Amici longobardi,
quella che ci apprestiamo a descrivere è stata una partita maschia, dura, combattuta non solo contro avversari tosti e determinati, ma contro le forze di una natura ostile e gelida, che voleva a tutti i costi prendere parte alla sfida: Longobarda contro Idroclima Rosati, nome quantomai adatto alla circostanza.
Per raccontarla prenderemo ad esempio un noto fatto di sport avvenuto nel 1980, alle Olimpiadi invernali di Lake Placid, USA, il match di hockey su ghiaccio che ha assegnato la medaglia d’oro noto come “Miracle on Ice”. In quella circostanza la fortissima nazionale URSS era una corazzata che vantava i migliori giocatori dell’epoca e viaggiava spedita verso una scontata vittoria finale. Ad opporsi al suo cammino inaspettatamente si è trovata la nazionale di casa, composta da giocatori universitari e dilettanti, che sospinta dal calore dei suoi tifosi, da una straordinaria fiducia nei propri mezzi e da una fortissima identità di squadra è riuscita nell’impresa di vincere quella partita per 4-2.
I nomi di quei ragazzi rimarranno per sempre nella storia, così come resterà immortale la frase del telecronista dell’epoca, Al Michaels, al termine della partita: "Undici secondi, vi restano dieci secondi, stanno contando alla rovescia in questo momento... Morrow passa a Silk, restano cinque secondi di gioco! Credete nei miracoli? Sì!"
Anche la Longobarda ha creduto nei propri mezzi, nella sua identità di squadra, nel dare tutto sul campo, nonostante i pronostici della vigilia non fossero dei migliori: qualche defezione improvvisa, l’infermeria piena, l’assenza dell’amuleto Bicio (“c’ho la cena alle setteeeeeeee!”), la trasferta in territorio tuderte. Eppure la società faceva fronte comune davanti alle difficoltà, mettendo a disposizione la Yeti d’ordinanza per la trasferta e tesserando un altro pezzo pregiato del mercato degli svincolati, Andrea Barnabei.
L’arrivo allo stadio di Ponte Rio è surreale: una patina di ghiaccio ovunque, un pallone abbandonato che è rimasto congelato in campo e l’arbitro che dice “Appena siete tutti iniziamo” ma poi si rifugia al bar per cercare un po’ di calore e devi andare a convincerlo che deve veramente iniziare. Durante il riscaldamento si bubbola, c’è che accusa i geloni alle dita dei piedi dopo soli 3 minuti, ma la passione per il calcetto di periferia e per i colori longobardi scalda il sangue dei nostri giocatori e iniziamo comunque il match: Cosi tra i pali, dietro Lori e Fek, davanti Manu e Giova.
Pronti via e la partita vede due squadre attente, preoccupate soprattutto di non scoprirsi e di studiare gli avversari; l’Idroclima parte meglio, come l’URSS nel 1980, gioca sfruttando la scarsa pressione longobarda e si porta sul 2-0 con un paio di azioni ficcanti, mentre i nostri devono ancora abituarsi al terreno ghiacciato e sembrano arrancare. Ma l’ingresso della Second Unit, come si dice in gergo hockeistico, rianima la longobarda e prima Lori sfrutta una intesa tutta in famiglia per accorciare e poi Andrea insacca il pareggio. Purtroppo però subito prima della fine del primo tempo la squadra subisce il 3-2. Ci vorrebbe il the caldo di Caressa, ma non ce n’è, e i nostri tornano al proprio angolo per riorganizzarsi.
La seconda frazione riparte con un clima ancora più glaciale, i nostri ripartono decisi e si capisce subito che qualcosa è scattato nei loro cuori, perché impattano per due volte gli avversari, prima sul 3-3, sempre Andrea, e poi sul 4-4 col Giova. E’ da qui che inizia lo show longobardo: adesso il terreno ghiacciato non fa più paura, i nostri pattini fendono l’erba di ponte Rio lasciando strisce infuocate, il respiro degli avversari si fa pesante e la partita cambia. Prima manu offre a Giova una palla centrale, lui si avvita sul ghiaccio come Karolina Kostner e porta in vantaggio i biancorossi.
Poi a 4’ dalla fine il pallone di Cosi da dietro, come un tracciante che illumina la notte tuderte, il Giova lo arpiona come solo lui sa fare, botta di sinistro all’angolino basso: il miracolo sul ghiaccio è di nuovo realtà!
“Credete nei miracoli? SI!” Si, anche noi ci crediamo, più forti del gelo e di avversari comunque tosti e che sicuramente avranno da dire la loro nel prosieguo della competizione, tutti uniti verso una vittoria ottenuta con la tigna e la voglia, oltre che con un gioco che si è saputo adattare alle necessità.
Una vittoria da provinciale, una vittori da primi posti in classifica, una vittoria da Longobarda!
Dalla ghiacciaia di Ponte Rio è tutto, a voi per le pagelle!
COSI: “ma tu sei un portiere?” voci dicono che questa domanda sia ormai sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori della OPES League. Il presidente si regala e ci regala un’altra prestazione di sostanza e affidamento tra i pali, guidando la difesa e ergendosi a estremo baluardo. La doppia parata sul 4-4 è una delle pietre su cui è stato edificato il successo della Longobarda, così come un’altra decisiva sul 3-2 dopo la quale riparte l’azione che porta al temporaneo pareggio. Peccato che qui non ci sono punti per il miglior portiere come all’Azza Cup, sarebbe già vincitore per distacco. Jim Craig, 9!
FEK: stavolta non ha bisogno di immolare inusitate parti del corpo per mettere la palla in porta, ma solo di difendere con le unghie e con i denti sul puntero avversario. Riesce spesso ad arginare le folate avversarie, e rimane spesso come ultimo uomo per dare sicurezza ai compagni, giocando una partita generosa e confermando di essere uno di cui non si può fare a meno. Bill Baker, 8,5!
LORI: parte cauto, per prendere confidenza col terreno infido, poi monta le catene ai cingoli, il motore carbura e torna tosto e decisivo come lo conosciamo. Anche sul ghiaccio sfodera più volte la staffilata che scalda i cuori dei tifosi come una tazza di cioccolata negli inverni più rigidi, stavolta gioca meno bloccato dietro, venendo utilizzato come arma tattica quando c’è da rinforzare l’attacco con l’assetto “twin towers” insieme al Giova. Avvia la rimonta longobarda e si propone con continuità su entrambe le corsie. William “Buzz” Schneider, 9!
ANDREA: lui invece monta subito i pneumatici chiodati e appena entrato capisci subito che il ghiaccio è come se non ci fosse. Va così forte che guadagna una strisciata sul ginocchio e una caduta “a bocca davanti”, ma mete a segno due gol con inserimenti da dietro e su calcio piazzato da manuale, reggendo l’impatto dietro e mostrando saggezza nella gestione degli ultimi minuti. L’ennesimo grande acquisto di una società che ci regala meraviglie in sede di mercato: gli altri arriveranno a gennaio, ma sarà troppo tardi, perché ormai è – anche ufficialmente – uno di noi: benvenuto! Mark Johnson, 9!
MANU: vi ricordate il mitico film “Quattro sotto zero” sulla nazionale di bob giamaicana? Manu sembra proprio uno di loro, imbacuccato che manco l’omino michelin, arrivando a indossare la divisa sopra due o tre strati di maglie e felpe. Forse sarà per questo che carbura lento, ma poi anche lui si lascia contagiare dal sacro fuoco della rimonta, dapprima dimostrando presenza in difesa (il tabellino parla di 3 falli di cui un’entrata in stile “Falce fienea”), poi tenendo palla in avanti e fornendo ai compagni un sicuro riferimento per risalire il campo e molti assist nelle azioni più pericolose. Il palo sinistro di una delle due porte trema ancora per la terrificante sassata che strozza in gola l’urlo di gioia della panchina, ma siamo sicuri che alla prossima ci regalerà conclusioni ancora migliori. Dave Silk, 8,5!
GIOVA: quando il gioco si fa duro il Giova inizia a giocare. E se gioca come nel secondo tempo non lo fermi nemmeno se gli salti sopra, perché come Bud Spencer cammina e ti porta con lui. Il suo primo tempo serve per ambientarsi, per prendere le misure al campo e alla difesa avversaria. Il secondo è per mettere il punto esclamativo sul match: tre gol, di cui due bellissimi, uno con la grazia della ballerina, controllo di petto protezione della palla ed esterno a beffare il portiere, per il vantaggio, un altro con difesa della palla e staffilata di sinistro per mettere al sicuro la vittoria. In mezzo tanto lavoro sporco e tanti ripiegamenti difensivi, chapeau! Mike Eruzione, 9,5!
EGREGIO: il primo tifoso, il primo dirigente, il primo a suonare la carica fin dalla partenza e per tutto il match. Orfano del Bicio nella fredda serata tuderte, l’inventario della Yeti ti fa capire che è pronto per ogni situazione: fresbee da montagna, pallina da spiaggia, attrezzi per guerné ji ucelli, penna per compilare la lista e riscaldamento a palla! Gestisce i cambi con autorevolezza, dimostrando che Mr. Enzo ha un grande allievo, e si prende il peggio freddo pur di stare accanto ai suoi compagni anche non potendo giocare. That’s Amooooooooreeeeeee, 10!
Juntos Podemos!
Andri
mercoledì 13 dicembre 2017
giovedì 30 novembre 2017
I M P R E S A L O N G O B A R D A !
Amici longobardi,
capita, ma non troppo spesso, di alzarsi con un saporino strano in bocca, un saporino che ricorda la sera precedente, la battaglia combattuta a suon di mazzate, e la vittoria raggiunta con il cuore, la testa e le gambe. Dopo una brutta sconfitta la settimana scorsa contro uno dei migliori avversari del campionato, F.C. Ingback (10 a 3), la Longobarda ha saputo rialzare la testa e, nonostante l'assenza di Andri, Rob e Giova, a ritrovare la giusta serenità.
Ebbene si, siamo usciti vincitori contro una squadra conosciuta nei playoff dello scorso anno. In quel caso la differenza reti ci condannò all'eliminazione ingiustamente. Ma ieri sera non c'era tattica, non c'erano giochi di potere. Ieri sera era una partita secca, "chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro"!
Per parlare della partita di ieri sera mi avvarrò di un gruppo di amici, la compagnia Easy Compagnia Easy del 2º Battaglione, 506º Reggimento di Fanteria Paracadutista, 101ª Divisione Aviotrasportata dell'esercito degli Stati Uniti. Per chi avesse visto la miniserie "Band of Brothers" prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks capirà di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri ne consiglio la visione.
Perché ho scelto la Compagnia Easy per raccontarvi di ieri sera? Premessa: la Compagnia Easy combatté durante la seconda guerra mondiale per liberare l'Europa dal nazismo. Fu fatta paracadutare all'interno delle linee nemiche e molti dei suoi membri furono uccisi prima di toccare terra. Lo scopo era quello di ricongiungersi all'esercito americano che contemporaneamente era sbarcato in Normandia. Questo gruppo, dal nome banda di fratelli, era un gruppo di amici che condivise insieme lo sforzo, la sofferenza, la gioia e..la vittoria! Per darvi qualche informazione: furono loro ad entrare per primi nel famoso "nido dell'aquila" (noto anche come Kehlsteinhaus, in tedesco Casa sul Kehlstein), famoso rifugio alpino di Hitler situato in Germania nell'Obersalzberg delle Alpi bavaresi di Berchtesgaden a una ventina di chilometri dalla città austriaca di Salisburgo; furono i primi ad entrare nel campo di concentramento di Dachau e i primi a capire quale immane tragedia si era consumata sotto il regime hitleriano.
Una compagnia tosta, bene addestrata, un esperimento bellico ben riuscito.
Ma torniamo a noi, perché la Longobarda di ieri sera può essere paragonata alla Compagnia Easy?
1. Ha combattuto unita, come un vero gruppo. Come una vera squadra, banda di fratelli!
2. Ha mantenuto una concentrazione e una lucidità non scontata in contesti di battaglia simili (la Compagnia Easy fu una protagonista della Battaglia delle Ardenne).
3. Ha giocato con intelligenza sfruttando le qualità dei suoi uomini.
4. Ha preso tante bastonate, insulti e scorrettezze.
5. Tutti hanno dato il massimo.
Queste sono le motivazioni che ci hanno condotto alla vittoria.
E da questa tribuna, nonostante la vittoria, parte il mio appello: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI! Tutto il resto, specialmente ieri sera, è un contorno in cui non mi ritrovo.
Ho visto un avversario, Bar Ip di Todi, molto forte, veloce, rapido, che ci ha messo in difficoltà. Ha fatto belle azioni, ha creato belle occasioni. Ma c'è un però..purtroppo dal punto di vista della correttezza in campo siamo alle solite: botte (non viste o intraviste dall'arbitro), botte a palla lontana (che sono le peggio perché mostrano una intenzionalità del gesto) insulti (da fuori e dentro il campo) scorrettezze e bestemmie (mi pare ci sia un regolamento a riguardo). Ripeto: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI!
Ma adesso andiamo avanti..come ci insegna Manu, ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE! e che c'è sempre un avversario più forte di quello che abbiamo sconfitto!
Dal palavento di Torgiano è tutto, Longobarda trionfa contro Bar Ip di Todi per 3 a 2!
A voi la linea!
Pagelle:
Giulio: come un'artista di strada che gioca con le palle di vetro creando giochi illusori al pubblico osservante, anche lui muove sinuosamente il suo corpo per ammaliare la sua squadra e far imprecare la squadra avversaria. Nel primo tempo compie la parata della vita: si butta da un lato per respingere un tiro velenoso. La respinta sta per finire, dalla parte opposta, nei piedi dell'avversario. Lui con un saltello alla mago Silvan si butta e smanaccia la palla...pura e semplice magia. Anche nel secondo tempo continua ad esibirsi con voli plastici, parate di piede e schiaffi a mano aperta.
Generale di brigata Anthony C. McAuliffe, 10!
Così: in una partita in cui la rapidità di 10 anni fa sarebbe utile, fa valere l'esperienza e la caparbietà. Si attacca al suo avversario e volente o nolente riesce ad allontanare il pallone. Nel primo tempo si sgancia spesso dalla difesa cercando maggior gloria sulla fascia, ne vengono fuori due bei tiri! Tanta corsa e tanto cuore sia in campo che fuori nel guidare le tattiche e strategie biancorosse. Come uno Josè Mourinho, il profeta, sa fare i giusti innesti dimostrando una lettura della partita eccellente.
Maggior generale Maxwell D. Taylor, 10!
Lori: dopo un inizio di primo tempo più indirizzato alla fase offensiva, nel secondo arretra per dare man forte alla fortezza longobarda. Contro di lui gli avversari trovano un muro, un muro forte, un muro che non si sposta e che rimane dritto anche sotto le più sofisticate bombarde. Durante uno di questi contrasti il fek e il capitano, accomodati in panchina per seguire le fasi del gioco, si scambiano poche ma intense parole "sel facevo io quel contrasto stavamo ancora a'arcoglie gli ossi".
Colonnello Robert F. Sink, 10!
Manu: un'intervista avvenuta questa mattina con lo straniero della Longobarda ha messo in evidenza una insoddisfazione per i due gol mangiati ieri sera a tu per tu con il portiere, ma questa è sola una sfaccettatura della sua partita. Ieri Manu è stato molto di più: un Valentino Rossi a cavallo della sua moto, un centometrista alla Mennea, un Marco Pantani nella salita del Pordoi. Ladro di palloni a centrocampo e freddo rigorista (con quella temperatura sarebbe stato difficile per chiunque essere caldo).
Maggiore Oliver M. Horton, 10!
