ed è normale che porti quell'esperienza che, a noi giovani provinciali, serve a dar sicurezza. 
Come un CAVALIERE CARTAGINESE attacca e affonda in profondità sulle linee nemiche,  9,5!

- Lori: spregiudicato come un guerriero celta nella battaglia al Trasimeno, con viso pitturato e capelli lavorati con la creta e il fango (tipico dei celti), si getta letteralmente sulle linee nemiche e tenta di scardinare il cuore della difesa. Per tutta la battaglia rappresenta il riferimento più avanzato, il barbaro che fa spazio a tutto il resto dell'esercito con la sua forza e la sua capacità di resistere anche nei contesti più disumani.
DUCARIO,     9,5!



DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE: sempre chiuso nella sua giubba esterna poche parole e molte tattiche e strategie. Si fa sentire contro un arbitro forse più abituato ad arbitrare i campionati inglesi che le sfide a Casaglia. Sempre presente.
ANNIBALE BARCA,   9,5!



Longobardi, non potrei mai chiudere le pagelle senza ringraziare il nostro pubblico: ieri sera avevamo una gradinata tutta per noi. C'era la Chiara, il mèèèèèr, la Valina, la Letizia, l'Arianna, la Valentina, il Bicio, la Fernanda e il piccolo Sebastian, la Manu. Penso che sia una cosa straordinaria avere un seguito di questo tipo, è una cosa non descrivibile a parole...per noi che giochiamo è il nostro motore. Grazie!


JUNTOS PODEMOS!









Il vostro Capitano




sabato 24 ottobre 2015

Buona la prima!

Longobardi,
ieri sera è iniziata la nuova avventura della Longobarda. Dopo anni di militanza presso il campionato del nostro amico Alessandro Azzarone, abbiamo deciso, per trovare nuovi stimoli e nuove motivazioni, di iscriverci ad un altro campionato, l'OPES. 
Da tutti temuto e da tutti adulato, vi hanno partecipato i più grandi calcettisti degli ultimi anni, i più grandi funambolieri del panno verde, quelli che i soli nomi mettoni i brividi...
Carichi della vittoria degli ultimi due tornei e con lo spirito della provinciale, ci siamo affacciati ieri sera al Cus. 
Quando inizia una nuova avventura c'è sempre un mix di sentimenti contrastanti che ci invade: da una parte l'eccitazione per una nuova sfida da affrontare come fossimo scolaretti il primo giorno di scuola, dall'altra la paura rappresentata dalle domande "avremo fatte bene a cambiare? siamo abbastanza pronti?".
Così, in questo vortice di emozioni shekerate, siamo andati ad affrontare la nostra prima giornata di campionato.
Arrivato al cus ho sentito subito un’atmosfera diversa: gli spogliatoi nuovi, volti nuovi, campo nuovo, arbitro nuovo..tutto una novità..una cosa però era la stessa , noi!
Ci siamo dati appuntamento nello spogliato A e abbiamo iniziato a cambiarci. C’eravamo tutti, come sempre, e come sempre c’erano tutte le nostre tifose impegnate a raccogliere i soldi e a fare la lista. Tutti aspettavamo questo nuovo inizio ,al caldo, dentro alla sala d’attesa degli spogliatoi. Poi però le sensazioni e le emozioni del primo approccio ad un mondo diverso hanno lasciato il posto alla partita: davanti a noi l’Atletico disagio. Il loro nome dice tutto. Una squadra sicuramente fisica, impostata sulla buona tattica del picchiare anche a gioco fermo. Purtroppo però davanti a loro hanno trovato una Longobarda decisa a non lasciare nemmeno un centimetro all’avversario. E così è stato! I biancorossi hanno impiegato pochi minuti per far valere la legge del più forte e per mettere l’Atletico disagio alle strette. I ritmi di gioco sono stati dettati dalla squadra biancorossa che, con l’entusiasmo di una provinciale, ha dato vita ad un calcetto champagne: passaggi di prima, smarcamenti perfetti, marcature a uomo e chiusure al bisturi. Con in più un attacco di peso, di quel peso che trascina e fa male a chi si trova davanti.
Una piccola annotazione: non ho mai visto la squadra pressare e seguire l'uomo in maniera così aggressiva, 8 cani mastini..maial del mondo come ringhiavamo!!!
Abbiamo preso tante botte ma con orgoglio e umiltà. La Longobarda è uscita con i tre punti in tasca e con la consapevolezza che non ha nulla da invidiare a nessuno.
Sicuramente questo è solo l'inizio e, come ben sappiamo, ancora la strada è lunga e tortuosa. Una cosa però è certa, abbiamo imboccato la giusta via! Avanti longobardi!