Edo: nel Medioevo la sua partita sarebbe stata tradotta in una chanson, un canto di gesta eroiche. L'eroe che davanti a tutte le difficoltà, mostri e nemici che cercano di annientarlo, si muove libero nell'aria come se stesse danzando. Se ne frega delle botte, se ne frega degli insulti, se ne frega di tutto ma non della squadra. Gioca per tutti, guadagna palloni con la stessa facilità con cui un bambino pesca le paperelle magnetiche ai baracconi, e si guadagna un rigore.
Maggiore Richard "Dick" Winters, 10!
Fek: il miglior uomo dall'inizio del campionato se teniamo conto delle statistiche della squadra: miglior apporto assist/gol. Incredibile farlo arrivare da noi a costo zero. Le sue movenze passano dai ruvidi e ruspanti metodi per fermare l'avversario alle funamboliche azioni palla al piede con le quali ubriaca i suoi avversari. Amici, ho ancora la pelle d'oca...il Fek si muove sulla fascia destra, è il secondo tempo, abbiamo l'esigenza di segnare un altro gol per la sicurezza, dobbiamo fare un altro gol per far scoraggiare gli avversari, è un momento delicato..il Fek ha la palla sui piedi e inizia ad avanzare sulla fascia destra...va avanti..intanto Lori si inserisce al centro dell'area ed è solo..è solo perché sono tutti intorno al Fek..tutti lo guardano e cercano di fermarlo..il Fek gioca con la palla sui piedi, la fa passare dietro, poi avanti..poi inizia una danza propiziatoria, la samba! Samba amici! Sambaaaa! poi tutto si ferma..il Fek si ferma! Il respiro di tutta la Longobarda e del sor Enzo si ferma! Cosa starà pensando il Fek in quei secondi così lunghi, così lenti..Carica il destro e lascia partire una cannonata terra aria che si infila alla destra del malcapitato portiere. Il Fek c'è, la Longobarda c'è!
Capitano Salve H. Matheson, 10!
Tifosi: partita calda al freddo! Ma i nostri tifosi non si fanno attendere e arrivano avvolti dalla nebbia del Palavento di Torgiano. In una serata battuta dalla pioggia, dalla nebbia, dal vento..una di quelle serate in cui sarebbe bello stare sotto al plaid a guardare la televisione, loro c'erano! e loro potranno raccontare questa impresa! Grazie Enzo e Nik!
BATTAGLIERI, 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
capita, ma non troppo spesso, di alzarsi con un saporino strano in bocca, un saporino che ricorda la sera precedente, la battaglia combattuta a suon di mazzate, e la vittoria raggiunta con il cuore, la testa e le gambe. Dopo una brutta sconfitta la settimana scorsa contro uno dei migliori avversari del campionato, F.C. Ingback (10 a 3), la Longobarda ha saputo rialzare la testa e, nonostante l'assenza di Andri, Rob e Giova, a ritrovare la giusta serenità.
Ebbene si, siamo usciti vincitori contro una squadra conosciuta nei playoff dello scorso anno. In quel caso la differenza reti ci condannò all'eliminazione ingiustamente. Ma ieri sera non c'era tattica, non c'erano giochi di potere. Ieri sera era una partita secca, "chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro"!
Per parlare della partita di ieri sera mi avvarrò di un gruppo di amici, la compagnia Easy Compagnia Easy del 2º Battaglione, 506º Reggimento di Fanteria Paracadutista, 101ª Divisione Aviotrasportata dell'esercito degli Stati Uniti. Per chi avesse visto la miniserie "Band of Brothers" prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks capirà di cosa stiamo parlando, per tutti gli altri ne consiglio la visione.
Perché ho scelto la Compagnia Easy per raccontarvi di ieri sera? Premessa: la Compagnia Easy combatté durante la seconda guerra mondiale per liberare l'Europa dal nazismo. Fu fatta paracadutare all'interno delle linee nemiche e molti dei suoi membri furono uccisi prima di toccare terra. Lo scopo era quello di ricongiungersi all'esercito americano che contemporaneamente era sbarcato in Normandia. Questo gruppo, dal nome banda di fratelli, era un gruppo di amici che condivise insieme lo sforzo, la sofferenza, la gioia e..la vittoria! Per darvi qualche informazione: furono loro ad entrare per primi nel famoso "nido dell'aquila" (noto anche come Kehlsteinhaus, in tedesco Casa sul Kehlstein), famoso rifugio alpino di Hitler situato in Germania nell'Obersalzberg delle Alpi bavaresi di Berchtesgaden a una ventina di chilometri dalla città austriaca di Salisburgo; furono i primi ad entrare nel campo di concentramento di Dachau e i primi a capire quale immane tragedia si era consumata sotto il regime hitleriano.
Una compagnia tosta, bene addestrata, un esperimento bellico ben riuscito.
Ma torniamo a noi, perché la Longobarda di ieri sera può essere paragonata alla Compagnia Easy?
1. Ha combattuto unita, come un vero gruppo. Come una vera squadra, banda di fratelli!
2. Ha mantenuto una concentrazione e una lucidità non scontata in contesti di battaglia simili (la Compagnia Easy fu una protagonista della Battaglia delle Ardenne).
3. Ha giocato con intelligenza sfruttando le qualità dei suoi uomini.
4. Ha preso tante bastonate, insulti e scorrettezze.
5. Tutti hanno dato il massimo.
Queste sono le motivazioni che ci hanno condotto alla vittoria.
E da questa tribuna, nonostante la vittoria, parte il mio appello: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI! Tutto il resto, specialmente ieri sera, è un contorno in cui non mi ritrovo.
Ho visto un avversario, Bar Ip di Todi, molto forte, veloce, rapido, che ci ha messo in difficoltà. Ha fatto belle azioni, ha creato belle occasioni. Ma c'è un però..purtroppo dal punto di vista della correttezza in campo siamo alle solite: botte (non viste o intraviste dall'arbitro), botte a palla lontana (che sono le peggio perché mostrano una intenzionalità del gesto) insulti (da fuori e dentro il campo) scorrettezze e bestemmie (mi pare ci sia un regolamento a riguardo). Ripeto: IO GIOCO A CALCETTO PER DIVERTIRMI!
Ma adesso andiamo avanti..come ci insegna Manu, ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE! e che c'è sempre un avversario più forte di quello che abbiamo sconfitto!
Dal palavento di Torgiano è tutto, Longobarda trionfa contro Bar Ip di Todi per 3 a 2!
A voi la linea!
Pagelle:
Giulio: come un'artista di strada che gioca con le palle di vetro creando giochi illusori al pubblico osservante, anche lui muove sinuosamente il suo corpo per ammaliare la sua squadra e far imprecare la squadra avversaria. Nel primo tempo compie la parata della vita: si butta da un lato per respingere un tiro velenoso. La respinta sta per finire, dalla parte opposta, nei piedi dell'avversario. Lui con un saltello alla mago Silvan si butta e smanaccia la palla...pura e semplice magia. Anche nel secondo tempo continua ad esibirsi con voli plastici, parate di piede e schiaffi a mano aperta.
Generale di brigata Anthony C. McAuliffe, 10!
Così: in una partita in cui la rapidità di 10 anni fa sarebbe utile, fa valere l'esperienza e la caparbietà. Si attacca al suo avversario e volente o nolente riesce ad allontanare il pallone. Nel primo tempo si sgancia spesso dalla difesa cercando maggior gloria sulla fascia, ne vengono fuori due bei tiri! Tanta corsa e tanto cuore sia in campo che fuori nel guidare le tattiche e strategie biancorosse. Come uno Josè Mourinho, il profeta, sa fare i giusti innesti dimostrando una lettura della partita eccellente.
Maggior generale Maxwell D. Taylor, 10!
Lori: dopo un inizio di primo tempo più indirizzato alla fase offensiva, nel secondo arretra per dare man forte alla fortezza longobarda. Contro di lui gli avversari trovano un muro, un muro forte, un muro che non si sposta e che rimane dritto anche sotto le più sofisticate bombarde. Durante uno di questi contrasti il fek e il capitano, accomodati in panchina per seguire le fasi del gioco, si scambiano poche ma intense parole "sel facevo io quel contrasto stavamo ancora a'arcoglie gli ossi".
Colonnello Robert F. Sink, 10!
Manu: un'intervista avvenuta questa mattina con lo straniero della Longobarda ha messo in evidenza una insoddisfazione per i due gol mangiati ieri sera a tu per tu con il portiere, ma questa è sola una sfaccettatura della sua partita. Ieri Manu è stato molto di più: un Valentino Rossi a cavallo della sua moto, un centometrista alla Mennea, un Marco Pantani nella salita del Pordoi. Ladro di palloni a centrocampo e freddo rigorista (con quella temperatura sarebbe stato difficile per chiunque essere caldo).
Maggiore Oliver M. Horton, 10!
Edo: nel Medioevo la sua partita sarebbe stata tradotta in una chanson, un canto di gesta eroiche. L'eroe che davanti a tutte le difficoltà, mostri e nemici che cercano di annientarlo, si muove libero nell'aria come se stesse danzando. Se ne frega delle botte, se ne frega degli insulti, se ne frega di tutto ma non della squadra. Gioca per tutti, guadagna palloni con la stessa facilità con cui un bambino pesca le paperelle magnetiche ai baracconi, e si guadagna un rigore.
Maggiore Richard "Dick" Winters, 10!
Fek: il miglior uomo dall'inizio del campionato se teniamo conto delle statistiche della squadra: miglior apporto assist/gol. Incredibile farlo arrivare da noi a costo zero. Le sue movenze passano dai ruvidi e ruspanti metodi per fermare l'avversario alle funamboliche azioni palla al piede con le quali ubriaca i suoi avversari. Amici, ho ancora la pelle d'oca...il Fek si muove sulla fascia destra, è il secondo tempo, abbiamo l'esigenza di segnare un altro gol per la sicurezza, dobbiamo fare un altro gol per far scoraggiare gli avversari, è un momento delicato..il Fek ha la palla sui piedi e inizia ad avanzare sulla fascia destra...va avanti..intanto Lori si inserisce al centro dell'area ed è solo..è solo perché sono tutti intorno al Fek..tutti lo guardano e cercano di fermarlo..il Fek gioca con la palla sui piedi, la fa passare dietro, poi avanti..poi inizia una danza propiziatoria, la samba! Samba amici! Sambaaaa! poi tutto si ferma..il Fek si ferma! Il respiro di tutta la Longobarda e del sor Enzo si ferma! Cosa starà pensando il Fek in quei secondi così lunghi, così lenti..Carica il destro e lascia partire una cannonata terra aria che si infila alla destra del malcapitato portiere. Il Fek c'è, la Longobarda c'è!
Capitano Salve H. Matheson, 10!
Tifosi: partita calda al freddo! Ma i nostri tifosi non si fanno attendere e arrivano avvolti dalla nebbia del Palavento di Torgiano. In una serata battuta dalla pioggia, dalla nebbia, dal vento..una di quelle serate in cui sarebbe bello stare sotto al plaid a guardare la televisione, loro c'erano! e loro potranno raccontare questa impresa! Grazie Enzo e Nik!
BATTAGLIERI, 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
sabato 18 novembre 2017
Di sereeee...neeeeeeeeereeeeeeeeeeeee!
Amici longobardi,
come cantava il famoso cantante Tiziano Ferro esistono sere nere, sere in cui tornando a casa vorresti essere un altro, sere in cui il magone ti stringe il cuore e sere in cui vorresti poter tornare indietro nel tempo.
Ebbene si amici, ieri sera è stata una di quelle sere per la Longobarda.
Forse è troppo affidarsi a Tiziano Ferro per descrivere la serata longobarda, ma sento di aver bisogno proprio di lui, lui melenso, lui illuso, lui disperato…
Ma passiamo al resoconto della gara: non tutto è stato così angosciante e depressivo come Tiziano Ferro. La Longobarda a tratti è sembrata in partita. Sottolineo a tratti, e forse è per questo che alla fine non siamo usciti vincitori. Brevi tratti, brevi sprazzi, brevi ondate di spensieratezza.
Forse era la troppa tensione con cui siamo arrivati al match, le troppe aspettative e la convinzione che se fossimo stati tutti avremmo potuto vincere (mancavano pezzi del calibro del Giova, di Edo, Manu, Egregio).
L’avversario, erme boni, ha mostrato di avere esperienza sui campi da gioco. Posizionato bene in campo, a differenza nostra che spesso ci siamo fatti trovare impreparati in difesa o non ci siamo fatti proprio trovare (vedi i tanti lanci disperati sperando che accadesse qualcosa).
Una partita in cui i singoli hanno fatto la differenza:
- i singoli di erme boni: i pivò utilizzati hanno dato respiro alla manovra, fatto salire la squadra e in alcuni casi si sono concessi anche delle belle giocate.
- Arbitro: noi italiani siamo curiosi, ci lamentiamo sempre con l’arbitro. In una partita come quella di ieri sera, dove il risultato finale è di 8 a 2 per gli avversari sarebbe anche stupido lamentarsi. La storia però, e chi ha giocato a calcio/calcetto/e suoi derivati sa bene, è che quando una squadra è al massimo del proprio sforzo fisico, spinge e schiaccia l’avversario nella propria metà campo, crea occasioni, trova un gol che riapre la partita, tutto diventa possibile. Anche una partita che a fine primo tempo si era chiusa sul 3 a 0 può riaprirsi improvvisamente. Torniamo a quello che stavo raccontando: il secondo tempo la Longobarda torna in campo convinta, avventurosa, sprezzante del pericolo perché ormai non ha più nulla da perdere. Ed è proprio questo uno dei brevi sprazzi in cui la squadra biancorossa mostra un bel gioco, un gioco deciso, pazzo, fatto di inserimenti sulle fasce, palla che ruota velocemente, e trame molto strette che impediscono all’avversario di uscire dalla propria metà campo. In questo momento la Longobarda trova il gol con un colpo di “palle” del Fek..poco dopo accade il fattaccio: manovra veloce della Longobarda che parte dalla difesa: il Rob innesca al centro del campo il Capitano che aspetta l’inserimento sulla destra di Lorenzo, lo serve sulla corsa. Il nostro bomber prende la mira e lascia partire una mina assoluta, da far tremare tutta Prepo! Quella che però rimane ignota all’arbitro è la traiettoria della palla. Il tiro buca letteralmente il portiere avversario e sbatte sull’asse interno alla porta..il pubblico, Lori, e noi giocatori in campo urliamo al gol, il gol che darebbe ancora più coraggio alla manovra Longobarda, che metterebbe un po’ di pepe al match e che spaventerebbe gli avversari. Incredibile, l’arbitro non si accorge del gol. Ma andiamoci anche un po’ di logica amici: un tiro fortissimo se avesse colpito in pieno la traversa sarebbe arrivato fino alla nostra porta. Il tiro in questione invece è stato attutito dalla rete e dall’asse interna dove ha sbattuto per poi tornare in campo. L’arbitro non vede..il gol che avrebbe riaperto il match non viene visto.. va bene..l’arbitro può sbagliare. Però amici la cosa ancor più spiacevole è sentire a fine gara il portiere avversario confessare che era gol, facile fare i fenomeni a fine partita, mi ricorda tanto il gesto di Buffon nel famoso gol di Muntari (e tenete presente che in quel caso c’era di mezzo la vittoria di un campionato con miliardi e tanto altro in gioco). Questo dimostra solo che anche lui aveva capito che la sua squadra si trovava in difficoltà e che con quel gol avrebbero rischiato di lasciarsi sfuggire la posta in palio.
Questo è l’episodio che ha cambiato il match. Poi ci siamo agitati, abbiamo preso il quarto gol subito dopo. Ma quel momento, quella magia, quella pressione, convinzione e sicurezza di farcela era stata ormai strappata al sogno longobardo e la squadra avversaria ha dilagato.