E adesso...le pagelle!

Simy: l'aria di rigore è il suo habitat naturale come il ghepardo delle nevi sull'Himalaya. Compie alcuni autentici miracoli, forse ispirato dal portiere del Bayern di Monaco Neurer, e vola per sventare qualsiasi tentativo avversario. Anche sul 6 a 0 lo si sente urlare ai suoi “davanti alla porta tocca esse cattivi!”, sintomo di una voglia di vincere fuori dal comune.
PADRE PIO, 9,5!

Cosììì: il nostro presidente, dopo l'ottimo inizio di stagione nella Azza cup, si piazza al comando del pacchetto difensivo biancorosso e spazza ogni qual volta la palla prende strane traiettorie dirette verso la nostra porta. Ispirato, in fase di impostazione, dal suo grande maestro Hallfredsson del Verona elargisce passaggi e consigli (non il portiere del Sassuolo) a tutti i suoi amici in campo. In difesa è il solito zuzzerellone, simpatico e sorridente con i suoi amici, ma affamato con i cianchetti dei suoi avversari (che rosicchia costantementte, come se non mangiasse da un mese). Sua la bella idea di inserire il capitano all'ultimo secondo del match per metterlo in barriera a fare scudo umano. Ai suoi ordini presidente! :D
DOTTOR DESTINO, 9,5!

Rob: il grande Rob viene scelto per completare il pacchetto difensivo longobardo e, come al solito, non tradisce. Quando ero piccolo esisteva una collana di libri gialli per bambini che si chiamava “Piccoli brividi”..ecco, il Rob è un dispensatore di questi “Piccoli brividi”, soprattutto quando fa i passaggi verso il centro della nostra area di rigore. Ma non dispensa solo questi “Piccoli brividi”, ne dispensa anche altri di tutt'altra natura e che sono rappresentati dalle giocate di classe che sprigiona durante la partita. Un ricordo indimenticabile: siamo al quarantesimo minuto della seconda frazione di gioco. La Longobarda fa un one-two in difesa e lancia immediatamente (lancio perfetto che taglia tutto il campo) il nostro Rob che carica il destro e colpisce al volo. Peccato che non colpisce in maniera coordinata..altrimenti il pallone del Cus, in segno di rispetto si sarebbe afflosciato (come fosse un inchino).
LIBANESE, 9!

Andrea: il buon soldatino ricopre il ruolo di allenatore aggiunto e, in mancanza del mister David, si occupa della questione scottante: quale sarà la formazione iniziale a scendere in campo? Sceglie gli uomini giusti e, mostrando la sua solita umiltà, entra per ultimo. In campo è una furia cieca attaccata alle maglie dell'Atletico e si intende a meraviglia, porto come esempio un'azione offensiva avvenuta a inizio ripresa, con suo fratello Lorenzo. Purtroppo non arriva il gol tanto cercato ma sicuramente meritato per impegno, sforzo fisico e umiltà. Marcomando però, non mangiare più l'hamburger prima di venire a giocare!!!
RUSPANTE, 9!

Edu: Alla notizia della sua partecipazione all'opes la squadra ha esultato come dopo una vittoria! un grande ritorno tra le fila longobarde, favorito anche dalla nuova curva tutta per lui. Sull'onda dell'entusiasmo sgattaiola in mezzo alle colonne d'Ercole avversarie che gli ricordano quanto il fagiolo non sia solo un legume ma anche una saporita pietanza riservata solo ai migliori. Dal canto suo, come il grande George Best, ricorda ai suoi avversari le leggi fisiche e matematiche per le quali un pallone può roteare sotto la suola di un giocatore e non essere mai preso. 
ALBERTO TOMBA, 9,5!