Rimane dalla parte nostra la voglia di divertirsi e di rincorrere come sempre quella palla che per molti di noi è sinonimo di libertà, spensieratezza e felicità.
Ricordiamoci di essere sempre una PROVINCIALE!
Da Prepo, sopra il bowling, è tutto! Longobarda viene sconfitta 8 a 2!
Pagelle:
- Giulio: arriva mezzo morto in campo e chiede a gran voce dalla porta zuccherini e cioccolata che il nostro Bicione riesce a procurargli attraverso i suoi malavitosi canali. La sua prestazione rimane buona, soprattutto nel primo tempo. Il secondo tempo, nel momento in cui gli avversari hanno dilagato, si lascia prendere un po’troppo dalla fretta come tutto il resto della squadra.
CAVALLO GOLOSO, 7!
- Cosimo: la scelta di scendere in campo è un inno d’amore alla maglia biancorossa: indossa divisa, paracollo e tutto l’armamentario per addolcire il freddo pungente di Prepo alta e si schiera nelle retrovie longobarde. Uomo carismatico e deciso, cerca più volte il colpaccio da fuori aria ma senza inquadrare mai la porta, se non quella da rugby.
INNAMORATO, 7,5!
- Rob: fa fatica ad entrare in partita ma quando accende i motori si vede che il suo rombo è più forte di quello degli altri. Prova ad incoraggiare i compagni a tener duro e, come un esploratore di inizio ottocento, si spinge in alto per scoprire nuove vie al gol.
ANDRèE SALOMON AUGUST, 7!
- Fek: in campo dal primo minuto cerca di supportare al meglio la fase offensiva longobarda ma i reparti a tratti sono troppo distanti. Ma la grande domanda della serata però non riguarda tanto la sua prestazione quanto la sua tecnica pallistica per fare gol. È già la seconda volta in questo campionato che il Fek segna di “palle”. Si amici, avete capito bene..il compagno crossa e il Fek si butta con tutto se stesso, ma proprio tutto, sul pallone e colpisce..forse sarà una tattica rimanere dritto fino all’ultimo secondo e poi lasciare il colpo vincente come nel famoso ballo “mueve la colita”? o forse la tattica è arrivata silenzioso da dietro e agitare le braccia come un ballerino brasiliano dell’antica danza brasiliana della Capoeira*? La domanda rimane aperta..
WALDELOIR REGO, 7!
*La capoeira (pronuncia portoghese: /kapuˈejɾɐ/) è un'arte marziale brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza). Nata e diffusa inizialmente a Bahia, trasformatasi poi in una pratica spettacolare: i capoeiristi formano un grande cerchio, suonano le percussioni e incitano cantando i lottatori che a due a due si confrontano con una tecnica unica e affascinante, per molti versi simile a una danza.
- Andri: abile e arruolabile e fisicato ormai come Colin Farrell per girare il film Alexander; il mercoledì del ping pong e soprattutto il riscaldamento del pre allenamento, 30 minuti di corsa intorno al tavolo, fa bene..e in campo si vede! È più veloce, più reattivo e sigla anche un gol.
COMBATTENTE, 7!
COMBATTENTE, 7!
- Lori: sin dal primo tempo è l’uomo più pericoloso tra i longobardi, l’uomo con cui fare a sportellate e l’uomo che con più decisione cerca la porta avversaria. È suo il gol del 3 a 2 che riaprirebbe la partita. Rimane una buona prestazione e tanta corsa.
CHARGING IN WHIT A BIG GRENADE, 7,5!
CHARGING IN WHIT A BIG GRENADE, 7,5!
- Pubblico: in serate come queste vedi i veri tifosi, coloro che ti seguono anche con temperature proibitive. E poi è risaputa che alla Prepo alta l'umidità e il vento la fanno da padroni, come nelle isole Far Oer (da ricordare la partita dell'anno scorso giocata con il ghiaccio a -1 contro l'Unicredit). Giustificato Enzo per problemi fisici. Bicio e Egreeeegio presenti all'appello! Caffè corretto, wodka e tanta passione...ma che dico??? la wodka per i giovani corpi dei nostri tifosi è la Longobarda stessa che scalda e infuoca! Un pubblico attento e partecipe, vedi il Bicio a correre a procurarsi gli zuccherini per Giulio (rimane un mistero sul dove li abbia trovati) e l'Egregio spostarsi come un guardalinee sulla linea laterale del campo per vivere tutte le fasi del match dall'angolatura più consona. Da segnalare anche cori ironici rivolti al capitano dal Bicio "Provitali becca in mezzo ai pali"..
Il pubblico merita sempre un bel 10!
Un saluto e un incoraggiamento particolare vanno all'Egregio che per un po' di tempo, a causa di problemi fisici, dovrà stare lontano dai campi di calcetto. Sarà sempre con noi a guidarci e incoraggiarci come ha fatto in questo ultimo periodo, ma purtroppo le scarpette non potrà indossarle. Questo è un arrivederci e non un addio al calcetto giocato!
La Longobarda è con te Egregio!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
mercoledì 15 novembre 2017
In una notte buia e tempestosa..
Longobardi,
eccoci alla quarta giornata di campionato e alla terza vittoria consecutiva.
Va detta una cosa: bisogna crescere, bisogna migliorarsi, bisogna mantenere alta la fame di Sylvester Stallone in Rocky 4 ma siamo una squadra. Più guardo da fuori questo gruppo e più vedo una squadra, una squadra di amici, una squadra che si sostiene nei momenti di difficoltà, pronta a ridere, pronta a gioire e pronta soffrire..ma tutto questo sempre insieme!
*Il ThrustSSC (SuperSonic Car, auto supersonica) è un veicolo terrestre inglese con motore jet progettato e costruito da Richard Noble, Glynne Bowsher, Ron Ayers e Jeremy Bliss, che detiene il record mondiale di velocità su terra, stabilito il 15 ottobre 1997, quando raggiunse la velocità di 1227,99 km/h e divenne il primo veicolo terrestre a superare la velocità del suono.
Il veicolo era guidato da Andy Green nel Deserto Black Rock in Nevada (USA). Era alimentato da due motori a reazione Rolls-Royce Spey come quelli usati nelle versioni inglesi del cacciabombardiere F-4 Phantom II. Era lungo 16,5 metri, largo 3,7 e pesava 10,5 tonnellate.
Mentre nel mondo imperversa la fobia per gli attacchi nucleari, a Montebello viene creato Lorenzo Banner. Coinvolto in un incidente durante l’esperimento di un nuovo ordigno atomico, subisce una trasformazione genetica che lo fa trasformare in un essere enorme dalla forza ingestibile se sottoposto a stress, rabbia e partite del campionato opes amatori Perugia. Il nome di battaglia, ovvero quando si trasforma, è Hulk e rappresentava tutto ciò che di più nascosto e intimo un uomo tiene celato dentro e che improvvisamente esplode con tutta la sua forza cogliendo impreparati coloro che gli stanno intorno, in questo caso il Brotherood.
THE WALL, 9!
- Fek: in una partita che per lui poteva significare tanto, si dimostra un signore e nonostante il grande gol non esulta alla sua ex squadra. Ma torniamo alla bellezza del suo gol: chiunque è nato nei primi anni '80 è cresciuto con il mito di Karate Kid. Tutti ricorderanno, e si saranno anche immedesimati, in quel giovane Daniel San (ragazzino di provincia che si trasferisce in una nuova città, costretto quindi a riiniziare tutto dall'inizio). E tutti più e più volte nelle proprie camere avranno riprodotto la scena del buon Daniel che al tramonto in riva all'oceano prova e riprova la mossa della gru. Con quella musica così travolgente, così incalsante e così efficace da farci sognare. Perchè poi alla fine tutti abbiamo sognato di vincere il torneo di All Valley con quella mossa. Il Fek, proprio come Daniel San, nuovo arrivato in una nuova squadra vince la sua partita personale con la mossa della gru!
DANIEL SAN, 8,5!
- Andri: sempre pulito come dopo un lavaggio con Perlana , gioca un calcio semplice ed efficace. Senza farsi prendere dalla fretta, la calma è la virtù dei forti, smista i palloni con saggezza e precisione. E' un incrocio tra il maestro Shifu del film di animazione Kung fu Panda per la sua calma e saggezza e Eric Cantona per la sua rabbia improvvisa che lo strugge nel momento dell'errore. Se la prende con se stesso e si sbatte chiedendo la sostituzione. Ma è un momento passeggero, poco dopo infatti smania dalla voglia di tornare a dispensar buon calcio nella mischia.
- Manu: un po' come un tramonto in barca a vela, puoi amarlo o puoi sentirti male per il mare agitato. Lotta e si batte come una furia, o come furia...
Furia a cavallo del West
che va più forte di un jet
quando fa il pieno di fieno
se no non sta in pie'
Furia a cavallo del West
che beve solo caffè
per mantenere il suo pelo
il più nero che c'è ..
che va più forte di un jet
quando fa il pieno di fieno
se no non sta in pie'
Furia a cavallo del West
che beve solo caffè
per mantenere il suo pelo
il più nero che c'è ..
Scusate ma lo spirito di Mal si è impossessato di me..
Minuto 18 della ripresa, Manu viene visto invadere pacificamente il campo creando un grande subbuglio tra i suoi compagni. Il gesto verrà ricordato per la spregiudicatezza e l'innovativa fantasia.
IMBIZZARRITO, 8,5!
Edo: è un incrocio tra Peter di Heidi che sale canticchiando su per i monti con la giovane spensieratezza (spensieratezza che rende facile qualsiasi giocata, anche quelle più difficili) e Adriano Celentano nella celebre scena della pigiatura dell'uva nel film "Il bisbetico domato". Se qualcuno di voi ricorderà la scena potrà pensare a Edo, non tanto a pigiare l'uva come faceva Celentano, quanto a fare lo stesso balletto con la palla al piede. Mentre balla, pochi e rapidi movimenti, mette a sedere tutti i suoi avversari..da annotare un momento in particolare del match dove Edo vicino alla panchina Longobarda, praticamente rimanendo fermo nei 30 cm quadrati, illude e disillude i ragazzi del Brotherood. In un minimo spazio come questo e col minimo sforzo balla e danza sulla palla lasciando due dei suoi avversari a bocca asciutta. Vi lascio il link preso dal film: https://www.youtube.com/watch?v=44zWgLWB_FY
ELIA CODOGNO, 9!
- Tifoseria: il trio capitanato dal Bicio (senza un dente per l'occasione), Enzo e l'Egregio impartisce preziose nozioni e commenti che rimarranno alla storia per il contesto e il momento storico. Una scelta fatta in un momento particolare della partita ha creato, perché non capita, un certo scompiglio. Torniamo a Manu che al minuto 18 della ripresa si trova come un marziano caduto sulla fossa del Cus e chiediamoci chi lo ha messo in quel determinato momento lì. L'artefice, reo confesso e pentito, è stato Enzo: l'ordine di creare scompiglio in campo è stato il suo, l'ordine di cambiare tre uomini nello stesso istante con palla in gioco è partito dalla sua bocca. Durante la sua confessione, avvenuta il giorno dopo dirà "avevate preso 4 gol in 5 minuti, eravate in bambola. E allora ho deciso di fare entrare durante il gioco 3 persone in campo con la speranza che l'arbitro, vedendo quella confusione, fermasse il gioco". Scelta tattica che lascia tutti noi stupefatti. Una scelta coraggiosa che oggi capiamo!
FEDELISSIMI, 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
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martedì 31 ottobre 2017
La Longobarda espugna l'Estadio Municipal de las New Formula!
Longobardi,
ieri sera la compagine
biancorossa ha affrontato l'Hertavernello, conosciuta soprattutto perché
è la squadra in cui milita una nostra vecchia conoscenza, uno dei primi
membri della Longobarda, la bellezza del Ponte, l'uomo del fiume, il
capello tel fa col coltello..lui..sua eminenza PS! Purtroppo però a
causa di un brutto infortunio si è limitato a berciare da bordo campo..a
lui i nostri migliori auguri di pronta guarigione!
Torniamo
alla partita di ieri sera: lo Estadio Municipal de las New Formula è
stato il teatro di una grande opera intitolata "las victoria de
las Longobarda!". Chiunque abbia assistito alla prima dello spettacolo
può ben dire che non sia stata una partita facile per i biancorossi: la
grandezza del campo, i polmoni fonfi, il campo color blu sporting (per
chi non lo sapesse il Capitano nei primi anni 2000 possedeva una punto
sporting color erba sintetica de lo Estadio Municipal de las New
Formula), il pallone troppo duro, l'orario devastante delle 22...insomma
i presupposti "NNè 'N'BONI!
Nonostante questo però la
Longobarda si è adattata, ha saputo soffrire e pungere, coprirsi e
ripartire. Sicuramente dai palleggiatori longobardi il pubblico si
aspettava di più: le nostre più grandi difficoltà sono state quelle di
aggredire le praterie che si aprivano in ogni zona del campo e lasciare
troppo spazio agli avversari (troppe volte l'avversario è partito in
contropiede in superiorità numerica).
La prestazione è
sicuramente buona, utile a fare fiato, a provare schemi e giocate contro
un buon avversario, dinamico e veloce e sempre in partita. Avversario,
raro che capiti, onesto e sportivo. Grazie!
Dall'Estadio Municipal de las New Formula è tutto: Longobarda vince 6 a 0 contro Hertavernello!
Come ci ha ricordato Manu stamane sul gruppo what's app, non smettiamo mai di pensare di essere una PROVINCIALE!
e adesso..
PAGELLE!
Cosimo:
un presidente in serata di grazia si sacrifica tra i pali mostrando una
certa propensione per questo ruolo così ambito in tutta Perugia. Pochi
sono i portieri, tante le richieste, ma noi possiamo dire con orgoglio e
con vanto che il nostro Presidente è un buon jolly da giocarsi in
situazioni di emergenza. Come Dida quando parò il tiro di Gullo
nell'amichevole Cervia-Milan, difende i pali con agilità e intelligenza.
Decisivo in almeno 5 occasioni da gol: su ribattuta da distanza
ravvicinata, su uscita con i piedi, tra i pali con le sue manone e i
suoi guanti che "parono da soli" come gli ha detto il custode del campo
che glieli ha prestati.
Grazie Presidente e adesso..portaci in UEFA!
TRASCINATORE, 9!
Rob:
difensore di razza ma bomber di professione. Mette a segno tre reti e
infiamma la tifoseria biancorossa, capitanata dal Bicio e da Enzino!
Si
inserisce come Hateboer dell'Atalanta in zona offensiva e dialoga a
meraviglia con i suoi compagni. In difesa preciso e pratico come una
cassetta di attrezzi da casa: infatti a fine gara riuscirà a puntellare
con il suo martello un contropiede avversario che i bookmakers inglesi
avevano già dato per gol certo.
MARTELLO.IT, 9!
JUNTOS PODEMOS!
venerdì 27 ottobre 2017
Il Chiugiana Park come il Parco dei Principi!
Longobardi,
la Longobarda è tornata!
Una squadra decisamente offensiva
sulla carta (anche se il capocannoniere della scorsa annata Giova era asssente), orfana di difensori come il Presidente Cosimo, il Direttore
sprotivo-Tesoriere-Legale del gruppo azionistico longobardo Andri, e
Rob.
Ma passiamo al calcetto giocato: un inizio subito a palla per la Longobarda che passa subito in vantaggio. resiliènza s. f. [der. di resiliente]. – 1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto: prova di r.; valore di r., il cui inverso è l’indice di fragilità. 2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. 3. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, ecc.
Che altro..tutto il resto è noia..botte, sangue e unghie dei pollicioni nere!
Dal Chiugiana Park è tutto: Mietibatti 1 - Longobarda 6! A voi studio!
Ricordiamoci di essere una Provinciale!
E adesso avanti con le pagelle:
-
Giulio: lo scugnizzo di S.Erminio diventa l'anello finale di
congiunzione della fase difensiva della squadra: i suoi interventi (uno
di questi tanto contestato, anche se la Var ha detto "non è gol") e le
sue svolazzanti abilità rendono la porta longobarda inespugnabile come
una torre circondata da fossato profondo riempito con acqua e
coccodrilli.
GUARDIANO, 9,5!
-
Lori: come ha più volte dimostrato nella sua carriera, vedi lo scorso
anno quando rese innocuo il capocannoniere del campionato, dirige la
difesa con maestria. Pulito ed elegante come Skriniar, esce più volte
palla al piede e penetra sulla fascia destra arrivando al tiro e creando
non pochi grattacapi agli avversari. Ancora qualcuno si chiede: ma è un
difensore? è un attaccante? è un centrocampista? No amici, è il vostro
incubo peggiore!
CON LO SMOKING, 9,5!
-
Edo: abituati ad un Edo trascinatore offensivo si potrebbe pensare ad
una prestazione anonima. Ma invece è proprio in questi casi che la sua
prestazione assume ancora più importanza: regge la difesa insieme a
Lorenzo e fa partire la maggior parte delle azioni offensive da dietro,
come un regista arretrato. Arriverà poche volte in zona offensiva, ma il
lavoro svolto nelle retrovie vale come 10 gol. La fase di interdizione è
il suo forte, capisce in anticipo le giocate avversarie e pesca palloni
come fossero pesci del Trasimeno. Silenzioso, infaticabile e
affidabile, indistruttibile e tignoso come un omino de Ponte Pattoli
sugli spalti del Curi durante il derby.
RINGHIO, 9,5!
-
Manu: la serata che consacra il talento di Agello Bassa e che gli vale
il rinnovo contrattuale per un altro anno. Un altro anno di intense
emozioni in biancorosso.
Si vedeva sin dal riscaldamento
quanto Manu sentisse la partita: sottovoce, dopo aver osservato di
nascosto il riscaldamento avversario, consigliava il capitano sulle
tattiche da eseguire. In una partita che doveva iniziare dalla panchina,
si ringrazi il buon Lori per la fiducia dimostrata nei suoi confronti,
Manu mette in luce tutte le sue qualità migliori, segno che la
preparazione della Virgin funziona! Corre, conquista palla, salta
l'avversario, contrasta, sgomita, segna, esplodeee!
BOMBER..è una BOOOOOMBA, 9,5!
-
Fek: un giocatore rigenerato dalla cura percorso verde dove l'aria
pulita, l'anidride carbonica, lo stagno putrefatto e le nutrie ha
forgiato un cyborg, il cyborg Fek!
L'uomo dei bonus: due gol,
più un colpo di tacco volante per intercettare un passaggio avversario,
un colpo di tacco smarcante, un lancio-passaggio pennellato che ha messo
davanti al portiere Edo. Si mette in mostra anche per essere un grande
incassatore: al minuto 18 del secondo tempo viene colpito, l'avversario
dirà che il Fek si è fatto male da solo cadendo, da un pestone vecchia
maniera sulla caviglia. Il bollettino medico di fine gara parlerà di
forte trauma (caviglia nera) con scorticatura.
SUPER SAIYAN, 9,5 + 1 (colpi di tacco) + 0,5 (assist) = 11!
Tifoseria: Al seguito della squadra si sono mossi Bicio, Egregio, Enzo, babbo di Giulio!
Dopo
pochi minuti duro faccia a faccia tra l'arbitro e Enzo che si
chiariscono/schiariscono su un fallo di mano a metà campo, prime
scintille. Poi, alle minacce dell'arbitro di cacciare via tutti, la
panchina si tranquillizza. Il bicio segue la serie A con l'auricolare e
fornisce importanti informazioni per il fantacalcio e tutti gli altri
invece seguono attentamente il match.
PREMIO ULTRAS FEDELTA'! 10!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
mercoledì 25 ottobre 2017
IL FRENO A MANO NON LO METTO PIU’
Ci siamo! Dopo una stagione che si è conclusa con il trionfo
nell’Azza Cup e le meritate vacanze riparte l’avventura sportiva della
Longobarda!
Anche questa volta, dopo le rituali amichevoli estive di
preparazione, il palcoscenico è quello del campionato Opes: un mega girone da
20 squadre, con numerose trasferte in territorio tuderte, un concentrato di
emozioni, gesta tecniche pregevoli e zampatoni che ci terrà impegnati per buona
parte della stagione.
In estate la squadra ha salutato una delle sue colonne: il
Simy, dapprima puntero e poi portiere tutto Quore e tigna, ha appeso gli
scarpini al chiodo. Voci vicine alla società dicono che la dirigenza gli abbia
offerto un ruolo da preparatore dei portieri, ma ancora nessuno dei diretti
interessati ha confermato la notizia.
Nel frattempo la stagione è iniziata, in quella bolla di
plastica e gelo del CUS, e si è disputata la partita contro Sinapsi Revolution:
Revolution di nome e di fatto, visto che la compagine avversaria, ormai nota,
si presenta con moltissimi volti nuovi e piedi decisamente migliori rispetto
alle ultime volte.
Un noto cantautore italiano ci è d’aiuto per descrivere
l’andamento della partita in maniera sintetica ed efficace:
“Mi ricordo mi disse l’istruttore:
Il freno a mano è il freno del motore,
se con la macchina non ti fermi in piano,
non ti scordare tira il freno a mano!".
E io il freno a mano lo tiravo... però partivo e mi dimenticavo!”
Il freno a mano è il freno del motore,
se con la macchina non ti fermi in piano,
non ti scordare tira il freno a mano!".
E io il freno a mano lo tiravo... però partivo e mi dimenticavo!”
La automobile biancorossa parte con Cosi tuttofare che
indossa i guantoni (Giulio: “Freghi, sto a partì ade dallo stadio!”), Robi, Lorenzo,
Edo e Giova in campo; le marce basse sono l’ideale per una macchina che è stata
ferma in garage per qualche mese, e la Longobarda parte benino, prendendo il
controllo del match facendo già vedere buone trame di gioco: scambi rapidi,
inserimenti da dietro degli esterni, bei tagli e un buon possesso palla. Così
nascono i gol di Lori, con due poderosi destri da fuori, e di Cosimo (che esce
dalla porta dopo l’arrivo di Giulio – era ora! –), serviti bene da Edo, che poi
si iscrive anche lui al tabellino dei marcatori. Insomma, la macchina va, non
potentissima ma affidabile, e la strada sembra in buone condizioni.
Ma dopo la sosta al distributore il terreno cambia, e
qualcosa non va: la ripresa inizia come proprio non vorresti, con due
sfortunati episodi che consentono agli avversari di impattare sul 4 pari. La Longobarda
riparte, ma non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo, rimane con il freno
a mano tirato e non riesce ad esprimersi come sa. Se poi gli avversari trovano
anche il gol da copertina, con un clamoroso destro che uccide la simpatica
famiglia di ragni domiciliata sotto il sette destro della porta di Giulio, la
strada si fa ancora più in salita. Ma per fortuna i cavalli del motore fanno il
loro dovere e finalmente i nostri tolgono il freno a mano in tempo per trovare
un meritato pareggio grazie alla staffilata di Lori da fuori. Ci sarebbe anche
da recriminare su un paio di decisioni arbitrali per tempo, sottolineate dal
berciare di Mr. Enzo in panchina, che rimangono come due buche sulla strada
belle grosse, di quelle che ti fanno bastignare e pensare a cambiare le sospensioni,
ma alla fine il pareggio è ottenuto, la classifica si muove (unica partita
finita in pareggio di tutto il girone), e la partita aiuterà i nostri a
ritrovare subito la concentrazione per affrontare la stagione nel migliore dei
modi.
E adesso le pagelle:
GIULIO 7,5: descrizione dei primi 4 secondi di partita: 1°
sec. Ingresso in campo e saluto alla squadra che st difendendo su una rimessa
laterale; 2° sec paratissima su tiro avversario da dentro l’area; 3° sec.
Raccoglie il pallone nella propria rete dopo ribattuta vincente della punta
sinaptica; 4° sec “freghi l’acquaaaaaaaa!” Dopo questo inizio al cardiopalma fa
il suo come sempre, parando il parabile e richiamando all’ordine la difesa
quando è distratta. Alla fine cerca di giocare anche fuori dalla porta per
cercare la superiorità numerica nei minuti finali, coraggioso!
COSI 7,5: il presidente tuttofare, un po’ portiere, un po’
terzino di spinta alla Maggio, un po’ stopper alla Gamberini, in qualsiasi
ruolo il cuore quando polmoni e lucidità non lo supportano. Negli occhi più del
rimpallo sfortunato rimane la discesa sulla sinistra coronata dal gol, poi
tanto lavoro sporco sui fastidiosi attaccanti avversari.
ROBERTO 7,5: sarà anche la prima partita, e sarà anche che
veniva da un infortunio, ma non mancano le sue corse a tutto campo, una di
queste fermata dall’entrata di thai boxe del portiere avversario, e la sua
regia in impostazione. La volontà di giocare sempre la palla è la
caratteristica della Longobarda e lui incarna alla perfezione questa filosofia
di gioco, anche quando è rischioso fare un passaggio in più. Anche lui non si
abbatte dopo l’errore e torna a mulinare gioco come sa.
EDO 8,5: il folletto longobardo si rende utile in tutti i
ruoli, difensore di fioretto più che di clava (anche se la gamba non la tira mai
indietro), ispirato suggeritore e cursore di fascia, finalizzatore d’assalto.
Un’altra partita generosa, concreta e scintillante.
GIOVA 7,5: iniziamo dalla fine: ultimi minuti in area
avversaria, lui a fare la guerra in mezzo all’area, campo di tante battaglie
vinte, e ad allungare il gambone per uno dei suoi controlli volanti. Nel gelido
silenzio si sente un suono: è l’inconfondibile zampatone sullo stinco, che
tutti gli amanti del futsal conoscono! Tutti, tranne l’arbitro… Prima c’è stata
la solita partita di sacrificio, prese di posizione per far salire la squadra e
ricerca delle sponde per i compagni. Finisce in debito d’ossigeno, ma questo
solo perché ha dato tutto.
LORI 8,5: granatiere longobardo e faro nelle difficoltà,
suona la carica nei time out e da l’esempio a tutta la squadra, trafiggendo tre
volte la porta avversaria con la proverbiale sassata da fuori. Sprona tutti, è
già in forma. Rimarrà a lungo nella testa e nelle mani doloranti del portiere
avversario.
EGREGIO 9: dopo il precampionato scintillante vuole scendere
in campo per onorare la maglia, ma un fastidio nel riscaldamento ne sconsiglia
l’utilizzo. Ma lui da vero longobardo non molla, rimane a fianco della squadra
con la divisa ed è sempre dentro la partita, con incoraggiamenti e urla insieme
a Mr. Enzo e al Bicio. Uno che quando c’è da combattere vuoi sempre dalla tua
parte!
BICIO & ENZO: la coppia di dirigenti accompagnatori
carica la squadra, si incarica del tifo e dei “diplomatici” rapporti con il
direttore di gara. Anche loro fedelissimi, sempre presenti e già in forma
campionato Siete fantastici!
Dalla CUS Arena è tutto, stay longobard stay tuned!
Forza Longobarda!
Andrea, Direttore sportivo, Legale del gruppo azionistico e Tesoriere!
martedì 11 luglio 2017
L'anno finisce in bellezza! L'azza cup è nostra!
Amici longobardi,
vorrei iniziare a raccontare la finale dell'azza cup dal commento che Alessandro ha pubblicato nel sito della competizione: "i Bad Boys che perdono un'altra finale al cospetto di una sontuosa Longobarda che con l'esperienza, e con un gran Giulio Biondi vince 5-3".
In questo commento c'è tutto..mi soffermerei sull'aggettivo "sontuosa".
Il vocabolario di lingua italiana di Repubblica.it all'aggettivo "sontuoso" dice: Grandioso, sfarzoso, lussuoso.
Il famoso vocabolario Treccani dice: Fatto, realizzato con grande lusso e sfarzo.
Penso che questo aggettivo renda bene l'idea di quello che la Longobarda ha mostrato in campo ieri sera.
Una partenza super per la Longobarda che, a differenza di altre volte (anche contro gli stessi Bad Boys), scende in campo concentrata, sicura, aggressiva e non lascia spazi agli avversari. La Longobarda delle grandi serate al Griphus Stadium. Il primo tempo è un capolavoro per intensità e tattica, dove tutti i componenti hanno suonato un'unica sinfonia, come fossero un'orchestra. Poi nel secondo tempo il calo biancorosso è stato evidente, soprattutto nella propensione offensiva. E' stato questo il momento in cui super Giulio è entrato in scena! Autore di pregevoli parate, una in particolare a dir poco imbarazzante, già nel primo tempo; nella seconda frazione di gioco si scatena e mette in campo il suo miglior repertorio.
Voglio spendere delle parole anche per i nostri amici Bad Boys perchè hanno dimostrato, come sempre, di essere una squadra forte, all'altezza della situazione.
La vittoria dà entusiasmo, fa gruppo, ripaga di tanti sforzi ma non smettiamo mai di pensare da dove siamo partiti, dalle nostre origini. Siamo nati come una provinciale e tali rimarremo!
E adesso alcuni dati per i fanatici delle statistiche:
Quella mostrata è la classifica dopo la fase a girone unico. Come possiamo notare la Longobarda si classifica come miglior difesa del torneo, nonostante la presenza di un vero portiere sia stata saltuaria.
Nelle fasi finali poi abbiamo conservato alla grande il primato di miglior difesa (semifinale contro il Bradbury vinta 9 a 2 e finale contro i Bad Boys vinta per 5 a 3).
E adesso longobardi..le pagelle!
Giulio: Il 24 ottobre del 1990 nasce a Perugia Giulio Biondi Zamora, il miglior portiere del mondo della sua epoca. Tecnicamente completo, e tra i primi nel segnare all’avversario dalla sua porta, il carisma e lo sguardo magnetico – oltre all’aura leggendaria che lo avvolge – finisce per intimorire psicologicamente molti avversari.
In grado di decollare come un... BOEING 747, 10!
Egreeeegio: quello che la dirigenza chiedeva era proprio questo: dare il 105 % anche per pochi minuti di gioco. E lui da bravo ascoltatore di cantautori recepisce e interpreta bene il messaggio. Corre, si dimena e pressa in tutte le zone del campo come un tarantolato salentino e porta a casa quello che per lui è il primo trofeo da longobardo (senza dimenticare la coppa simpatia della stagione 2006). Introduce per la prima volta nell'Azza cup lo "scavetto" che non è il pallonetto normale..lo scavetto è quello stile che in esecuzione lascia il solco sul manto erboso, lascia la scia di fuoco..perchè tanta è la credenza e la voglia di beffare il portiere avversario. Osservatori internazionali hanno provato a esportare l'idea in altri paesi ma l'egregio è stato abile a brevettarla..quanti anni sui campetti di tutta Perugia a provare e riprovare lo scavetto..un colpo che per arrivare a quell'esecuzione perfetta di una notte di mezza primavera ha dovuto attendere anni di sacrifici, anni di prove..umiliazioni, sconfitte..ma alla fine il duro lavoro è stato ripagato!
L'Alessandro Volta longobardo..INVENTORE, 9!