Manu: scende in campo dal primo minuto e non delude sia sull'aspetto tecnico che tattico. Conquista palloni importanti a centrocampo e sono decisive le sue ripartenze in contropiede a fianco di Lorenzo. Fa del suo piede sinistro la sua arma migliore ma anche la peggiore, soprattutto nel secondo tempo quando davanti alla porta rinuncia a tirare col piede destro mancando così due importanti occasioni. La sua doppietta la porta a casa e ora, mentre sta pescando a Pietrafitta qualche pesce radioattivo, può rammentare le sue falcate sul panno verde e la vittoria della sua squadra.
SAMPEI, 9,5!

Lori: ci mette poco a farsi conoscere anche nell'ambito dell'Opes. Al Griphus Stadium era il più temuto, da giovedì sera anche l'Opes dovrà fare i conti con lui. Pochi minuti e inizia lo show: “incredibile azione della Longobarda che esce dalla difesa e parte all'attacco sulla fascia destra del campo. Palla a Lorenzo che carica il tiro e gollll, goooollll!”. Gioca a sportellate per tutta la partita e subisce anche qualche intimidazione con la speranza che sia meno distruttivo. In realtà lo diventa sempre di più! Uomo a tutto campo e più volte anche assist man con Manu e con il capitano. Con quest'ultimo a fine partita ci regala un no look spalle alla porta, ricordando Fedele del Carpi, condito dal tunnel all'avversario. Segna il primo gol di questa nuova avventura longobarda e, a fine match, comparirà per ben tre volte sul tabellino dei marcatori.
MAURIZIO ABBATINO, IL FREDDO 10!

DIRIGENTE LONGOBARDO ENZO: orgoglioso del nuovo ruolo che la dirigenza gli ha riservato, dopo anni di fedeltà, scruta la partita chiuso nel suo giacchetto ma attento a tutte le fasi del match. Non perde occasione, durante il time out, di scambiare due parole con l'arbitro. “Oh ma dovrai fischiarne una! Questi menano sulle caviglie!”.
MAZZONE, 10!

Ed ora lasciatemi ringraziare il nostro pubblico: era freddo, era tardi ma loro erano lì a soffrire con noi (in questo caso fortunatamente avevano almeno una panchina su cui sedersi) come a dirci “siamo con voi anche in questo nuovo inizio”. Grazie Grazie Grazie! Era uno spettacolo vedere una curva gremita tutta per noi! Grazie a Arianna e Letizia, che hanno compilato la lista, raccolto i certificati, i documenti e i soldi. Grazie alla tifosa n. 1 che, nonostante la giornata intensa, era lì. Grazie al Mèèèèèèèèèèr che, anche quando non gioca, è sempre presente accanto ai suoi amici. Grazie alla Valina per la fedeltà. Grazie alle new entry Fernanda e Sebastian!

E adesso.....TUTTI A CASAGLIA!!!



JUNTOS PODEMOS!




Il vostro Capitano!

martedì 13 ottobre 2015

Longobarda regina della Training Cup!

Longobardi,

a conclusione della Training cup, siccome non ho pubblicato mai le pagelle, desidero fare un pagellone.
Dopo la prima partita, vinta contro il Bradbury, la Longobarda ha continuato il suo allenamento pre opes. Sotto il suo martello battente son passati: Filosofi, Atletico Magione, Borgodoro. E, l'unico pareggio della competizione, lo abbiamo raccolto contro i sempiterni Bad Boys, dopo una partita al cardiopalma.
In tutte le partite la Longobarda ha messo il suo bollino di fabbrica: giocate di prima intensione, movimenti ellittici ad imitazione dei pianeti del sistema solare (forse anche noi siamo governati dalle tre leggi di Keplero??), gol spettacolari (Così ne sa qualcosa), one-two commoventi (ricordate le prime versioni di Pes taroccate dove il telecronista urlava "One-two"?), contropiedi al tritolo.
Questa bellezza porta in sè tanta energia elettrica e, ben tutti sappiamo, che quando c'è un sovraccarico di energia siamo anche più inclini ai black out. Ebbene amici, ci sono stati momenti in cui il conto delle aziende che gestiscono l'energia è stato salato.
La cosa importante è che davanti al black out non ci siamo mai arresi, abbiamo continuato a produrre energia, tanta energia, tanta energia da sopraffare lo stesso buio che ci aveva investiti. E questo amici è il più grande successo di questa Training Cup!