Rob: gli basta poco per prendere familiarità col green della Griphus e, come un giocatore di golf, disegna geometrie e tatticismi e colpisce la palla con precisione verso la buca, nè troppo forte nè troppo debole..perfetta! Preciso anche nel difendere e nel coprire lo specchio della porta dagli attacchi avversari. Colpirà due volte, ma saranno letali!
AGENTE MARTIN RIGGS, 9,5!
Così: spesso ci si chiede il perchè del nostro successo. Il perchè va cercato in gran parte nell'esperienza che il nostro presidente infonde alla squadra. Guardandolo tutti come un esempio siamo cresciuti nelle piccole cose, nelle sottigliezze, che però alla fine risultano decisive in partite come quelle di ieri. Da annoverare tra l'esperienza e la paraculaggine un suo tentativo di rallentare il gioco avversario portando con sè la palla durante una rimessa laterale avversaria. Birichino! Il birichino viene preso anche a zampate e accusato di perdere tempo..poretto!
Ma l'azione che lo rende "uomo muro" arriva nel secondo tempo quando gli avversari colpiscono tre volte a botta sicura in porta, ma per tre volte si vedono negare il gol dal ben appostato presidente. Forma una coppia perfetta con Rob, una coppia letale...
AGENTE ROGER MURTAUGH, 9,5!
Andri: concentrato e denso come un frappè alla fragola e banana, porta in campo e fuori il suo contributo come giocatore-motivatore-contestatore (in senso buono: sempre alla ricerca della verità) e tifoso. Perchè i primi tifosi della Longobarda siamo noi giocatori, forse è per questo che teniamo così tanto a questa maglia.
HOOLIGAN, 9!
Manu: su Manu potremmo scrivere libri, racconti dell'orrore, leggende..ma ciò che conta è che, infortunato, ha risposto alla convocazione e si è presentato al Griphus Stadium per combattere insieme agli altri. La bellezza di Manu sta nel fare tutto bene e improvvisamente, davanti alla cosa più semplice (passaggio per i compagni, stop..etc), intruppolarsi (o inTrump-larsi..battutona) da solo e imprecare. Recenti studi hanno iniziato a prendere in esame questi black out così ricorrenti..sembra che questi momenti siano il risultato di una sua immedesimazione con il giovane Werther...pensa all'amore..contempla la natura..e perde la palla..e fa anche fallo!
BIG JIM, 9,5!
Fek: l'uomo dal braccio bionico, come un cyborg gioca a viso aperto e segue la famosa legge dello "spazzaaaaa"..legge sempre valida e che troppe volte ci scordiamo, soprattutto in difesa. La sua partita, come il suo intero torneo, sono state un crescendo..tanto da arrivare anche lui alla finale infortunato ma presente come Manu. Anche qui c'è da elogiare l'impegno e la caparbietà, il voler esserci e condividere insieme al gruppo un momento così importante. Sicuramente il fek ha lanciato la moda degli interventi volanti, di cui ci diede un assaggio al torneo del Quasar due estati fa. Ma cosa è un intervento volante? è uno di quei interventi che sovrastano, anticipano, spaventano, allibiscono, impietriscono, l'avversario. E il Fek vola..e colpisce al volo..o addirittura, come ha mostrato in più di una occasione, fa la famosa finta: salta, apre le gambe, e fa sbattere la palla sull'avversario che inconsapevole e confuso la mette fuori.
SUPER MARIO, 9!
Lori: e adesso arriviamo alla libidine della libidine, anzi alla doppia libidine, libidine coi fiocchi..
La sua partita è perfetta: fa tre gol (come aveva promesso), fa una rovesciata (come aveva promesso, anche se non letale come la sera del beach volley), e guida la squadra alla vittoria (promesso anche questo). Il ricciolone è il giocatore più temuto da tutto il torneo ma, nonostante questo, ancora nessuno ha trovato un rimedio alla sua super potenza. Più violento della Prussia di Bismark, più resistente di una batteria cinese, più roccioso di una cava di Massa Carrara e più devastante di una folata di concimi di Mugnano (per chi almeno una volta nella vita l'ha sentita potrà testimoniare).
PREBEN ELKJAER LARSEN, detto CAVALLO PAZZO... 9,60!
Federico: poche gare giocate ma una certezza, non è un giocatore qualsiasi. I numeri ci sono e si intravede il campione del blasonato team Nelia. Ha avuto poco spazio, ma quando è stato chiamato ha risposto presente. Affidabilità, giocate delicious, e tanta credenza! Da ricordare il suo gol decisivo a un paio di minuti dal termine contro il Bradbury (a fine gara dichiarerà di non segnare da almeno due anni) che lo rende visibilmente il ragazzo più felice del Griphus Stadium.
MAESTRO, 9!
E adesso passiamo ai ringraziamenti:
qui come ogni anno dovremmo fare lunghe liste..quest'anno però mi sento di ringraziare prima di tutto una persona che ci è stata sempre vicina anche in serate dove neanche delinquenti e assassini avrebbero avuto il coraggio di uscire..con la sua simpatia e la sua vicinanza ci ha fatto sentire tutti importanti..e sempre ricorderemo il suo grido di incoraggiamento nel momento più delicato di una partita leggendaria al Casaglia Stadium: sopra di un gol e sotto attacco avversario si leva un grido proveniente da un altro mondo, un grido che rimbomba in quella conca, in quella conca rigida, fredda, nebbiosa..un grido che sembra essere uscito dalle antiche saghe nordiche..il grido di "FORZA LONGOBARDA" proveniente dagli spalti...GRAZIE BICIO!
Poi non posso non ringraziare il nostro dirigente principale, SEMPRE PRESENTE. Pioggia, temperature sottozero, vento, nebbia, gelo..lui c'è sempre stato..GRAZIE ENZO!
Poi arriviamo a ringraziare tutti gli altri amici che ieri sera hanno reso la serata diversa da tutte le altre e che insieme a noi hanno voluto condividere un momento così importante.
Grazie MèèèèèèR, CHIARA, BETTA, GATTONA, GIOVANNA, PAOLA, MATTIA, FEDERICO, DAVID, SILVIA, MARTA, GIANLUCA, ANDREA, SAVERIO, ENZO, LETIZIA, DEBORA.
Tutti insieme abbiamo raggiunto la vittoria e la vostra presenza per noi è stato come un urlo di battaglia (in realtà la Letizia ha urlato veramente..."ERA ORA").
Come ogni anno, la fonte di ispirazione per la finale è stato il nostro coraggioso Samuel! Senza la consapevolezza che il nostro stare insieme è finalizzato anche ad altro, nulla sarebbe così importante. Abbiamo venduto molti biglietti per sostenerlo nella sua istruzione. Tante persone si sono mostrate sensibili e generose e hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa. GRAZIE A TUTTI VOI!
E un grazie particolare va anche ad Alessandro Azzarone, l'organizzatore del torneo. Come diceva un mio allenatore: ringraziate sempre l'arbitro perchè senza di lui non si giocherebbe. A lui il ringraziamento va anche in veste di amico che ormai da anni ci sopporta. GRAZIE!
Con la partita di ieri abbiamo dimostrato di esserci, di essere una squadra, di essere un gruppo e penso che sia la cosa più importante. Tutti ad incitare tutti, tutti insieme a soffrire e tutti insieme a gioire.
Una Longobarda nata 10 anni fa come un gruppo di amici, e che a distanza di tutto questo tempo mantiene la sua vocazione. GRAZIE A TUTTI LONGOBARDI!
Il vostro Capitano!
Forza Longobarda!
JUNTOS PODEMOS!
vorrei iniziare a raccontare la finale dell'azza cup dal commento che Alessandro ha pubblicato nel sito della competizione: "i Bad Boys che perdono un'altra finale al cospetto di una sontuosa Longobarda che con l'esperienza, e con un gran Giulio Biondi vince 5-3".
In questo commento c'è tutto..mi soffermerei sull'aggettivo "sontuosa".
Il vocabolario di lingua italiana di Repubblica.it all'aggettivo "sontuoso" dice: Grandioso, sfarzoso, lussuoso.
Il famoso vocabolario Treccani dice: Fatto, realizzato con grande lusso e sfarzo.
Penso che questo aggettivo renda bene l'idea di quello che la Longobarda ha mostrato in campo ieri sera.
Una partenza super per la Longobarda che, a differenza di altre volte (anche contro gli stessi Bad Boys), scende in campo concentrata, sicura, aggressiva e non lascia spazi agli avversari. La Longobarda delle grandi serate al Griphus Stadium. Il primo tempo è un capolavoro per intensità e tattica, dove tutti i componenti hanno suonato un'unica sinfonia, come fossero un'orchestra. Poi nel secondo tempo il calo biancorosso è stato evidente, soprattutto nella propensione offensiva. E' stato questo il momento in cui super Giulio è entrato in scena! Autore di pregevoli parate, una in particolare a dir poco imbarazzante, già nel primo tempo; nella seconda frazione di gioco si scatena e mette in campo il suo miglior repertorio.
Voglio spendere delle parole anche per i nostri amici Bad Boys perchè hanno dimostrato, come sempre, di essere una squadra forte, all'altezza della situazione.
La vittoria dà entusiasmo, fa gruppo, ripaga di tanti sforzi ma non smettiamo mai di pensare da dove siamo partiti, dalle nostre origini. Siamo nati come una provinciale e tali rimarremo!
E adesso alcuni dati per i fanatici delle statistiche:
Quella mostrata è la classifica dopo la fase a girone unico. Come possiamo notare la Longobarda si classifica come miglior difesa del torneo, nonostante la presenza di un vero portiere sia stata saltuaria.
Nelle fasi finali poi abbiamo conservato alla grande il primato di miglior difesa (semifinale contro il Bradbury vinta 9 a 2 e finale contro i Bad Boys vinta per 5 a 3).
E adesso longobardi..le pagelle!
Giulio: Il 24 ottobre del 1990 nasce a Perugia Giulio Biondi Zamora, il miglior portiere del mondo della sua epoca. Tecnicamente completo, e tra i primi nel segnare all’avversario dalla sua porta, il carisma e lo sguardo magnetico – oltre all’aura leggendaria che lo avvolge – finisce per intimorire psicologicamente molti avversari.
In grado di decollare come un... BOEING 747, 10!
Egreeeegio: quello che la dirigenza chiedeva era proprio questo: dare il 105 % anche per pochi minuti di gioco. E lui da bravo ascoltatore di cantautori recepisce e interpreta bene il messaggio. Corre, si dimena e pressa in tutte le zone del campo come un tarantolato salentino e porta a casa quello che per lui è il primo trofeo da longobardo (senza dimenticare la coppa simpatia della stagione 2006). Introduce per la prima volta nell'Azza cup lo "scavetto" che non è il pallonetto normale..lo scavetto è quello stile che in esecuzione lascia il solco sul manto erboso, lascia la scia di fuoco..perchè tanta è la credenza e la voglia di beffare il portiere avversario. Osservatori internazionali hanno provato a esportare l'idea in altri paesi ma l'egregio è stato abile a brevettarla..quanti anni sui campetti di tutta Perugia a provare e riprovare lo scavetto..un colpo che per arrivare a quell'esecuzione perfetta di una notte di mezza primavera ha dovuto attendere anni di sacrifici, anni di prove..umiliazioni, sconfitte..ma alla fine il duro lavoro è stato ripagato!
L'Alessandro Volta longobardo..INVENTORE, 9!
Rob: gli basta poco per prendere familiarità col green della Griphus e, come un giocatore di golf, disegna geometrie e tatticismi e colpisce la palla con precisione verso la buca, nè troppo forte nè troppo debole..perfetta! Preciso anche nel difendere e nel coprire lo specchio della porta dagli attacchi avversari. Colpirà due volte, ma saranno letali!
AGENTE MARTIN RIGGS, 9,5!
Così: spesso ci si chiede il perchè del nostro successo. Il perchè va cercato in gran parte nell'esperienza che il nostro presidente infonde alla squadra. Guardandolo tutti come un esempio siamo cresciuti nelle piccole cose, nelle sottigliezze, che però alla fine risultano decisive in partite come quelle di ieri. Da annoverare tra l'esperienza e la paraculaggine un suo tentativo di rallentare il gioco avversario portando con sè la palla durante una rimessa laterale avversaria. Birichino! Il birichino viene preso anche a zampate e accusato di perdere tempo..poretto!
Ma l'azione che lo rende "uomo muro" arriva nel secondo tempo quando gli avversari colpiscono tre volte a botta sicura in porta, ma per tre volte si vedono negare il gol dal ben appostato presidente. Forma una coppia perfetta con Rob, una coppia letale...
AGENTE ROGER MURTAUGH, 9,5!
Andri: concentrato e denso come un frappè alla fragola e banana, porta in campo e fuori il suo contributo come giocatore-motivatore-contestatore (in senso buono: sempre alla ricerca della verità) e tifoso. Perchè i primi tifosi della Longobarda siamo noi giocatori, forse è per questo che teniamo così tanto a questa maglia.
HOOLIGAN, 9!
Manu: su Manu potremmo scrivere libri, racconti dell'orrore, leggende..ma ciò che conta è che, infortunato, ha risposto alla convocazione e si è presentato al Griphus Stadium per combattere insieme agli altri. La bellezza di Manu sta nel fare tutto bene e improvvisamente, davanti alla cosa più semplice (passaggio per i compagni, stop..etc), intruppolarsi (o inTrump-larsi..battutona) da solo e imprecare. Recenti studi hanno iniziato a prendere in esame questi black out così ricorrenti..sembra che questi momenti siano il risultato di una sua immedesimazione con il giovane Werther...pensa all'amore..contempla la natura..e perde la palla..e fa anche fallo!
BIG JIM, 9,5!
Fek: l'uomo dal braccio bionico, come un cyborg gioca a viso aperto e segue la famosa legge dello "spazzaaaaa"..legge sempre valida e che troppe volte ci scordiamo, soprattutto in difesa. La sua partita, come il suo intero torneo, sono state un crescendo..tanto da arrivare anche lui alla finale infortunato ma presente come Manu. Anche qui c'è da elogiare l'impegno e la caparbietà, il voler esserci e condividere insieme al gruppo un momento così importante. Sicuramente il fek ha lanciato la moda degli interventi volanti, di cui ci diede un assaggio al torneo del Quasar due estati fa. Ma cosa è un intervento volante? è uno di quei interventi che sovrastano, anticipano, spaventano, allibiscono, impietriscono, l'avversario. E il Fek vola..e colpisce al volo..o addirittura, come ha mostrato in più di una occasione, fa la famosa finta: salta, apre le gambe, e fa sbattere la palla sull'avversario che inconsapevole e confuso la mette fuori.
SUPER MARIO, 9!
Lori: e adesso arriviamo alla libidine della libidine, anzi alla doppia libidine, libidine coi fiocchi..
La sua partita è perfetta: fa tre gol (come aveva promesso), fa una rovesciata (come aveva promesso, anche se non letale come la sera del beach volley), e guida la squadra alla vittoria (promesso anche questo). Il ricciolone è il giocatore più temuto da tutto il torneo ma, nonostante questo, ancora nessuno ha trovato un rimedio alla sua super potenza. Più violento della Prussia di Bismark, più resistente di una batteria cinese, più roccioso di una cava di Massa Carrara e più devastante di una folata di concimi di Mugnano (per chi almeno una volta nella vita l'ha sentita potrà testimoniare).
PREBEN ELKJAER LARSEN, detto CAVALLO PAZZO... 9,60!
Federico: poche gare giocate ma una certezza, non è un giocatore qualsiasi. I numeri ci sono e si intravede il campione del blasonato team Nelia. Ha avuto poco spazio, ma quando è stato chiamato ha risposto presente. Affidabilità, giocate delicious, e tanta credenza! Da ricordare il suo gol decisivo a un paio di minuti dal termine contro il Bradbury (a fine gara dichiarerà di non segnare da almeno due anni) che lo rende visibilmente il ragazzo più felice del Griphus Stadium.
MAESTRO, 9!
E adesso passiamo ai ringraziamenti:
qui come ogni anno dovremmo fare lunghe liste..quest'anno però mi sento di ringraziare prima di tutto una persona che ci è stata sempre vicina anche in serate dove neanche delinquenti e assassini avrebbero avuto il coraggio di uscire..con la sua simpatia e la sua vicinanza ci ha fatto sentire tutti importanti..e sempre ricorderemo il suo grido di incoraggiamento nel momento più delicato di una partita leggendaria al Casaglia Stadium: sopra di un gol e sotto attacco avversario si leva un grido proveniente da un altro mondo, un grido che rimbomba in quella conca, in quella conca rigida, fredda, nebbiosa..un grido che sembra essere uscito dalle antiche saghe nordiche..il grido di "FORZA LONGOBARDA" proveniente dagli spalti...GRAZIE BICIO!
Poi non posso non ringraziare il nostro dirigente principale, SEMPRE PRESENTE. Pioggia, temperature sottozero, vento, nebbia, gelo..lui c'è sempre stato..GRAZIE ENZO!
Poi arriviamo a ringraziare tutti gli altri amici che ieri sera hanno reso la serata diversa da tutte le altre e che insieme a noi hanno voluto condividere un momento così importante.
Grazie MèèèèèèR, CHIARA, BETTA, GATTONA, GIOVANNA, PAOLA, MATTIA, FEDERICO, DAVID, SILVIA, MARTA, GIANLUCA, ANDREA, SAVERIO, ENZO, LETIZIA, DEBORA.
Tutti insieme abbiamo raggiunto la vittoria e la vostra presenza per noi è stato come un urlo di battaglia (in realtà la Letizia ha urlato veramente..."ERA ORA").
Come ogni anno, la fonte di ispirazione per la finale è stato il nostro coraggioso Samuel! Senza la consapevolezza che il nostro stare insieme è finalizzato anche ad altro, nulla sarebbe così importante. Abbiamo venduto molti biglietti per sostenerlo nella sua istruzione. Tante persone si sono mostrate sensibili e generose e hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa. GRAZIE A TUTTI VOI!
E un grazie particolare va anche ad Alessandro Azzarone, l'organizzatore del torneo. Come diceva un mio allenatore: ringraziate sempre l'arbitro perchè senza di lui non si giocherebbe. A lui il ringraziamento va anche in veste di amico che ormai da anni ci sopporta. GRAZIE!
Con la partita di ieri abbiamo dimostrato di esserci, di essere una squadra, di essere un gruppo e penso che sia la cosa più importante. Tutti ad incitare tutti, tutti insieme a soffrire e tutti insieme a gioire.
Una Longobarda nata 10 anni fa come un gruppo di amici, e che a distanza di tutto questo tempo mantiene la sua vocazione. GRAZIE A TUTTI LONGOBARDI!
Il vostro Capitano!
Forza Longobarda!
JUNTOS PODEMOS!
lunedì 10 aprile 2017
GANGS OF CUS Longobarda vs Unicredit GANGS OF CUS
Longobardi,
Ed ora le pagelle:
- SIMI: come in tutte le gang che si rispettino, il SIMI è quello che guarda le spalle ai compagni: bercia da dietro richiamando i suoi all'attenzione nelle marcature, cercandoli e spesso trovandoli con lanci precisi nonostante la foschia.
8,5 STRILLONE
- ROB: il capitano longobardo di serata è il primo a suonare la carica, correndo dritto verso gli avversari e dando l'esempio alla truppa. Staffilate da fuori, autorità difensiva, inserimenti e tanta corsa per tutto il match, il difensore avversario lo vede sempre quando è ormai troppo tardi.
9,5 THE BOSS
- COSI: il presidente segue l'esempio del capitano e si carica del lavoro oscuro della difesa, respingendo al mittente le sortite avversarie e non disdegnando di spingersi in avanti, trovando il modo di colpire con uno dei suoi famosi tiri ignoranti da fuori.
9 BRACCIO DESTRO
- LORI: ormai a suo agio nel ruolo di incursore da dietro come in quello da prima punta, il granatiere longobardo fa a sportellate con gli avversari, beccandosi con l'8 avversario, senza lasciargli scampo. Prestazione solida, a tutto tondo, sempre attenta e sempre propositiva.
9 BRACCIO SINISTRO
- EDO: il folletto longobardo sfrutta la sua superiorità tecnica e fa impazzire il diretto marcatore. Con quella faccia da bravo ragazzo porta gli avversari alla frustrazione, come dimostra l'atteggiamento del 8 avversario (si, ancora lui). Ma lui continua ad essere Nei nostri occhi rimane lo stacco di testa tra portiere e difensore respinto dalla traversa, degno del miglior Pazzini!
9 SCUGNIZZO
- MANU: le non perfette condizioni fisiche riducono la mobilità del trampoliere biancorosso. Si piazza quindi al centro dell'attacco, cercando di fare da sponda per i compagni. Poi però, come il miglior turista giapponese che si rispetti, fa una bella foto al portiere avversario e mette a segno il gol della sicurezza
8,5 REFLEX
JUNTOS PODEMOS!
Quella che stiamo per raccontare, amici telespettatori, è una partita
maschia, dura, sporca, in cui la cosa importante era colpire una volta
in più dell'avversario. Le due squadre infatti lottano per strappare la
miglior posizione possibile per gli imminenti play off, e sono separate
da un solo punto. L'importanza della partita si percepisce anche
dall'ambiente: fuori dal pallone dei campi esplode la primavera, gli
uccellini cantano e le temperature si fanno miti. Ma dentro al pallone
invece è buio, rigido, come quelle mattine giù al porto in cui le gang
rivali si affrontano a viso aperto per il dominio del territorio. E così
hanno fatto le due squadre, si sono affrontate, combattendo con le
unghie e con i denti, e alla fine la Longobarda ha vinto! Lo ha fatto
con una partita dai molti volti, come ormai ci ha abituato nel corso
della stagione. Pronti via ed è subito show biancorosso, con un parziale
di 5-0, in cui le staffilate di Roberto colpiscono come uppercut al
mento la compagine avversaria e Cosi e Lori chiudono ogni varco: sembra
che la gang avversaria sia già spacciata. C'è chi ha sentito tra gli
spifferi del pallone il vento mormorare "ma come gioca la longobarda!"
Poi, senza alcun preavviso, ecco arrivare gli ormai famosi "5 minuti di
blackout", in cui, complici anche dei gol presi in maniera improbabile,
gli avversari si rifanno sotto, e si va al riposo sul 6-4. La ripresa si
apre con una Unicredit che si fa più cattiva, alla ricerca della
provocazione oltre che del risultato, ma i longobardi si dimostrano
solidi, riprendono la barra del timone, resistono alle botte e agli
insulti e si involano autorevolmente verso il successo finale, con i gol
di Manu, Edo e Lorenzo che mettono al sicuro il risultato. Dal punto di
vista tecnico i primi minuti sono stati sicuramente i migliori: anche
se in formazione ridotta abbiamo messo in mostra in gioco che ci ha
contraddistinto per tutto il torneo, fatto di corsa, possesso, ricerca
del compagno libero ed inserimenti. Poi, complici anche le non perfette
condizioni fisiche, abbiamo subito psicologicamente degli episodi
fortuiti. Ma la cosa più importante, di cui fare tesoro in vista dei
play off, è che abbiamo ripreso la partita "di testa", andando a
cogliere un successo importantissimo. Siamo una provinciale!
Ed ora le pagelle:
- SIMI: come in tutte le gang che si rispettino, il SIMI è quello che guarda le spalle ai compagni: bercia da dietro richiamando i suoi all'attenzione nelle marcature, cercandoli e spesso trovandoli con lanci precisi nonostante la foschia.
8,5 STRILLONE
- ROB: il capitano longobardo di serata è il primo a suonare la carica, correndo dritto verso gli avversari e dando l'esempio alla truppa. Staffilate da fuori, autorità difensiva, inserimenti e tanta corsa per tutto il match, il difensore avversario lo vede sempre quando è ormai troppo tardi.
9,5 THE BOSS
- COSI: il presidente segue l'esempio del capitano e si carica del lavoro oscuro della difesa, respingendo al mittente le sortite avversarie e non disdegnando di spingersi in avanti, trovando il modo di colpire con uno dei suoi famosi tiri ignoranti da fuori.
9 BRACCIO DESTRO
- LORI: ormai a suo agio nel ruolo di incursore da dietro come in quello da prima punta, il granatiere longobardo fa a sportellate con gli avversari, beccandosi con l'8 avversario, senza lasciargli scampo. Prestazione solida, a tutto tondo, sempre attenta e sempre propositiva.
9 BRACCIO SINISTRO
- EDO: il folletto longobardo sfrutta la sua superiorità tecnica e fa impazzire il diretto marcatore. Con quella faccia da bravo ragazzo porta gli avversari alla frustrazione, come dimostra l'atteggiamento del 8 avversario (si, ancora lui). Ma lui continua ad essere Nei nostri occhi rimane lo stacco di testa tra portiere e difensore respinto dalla traversa, degno del miglior Pazzini!
9 SCUGNIZZO
- MANU: le non perfette condizioni fisiche riducono la mobilità del trampoliere biancorosso. Si piazza quindi al centro dell'attacco, cercando di fare da sponda per i compagni. Poi però, come il miglior turista giapponese che si rispetti, fa una bella foto al portiere avversario e mette a segno il gol della sicurezza
8,5 REFLEX
JUNTOS PODEMOS!
giovedì 30 marzo 2017
Gli eroi del Casaglia Stadium!
Amici longobardi,
con immenso piacere mi accingo a raccontare l'eroica vittoria di lunedì sera, contro un diretto concorrente per un posto ai playoff.
Arrivati quasi agli sgoccioli del campionato, con l'allungarsi delle giornate e l'aria primaverile che solletica le ganasse (e lunedì sera il vento di Casaglia le solleticava bene le ganasse), la Longobarda ha dato prova di godere ancora di ottima forma. Questa è una notizia confortante, visto che nelle ultime partite giocheremo contro squadre che mirano, come noi, ad un buon piazzamento in classifica...chi naviga sopra di un punto e chi arranca sotto di noi di tre.
Ma torniamo a lunedì..gli imprevisti del momento erano tutti a sfavore dei biancorossi che nelle ultime ore si sono visti portar via presidente e due portieri, oltre a Edo e Egregio. Eravamo pochi, contati, e senza portiere. Ma come la nostra storia ci insegna, mai arrendersi davanti alle difficoltà! E così è stato!!! In una serata in cui il capitano si è "riscoperto" portiere (nonostante a fine gara anche l'arbitro abbia speso parole non confortanti sulla sua prestazione), in cui Lori e Roberto hanno formato la coppia difensiva perfetta invidiabile ai grandi club di Premier Opes League neutralizzando il fantomatico capocannoniere del campionato, in cui il Giova ha saltato la cena di compleanno della sorella per venire a realizzare i 4 gol per la vittoria, in cui Andri ha tartassato chiunque avesse una parlata strana e quindi anche Manu, in cui Manu ha corso su e giù per il campo per difendere e attaccare e in cui Enzo torna in panchina a berciare..In una serata così la Longobarda non poteva che vincere.. e così ha fatto!
Ha battuto il diretto avversario Majestic, sfornando una prestazione perfetta, da studiare nei prossimi libri di scuola. A Coverciano saremo ricordati, studiati, amati e guardati come esempi di adattamento al momento del bisogno.
Fatte queste premesse posso sostenere, e chi ha visto la partita confermerà, che la partita è stata a senso unico. Una Longobarda che ha avuto il pallino del gioco sin dal primo minuto anche se ha faticato a trovare il primo gol. Tante belle azioni, tanti tiri in porta e tante parate avversarie, ma solo un gol che arriva dopo la metà del primo tempo. Da segnalare un tiro dell'attaccante avversario che colpisce entrambi i pali e che il portiere biancorosso, battuto, guarda con preoccupazione mentre scorre lungo la linea di porta..
Il secondo tempo è stato il tempo della concretizzazione..tante creazioni, tante occasioni e alla fine sono arrivati anche i gol. Alla fine della partita i gol longobardi saranno solo 5..
Sicuramente rimane evidente l'ottima prestazione ma anche le tanti occasioni sbagliate sotto porta..non esagero se dico che ci siamo trovati a tu per tu con il portiere avversario almeno 15 volte..
Ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE! Il sogno continua..
Longobarda batte Majestic 5 a 2!
Pagelle:
- Lori: nella storia Longobarda poche volte ho visto una roccia difensiva così resistente. Come una scogliera irlandese, battuta dalle onde oceaniche da secoli, resiste..l'onda si infrange e torna indietro, respinta, vana.. Rende nullo il capocannoniere del campionato e resiste alle continue chiacchiere dell'ala destra..e oltre questo pare avere il piedino caldo, pennella come solo il buon Chagall, delle traiettorie perfette per il Manu e soprattutto per il Giova!
LA COSA (supereroe)... 10 +!
- Rob: forma con Lori la coppia difensiva perfetta e non disdegna la sua presenza in avanti. Suo infatti sarà il gol che sbloccherà la partita, forse il gol più importante..chi sblocca detta i tempi, le regole del gioco e mette in chiaro alcune questioni con l'avversario. Una certezza, come Pietro Vierchowod!
AFFOSSANTE, 9,5!
- Andri: dopo un weekend romantico a Parigi, torna rigenerato. Le gambe ci sono, la testa anche! Con calma e semplicità fa girare la palla da veterano e non si spaventa dove bisogna menar mani e piedi. Come il pesce pulitore mette ordine nell'acquario, lui ripulisce le zone calde del campo.
RIGENERANTE, 9,5!
- Manu: vertice alto della squadra e il più deputato a saltare l'uomo. Spesso ci riesce, altre volte no.. ma la cosa importante è vederlo in difesa a recuperare importanti palloni e giocare per la squadra. Tante belle azioni e tanti tiri per lui..rischia le mazzate da Andrea per il suo linguaggio non decodificato. Risulta urtante come una zanzara tigre per gli avversari!
ZZZZZZZZZ... 9,5!
- Giova: nel pomeriggio la sua presenza era stata a rischio ma poi il suo amore per la Longobarda ha prevalso su qualsiasi cosa. Deputato a prender botte e a scorticarsi le ginocchia, lotta come un leone..anzi no..come il legionario romano che teneva le insegne di Roma nel bel mezzo della battaglia..quel soldato che non poteva perderle e che, in un modo o nell'altro, doveva condurre Roma alla vittoria. Il Giova ha condotto la Longobarda alla vittoria, facendo dimenticare le strane/preoccupanti uscite a bruco e farfalla (una trasformazione) del capitano portiere.
TARANTOLATO, 10+!
- Enzo/Egregio: un connubio che è già leggenda tra i trovatori metropolitani. Urlano come inguastiti contro l'arbitro e contro tutto quello che ai loro occhi non andava bene. Gestiscono i cambi e incoraggiano la squadra.
ANIMALI DA PANCHINA, 10!
In una giornata come questa vorrei mandare un abbraccio alla Chiara, all'Arianna e al Simy.
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
con immenso piacere mi accingo a raccontare l'eroica vittoria di lunedì sera, contro un diretto concorrente per un posto ai playoff.
Arrivati quasi agli sgoccioli del campionato, con l'allungarsi delle giornate e l'aria primaverile che solletica le ganasse (e lunedì sera il vento di Casaglia le solleticava bene le ganasse), la Longobarda ha dato prova di godere ancora di ottima forma. Questa è una notizia confortante, visto che nelle ultime partite giocheremo contro squadre che mirano, come noi, ad un buon piazzamento in classifica...chi naviga sopra di un punto e chi arranca sotto di noi di tre.