Il girone di andata lo abbiamo chiuso imbattuti ma al secondo posto, dietro i Bad Boys, per differenza reti.
I play off sulla carta sembravano abbastanza abbordabili, semifinale con l'Atletico Magione. Ma la regola recita "alla Magione non senton la ragione". E la semifinale, che sembrava una formalità, si è rivelata un'autentica battaglia all'ultimo sangue.
Un grande Atletico Magione (come mi ricorda Salvo "una sfida bella e tirata fino all'ultimo come ai tempi dei tre metri sopra il chelsea") ha provato a farci lo sgambetto. Ha presentato una formazione, quasi ex novo, che ci ha dato filo da torcere e, aihmè, se due reti non fossero entrate negli ultimi due minuti, ci avremmo rimesso le penne. Questa partita, come quella contro il Borgodoro e i Bad Boys nel girone di qualificazione, è un chiaro esempio di come la squadra non si sia MAI arresa. La Longobarda, ad un minuto e mezzo dalla fine stava perdendo per 4 a 3, sembrava tutto finito nonostante continuavamo ad attaccare. Il portiere dell'Atletico aveva eretto un muro dietro e davanti a sè, e la palla continuava a rimbalzare su di esso.
Ma la Longobarda c'era e non c'era mai stata così..attaccava...mostrava un gioco pressante, asfissiante, roboante..e alla fine si è guadagnata la finale!
Non ha rubato nulla e le statistiche parlano chiaro: su 50 tiri ha fatto solo 5 gol, gli avversari invece si sono dimostrati sicuramente più spietati (6/7 tiri e 4 gol).

Ed eccoci a ieri sera: la finale!
Le statistiche parlavano di tre finali (1 semifinale e 2 finali) vinte dai biancorossi sui malcapitati Bad Boys. Quindi la seta di rivincita dei ragazzi cattivi era carica a pallettoni, utilizzando un gergo giovanile.
La Longobarda però, nonostante l'aggressività degli avversari, si è dimostrata all'altezza del match facendo valere la sua maggiore esperienza tattica e tecnica. Questo è stato chiaro sin dalle prime battute. La partita è stata tenuta ad alti livelli: pressing alto da entrambe le squadre, aggressività sul portatore di palla, contrasti duri ma regolari e quel pizzico di rivalità tra le panchine che non guasta mai.
Anche ieri sera le agenzie energetiche ci hanno improvvisamente staccato la luce e, sul vantaggio di due gol, ci siamo ritrovati al buio. Amici, al buio non si vede nulla..abbiamo mandato il mèèèèèèèèèr negli scantinati del palazzo per riattaccare il contatore...ma il mèèèr si trovava in cima all'attico a fare un festino..e finchè è uscito dalla vasca idromassaggio, si è messo l'accappatoio con le sue iniziali, ha spento il sigaro ed è sceso giù, la Longobarda è stata ripresa.
Non bisogna disperarsi però perché il mèèèr è riuscito a riattaccare il contatore e la Longobarda, con un guizzo di genio di Luca, è riuscita a segnare il gol decisivo.
"Scusa scusa Ameri, qui è il Griphus Stadium di Perugia. Al 18esimo della ripresa ha segnato Luca. A te la linea".

Una bella partita, tra due buone squadre.

Risultato finale: Longobarda batte i Bad Boys per 5 a 4.
Marcatori: Robbb, il Capitano, Luca, Lorenzo, Luca.

Ed ora, le pagelle della finale:


- Simy: un leone tra i pali! Il suo torneo è stato di grande livello e merita un rinnovo del contratto. I suoi lanci per gli attaccanti sono "n'buro", perfetti, sui piedi..veloci, intuitivi..e quando la squadra non può iniziare l'azione dalla difesa sono un'ottima alternativa. Lo Chilavert longobardo che, in più di un'occasione, si è avvicinato al capitano prima dell'inizio del match dicendo "oohhh, se c'è un rigore lo fai battere a me!". Tanta carica e umiltà!
RE LEONE (disney),  10!