Ma torniamo a lunedì..gli imprevisti del momento erano tutti a sfavore dei biancorossi che nelle ultime ore si sono visti portar via presidente e due portieri, oltre a Edo e Egregio. Eravamo pochi, contati, e senza portiere. Ma come la nostra storia ci insegna, mai arrendersi davanti alle difficoltà! E così è stato!!! In una serata in cui il capitano si è "riscoperto" portiere (nonostante a fine gara anche l'arbitro abbia speso parole non confortanti sulla sua prestazione), in cui Lori e Roberto hanno formato la coppia difensiva perfetta invidiabile ai grandi club di Premier Opes League neutralizzando il fantomatico capocannoniere del campionato, in cui il Giova ha saltato la cena di compleanno della sorella per venire a realizzare i 4 gol per la vittoria, in cui Andri ha tartassato chiunque avesse una parlata strana e quindi anche Manu, in cui Manu ha corso su e giù per il campo per difendere e attaccare e in cui Enzo torna in panchina a berciare..In una serata così la Longobarda non poteva che vincere.. e così ha fatto!
Ha battuto il diretto avversario Majestic, sfornando una prestazione perfetta, da studiare nei prossimi libri di scuola. A Coverciano saremo ricordati, studiati, amati e guardati come esempi di adattamento al momento del bisogno.
Fatte queste premesse posso sostenere, e chi ha visto la partita confermerà, che la partita è stata a senso unico. Una Longobarda che ha avuto il pallino del gioco sin dal primo minuto anche se ha faticato a trovare il primo gol. Tante belle azioni, tanti tiri in porta e tante parate avversarie, ma solo un gol che arriva dopo la metà del primo tempo. Da segnalare un tiro dell'attaccante avversario che colpisce entrambi i pali e che il portiere biancorosso, battuto, guarda con preoccupazione mentre scorre lungo la linea di porta..
Il secondo tempo è stato il tempo della concretizzazione..tante creazioni, tante occasioni e alla fine sono arrivati anche i gol. Alla fine della partita i gol longobardi saranno solo 5..
Sicuramente rimane evidente l'ottima prestazione ma anche le tanti occasioni sbagliate sotto porta..non esagero se dico che ci siamo trovati a tu per tu con il portiere avversario almeno 15 volte..
Ricordiamoci che siamo una PROVINCIALE! Il sogno continua..
Longobarda batte Majestic 5 a 2!
Pagelle:
- Lori: nella storia Longobarda poche volte ho visto una roccia difensiva così resistente. Come una scogliera irlandese, battuta dalle onde oceaniche da secoli, resiste..l'onda si infrange e torna indietro, respinta, vana.. Rende nullo il capocannoniere del campionato e resiste alle continue chiacchiere dell'ala destra..e oltre questo pare avere il piedino caldo, pennella come solo il buon Chagall, delle traiettorie perfette per il Manu e soprattutto per il Giova!
LA COSA (supereroe)... 10 +!
- Rob: forma con Lori la coppia difensiva perfetta e non disdegna la sua presenza in avanti. Suo infatti sarà il gol che sbloccherà la partita, forse il gol più importante..chi sblocca detta i tempi, le regole del gioco e mette in chiaro alcune questioni con l'avversario. Una certezza, come Pietro Vierchowod!
AFFOSSANTE, 9,5!
- Andri: dopo un weekend romantico a Parigi, torna rigenerato. Le gambe ci sono, la testa anche! Con calma e semplicità fa girare la palla da veterano e non si spaventa dove bisogna menar mani e piedi. Come il pesce pulitore mette ordine nell'acquario, lui ripulisce le zone calde del campo.
RIGENERANTE, 9,5!
- Manu: vertice alto della squadra e il più deputato a saltare l'uomo. Spesso ci riesce, altre volte no.. ma la cosa importante è vederlo in difesa a recuperare importanti palloni e giocare per la squadra. Tante belle azioni e tanti tiri per lui..rischia le mazzate da Andrea per il suo linguaggio non decodificato. Risulta urtante come una zanzara tigre per gli avversari!
ZZZZZZZZZ... 9,5!
- Giova: nel pomeriggio la sua presenza era stata a rischio ma poi il suo amore per la Longobarda ha prevalso su qualsiasi cosa. Deputato a prender botte e a scorticarsi le ginocchia, lotta come un leone..anzi no..come il legionario romano che teneva le insegne di Roma nel bel mezzo della battaglia..quel soldato che non poteva perderle e che, in un modo o nell'altro, doveva condurre Roma alla vittoria. Il Giova ha condotto la Longobarda alla vittoria, facendo dimenticare le strane/preoccupanti uscite a bruco e farfalla (una trasformazione) del capitano portiere.
TARANTOLATO, 10+!
- Enzo/Egregio: un connubio che è già leggenda tra i trovatori metropolitani. Urlano come inguastiti contro l'arbitro e contro tutto quello che ai loro occhi non andava bene. Gestiscono i cambi e incoraggiano la squadra.
ANIMALI DA PANCHINA, 10!
In una giornata come questa vorrei mandare un abbraccio alla Chiara, all'Arianna e al Simy.
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
giovedì 23 marzo 2017
La Longobarda si batte e combatte
Amici longobardi,
non potevo smettere di raccontarvi quello che ormai è il cineracconto del nostro campionato. L'inizio del girone di ritorno, come l'inizio di quello di andata, non era a favore nostro. In 5 partite abbiamo incontrato tutte le più forti della classe riportando a casa solo i 3 punti guadagnati a Casaglia.
Se facciamo un confronto con le prime gare del girone di andata possiamo riscontrare un forte cambiamento della tendenza del mpionato dovuto soprattutto all'inserimento in corsa di elementi nuovi, vedi squadre come Arancia o Vanilla. Queste squadre, affrontate a ottobre-novembre caddero entrambe sotto le bombarde longobarde mostrandosi si brave, ma non insuperabili come potrebbero sembrare oggi.
Noi siamo rimasti tali e quali con la voglia di metterci sempre in gioco, divertirci e non aver paura di nessuno.
Con questa filosofia abbiamo tenuto sotto scacco per un tempo sia Arancia (come dicevo rivoluzionata dalla campagna acquisti) che i primi della classe, gli Old Campetto Boys.
I secondi tempi ci hanno rovinato, come da tradizione. Gambe, allenamento, e un pizzico di fortuna, non sono mai state dalla nostra parte..ma i nostri primi tempi sono delle vere imprese! Tener testa a una squadra come Arancia, che porta in campo scugnizzi veloci e fulminei nel gioco di gambe e annullare completamente gli Old Campetto Boys in quel del Cus, è una soddisfazione immensa che, nonostante i risultati finali e la classifica, ci fa ben sperare e soprattutto divertire.
Poi abbiamo vinto contro i "fenomeni" del Saint Peter Black Lion che forse all'andata avevano peccato troppo di superbia contro un avversario, la Longobarda, incappata nella peggior gara degli ultimi due anni.
Lunedì abbiamo guadagnato un punto d'oro contro la squadra che, anche all'andata ci aveva bloccati sul risultato di parità, il Deportivo la carogna. Molto veloci, rapidi nel dribbling e letali se lasciati liberi di giocare. Nonostante la loro posizione in classifica, a mio avviso bugiarda, visto il duplice scontro, ci hanno dato filo da torcere portandosi sul risultato di 3 a 0 a metà primo tempo. Bisogna sottolineare alcuni errori sotto porta della Longobarda ma anche gli alti ritmi della gara. Il campo di Casaglia, per lunghezza, non è mai stato congeniale alle nostre caratteristiche e la prova di lunedì lo ha confermato. I canarini che già all'andata ci avevano messo in difficoltà per il forte pressing e per la velocità si sono confermati tali. La cosa positiva è la grinta che i biancorossi, anche sotto di tre reti, hanno tirato fuori..un mio allenatore avrebbe detto "La Longobarda ha tirato fuori i cojoni!". L'espressione è colorita, ma racchiude tutto. Mentalmente concentrati, magari più votati a difendere che a offendere, ma sempre ordinati e pronti a ripartire. Senza mollare terreno agli avversari.
E poi arriviamo alla partita di Coppa, la prima per la Longobarda. Come è ben noto, la coppa è un momento a sè del campionato. L'anno scorso era facoltativa e penso che solo il Brotherood e qualche altra sventurata squadra abbiano avuto il coraggio di partecipare. Quest'anno invece, sotto l'ordine della Lega calcio a 5 Opes, è stata imposta la partecipazione obbligatoria a tutte le squadre. Il nostro avversario, sulla carta molto più forte di noi, Idroclima Rosati, veniva dalla zona del Tuderte e non da Terni come tutti noi pensavamo. Alla domanda posta da Lori nel pre-partita ad un giovane e credente avversario "ma voi siete di Terni?" è arrivata la risposta scocciata "noi sem perugini ve, sem de Todi!". E Lori, mai domo, ha ribattuto "ma parlate uguali"...e il giovane ha ribattuto stizzito "sie..uguali..ma che dici?".. la situazione si è stemperata e siamo entrati in palestra per cambiarci.
Le premesse, come dicevo, non erano a favore della Longobarda. Era bastato vederli arrivare tutti in tuta e sacco sociali e averci scambiato quattro chiacchiere di circostanza prima del match..dall'amico di Lori de Todi era emerso che in patria avevano un loro campo dove giocare..un loro campo..un loro impianto sportivo..capito in che senso? ..inoltre avevano vinto la Coppa l'anno scorso.
La situazione sembrava tragica e le battute in questo senso si sono sprecate..poi però al fischio di inizio la Longobarda si è trasformata..se prima rideva, scherzava sull'esito della gara..poi aveva l'occhio della tigre ..quello che punta, aggredisce..sbrana..morde le garognle.. il primo gol, come diranno gli affezionati de "L'allenatore del pallone" e di Oronzo Canà a fine gara "tutta colpa di quel gol a freddo", è stato biancorosso! Un Idroclima chiuso nella sua metà campo a cercare di arginare un torrente in piena di montagna, di quelli che si riempono con l'acqua dei ghiacciai sciolti, che penetrava da tutti i fori..peccato però che a fine corsa il torrente incontrava sempre una diga in cemento armato doc. Così và chiamato il portiere avversario che, a mio modesto parere, ha contribuito per più della metà del resto della squadra sull'esito finale del match.
Una vittoria dell'Idroclima che arriva a metà secondo tempo, quando la rete difensiva della Longobarda, finora perfetta, si apre a causa della stanchezza. Oltre il primo tempo, dove i longobardi hanno lottato da leoni, quello che resterà alla storia, e i tifosi accorsi per l'occasione sugli spalti potranno confermarlo, sono stati i primi 15 minuti del secondo tempo quando sul risultato di 3 a 2 per i tuderti i biancorossi hanno assediato e invaso come un'orda barbarica la metà campo avversaria. Pali, traverse e miracoli vari del portiere hanno impedito alla Longobarda di trovare lo strameritato pareggio..a conti fatti e partita giocata si fa presto a dire che avremmo perso comunque..io sono sicuro invece che se fossimo riusciti a pareggiate l'esito della gara sarebbe stato incerto, sarebbero fiorite energie inesistenti nei longobardi e la concentrazione avversaria sarebbe calata.. Chiaramente si parla sempre di se e di ma e questo non cambia il risultato finale. Ma a chiusura posso dire..GRANDE LONGOBARDA! GRANDE TIFOSERIA AL SEGUITO! AUGURI BICIONE!
Riepiloghiamo le gare raccontate:
Arancia-Longobarda 9-4
Longobarda- Old Campetto Boys 2-8
Longobarda-Saint Peter Black Lion 7-5
Deportivo la carogna-Longobarda 3-3
Longobarda-Idroclima Rosati 4-8
Siamo una PROVINCIALE!
Pagelle:
- Simy: sempre concentrato e sempre pronto a scendere in campo per vincere e, se fossero stati ternani quelli di ieri, anche per dar battaglia al drago rossoverde.
Nel finale delizia i fotografi con un volo plastico per neutralizzare una punizione ben calciata dal portiere di riserva avversario, entrato solo per cercare la fortuna su calcio piazzato.
- Così: in difesa sempre una certezza nonostante l'età dei suoi avversari, sempre più giovani e rapidi. Questo è il caso in cui l'esperienza la fa da padrone e, i malcapitati, devono arrendersi al suo strapotere. Intelligente nel gestire la squadra fuori e dentro al campo come Allegri ai tempi del Pescara o come un ingegnere dentro al cantiere. Ieri in gol, ma a fine gara dichiarerà "freghi, se non la deviava quello avevo tirato fuori!".
- Lori: un gigante in campo, anche con una fasciatura alla caviglia. Forse sarà la folta capigliatura-criniera e la propensione a graffiare con i suoi fendenti infuocati che lo fanno lottare come un leone su tutti i palloni. Ieri suo il primo gol, quello che apre le danze e quello visto come capro espiatorio della sconfitta, il famoso gol a freddo, e l'ultimo, tanto contestato dal portiere avversario che sosteneva che la rete fosse bucata..e ci credo che era bucata, l'ha bucata lui, il bomber di Montebello bassa!
- Manu: fortuna che stava male, fortuna che la sua caviglia era ballerina, fortuna che non sapeva se ce l'avrebbe fatta. Il manu di ieri sera era un Manu rigenerato e, posizionato come unico riferimento offensivo, ha lottato su tutti i palloni. Li ha tenuti, li ha giocati, li ha spediti contro la porta avversaria e ha fatto gioco per tutta la squadra. Un vero incubo, da ieri sera e per i secoli successivi sarà ricordato nelle saghe del tuderte come Nightmare.
- Egregio: nonostante fosse una partita molto veloce e con pochi spazzi si comporta egregiamente! Sta su in alto a disturbare le ripartenze avversarie e provoca non poche gatte da pelare nella difesa tuderte. I palloni giocati (con ottima intelligenza e visione di gioco) a fine gara non saranno molti ma il movimento e il pressing forsennato messi in campo saranno decisivi alle manovre biancorosse.
Importanti minuti guadagnati sulle gambe!
- Roberto: sempre attaccato alle caviglie avversarie per rubare palloni e bruciare sul tempo i suoi avversari. Come Flash, un supereroe dedito alla corsa veloce, veloce, velocissima, si cimenta a tutto campo. Le sue partite contro Arancia, Campetto, Peter e Deportivo ne sono una dimostrazione ma, a differenza di Flash, che secondo me non sapeva neanche cosa fosse il calcio (come direbbe il nostro presidente "il calcio è n'altra cosa" con l'accento castellano) il nostro Rob conosce molto bene l'utilizzo dei piedi e dell'ingegno tattico.
- Edo: la sua presenza è sempre qualcosa di sopraffino per l'Opes calcio a 5 Amatori girone A di Perugia. Le sue giocate, ricordiamo la partita contro il Deportivo la carogna, sono sempre decisive. In quest'occasione, ma come in tutte le altre in cui gioca, disegna delle traiettorie millimetriche per i suoi compagni come in occasione di un lancio calcolato al minimo dettaglio per il capitano tenendo presente la sua pelata, l'umidità di Casaglia, le possibili folate di vento e gli insetti campagnoli.