- Cosimo, il Presidente: per tutto il campionato, compresa ieri sera, si prende a cuore tutto il pacchetto difensivo biancorosso e da buon maestro lo guida. Non si lascia però intimorire da questo anzi, le sue incursioni corsare sono all'ordine del giorno (chiuderà il campionato con 9 reti). Prolifico, ricordiamo con commozione il gol più bello ma anche più utile al personale del Griphus Stadium (nessuno ha capito che Cosi voleva spiccare un nido di ragnatele che si erano formate dentro ad una delle porte..il caso vuole che quella porta fosse difesa da un suo avversario e che la sua mira fosse particolarmente precisa). A onor del vero lo incorono il Kamil Glik della Longobarda!
SEMPITERNO,   10!

- Roberto: il secondo torneo con la Longobarda per il mastino de Fulignu, e il secondo torneo vinto! Sarà un caso? Non credo! Ha iniziato il torneo leggermente fuori forma, poi partita dopo partita è tornato il Rob che tutti noi conosciamo: arzillo, temerario, fluidificante, tornante, segnante e sognante! Anche ieri sera ci ha dato dimostrazione del suo talento con le sue giocate e i suoi gol. In difesa il Vrsaliko del Sassuolo, a centrocampo il Crisetig del Bologna e all'attacco la fantasia di un Meggiorini del Chievo. Un tuttofare!
MANNY GARCIA, 10!

- Andry: in settimana arriva la buona notizia della sua avvocatura! AVVOCATO! AVVOCATO! Il pubblico longobardo è in delirio. Ha dimostrato di poter giocare a tuttocampo e di saper randellare a tuttocampo e questo gli fa sicuramente onore! Un Diawara attaccato ai calcagni dell'avversario che non rinuncia mai a spingersi in zona gol e a rendersi pericoloso.
Ieri nei minuti finali, minuti particolari in cui la concentrazione non può mancare, blocca ogni pallone e avversario diretto nella sua direzione come fosse un monolite caduto dal cielo! Sembra un angelo caduto dal cielo!
AMORE DISPERATO, 10!

- Eugenio: nuovo acquisto proveniente da quel calderone di via xx settembre che finora ci ha portato grandi soddisfazioni. Da subito si è messo a disposizione della squadra e a testa bassa si è inserito a meraviglia nel nostro gruppo. Gioca un primo tempo maestrale, tenendo palla e liberando gli spazi per i suoi compagni (serviti poi in maniera libidinosa davanti al portiere). Tener palla è sinonimo di prender botte e lui le ha prese senza mai reagire. Lui è stato l'arma che ci ha permesso di scardinare il Borgodoro, troppo concentrato nel marcare il nostro Lori!
Prevedo un grande futuro per il nuovo acquisto biancorosso!
ARECHI II,   10!

- Manuuu: provato per tutto il torneo in tutti i reparti. Mostra versatilità e voglia di imparare anche perché abituato a campi ben più lunghi della gabbia del Griphus Stadium. Sembra uno di quei trampolieri e giocolieri che deliziano le loro folle di ammiratori con i propri numeri (colpi di tacco, rabone, e altre magie). Decisivo il suo ingresso nel secondo tempo della partita di semifinale dove segna due reti, ormai insperate!
GAMBE A SPILLO,   10!

- Luca: è sempre un piacere averlo con noi e il suo ritorno per le fasi finali del torneo è stato come una folgorazione sulla via di Damasco!
Torna con la sua grinta, le sue intuizioni e il suo carico di gol importanti. La sua classe è quella di un Benito Carbone dei tempi d'oro, ma la sua aggressività ricorda più un Miccoli. Un turbo a iniezione elettronica, come la Uno degli anni Ottanta, che quando la situazione si fa dura in super strada e sei di fretta non devi far altro che cambiare la marcia e superare tutti. Telecronaca del gol decisivo della finale: "Manu avanza palla al piede sulla tre quarti avversaria, punta il difensore ed effettua un passaggio al Capitano che si trovava libero sulla fascia destra. Il Capitano avanza e, a tu per tu con il portiere avversario, lascia partire un puntatone verso il palo lontano su cui si avventa il numero dieci longobardo Luca. E' gol! E' gol! E' gol è gol è gol. Il pubblico in delirio festeggia con tutta la panchina".
TAZMANIA,  10!

- Lorenzo: nella serie A milita Big Mac (Maccarone dell'Empoli), nella Longobarda abbiamo Big Bud! Potenza allo stato puro e se non ci credete chiedetelo al portiere dell'Atletico Magione che ancora sta rinfrescando le mani in frigorifero. Sempre il miglior marcatore della Longobarda. Con la sua tecnica sopraffina, dall'anno scorso anche tattica stupefacente, risulta essere un brutto cliente per tutti i suoi avversari. Più volte prima delle partite ho sentito parlare le altre squadre e dirsi tra di loro "quello non deve tirare, dovete marcarlo a uomo". E più volte l'ho visto prendere botte su botte per far salire la squadra; l'ho visto muoversi tra le marcature asfissianti, vedi quella del Borgodoro. La verità però è una sola: più lo si stuzzica e più lui darà il sangue per uscire vincitore dall'arena!
ASCANIO SOBRERO,  10!

- Mèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèr: anche se non in campo ieri sera, la sua presenza nel torneo ha lasciato il segno. Il suo marchio di fabbrica, "sombrero al portiere", è stato confermato. Anche se i titoli del giorno dopo ne parlano poco, il mèèèèèèr fa sempre il lavoro sporco, quello che qualcuno deve per forza fare in mezzo al campo..randella, pressa, induce all'errore l'avversario..Grande Mèèèèr!
ECCEZIUNALE VERAMENTE,   10!


Mister David: l'inizio della partita è condito dalla bellissima notizia delle future nozze del mister!
E, nell'onda delle emozioni, tra il sognante e il devastante, schiera una formazione di tutto rispetto per arginare la gioventù burrascosa dei ragazzi cattivi.
La sua presenza fuori dal campo ormai è diventata decisiva, tanto da essere diventato uno dei trascinatori del gruppo (nonostante non giochi).
Ieri sera si è trovato un compito difficile, far giocare 9 longobardi: con abilità e maestria è riuscito a far girare le sue pedine in campo e a caricarli al punto giusto.

Josè Mourinho è lo special one..il nostro Mister è lo SPECIAL TWO! 10 e lode!


Ci tengo a sottolineare che tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità di tutti. Agli amici di sempre e a quelli creati lungo il cammino. Al pubblico che non ci ha mai abbandonato neanche nelle serate più impervie. Alla gioia e serenità quando giochiamo. All'incoraggiamento di tutti davanti agli errori (nessuno si è mai permesso di insultare o urlare contro un compagno dopo un errore) e, come mi ha detto Eugenio dopo aver giocato la prima partita con la Longobarda, "ho ricevuto più BRAVO questa sera che in tutta la mia vita".
Ringrazio l'umiltà con la quale abbiamo affrontato le sfide insieme. Senza umiltà, senza l'idea che siamo e saremo sempre una PROVINCIALE non si va da nessuna parte.

Ringrazio Alessandro che dal giugno 2012 ci ha accolto nei suoi tornei e campionati e ci ha sempre dimostrato amicizia. A volte si è preso qualche vaffa.. ma purtroppo quando si gioca gli animi sono caldi. Grazie! Grazie! Grazie! E in bocca al lupo!


Ringrazio il pubblico e vorrei ringraziarlo non solo per ieri sera: grazie a Chiara, Valina, Valentina, Letizia, Elisabetta, Marta, Alessandro, Marco, Irene, Laura, Jenia, Giulio, Arianna, Ilario, Giulia, mio padre, Silvia, Manuela, a tutti i simpatizzanti, a tutti coloro che hanno militato nella Longobarda e che continuano ad essere presenti (Edu, Alessandro, Giulio) e a tutti coloro che collaborano costantemente per il nostro piccolo eroe Samuel. Anche ieri sera abbiamo raccolto fondi per il nostro gladiatore keniota e, la più grande vittoria è proprio questa..un gruppo di amici colpito dalla bellezza della propria amicizia decide di aiutare un bambino a realizzare i propri sogni!

Il pubblico merita un bel 10 e lode!


Adesso avanti con la prossima avventura..siamo una PROVINCIALE!



JUNTOS PODEMOS!







Il vostro Capitano!







GLI ULTRAS LONGOBARDI

GLI ULTRAS LONGOBARDI