- Giova: una forza della natura, brevettato per difendere palla, proteggerla e fare gol..e con l'ultima espansione 2016-2017 che ci hanno gentilmente concesso i Bad Boys, è possibile aggiungere al suo repertorio il famoso gioco volante-rovesciante-sforbiciante che emoziona e ha emozionato tutti noi soprattutto nella partita contro i Saint Peter Black Lion dove realizza, a mio avviso, il gol più bello di tutto il campionato e di tutti i campionati ai quali la Longobarda ha finora partecipato. Breve racconto: palla lanciata dalla manone del Simy verso il Giova..il Giova che sentiva il fiato dell'avversario sul collo si sposta alle sue spalle e raccoglie al volo l'assist del Simy (+0,5 per gli amanti del fantacalcio) e, spalle alla porta, rovescia al volo come non ci fosse un domani, senza preoccuparsi di come sarebbe caduto, senza preoccuparsi dell'impatto..lui rovescia e colpisce la palla nel migliore dei modi siglando un gol da cartolina, da annali del calcio.
- Andrea: assente nelle ultime gare, lo ricordiamo per il gol foto realizzato contro gli Old Campetto Boys che ci permette di "scapottare" in una gara in cui la palla non sembrava proprio entrare.
Come noi amanti della "tedesca" sappiamo, avendo avuto un'infanzia tra piattaforme di cemento, prati verdi e campetti vari, quando si colpisce la palla di spalla al volo e si fa gol senza che il portiere la tocchi, è un gol che azzera il punteggio. Quindi, attenendoci alle regole ufficiali della lega per la tedesca libera in tutte le infanzie del mondo (LPLTLITLIDM), a fine gara ci siamo recati dall'arbitro per informarlo dell'accaduto e ricordargli che, visto il tocco di spalla della palla (quanto mi piace questo gioco di parole) il risultato finale sarebbe stato di 2-2. Purtroppo però la LPLTLITLIDM non si è fatta rispettare abbastanza nell'olimpo delle altre leghe sportive e ha tralasciato alcuni particolari importanti, tra cui questa regola. Aspettiamo il ricorso del nostro avvocato Andri affinchè ci venga restituito il punto sottratto ingiustamente.
Tifosi: finalmente dopo mesi invernali passati a giocare in serate dal clima siberiano, dove solo Enzino e il Bicio facevano capolino in panchina, con la primavera alle porte e il clima mite alcuni veri tifosi affezionati sono tornati. La nostra mascotte Afef è venuta a ridarci carica insieme alla Leti e ieri sera il Misteeeeer insieme ad altri hooligans guidati dal Bicione hanno sostenuto le azioni longobarde a suon di urla. Grazie! Come ho sempre sostenuto la vostra presenza è la nostra forza!
Ma ieri sera non era una serata qualunque, era una serata speciale perché la Longobarda era riunita soprattutto per festeggiare lui, il bomber della Taralla bassa, il gigante dal passo felpato, l'hooligans longobardo più accanito...il grande Bicione!!!
Tanti Auguri! e preparati..l'Azza Cup sarai tra i convocati!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
non potevo smettere di raccontarvi quello che ormai è il cineracconto del nostro campionato. L'inizio del girone di ritorno, come l'inizio di quello di andata, non era a favore nostro. In 5 partite abbiamo incontrato tutte le più forti della classe riportando a casa solo i 3 punti guadagnati a Casaglia.
Se facciamo un confronto con le prime gare del girone di andata possiamo riscontrare un forte cambiamento della tendenza del mpionato dovuto soprattutto all'inserimento in corsa di elementi nuovi, vedi squadre come Arancia o Vanilla. Queste squadre, affrontate a ottobre-novembre caddero entrambe sotto le bombarde longobarde mostrandosi si brave, ma non insuperabili come potrebbero sembrare oggi.
Noi siamo rimasti tali e quali con la voglia di metterci sempre in gioco, divertirci e non aver paura di nessuno.
Con questa filosofia abbiamo tenuto sotto scacco per un tempo sia Arancia (come dicevo rivoluzionata dalla campagna acquisti) che i primi della classe, gli Old Campetto Boys.
I secondi tempi ci hanno rovinato, come da tradizione. Gambe, allenamento, e un pizzico di fortuna, non sono mai state dalla nostra parte..ma i nostri primi tempi sono delle vere imprese! Tener testa a una squadra come Arancia, che porta in campo scugnizzi veloci e fulminei nel gioco di gambe e annullare completamente gli Old Campetto Boys in quel del Cus, è una soddisfazione immensa che, nonostante i risultati finali e la classifica, ci fa ben sperare e soprattutto divertire.
Poi abbiamo vinto contro i "fenomeni" del Saint Peter Black Lion che forse all'andata avevano peccato troppo di superbia contro un avversario, la Longobarda, incappata nella peggior gara degli ultimi due anni.
Lunedì abbiamo guadagnato un punto d'oro contro la squadra che, anche all'andata ci aveva bloccati sul risultato di parità, il Deportivo la carogna. Molto veloci, rapidi nel dribbling e letali se lasciati liberi di giocare. Nonostante la loro posizione in classifica, a mio avviso bugiarda, visto il duplice scontro, ci hanno dato filo da torcere portandosi sul risultato di 3 a 0 a metà primo tempo. Bisogna sottolineare alcuni errori sotto porta della Longobarda ma anche gli alti ritmi della gara. Il campo di Casaglia, per lunghezza, non è mai stato congeniale alle nostre caratteristiche e la prova di lunedì lo ha confermato. I canarini che già all'andata ci avevano messo in difficoltà per il forte pressing e per la velocità si sono confermati tali. La cosa positiva è la grinta che i biancorossi, anche sotto di tre reti, hanno tirato fuori..un mio allenatore avrebbe detto "La Longobarda ha tirato fuori i cojoni!". L'espressione è colorita, ma racchiude tutto. Mentalmente concentrati, magari più votati a difendere che a offendere, ma sempre ordinati e pronti a ripartire. Senza mollare terreno agli avversari.
E poi arriviamo alla partita di Coppa, la prima per la Longobarda. Come è ben noto, la coppa è un momento a sè del campionato. L'anno scorso era facoltativa e penso che solo il Brotherood e qualche altra sventurata squadra abbiano avuto il coraggio di partecipare. Quest'anno invece, sotto l'ordine della Lega calcio a 5 Opes, è stata imposta la partecipazione obbligatoria a tutte le squadre. Il nostro avversario, sulla carta molto più forte di noi, Idroclima Rosati, veniva dalla zona del Tuderte e non da Terni come tutti noi pensavamo. Alla domanda posta da Lori nel pre-partita ad un giovane e credente avversario "ma voi siete di Terni?" è arrivata la risposta scocciata "noi sem perugini ve, sem de Todi!". E Lori, mai domo, ha ribattuto "ma parlate uguali"...e il giovane ha ribattuto stizzito "sie..uguali..ma che dici?".. la situazione si è stemperata e siamo entrati in palestra per cambiarci.
Le premesse, come dicevo, non erano a favore della Longobarda. Era bastato vederli arrivare tutti in tuta e sacco sociali e averci scambiato quattro chiacchiere di circostanza prima del match..dall'amico di Lori de Todi era emerso che in patria avevano un loro campo dove giocare..un loro campo..un loro impianto sportivo..capito in che senso? ..inoltre avevano vinto la Coppa l'anno scorso.
La situazione sembrava tragica e le battute in questo senso si sono sprecate..poi però al fischio di inizio la Longobarda si è trasformata..se prima rideva, scherzava sull'esito della gara..poi aveva l'occhio della tigre ..quello che punta, aggredisce..sbrana..morde le garognle.. il primo gol, come diranno gli affezionati de "L'allenatore del pallone" e di Oronzo Canà a fine gara "tutta colpa di quel gol a freddo", è stato biancorosso! Un Idroclima chiuso nella sua metà campo a cercare di arginare un torrente in piena di montagna, di quelli che si riempono con l'acqua dei ghiacciai sciolti, che penetrava da tutti i fori..peccato però che a fine corsa il torrente incontrava sempre una diga in cemento armato doc. Così và chiamato il portiere avversario che, a mio modesto parere, ha contribuito per più della metà del resto della squadra sull'esito finale del match.
Una vittoria dell'Idroclima che arriva a metà secondo tempo, quando la rete difensiva della Longobarda, finora perfetta, si apre a causa della stanchezza. Oltre il primo tempo, dove i longobardi hanno lottato da leoni, quello che resterà alla storia, e i tifosi accorsi per l'occasione sugli spalti potranno confermarlo, sono stati i primi 15 minuti del secondo tempo quando sul risultato di 3 a 2 per i tuderti i biancorossi hanno assediato e invaso come un'orda barbarica la metà campo avversaria. Pali, traverse e miracoli vari del portiere hanno impedito alla Longobarda di trovare lo strameritato pareggio..a conti fatti e partita giocata si fa presto a dire che avremmo perso comunque..io sono sicuro invece che se fossimo riusciti a pareggiate l'esito della gara sarebbe stato incerto, sarebbero fiorite energie inesistenti nei longobardi e la concentrazione avversaria sarebbe calata.. Chiaramente si parla sempre di se e di ma e questo non cambia il risultato finale. Ma a chiusura posso dire..GRANDE LONGOBARDA! GRANDE TIFOSERIA AL SEGUITO! AUGURI BICIONE!
Riepiloghiamo le gare raccontate:
Arancia-Longobarda 9-4
Longobarda- Old Campetto Boys 2-8
Longobarda-Saint Peter Black Lion 7-5
Deportivo la carogna-Longobarda 3-3
Longobarda-Idroclima Rosati 4-8
Siamo una PROVINCIALE!
Pagelle:
- Simy: sempre concentrato e sempre pronto a scendere in campo per vincere e, se fossero stati ternani quelli di ieri, anche per dar battaglia al drago rossoverde.
Nel finale delizia i fotografi con un volo plastico per neutralizzare una punizione ben calciata dal portiere di riserva avversario, entrato solo per cercare la fortuna su calcio piazzato.
- Così: in difesa sempre una certezza nonostante l'età dei suoi avversari, sempre più giovani e rapidi. Questo è il caso in cui l'esperienza la fa da padrone e, i malcapitati, devono arrendersi al suo strapotere. Intelligente nel gestire la squadra fuori e dentro al campo come Allegri ai tempi del Pescara o come un ingegnere dentro al cantiere. Ieri in gol, ma a fine gara dichiarerà "freghi, se non la deviava quello avevo tirato fuori!".
- Lori: un gigante in campo, anche con una fasciatura alla caviglia. Forse sarà la folta capigliatura-criniera e la propensione a graffiare con i suoi fendenti infuocati che lo fanno lottare come un leone su tutti i palloni. Ieri suo il primo gol, quello che apre le danze e quello visto come capro espiatorio della sconfitta, il famoso gol a freddo, e l'ultimo, tanto contestato dal portiere avversario che sosteneva che la rete fosse bucata..e ci credo che era bucata, l'ha bucata lui, il bomber di Montebello bassa!
- Manu: fortuna che stava male, fortuna che la sua caviglia era ballerina, fortuna che non sapeva se ce l'avrebbe fatta. Il manu di ieri sera era un Manu rigenerato e, posizionato come unico riferimento offensivo, ha lottato su tutti i palloni. Li ha tenuti, li ha giocati, li ha spediti contro la porta avversaria e ha fatto gioco per tutta la squadra. Un vero incubo, da ieri sera e per i secoli successivi sarà ricordato nelle saghe del tuderte come Nightmare.
- Egregio: nonostante fosse una partita molto veloce e con pochi spazzi si comporta egregiamente! Sta su in alto a disturbare le ripartenze avversarie e provoca non poche gatte da pelare nella difesa tuderte. I palloni giocati (con ottima intelligenza e visione di gioco) a fine gara non saranno molti ma il movimento e il pressing forsennato messi in campo saranno decisivi alle manovre biancorosse.
Importanti minuti guadagnati sulle gambe!
- Roberto: sempre attaccato alle caviglie avversarie per rubare palloni e bruciare sul tempo i suoi avversari. Come Flash, un supereroe dedito alla corsa veloce, veloce, velocissima, si cimenta a tutto campo. Le sue partite contro Arancia, Campetto, Peter e Deportivo ne sono una dimostrazione ma, a differenza di Flash, che secondo me non sapeva neanche cosa fosse il calcio (come direbbe il nostro presidente "il calcio è n'altra cosa" con l'accento castellano) il nostro Rob conosce molto bene l'utilizzo dei piedi e dell'ingegno tattico.
- Edo: la sua presenza è sempre qualcosa di sopraffino per l'Opes calcio a 5 Amatori girone A di Perugia. Le sue giocate, ricordiamo la partita contro il Deportivo la carogna, sono sempre decisive. In quest'occasione, ma come in tutte le altre in cui gioca, disegna delle traiettorie millimetriche per i suoi compagni come in occasione di un lancio calcolato al minimo dettaglio per il capitano tenendo presente la sua pelata, l'umidità di Casaglia, le possibili folate di vento e gli insetti campagnoli.
- Giova: una forza della natura, brevettato per difendere palla, proteggerla e fare gol..e con l'ultima espansione 2016-2017 che ci hanno gentilmente concesso i Bad Boys, è possibile aggiungere al suo repertorio il famoso gioco volante-rovesciante-sforbiciante che emoziona e ha emozionato tutti noi soprattutto nella partita contro i Saint Peter Black Lion dove realizza, a mio avviso, il gol più bello di tutto il campionato e di tutti i campionati ai quali la Longobarda ha finora partecipato. Breve racconto: palla lanciata dalla manone del Simy verso il Giova..il Giova che sentiva il fiato dell'avversario sul collo si sposta alle sue spalle e raccoglie al volo l'assist del Simy (+0,5 per gli amanti del fantacalcio) e, spalle alla porta, rovescia al volo come non ci fosse un domani, senza preoccuparsi di come sarebbe caduto, senza preoccuparsi dell'impatto..lui rovescia e colpisce la palla nel migliore dei modi siglando un gol da cartolina, da annali del calcio.
- Andrea: assente nelle ultime gare, lo ricordiamo per il gol foto realizzato contro gli Old Campetto Boys che ci permette di "scapottare" in una gara in cui la palla non sembrava proprio entrare.
Come noi amanti della "tedesca" sappiamo, avendo avuto un'infanzia tra piattaforme di cemento, prati verdi e campetti vari, quando si colpisce la palla di spalla al volo e si fa gol senza che il portiere la tocchi, è un gol che azzera il punteggio. Quindi, attenendoci alle regole ufficiali della lega per la tedesca libera in tutte le infanzie del mondo (LPLTLITLIDM), a fine gara ci siamo recati dall'arbitro per informarlo dell'accaduto e ricordargli che, visto il tocco di spalla della palla (quanto mi piace questo gioco di parole) il risultato finale sarebbe stato di 2-2. Purtroppo però la LPLTLITLIDM non si è fatta rispettare abbastanza nell'olimpo delle altre leghe sportive e ha tralasciato alcuni particolari importanti, tra cui questa regola. Aspettiamo il ricorso del nostro avvocato Andri affinchè ci venga restituito il punto sottratto ingiustamente.
Tifosi: finalmente dopo mesi invernali passati a giocare in serate dal clima siberiano, dove solo Enzino e il Bicio facevano capolino in panchina, con la primavera alle porte e il clima mite alcuni veri tifosi affezionati sono tornati. La nostra mascotte Afef è venuta a ridarci carica insieme alla Leti e ieri sera il Misteeeeer insieme ad altri hooligans guidati dal Bicione hanno sostenuto le azioni longobarde a suon di urla. Grazie! Come ho sempre sostenuto la vostra presenza è la nostra forza!
Ma ieri sera non era una serata qualunque, era una serata speciale perché la Longobarda era riunita soprattutto per festeggiare lui, il bomber della Taralla bassa, il gigante dal passo felpato, l'hooligans longobardo più accanito...il grande Bicione!!!
Tanti Auguri! e preparati..l'Azza Cup sarai tra i convocati!
JUNTOS PODEMOS!
Forza Longobarda!
Il vostro Capitano!
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